Riscoprire l’Amour Malade

di Michele Olivieri

Il percorso musicale di Carlo Ipata si caratterizza fin dagli esordi per una passione per la musica antica intesa come inesauribile fonte di conoscenza della storia e dell’estetica che ancor oggi contraddistinguono la nostra cultura. Con i componenti di Auser Musici, scelti tra i migliori musicisti italiani ed europei, ha esplorato l’enorme repertorio inedito teatrale e strumentale del periodo rinascimentale e barocco, basando le proprie scelte su principi storicamente informati. Alla testa di Auser Musici ha diretto ile riprese moderne di opere quali Le disgrazie d’Amore di Antonio Cesti, Il Bajazet di Francesco Gasparini, Catone di Georg Friedrick Haendel, Il Girello di Jacopo Melani, L'empio punito di Antonio Melani. Ha inoltre diretto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nella Didone abbandonata di Leonardo Vinci e l’Orchestra Arché nel Convitato di pietra di Giacomo Tritto. In qualità di solista ha ricevuto l’Editor’s Choice di Gramophone per il primo volume dei Concerti napoletani per flauto (Hyperion). Il suo ultimo progetto, la riscoperta del primo balletto di Lully per la corte francese, sarà presentato in antemprima in streaming come apertura di stagione del Teatro Verdi di Pisa.

Maestro Ipata, l’idea di riaprire il Verdi di Pisa con un inedito “ballet de cour” di Lully in forma di concerto a cosa la dobbiamo?

Di quel balletto erano rimasti in Francia alcuni documenti: i testi declamati, i testi cantati e la musica per le danze. Nonostante il grande successo, quello che mancava era la musica cantata in italiano dai quattro personaggi: Amore, Ragione, Tempo e Sdegno. Amore era interpretato da un grande cantante italiano, Atto Melani, anche lui toscano. Durante le mie ricerche sul repertorio cantato proprio dal Melani, mi sono imbattuto nella scena di Marazzoli che corrispondeva quasi in toto al libretto del Prologo pubblicato per l’esecuzione del 1657.

A cui lei ha fatto seguire successivi approfondimenti?

Certamente, i quali mi hanno confermato che Lully si era impadronito del testo di Marazzoli, aggiungendo le dieci entrée strumentali, danzate da Luigi XIV e dai suoi notabili.

Cosa dovrà attendersi lo spettatore dall’allestimento pisano?

In streaming andrà in onda una sorta di anteprima: eseguiremo la scena di Marazzoli per intero e una suite di tre entreée strumentali, in attesa di poter mettere in scena l’opera al completo, anche con i balletti.

Parlando dei balletti, durante le sue ricerche, cosa ha scoperto?

La sera del 17 gennaio 1657, davanti a tutta la corte e agli ambasciatori stranieri, Luigi XIV danzò il Ballet de l’Amour malade, con le musiche composte da Lully, a partire da un prologo di Marco Marazzoli. All’epoca il Re aveva diciannove anni e il musicista venticinque. Nacque così una solida e duratura amicizia che avrebbe portato il giovane Lully ai vertici della musica francese e legato il suo nome alla storia, tanto da essere considerato il padre dell’opera francese.

Per Ballet de Cour cosa si intende nello specifico?

A partire dall’arrivo di Caterina de’ Medici, prende piede in Francia un genere di intrattenimento danzato chiamato per l'appunto Ballet de Cour (con il Ballet comique de la Reyne come primo esempio nel 1581) al quale i nobili stessi partecipavano come ballerini. Ma non si trattava solo di una semplice forma di intrattenimento per i nobili.

Come era considerata la danza di corte?

Veniva osservata come una forma artistica con importanti significati e risvolti sociali e politici. Il massimo splendore viene raggiunto sotto Luigi XIV, come è noto chiamato il Re Sole proprio per il ricchissimo costume raffigurante il sole nascente da lui stesso indossato nell’entrée finale del Ballet de la Nuit nel 1653.

