di Gabriele Cesaretti
Elvio Giudici
Il teatro di Verdi in scena e in DVD
Il saggiatore, 2013
ISBN 978884281870 Pagine 560
Il difetto principale di questo libro è che è stato scritto troppo presto: al viaggio di Elvio Giudici nell’universo della videografia verdiana mancano all’appello tutte le edizioni che faranno bella mostra di sé nei negozi di dischi in questo 2013, tra cui (serie per cui si poteva forse fare un’eccezione) quelle dell’ambizioso (e parzialmente riuscito, ma ci ritornerò) progetto TuttoVerdi della CMajor: considerando che Il Teatro di Verdi in scena e in dvd edito a fine 2012 nel catalogo di editoria musicale de Il Saggiatore non affronta solo ed esclusivamente gli spettacoli disponibili in dvd, ma parla anche di allestimenti storici e/o, comunque, significativi, credo si potesse trovare spazio (ma è solo un esempio) almeno per la Giovanna D’Arco con la bellissima regia di Gabriele Lavia (Verdi Festival 2008); I vespri siciliani torinesi del 2011, con regia di Davide Livermore (di cui parlai a suo tempo qui) e annunciati in uscita per la Arthaus, sono invece contemplati nell’elenco delle edizioni prese in esame. Probabilmente, oltre alla fretta con cui il progetto TuttoVerdi è andato in porto e che ha reso forse difficili le comunicazioni sulla sua effettiva realizzazione, c’è stata anche l’urgenza di tempi di pubblicazione abbastanza stretti, evidentemente alla base di alcuni refusi (come quando si legge che il palcoscenico dello Sferisterio di Macerata è lungo 200 metri quando, in realtà, è circa la metà). Sgombrato il campo dai difetti resta, tuttavia, moltissimo, soprattutto per gli appassionati di teatro in musica: le regie più significative delle opere di Verdi sono sviscerate con grande competenza e con la fluidità di scrittura che è tipica di Giudici, che riesce a offrire una panoramica interessante e decisamente esaustiva della “rivoluzione” operata dall’ingresso nel mondo del teatro in musica del concetto stesso di regia d’opera. Una parte del volume proviene dal celeberrimo L’opera in CD e video, di cui mantiene impostazioni e critiche (a volte smussandole e ammorbidendole rispetto all’originale, come è il caso della regia di Luca Ronconi per l’Ernani milanese del 1982) ma è soprattutto il materiale nuovo a risultare particolarmente interessante, in particolare quando, col piglio del narratore, Giudici letteralmente “racconta” spettacoli di cui, in Italia, si è sentito solo parlare e per giunta alla lontana (vedi Un ballo in maschera con la regia di Calixto Bieito). Dal punto di vista vocale Giudici mantiene le simpatie e le idiosincrasie già conosciute dalle tre edizioni del precedente volume, entrambe quindi opinabili con alcuni curiosi salvataggi di artisti non troppo amati, ad esempio Dolora Zajick (con cui Giudici non è mai troppo tenero, anche se non ne capisco il perché) che riceve un’inaspettata esaltazione per la sua Amneris napoletana del 1999 (dvd Brilliant Classics). Per quanto mi riguarda, più che per le recensioni vocali (che a volte non condivido affatto), ho trovato il libro decisamente interessante per l’intensa e appassionante panoramica nel mondo della regia teatrale, un universo che solo superficialmente può ancora ricondursi all’ossessiva contrapposizione tra “tradizionale” e “moderno”, come a molti piacerebbe, e che Giudici ha il pregio di rivelare nella sua complessità con un linguaggio chiaro, semplice e sempre appassionante da leggere, come se fosse un romanzo. Anzi, spesso le regie risultano più interessanti nel suo racconto che alla visione del dvd correlato, il che, quando capita, non depone certo a favore del regista di turno.
La quarta di copertina Dall’autore de L’opera in CD e video, un nuovo, indispensabile reference, Il teatro di Verdi in scena e in DVD. Elvio Giudici ripercorre le tappe delle più significative rappresentazioni verdiane per capire come è cambiata la regia del melodramma negli ultimi sessant’anni. Tutte le mises en scène di Verdi che hanno fatto la storia della drammaturgia del teatro d’opera dagli anni cinquanta a oggi. 25 opere – dall’ Aida del 1953 ai Vespri siciliani del 2011; 175 registi – idee, recitazione, scenografie, luci, costumi, coreografie; 180 DVD – credits, cast e stelline di valutazione.
Pubblicato in collaborazione con Non solo belcanto