di Michele Olivieri
Nella Giornata internazionale dei diritti delle donne è stato pubblicato Lettera a Giulia, il pezzo che Massimiliano Greco ha composto per ricordare Giulia Cecchettin. La studentessa ventiduenne è stata al centro di un drammatico caso di cronaca nera, avvenuto nel novembre 2023, in cui ha perso la vita per mano del suo ex fidanzato, suscitando una forte indignazione, provocando manifestazioni pubbliche e incoraggiando accesi dibattiti sulla aggressività esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una ideologia patriarcale. Greco ha voluto così, come pianista e compositore, mandare il proprio accorato messaggio contro questo genere di soprusi. “Le donne sono da sempre l’ispirazione del nostro pianeta e la sua parte migliore. Abbasso la testa senza parlare, usando solo le note che so scrivere, in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio”. A breve la singola traccia Lettera a Giulia verrà divulgata sui social e sulle piattaforme ad uso del mondo della danza. Il compositore ha inserito il toccante e significativo pezzo nel suo nuovo album Escape in uscita a fine marzo 2024. Massimiliano Greco dal settembre 2010 è pianista principale e responsabile del dipartimento musicale, nonché docente ai corsi internazionali per maestro al pianoforte per la danza dell’Acadèmie Princesse Grace presso Les Ballets de Montecarlo nel Principato di Monaco. Da anni attraverso il suo autorevole lavoro e la sua prolifica produzione cerca di promuovere una nuova letteratura nel panorama musicale.
Come nasce il tuo nuovo lavoro compositivo che si è tradotto nell’album Escape?
Escape nasce principalmente dal desiderio di poter offrire alle persone una musica capace di creare un’atmosfera di serenità, di relax, ma nello stesso tempo di intensità e passione. Vorrei donare un po’ di tempo per fuggire o sfuggire alla quotidianità che spesso in questo periodo è simbolo di stress, ansia e insicurezza.
Qual è il sentimento che domina queste diciassette tracce inedite?
Con Escape creo un momento in cui la musica prende le redini dell’anima e la conduce in un viaggio dove le emozioni più belle si liberano e rendono il tempo più leggero. Vorrei donare bellezza, sogno e speranza attraverso i suoni.
Parlami in particolare dell’ultimo brano intitolato Lettera a Giulia?
L’album contiene diciassette pezzi di cui l’ultimo che hai citato, Michele, ha un valore speciale perché è dedicato a una ragazza, Giulia Cecchettin, vittima di un orribile femminicidio che ha tenuto col fiato sospeso tutta la nazione. Ho voluto aggiungere questo pezzo per una ragione specifica: lavorando come musicista nel mondo della danza, ho ricevuto la richiesta di comporre una musica dedicata a questa ragazza dalla sua insegnante proprio di danza. Giulia ha studiato questa diciplina per dieci anni! Sono rimasto profondamente colpito da questa notizia e ho accettato immediatamente! L’ho composta di getto, in maniera un po’ impulsiva, l’unico obiettivo che avevo era quello di scrivere la melodia per me più bella e più giusta per esprimere un turbine di sensazioni che mi hanno profondamente segnato in questa tragedia. Ma non ci sarà musica capace di produrre la stessa dolcezza dello sguardo di Giulia, che ho potuto vedere in tante foto. È un’impresa più grande di me. In ogni caso spero che quello che ho scritto possa avere un effetto positivo su tutti quelli che l’ascolteranno e vedranno la coreografia.
Il brano dedicato a Giulia diventa così un evocativo inno alla sua vita spezzata ma al contempo un segnale per tante altre donne vittime della brutalità?
Da questa richiesta è nata un’idea che vorrei condividere con tutti gli amici e colleghi del mondo della danza e della musica. Di questo pezzo ho composto una versione apposta per la lezione di danza classica. Sarà a disposizione in maniera totalmente gratuita come file musicale per tutte le scuole, le accademie e le compagnie di danza del mondo e i loro direttori, i loro ballet master e i loro insegnanti, insomma per tutti coloro che lavorano nel mondo della danza.
Dove sarà reperibile questa singola traccia in omaggio a Giulia, creata per il mondo della danza, affinché risuoni forte e chiaro il no alla violenza?
Sarà pubblicata sui social e in tutte le piattaforme musicali online. Ogni volta che si avrà voglia e piacere di usare questa musica a lezione, essa sarà il simbolo dell’unione della danza e della musica contro la violenza sulle donne (tra l’altro numerosissime nel mondo della danza).
In aggiunta, cosa stai preparando per dare ulteriore visibilità a questa dedica e facilitare coloro che la volessero usufruire?
Sto creando lo spartito di Lettera a Giulia, che invierò gratuitamente ai colleghi pianisti che conosco in tutto il mondo. Anche loro, se avranno voglia e piacere di suonare questo pezzo durante le lezioni, si uniranno come musicisti, contro la violenza sulle donne.
Qual è il tuo desiderio una volta che la traccia verrà usata abbinata all’arte della danza e del balletto?
Il mio sogno è che quando la musica inizierà, per alcuni minuti un pezzo musicale e una coreografia di un esercizio si tramuteranno in una voce immensa, che parla al mondo di bellezza, arte e cultura, una voce alta e profonda che sotterra con forza incredibile la vergogna e l’orrore di tutti i femminicidi che purtroppo infestano il nostro pianeta. È un progetto a cui tengo particolarmente e che spero possa essere supportato da tanti amici e colleghi.
In Escape sono contenuti pezzi di varia natura, alcuni impetuosi altri riflessivi, alcuni meditativi, altri ancora di assoluta armonia. Ad esempio Primordial, The Princess, Misty, A fairy Tale prelude, Sottovoce, A forgotten tale ecc. A cosa ti sei ispirato nella scrittura?
Un aspetto per me fondamentale è dato dai libri. Da accanito lettore, nel nuovo album si potranno ascoltare due composizioni ispirate ad altrettanti libri di Jane Austen: Emma (Emma’s Song) e Orgoglio e Pregiudizio (Lizzy Bennet’s Song). I libri accompagnano la mia vita e la mia musica da sempre. In passato ho dedicato un intero album a un libro (Il pianista e la farfalla di Carmine Sorrentino) ed altri pezzi sono stati ispirati a libri quali I tre moschettieri, Guerra e pace, Michele Strogoff e altri.
Mentre i restanti altri brani quale chiave di volta possiedono?
Ho voluto inserire qualche pezzo con un suono più contemporaneo ma anche ritmico. Un altro pezzo è dedicato alla città dove vivo, The sun in my house. I panorami della Costa Azzurra e i colori mi tolgono il fiato dalle emozioni. E per finire, dulcis in fundo, il pezzo Vivian and Hillary è dedicato alle mie figlie, che sono state e continuano ad essere la mia più grande ispirazione.
In conclusione cosa ti aspetti da questa tua nuova creatura musicale?
Il mio sogno, con questo nuovo album, è quello di riuscire a occupare un piccolo spazio nel cuore della gente. Perciò vi aspetto a fine marzo 2024 con Escape su tutte le piattaforme musicali e sui Social.