Il merito dello sviluppo del balletto di corte lo dobbiamo proprio al toscano Giovanni Battista Lulli, nato a Firenze nel 1632, il quale diede ulteriore slancio a questa forma d'arte e alla musica a esso legata.

Esatto, nel 1646 arriva in Francia questo giovane toscano, bravo danzatore e musicista: Giovanbattista Lulli che nel 1661 sarà naturalizzato francese diventando Jean Baptiste Lully, uno dei protagonisti più importanti della musica francese.

L’appuntamento è per sabato 5 dicembre alle ore 20.30 in diretta video dal Teatro Verdi di Pisa?

Esattamente, sarà una prima rappresentazione mondiale in epoca moderna per la durata di cinquanta minuti circa, con Raffaele Pe, i giovani cantanti dell’Atelier di Formazione Il Gran Teatro del Mondo e l’Orchestra Auser Musici diretta dal sottoscritto. Senza poter riprodurre lo sfarzo di Versailles a causa del particolare momento storico, con il Teatro Verdi di Pisa abbiamo scelto un inedito del genere per la riapertura, seppur virtuale.

L’operazione condotta da lei chi vedrà in scena?

Personalmente sarò alla guida dell’ensemble Auser Musici, con Raffaele Pe nel ruolo di Amore. Nei ruoli di Ragione, Sdegno e Tempo, troviamo Maria Teresa Becci (soprano), Antonio Mandrillo (tenore), Yuri Guerra (basso): tre giovani cantanti scelti e preparati da Raffaele Pe e Fernando Cordeiro Opa (vocal coach) in virtù della collaborazione fra l’ensemble La Lira d’Orfeo e l’Atelier di Formazione Il Gran Teatro del Mondo.

La serata fa parte di un’intenzione più ampia?

È un progetto sull’avviamento alla professionalità del teatro musicale barocco, in residenza presso il Teatro Verdi di Pisa, che ha già portato sulle scene il cast giovanile del recente Empio Punito.

Altre anticipazioni sulla serata?

Nel corso dello streaming interverranno Barbara Nestola del Centre de Musique Baroque de Versailles CMBV, Raffaele Pe celebre controtenore e preparatore dei cantanti, Lorenzo Maria Mucci coordinatore Artistico del Teatro Verdi, e il sottoscritto. Buona visione a tutti!

L’Amour Malade

Comédie-ballet

Musica di Jean Baptiste Lully

e prologo di Marco Marazzoli

(Parigi, 1657)

Sabato 5 dicembre

ore 20.30

Streaming dal Teatro Verdi di Pisa

IL BALLETTO: caratteristiche e trama

Balletto (LWV 8) a dieci entrée, su un testo di Francesco Buti arricchito da scenette comiche di Isaac de Bensérade, ballato dal re Luigi XIV nella Grande Salle del Louvre il 17 gennaio 1657, al cospetto della corte e degli ambasciatori stranieri. È il più antico balletto di corte di Lully, giunto fino a noi. Importante per la sua collocazione storica, il Ballet de l’Amour malade rappresenta un primo esempio delle abilità del giovane Lully, capace di portare una ventata di novità in un genere ormai tradizionale. In scena quattro personaggi. Amore giace malato in un letto, accudito da Ragione. Non sapendo più cosa fare, Ragione chiama al capezzale due dottori, Tempo e Sdegno. I due visitano Amore e discutono con Ragione di quale sia il rimedio migliore per guarirlo.

Sono davvero felice di intraprendere questo nuovo progetto – aggiunge Raffaele Pe – non solo per l’altissimo valore artistico dell’opera di Marazzoli, ma anche per l’innovativo ambiente artistico creato tra Teatro Verdi di Pisa, Auser Musici e La Lira di Orfeo. Le nostre competenze sono state impiegate a beneficio di questi giovani interpreti che si affacciano con trepidazione e serietà al mondo del teatro.”

Per accedere allo streaming è necessario collegarsi sul sito ufficiale del teatro:

http://www.teatrodipisa.pi.it

oppure sul canale YouTube ufficiale:

https://www.youtube.com/user/teatrodipisa