L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

"Ciao, amore mio"

Con queste parole, Fabio Armiliato ha porto l'ultimo, commuovente saluto a Daniela Dessì. Ne proponiamo una trascrizione il più possibile fedele per testimoniare lo splendido, estremo gesto d'amore condiviso con chi si è stretto affettuosamente al suo dolore.

Ciao, amore mio. Qualcuno ha detto che noi ci parlavamo con gli occhi. Gli occhi sono lo specchio dell'anima e le nostre anime si sono sempre parlate.

Ho condiviso con te 16 anni indimenticabili, ricchi di tante grandissime soddisfazioni e di una vita privata intensissima che abbiamo sempre difeso e privilegiato rispetto a tutto il resto. Non voglio ricordare la grandezza della tua arte che è universalmente conosciuta e che è testimoniata dalle migliaia di messaggi che piovono da ogni parte del mondo. Voglio invece ricordare di te la tua grandezza di donna, di mamma, la tua bellezza interiore e la tua generosità, il tuo umorismo, la tua malinconia, ma soprattutto la tua fragilità che potrebbe sembrare un paradosso rispetto alla dirompente personalità da vera diva che possiedi, diva nel senso di divina, di chi ha il fuoco sacro.

Anche l’autorevole critico Giorgio Gualerzi, recentemente scomparso, una volta mi ha detto che come c’è stata "un’era Callas", così c’è stata, in anni a noi più vicini, "un’era Dessì". Aveva ragione. È proprio così. Senza mai clamore hai scandito il tempo di questa grande fetta di vita musicale a cavallo di due secoli con la tua classe e con un' interpretazione straordinaria sempre diversa e sempre con un denominatore comune di qualità artistica e vocale insuperabile. Tu sei entrata di diritto nell'immortalità per questo e sarai sempre ricordata come interprete di riferimento. Tu sei e sarai un orgoglio perenne per il nostro Paese.

Abbiamo cantato tante volte insieme, perché volevamo farlo e nella musica sublimavamo il nostro amore, dimenticavamo le piccole difficoltà quotidiane. Potevo sempre amare la mia Daniela riguardando negli occhi Mimì, Desdemona, Manon, Leonora, Aida, Maddalena di Coigny nell'Andrea Chénier, l'opera che ci ha fatto innamorare, ma tu hai sempre considerato Jacopo e Alessandra i nostri capolavori.

Amarti ed essere amato da te è stato il regalo più bello del destino, faccio però fatica a pensare che lo stesso destino ti abbia strappato così presto dalla mia vita. Ci piaceva tanto stare insieme e ti piaceva dire che noi siamo sempre appiccicati come due francobolli. Cercavo la tua mano e mi dicevi 'non scappo' e invece non ho potuto fermarti, ma ho tenuto stretta la tua mano nella mia fino al tuo ultimo respiro. Come dice Nemorino nell’Elisir d’amore, ho confuso i miei con i tuoi sospiri. Ciao amore mio, mi manchi già moltisismo. Ti amo.

 

 


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.