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Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli

con una serata di grande musica

COMUNE DI LUMEZZANE

Assessorato alla Cultura

TEATRO COMUNALE ODEON

Stagione 2014/2015

ODEON CLASSIC

Giovedì 23 aprile ore 20.45

LUMEZZANE RICORDA GIACINTO PRANDELLI

Quinta edizione

Il ragazzo lumezzanese di talento, dotato di una bella voce, seppe affrontare con determinazione ogni difficoltà per coltivare le sue doti innate e divenire uno dei più raffinati e versatili tenori del XX secolo.

Interprete delle passioni del belcanto sui palcoscenici del mondo, al fianco dei colleghi, dei direttori e dei registi più importanti ha dato vita a storie d'amore, a drammi e commedie.

Nel segno dell'arte che ha visto Giacinto Prandelli risplendere fra le stelle più brillanti, i giovani astri nascenti Daniela Cappiello e Biagio Pizzuti, soprano e baritono, saranno protagonisti di un viaggio emozionante fra arie e duetti, seduzione e furore, amore e odio, ironia e nostalgia, inganno e illusione.

La voce stessa di Prandelli si offrirà all’ascolto con “La donna è mobile” dal Rigoletto, mentre ricordi della sua vita e della sua arte rivivranno attraverso la narrazione di Laura Mantovi e Daniele Squassina.

La serata, promossa dal’Assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra, è a cura della regista Sara Poli e sotto la direzione artistica della musicologa Roberta Pedrotti.

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LUMEZZANE RICORDA GIACINTO PRANDELLI

2015 Quinta edizione

TEATRO ODEON

Giovedì 23 aprile ore 20.45

PASSIONI E BELCANTO

La grande musica a due voci

tra amori, drammi e commedie

a cura di Sara Poli

direzione artistica di Roberta Pedrotti

musiche di Mozart, Bellini, Donizetti, Verdi

Daniela Cappiello soprano
Biagio Pizzuti baritono
Kuniko Kumagai pianoforte
e la voce di Giacinto Prandelli, tenore

con la partecipazione degli attori

Laura Mantovi
Daniele Squassina

Programma

WOLFGANG AMADEUS MOZART
Don Giovanni “Là ci darem la mano” (duetto)
Die Zauberflöte “Der Hölle Rache” (soprano)
Così fan tutte “Donne mie la fate a tanti” (baritono)
GAETANO DONIZETTI
Don Pasquale “Pronta io sono” (duetto)
Ricordando Giacinto (voci recitanti)
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Le nozze di Figaro “Crudel! perché finora” (duetto)
VINCENZO BELLINI
I puritani “Ah per sempre io ti perdei” (baritono)
La sonnambula “Ah! non credea mirarti” (soprano)
GAETANO DONIZETTI
Lucia di Lammermoor “Cruda, funesta smania” (baritono)
L’elisir d’amore “Quanto amore” (duetto)
GIUSEPPE VERDI
Rigoletto “Caro nome” (soprano)
Rigoletto “La donna è mobile” (con la voce di Giacinto Prandelli)

 

Evento promosso da Comune di Lumezzane Assessorato alla Cultura

Sindaco Matteo Zani, Assessore alla Cultura Rossana Bossini

Con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra

Nell’ambito della rassegna Odeon Classic - a cura di Sonia Mangoni

Coordinamento Laura Staffoni, Responsabile Ufficio Cultura

Organizzazione Vittorio Pedrali, Eureteis - con la collaborazione di Francesca Zini

Si ringraziano per la collaborazione: L'ape musicale rivista di musica, arti, cultura - Concorso Lirico Internazionale Città di Bologna

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Andavo in bicicletta due volte a settimana a lezione.

Andavo e tornavo, che erano 45-50 chilometri di strada non asfaltata: bella a andar giù, ma quando era dal crocevia a salire in bicicletta... E io partivo là dall'officina di mio padre giù in Valle.

Il mio maestro mi preparò in sei mesi. Organizzò un concerto a Busseto, e fu tale il successo che m'ha detto: Adesso decida lei [se proseguire con lo studio del canto]. Io, a 23 anni, di soldi non me ne dava nessuno... mi sono arrangiato. E così sono diventato un tenore.

Certo che i miei volevano che lavorassi in industria, ma io tenei duro, lasciavo che dicessero ma io tiravo dritto per la mia strada. Ed è stato un momento che ho deciso.

