L’Ape musicale

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Chloe Mun, dalla Corea con passione

Dalla Corea una nuova stella nascente del pianismo, la ventunenne Chloe Mun, cui molti profetizzano la stessa fortuna di Martha Argerich.

La naturalezza con cui suona la rende molto diversa da tanti celebri pianisti meccanici giunti dall'oriente 

Martedì 25 ottobre alle 20.30 nei concerti della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti) all'Aula Magna della Sapienza fa il suo debutto a Roma la ventunenne pianista coreana Chloe Mun, che eseguirà musiche di Mozart, Schumann e Albeniz.
Vincendo nello stesso anno - il 2015 -  sia il Concorso di Ginevra che il Concorso Pianistico Internazionale "Ferruccio Busoni" di Bolzano, questo giovanissimo e prodigioso talento sembra predestinato a ricalcare la strada di Martha Argerich, che si aggiudicò anch'essa entrambi questi premi, prendendo da lì lo slancio per  la sua straordinaria carriera artistica.

Grazie al suo approccio assolutamente genuino e naturale al pianoforte, molto diverso dall'esibizonismo e dalla superficialità di famosissime star del pianoforte giunte dall'estremo oriente, la Mun si è guadagnata il consenso sia delle giurie che del pubblico europei. Il grande pianista Jörg Demus, uno degli ultimi rappresentanti della storica scuola viennese e presidente della giuria del Concorso Busoni, ha affermato: “Ho riscoperto in lei una naturalezza musicale che credevo scomparsa”.

Cresciuta in difficili condizioni economiche e familiari, Jiyeong Mun – in arte Chloe Mun – non si è lasciata abbattere da nessun ostacolo. Non potendo permettersi uno strumento a casa, da bambina passava molte ore al giorno a studiare il pianoforte nella chiesa locale e dopo le elementari ha interrotto il percorso scolastico tradizionale per poter dedicare tutto il suo tempo al pianoforte e realizzare così il suo sogno. Ben presto ha cominciato a vincere i primi concorsi in Corea, che le hanno procurato delle borse di studio per proseguire gli studi. Considerata oggi una delle pianiste di maggior talento della sua generazione, si è esibita in Corea del Sud Giappone, Germania, Francia, Polonia, Italia e Repubblica Ceca. Lo scorso anno ha compiuto una tournée in importanti città europee, come Parigi, Ginevra, Bruxelles, Copenhagen, Hannover Torino e Palermo. Nella stagione 2016/2017 farà il suo debutto in America del Sud (Messico, Perù e Argentina), suonerà in varie città italiane (Verona, Firenze, Bologna, Milano, oltre Roma) nonché in Corea e altri paesi asiatici, tra cui Cina e Giappone.

La Mun aprirà il suo concerto con la Sonata in si bemolle maggiore K 333 di Wolfgang Amadeus Mozart, composta durante lo sfortunato soggiorno parigino del 1778: è caratterizzata dalle difficoltà tecniche e dalla rigogliosa abbondanza di idee, inserite però nell'assoluta perfezione di un impianto formale classico. SeguirannoRondeña, Almeria e Triana, i tre brani che costituiscono il secondo dei quattro "quaderni" di Iberia, un vero e proprio viaggio nella musica tradizionale spagnola composto da Isaac Albéniz tra il 1905 e il 1909. Tutta la seconda parte sarà dedicata a Robert Schumann, con Blumenstück op.19 e Fantasia op. 17, che fanno parte di quella serie inimitabile di capolavori pianistici scritti a getto continuo tra il 1830 e il 1839, quando il compositore aveva poco più di vent'anni: con i loro slanci fantasici ed entusiasmi appassionati questi due brani rappresentano uno dei momenti più alti del romanicismo musicale.

CHLOE (JIYEONG) MUN

Vincitrice assoluta del Concorso di Ginevra (primo premio all'unanimità) e del Concorso Busoni (prima pianista asiatica a vincere il primo premio dal 1949), Jiyeong Mun – in arte Chloe Mun – pare ricalcare le orme di Martha Argerich, che nel 1957 si aggiudicò entrambi i premi dando il via a una brillante carriera su scala mondiale. Grazie al suo approccio assolutamente genuino e naturale verso lo strumento, la giovane sudcoreana classe 1995 si è guadagnata negli ultimi anni il consenso del pubblico e di prestigiose giurie internazionali. Jörg Demus, presidente della giuria della 60° edizione del Concorso Busoni, ha affermato sul suo conto: “ho riscoperto in lei una naturalezza musicale che credevo scomparsa”.

Chloe Mun si avvicina allo studio del pianoforte all'età di cinque anni. Cresciuta in condizioni svantaggiate giacchè entrambi i genitori sono disabili e ricevono soltanto un sussidio statale, inizia a studiare lo strumento di propria iniziativa, esercitandosi a scuola e nella chiesa del quartiere per molte ore al giorno perché nei primi anni non possedeva un pianoforte a casa. Nonostante le ristrettezze economiche in famiglia ben presto decide di voler intraprendere seriamente la carriera pianistica e non si lascia abbattere da nessun ostacolo: per realizzare il suo sogno, dopo le elementari interrompe il percorso scolastico tradizionale per poter dedicare più tempo al pianoforte, e si diploma in seguito da privatista con molto anticipo rispetto ai suoi coetanei. Nel 2012 vince l’Ettlingen Music Award International Youth Competition in Germania, premiata per la sua “sorprendente immaginazione musicale, così ricca e completa per i suoi appena diciassette anni”. Nel 2009 si aggiudica nella sua categoria il primo premio al concorso “Art Dream Competition” indetto dal Korean Business Council, che permette a persone delle fasce più basse della società di accedere a un’educazione artistica superiore. In quell’occasione incontra il suo maestro, Daejin Kim, che da allora è suo insegnante e mentore. Attualmente studia alla Korean National University.

Tra il 2009 e il 2013 ha vinto diversi concorsi quali il Rubinstein in Memoriam International Piano Competition in Polonia e il Takamatsu International Competition in Giappone, ottenendo inoltre prestigiose borse di studio da fondazioni quali la Daewon Foundation for Culture e la Dorean Foundation. Considerata oggi in Corea come una delle pianiste di maggior talento della sua generazione, si è esibita in Corea del Sud e Giappone, mentre in Europa ha suonato recital e concerti con orchestra in Germania, Francia, Polonia, Italia e Repubblica Ceca. L'ultima stagione l'ha vista ospite in importanti città europee come Parigi, Ginevra, Bruxelles, Copenhagen, Hannover, e in Italia si è esibita a Torino, Palermo, Trieste, Bergamo, Asolo e Udine. Nella stagione 2016/2017 la giovane pianista sarà a Verona, Rovereto, Messina, Firenze, Bologna, Milano, Vicenza, Trento e Bolzano; altre tournée la vedrano in molti paesi asiatici, tra cui Cina e Giappone, e in altrettanti paesi in America Latina, quali Mexico, Peru e Argentina.


 

 

 
 
 

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