di Roberta Pedrotti
Giorgio Caoduro è stato il più giovane dei "magnifici tre baritoni" dell'Accademia Rossiniana 2000, che vedeva sfilare fra gli allievi anche Nicola Alaimo e Luca Salsi. Da allora la sua carriera si è sviluppata a livello internazionale come uno dei punti di riferimento nel repertorio belcantista, ma non è più tornato nel cartellone del Rossini Opera Festival se non quest'estate come Gaudenzio nel Signor Bruschino [Pesaro, Il signor Bruschino, 07/08/2021] e nel Galà rossiniano conclusivo [Pesaro, Galà Rossini, 22/08/2021]. Di recentissima uscita è anche un suo CD dedicato al Cigno di Pesaro.
Fra una recita e una prova l'abbiamo incontrato (a distanza ma non troppo: entrambi vaccinati, come del resto tutto il cast del Bruschino!) in uno dei centri conviviali della città rossiniana, Harnold's in Piazza Lazzarini, per chiacchierare un po' di vocalità, repertorio, variazioni, del lavoro con i colleghi a Pesaro e della situazione teatrale post pandemia.