Giacinto Prandelli

(dall’intervista rilasciata a Egidio Bonomi e registrata da Nino Cappello per Intvnews, 2009)

 

GIOVEDÌ 23 APRILE, alle ore 20.45 presso il Teatro Odeon, LUMEZZANE RICORDA GIACINTO PRANDELLI con la serata lirica PASSIONI E BELCANTO La grande musica a due voci tra amori, drammi e commedie.

Giacinto Prandelli è un simbolo della Lumezzane che rifiuta il luogo comune e guarda al mondo, di un giovane che segue la propria strada con convinzione, che realizza la propria vocazione artistica proiettandosi a livello internazionale. Il giovane di talento, dotato di una bella voce, sfidò con determinazione i progetti del padre industriale, che vedeva nel figlio il suo erede, e affrontò ogni difficoltà per seguire la vocazione musicale fino a divenire il tenore favorito di Toscanini, il partner della Callas e della Tebaldi sulle scene.

La sua arte è sempre viva nel ricordo e nell'ammirazione di appassionati di tutto il mondo.

Nel segno del suo esempio, l’appuntamento a lui dedicato vuol essere uno spazio riservato a giovani artisti di qualità, oltre che occasione per riascoltare la sua stessa voce e viaggiare tra i capolavori della musica.

Nel 2014 si è ricordato, insieme all’anniversario della scomparsa avvenuta il 14 giugno 2010, il centenario dalla nascita del tenore, rivivendo anche un secolo di storia e ricordi lumezzanesi.

Per questa edizione, la quinta, l’omaggio a Prandelli sigla la chiusura della Stagione del Teatro Odeon concentrandosi sulla sua figura di interprete che sui palcoscenici del mondo, al fianco dei colleghi, dei direttori e dei registi più importanti, diede vita a storie d'amore e di seduzione.

La serata PASSIONI E BELCANTO, promossa dal’Assessorato alla Cultura di Lumezzane con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra, è a cura della regista Sara Poli e sotto la direzione artistica della musicologa Roberta Pedrotti, che ha chiamato ad esibirsi due artisti emergenti: il soprano Daniela Cappiello e il baritono Biagio Pizzuti.

Appena venticinquenne, Daniela Cappiello è neolaureata al Conservatorio di Ferrara e già vincitrice di numerosi concorsi, fresca di debutto nella Sonnambula di Bellini. A lei saranno affidate le note celeberrime e pirotecniche della Regina della Notte da Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Mozart, il dolce sogno d'amore di Gilda dal Rigoletto verdiano e l’aria “Ah! non credea mirarti” dalla scena finale della Sonnambula.

Biagio Pizzuti, classe 1987, già applaudito al Grande di Brescia come a Palermo, Firenze, Genova, Salisburgo, Parigi e Amsterdam, affianca la preparazione come cantante a quella come pianista (che l'ha visto specializzarsi anche con Aldo Ciccolini, recentemente scomparso). Come solista spazierà dall'ironia mozartiana di “Donne mie la fate a tanti” dal Così fan tutte alla malinconia di Riccardo Forth nei Puritani di Bellini e alla furia di Lord Enrico Ashton nella Lucia di Lammermoor.

La varietà di passioni ed emozioni contrastanti prosegue nei duetti. “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni è il simbolo stesso della seduzione, fra il libertino protagonista e la finta ingenua Zerlina; altra atmosfera per “Pronta io son”, in cui Norina e Malatesta progettano la burla ai danni di Don Pasquale. Una diversa forma di seduzione si trova nell'altro duetto mozartiano, “Crudel, perché finora”, in cui Susanna finge di accettare un appuntamento galante con il Conte d'Almaviva in una girandola sottilissima di allusioni. Un duetto brillante è quello tratto dall'Elisir d'amore, in cui Adina ricambia il sentimento di Nemorino e rifiuta l'elisir del dottor Dulcamara perché “La ricetta è il mio visino, in quest'occhi è l'elisir!”

Con “La donna è mobile” dal Rigoletto, la voce di Giacinto Prandelli, ideale padrino e compagno dei giovani talenti, tornerà infine a incantare il pubblico.

Fra le note musicali, gli attori Laura Mantovi e Daniele Squassina racconteranno dell’arte e della carriera del tenore attraverso commenti, testimonianze e documenti, alcuni dei quali inediti preziosi di firme illustri che vollero esprimere la loro ammirazione per lui.

