L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

istituto nazionale studi verdiani

Analisi della musica operistica di Verdi

Auditorium della Casa della Musica, Parma

12 ottobre 2017 – ore 10.00-13.00 e 15.00-17.30

13 ottobre 2017 – ore 10.00-13.00 e 15.00-16.30

Analisi della musica operistica di Verdi

(Analyzing Verdi’s operatic music)

Seminario tenuto dal

Prof. William Rothstein

(City University of New York)

promosso dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani

a cura di Susanna Pasticci, Alessandra Carlotta Pellegrini e Giorgio Sanguinetti

L’analisi dell’opera italiana ha conosciuto un periodo di particolare sviluppo tra il 1975 e il 1995; in seguito, sulla scia di nuove istanze e tendenze di ricerca, la musicologia ha privilegiato lo studio di altri aspetti dell’arte operistica, soprattutto negli Stati Uniti. In questi ultimi anni, l’analisi dell’opera sta invece registrando una timida rinascita a livello internazionale, a cui questo seminario intende portare un sostanziale contributo.

Il seminario - articolato in tre sessioni - si propone di approfondire lo studio delle strutture musicali nelle opere di Verdi composte tra gli “anni di galera” - quando lavorava all’interno del sistema di produzione italiano - e il periodo centrale della sua attività creativa. L’analisi si concentra sulle opere compiute, senza riferimenti agli abbozzi o a progetti preliminari. Ove disponibili, i testi utilizzati per l’analisi sono quelli della nuova edizione critica, Le opere di Giuseppe Verdi.

Il seminario si concluderà con una tavola rotonda e una discussione aperta ai partecipanti, con l’intervento di Fabrizio Della Seta, Susanna Pasticci, Alessandra Carlotta Pellegrini e Giorgio Sanguinetti.

Prima sessione: tonalità e forma nelle opere della metà degli anni ‘40

Nella prima sessione vengono analizzati passi di ErnaniGiovanna D’Arco (atto III secondo l’edizione critica), e Attila (Prologo). L’analisi si concentra su vari aspetti della forma, sia su piccola scala (in particolare, la cosiddetta lyric form), sia su scala più ampia, esaminando la funzione della tonalità e della “sonorità” nell’organizzazione di un intero atto.

Seconda sessione: Rigoletto e Il trovatore

Nella seconda sessione vengono prese in esame le due opere che finora hanno ricevuto maggior attenzione analitica, Rigoletto e Il trovatore. Partendo da una ricognizione delle analisi di vari autori pubblicate in inglese e in italiano, vengono studiati in dettaglio alcuni numeri de Il trovatore e viene approfondita l’influenza della prassi armonica del Grand Opera di Meyerbeer sul linguaggio armonico di Verdi.

Terza sessione: da Les vêpres siciliennes a Un ballo in maschera

La terza sessione è dedicata all’analisi dell’uso della tonalità, della forma e del ritmo in Les vêpres siciliennes e nel Prologo della versione del 1857 del Simon Boccanegra. Le analisi sono condotte sulle prime edizioni degli spartiti; viene inoltre approfondita l’analisi di Un ballo in maschera, a partire dallo spunto dalla magistrale analisi del secondo atto realizzata da Harold Powers.

Tavola rotonda e una discussione aperta ai partecipanti

con l’intervento di Fabrizio Della Seta, Susanna Pasticci, Alessandra Carlotta Pellegrini e Giorgio Sanguinetti

William Rothstein, teorico e pianista, insegna analisi musicale al Graduate Center e al Queens College della City University di New York (CUNY). Ha pubblicato una fondamentale monografia sull’organizzazione ritmico-fraseologica nella musica tonale (Phrase Rhythm in Tonal Music, New York: 1989; ristampa Ann Arbor: 2007) e numerosi saggi su ritmo e metro, sulla teoria di Heinrich Schenker e sui rapporti tra analisi e interpretazione nella musica romantica. Recentemente ha dato alle stampe una serie di saggi dedicati a Verdi e all’opera italiana del primo Ottocento, e un articolo sulla teoria del metro in Verdi è stato pubblicato in lingua italiana sulla Rivista di Analisi e Teoria Musicale nel 2011.

Informazioni e modalità di partecipazione

Rivolto a studenti, esecutori, docenti e studiosi di musicologia e discipline musicali presso i conservatori, le università e le scuole secondarie, il seminario si tiene in lingua inglese, con traduzione simultanea in italiano. La frequenza del seminario è gratuita, previa registrazione in sede prima dell’inizio delle lezioni. È necessaria una prenotazione via e-mail da indirizzare all’Istituto Nazionale di Studi Verdiani: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Allo stesso indirizzo è possibile richiedere un elenco dettagliato dei testi musicali e dei materiali che verranno analizzati durante il seminario.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha concesso l’esonero dalle lezioni ai docenti di ogni ordine e grado.

Il seminario è promosso dall’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, con il patrocinio del GATM (Gruppo di Analisi e Teoria Musicale) e della SIdM (Società Italiana di Musicologia) e si realizza in collaborazione con il Comune di Parma - Casa della Musica nel quadro del progetto “Verdi & the Performing Arts”. L’evento è reso possibile anche grazie al sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna.


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