L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

falstaff a Trapani

Tutto all’aperto è burla

 di Giuseppe Guggino

Dopo un’estate di paludi burocratiche tali da far slittare l’avvio del Luglio musicale trapanese a settembre inoltrato, stavolta è il meteo a lanciare una burla alla serata inaugurale con un Falstaff interrotto al secondo atto da uno scroscio. Peccato, perché come sovente accade in quel di Trapani, il risultato che iniziava a profilarsi era superiore alle aspettative. Seconda e ultima recita confermata per domenica prossima, pioggia permettendo.

guarda anche il Video, Falstaff a Trapani

Trapani, 16 Settembre 2016Questa 68esima edizione del Luglio musicale trapanese pare svolgersi sotto cattiva stella: prima una decurtazione del finanziamento regionale (recentemente messa in discussione da una sentenza del TAR), poi uno sblocco tardivo del contributo comunale hanno spinto lo svolgimento della manifestazione musicale a settembre inoltrato; il clima di incertezza ha aleggiato sulle prove fino alla serata inaugurale, interrotta da un piovasco allorquando Alessandra Palomba esibiva le sue prime sonore “reverenze” ad Alberto Mastromarino.

Al di là della benevolenza nel predisporsi alle trasferte trapanesi dettata dalle titaniche difficoltà organizzative della manifestazione, occorre riferire di una serata iniziata meglio di ogni possibile aspettativa: l’orchestra (formazione non stabile, giova ricordarlo) pareva muoversi con sufficiente correttezza nel complicatissimo ordito contrappuntistico dell’estremo capolavoro verdiano, sebbene Stefano Romani sul podio non fosse particolarmente proteso a creare colori e imprimere mordente alla commedia. Il Ford di Enrico Marrucci sembrava molto ben curato, così come prezioso pareva il contributo di Matteo Falcier come Fenton. Un po’ più caricate sul buffo sembravano le prove del Cajus di Nicola Pamio e dei due servitori di Sir John, Stefano Consolini e Antonio De Gobbi.

Il quartetto femminile completato da Dafne Tian Hui (Alice), Irene Molinari (Meg) e Francesca Martini (Nannetta) avrebbe avuto margini di miglioramento se, come si è detto, la serata non si fosse interrotta bruscamente per cause di forza maggiore.

La parte visiva non molto accattivante, come è comprensibile per uno spettacolo messo in piedi piuttosto in fretta, cercava con poco di caratterizzare gli ambienti, da cui la taverna con l’ingresso a sinistra di botti e attrezzeria varia; Renato Bonajuto (a cui qualcuno dovrebbe sconsigliare la scrittura di note di regia in cui l’Oberto pare essere indicato come opera buffa o Maria Malibran è creduta moglie di Rossini) dichiarava infine di rifarsi giustamente alla commedia dell’arte in cui la recitazione è molto affidata all’improvvisazione, e l’intento dichiarato appariva peraltro molto ben conseguito.

Recupero della recita rinviato alla replica prevista per domenica 18, poi una ripresa della deliziosa Cendrillon di Pauline Viardot già messa in scena nella precedente stagione, infine il 30 settembre (con replica il 2 ottobre) una nuova produzione di Madama Butterfly che si annuncia di sicuro interesse per la presenza nel cast di Yasko Sato e Dario Prola.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.