Al piano Kuniko Kumagai, affermata concertista giapponese, docente di conservatorio con importanti incisioni discografiche al suo attivo.

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PASSIONI E BELCANTO La grande musica a due voci tra amori, drammi e commedie

è in programma giovedì 23 aprile alle ore 20.45.

Il Teatro Odeon (Via Marconi 5, tel 030.820162) apre alle 20.

Ingresso 10 euro, ridotto 5 euro.

Prevendite alla biglietteria del teatro, aperta il martedì dalle 18.30 alle 19.30; il mercoledì dalle 11.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 19.30.

A Brescia da Punto Einaudi, nei giorni e orari di apertura della libreria.

Info

www.teatro-odeon.it

Comune di Lumezzane

Ufficio Cultura tel 030.8929251

Teatro Comunale Odeon

Via Marconi, 5 Lumezzane (Bs)

tel 030.820162

Libreria Punto Einaudi

Via Pace, 16/a – 25122 Brescia

tel 030.3757409

Segreteria Organizzativa

Eureteis tel 030.3759792

www.teatro-odeon.it

www.comune.lumezzane.bs.it

http://www.facebook.com/pages/Giacinto-Prandelli/143604955709956

http://www.facebook.com/profile.php?id=100002439861251

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IL CAST

Sara Poli

Regista

Ha fondato a Brescia l’Associazione Culturale Progetti e Regie e ha diretto numerosi allestimenti, tra cui Panico con Patrizia Zappa Mulas, Elettra con Ida Marinelli, La Giravolta di Paola Carmignani con Barbara Valmorin, Minotauros con Roberto Castello.

L’esordio alla regia risale al 1990 con La Voce Umana, dopo un percorso di formazione con il Teatro Stabile di Brescia, il Teatro dell’Elfo e le collaborazioni con Daniele Lievi, Elio De Capitani, Mina Mezzadri. Ha curato eventi e produzioni per il Comune di Brescia (Capodanno 2000), Cerveno (Santa Crus), Crucifixus Festival di Primavera (Ecco l’uomo, Ciascaduno Pianga con Dolore, Amore e Dolore, Barabba), Teatri Bresciani in Rete (Il Bavaglio di Eric Emmanuel Schmitt) e per il Teatro Grande (la regia lirica Pasqua Fiorentina di Isidoro Capitanio, 1998). Tra le altre regie musicali: Il Barcheggio di Alessandro Stradella (Villa Alba di Gardone Riviera, 1996), La Serva Padrona di Pergolesi (Comune di Sarezzo, 2000), A tempo di Verdi (I concerti di Palazzo Martinengo, 2000), Lisztomania (Teatro Sociale di Brescia, 2004).

Nel 2010 affida all’attrice Laura Mantovi il monologo Annabella, che vince il primo premio al festival Le Voci dell’Anima 2011, oltre ai premi di critica e pubblico. Il sodalizio continua con Di sana e robusta Costituzione?, La chiave dell’ascensore (insieme con Beatrice Faedi) e Maddalena, di nuovo pluripremiato a Le Voci dell’Anima 2012. Seguono R-Esistenze, Sfide in Rosa e Stelle infrante. Le donne e la Shoah. Da alcuni anni realizza video (Vita da campo, Ionesco segreto, Intervista a Lindsay Kemp) e installazioni (Silence, Giardino. Le morti bianche, Un vento dall’est). Suoi lavori sono stati ospitati nella Stagione del Teatro Odeon di Lumezzane, ultimo in ordine di tempo Sfide in Rosa, e in Torre Avogadro, dove collabora anche con continuità alla manifestazione La Torre delle Favole.

A marzo ha debuttato con la narrazione teatrale Figli di una guerra, che sarà presentata a Lumezzane in maggio.

Roberta Pedrotti

Musicologa

Nata a Brescia nel 1981, nel 2004 si laurea con il massimo dei voti e lode in Drammaturgia musicale alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna.

Dal 1998 è attiva come critico musicale per testate nazionali e internazionali.

Nel 2013 fonda L'ape musicale, rivista di musica, arti, cultura di cui è direttrice.

Si dedica con passione alla valorizzazione e alla formazione dei giovani talenti e dal 2007 è direttore scientifico del Concorso internazionale & Stage per cantanti lirici Città di Bologna. Ha firmato inoltre regie e drammaturgie per spettacoli di teatro musicale.

