Romeo e Giulietta per Malta


Danza e prosa si uniscono in una nuova produzione di ŻfinMalta, la Compagnia Nazionale di Danza di Malta, in anteprima al Teatru Manoel de La Valletta. Creato per la Compagnia dal pluripremiato coreografo piacentino Riccardo Buscarini, Requiem for Juliet è la versione personale di Buscarini della più famosa tragedia di William Shakespeare, Romeo e Giulietta. Requiem for Juliet si pone come un sequel della storia narrata in Shakespeare.
In questa interpretazione la vicenda è narrata dalla madre della defunta Giulietta, rappresentata sul palco dall’acclamata attrice maltese Charlotte Grech.
Amore e morte, potere maschile e potere femminile sono temi centrali nell’opera shakespeariana e in questa produzione. La coreografia di Buscarini si intreccia con il monologo di Lady Capuleti e una colonna sonora che combina musica elettronica con la partitura originale di S. Prokof'ev per il balletto Romeo e Giulietta.
Riccardo Buscarini, in questa breve intervista, racconta del processo creativo con ZfinMalta.
Hai già lavorato con ŻfinMalta. Come si è evoluto il tuo rapporto con la Compagnia?
Ho incontrato Paolo Mangiola, Direttore artistico di ŻfinMalta, a Londra nel 2012. Nel 2019 mi ha invitato a mettere in scena il mio lavoro Silk, originariamente creato per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia) e ora sono tornato a Malta per quello che considero il momento più importante della mia carriera fino ad ora. Non potrei sentirmi più grato e orgoglioso.
Come sei arrivato alla decisione di rielaborare la più famosa tragedia di Shakespeare?
Quando Paolo mi ha chiesto se avessi in mente qualche progetto che prevedesse di lavorare con un classico, gli ho detto la mia idea di creare un’opera che mescolasse teatro e danza basata su Romeo e Giulietta e ispirata a Le Dieu du Carnage di Yasmina Reza. In questa commedia, riadattata anche da Roman Polanski per il film Carnage, due famiglie si riuniscono per discutere della lite tra i rispettivi figli. Inizialmente ho immaginato qualcosa che coinvolgesse due coppie rappresentate da attori, ma presto ho capito che sarebbe stato uno spettacolo teatrale con poco spazio per la danza. Alla fine sono arrivato alla trama di questa tragedia shakespeariana, rivissuta da Lady Capulet.
Come hai pensato di tradurre in movimento un pezzo di letteratura così noto e amato?
Seguo il mio intuito. Penso che un’opera possa essere forte solo quando si è fedele alle proprie visioni e sensibilità personali, a maggior ragione quando ci si avvicina a un classico del genere. La mia grande domanda, che ha anche messo in circolo qualche dubbio, è stata: “Che cos’altro posso dire su Romeo e Giulietta?" La mia idea è stata quella di costruire un seguito alla storia, di riscrivere un personaggio dando a Lady Capuleti una voce per esprimere il suo punto di vista, e un’opportunità per esplorare quello che secondo me è il tema più importante di questa tragedia: quello della scelta.
Cosa può aspettarsi il pubblico da Requiem for Juliet?
Essendo io stesso un vero romantico, credo, lirismo.

foto Camille Fenech

Riccardo Buscarini, coreografo vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, è un artista che si concentra sul cambiamento costante del suo approccio creativo alla coreografia e sulle sue possibili interazioni con altre forme d’arte. I momenti salienti della sua carriera fino ad ora includono la vittoria di The Place Prize 2013 (Londra) con “Athletes”, la partecipazione ai progetti internazionali di ricerca ArtsCross London 2013 (Regno Unito, Taiwan e Cina), Performing Gender 2013-15 (Italia, Croazia, Spagna, Paesi Bassi) e MAM-Maroc Artist Meeting (Marrakech). Il suo lavoro nel campo delle arti visive include collaborazioni con Summerhall (Edimburgo), London Festival of Architecture (2016 e 2019) e Nahmad Projects (in collaborazione con Francesco Bonami a Londra e miart 2017, Milano). “Silk”, la sua creazione per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia) è stata nominata come Best Production e Buscarini come Best Choreographer della stagione 2016/17 al Golden Mask Festival 2018, Teatro Bolshoi di Mosca e poi riallestita su ZfinMalta, National Dance Company of Malta nell’autunno 2019. Nel 2020 è uno dei quattro coreografi di EDGE, The Place, Londra. Nel 2016 si è avvicinato alla regia d’opera lavorando come assistente e dirigendo titoli contemporanei e di tradizione in Regno Unito, Italia e Germania. Dal 2011 al 2015 ha insegnato coreografia e performance alla Birkbeck University di Londra. Dirige laboratori di improvvisazione e coreografia in accademie e compagnie internazionali. Tra i suoi lavori si ricordano inoltre “L’età dell’horror” (duetto maschile su “L’arte della fuga” di J.S. Bach) e “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”.

Foto di scena: Camille Fenech
Ritratto di Riccardo Buscarini: Nicole Guarino 
Il trailer dello spettacolo: https://www.facebook.com/zfinmalta/videos/480602263803932

Michele Olivieri