L’Ape musicale

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Terza giornata: pioggia e ghiaccio

Il 13 agosto alla Roque piove: che succede in questi casi? Il festival distribuisce appositi “ponchi” di plastica e la gente ascolta sotto la pioggia. Se c'è tempesta, il concerto salta, biglietti rimborsati e recupero del pianista l'anno dopo. Siamo fortunati, e appena comincia il concerto delle 18 con Marie-Catherine Girod, la pioggia si ferma all'istante. Il concerto è salvo, solo un po' umido e le cicale zittiscono. Monografia chopiniana molto felice: Ballate 1 e 4, Fantasia op. 49, Notturni op. 9 e Andante spianato et Grande Polonaise Brillante op. 22. La Girod, sessantasei anni, apprezzata docente a Parigi e pianista dal repertorio vasto che predilige la riscoperta di opere di musicisti trascurati (per esempio l'obliato Gabriel Dupont), è strumentista molto solida, dotata di tecnica adeguata e classe da vendere. Apice del suo concerto la Tarantella op. 43, offerta come fuoriprogramma con eccezionale verve ritmica.

La sera del 13 agosto, sempre al Parc, ecco finalmente presentarsi la russa trentaduenne Anna Vinnitskaya, vincitrice del Bruxelles nel 2007, allieva di Osipenko e Koroliov: un recupero, il suo, dato che il suo recital nel 2013 era saltato per un temporale omerico. Elegante e distaccata, Vinnitskaya possiede una bellezza pura e un po' cattiva: potrebbe benissimo uscire da un film in costume di Matteo Garrone. A tanta algida avvenenza corrisponde un pianismo lucido e determinato e una tecnica di primissimo ordine, non però un suono altrettanto curato e rotondo. Qualità queste quasi ideali per suonare una perfetta Ciaccona di Bach trascritta per la sola mano sinistra da Johannes Brahms e per affrontare, con ammirevole concentrazione gli otto Klavierstücke dello stesso Brahms, le rarissime Danze di bambole di Dmitri Shostakovich e soprattutto la Sonata “di Guerra” n. 6 in la maggiore di Sergej Prokof'ev, nella quale Vinnitskaja sfodera una logica musicale assolutamente stringente. Fra i bis concessi con principesca magnanimità, molto apprezzato il Preludio in si minore di Bach-Siloti.


 

 

 
 
 

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