Ha curato la direzione artistica di Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli in tutte le sue edizioni: O dolce incanto (2011), Butterfly (2012), Traviata (2013) e Un secolo d'arte e passione (2014).

Daniela Cappiello

Soprano

Nata nel 1990 a Piana di Sorrento (Napoli), si è già distinta in numerosi concorsi internazionali, come il Città di Bologna, il Santa Chiara di Napoli, il Toti dal Monte di Treviso, in seguito al quale, nell'autunno del 2014, ha debuttato nella Sonnambula di Bellini. Ha inoltre già sostenuto i ruoli principali nelle Nozze di Figaro di Mozart, nell'Elisir d'amore di Donizetti e in Die Zauberflöte ( Il flauto magico) di Mozart. Allieva di Cinzia Forte al Conservatorio di Ferrara, si è laureata in canto lirico con lode e menzione d'onore nel marzo del 2015.

Biagio Pizzuti

Baritono

Biagio Pizzuti, nato a Salerno nel 1987, inizia i suoi studi musicali come pianista all’età di 8 anni. Diplomatosi in canto lirico col massimo dei voti, la lode e la menzione d' onore presso il conservatorio “G.Martucci” di Salerno sta attualmente per laurearsi al biennio specialistico in pianoforte presso il medesimo conservatorio. Contemporaneamente sta per laurearsi in Farmacia presso l’università di Salerno.

Ha partecipato a vari corsi di perfezionamento in Italia; di recente ha frequentato un corso di formazione orchestrale presso il conservatorio di Salerno nonché varie masterclass di pianoforte e canto tenute da vari maestri, tra cui il pianista Aldo Ciccolini ed i celebri baritoni Renato Bruson e Rolando Panerai.

Ha frequentato l’Opera Studio dell’Accademia Santa Cecilia di Roma sotto la guida del celebre soprano Renata Scotto. Attualmente è seguito dal soprano Cinzia Forte.

Ha partecipato classificandosi ai primi posti a numerosi concorsi pianistici e di canto lirico nazionali ed internazionali, recentemente ha vinto la 64° edizione del concorso ASLICO e la 68° edizione del concorso internazionale "Comunità Europea" di Spoleto.

Ha fatto parte dell'Ensemble Opera Studio presso il teatro Carlo Felice di Genova cantando nel Gianni Schicchi e Schaunard nella Bohème di Puccini; ha inoltre partecipato alla produzione del Romeo et Juliette di Gounod diretta da Fabio Luisi e registrato poi dalla DECCA in CD.

In Canada ha interpretato Leporello nel Don Giovanni di Mozart, ha partecipato alla Cleopatre di Massenet al Festival di Pentecoste di Salisburgo e Sharpless nella Madama Butterflya Spoleto. E' stato Betto nel Gianni Schicchi di Puccini al Teatro An der Wien di Vienna e al Teatro Comunale di Firenze, Leporello a Maribor nel Don Giovanni di Mozart, Dulcamara nell'Elisir d'amore di Donizetti nei teatri del circuito Aslico (Brescia, Cremona, Trento, Como, Pavia), Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Masetto nel Don Giovanni al Massimo di Palermo, Fabrizio e Pacuvio ne La pietra del paragone di Rossinial Théâtre du Châtelet di Parigi. Inoltre ha cantato come Solista nella Nona Sinfonia di Beethoven al teatro Bellini di Catania.

Di recente è stato Guglielmo nel Cosi fan tutte di Mozart a Liverpool, Gianni Schicchi di Puccini (ruolo titolo) a Spoleto e Don Prudenzio nella nuova produzione de Il viaggio a Reims di Rossini ad Amsterdam con la regia di Damiano Michieletto.

 

Kuniko Kumagai

Pianista

Giapponese, fin dalla giovanissima età si è dedicata allo studio della musica (pianoforte, danza classica e canto lirico) laureandosi presso l’università Kunitachi College of Music di Tokyo. Prosegue gli studi in Italia e intraprende una carriera pianistica internazionale: vincitrice di diversi concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Germania, Olanda, Belgio, Cina e Giappone.

È docente presso l’Istituto Pareggiato C. Monteverdi di Cremona (pianista accompagnatore nella classe di canto), il Conservatorio L. Marenzio di Darfo (Docente di pianoforte, corso propedeutico) e collabora con la Civica Scuola di Musica di Milano.

Dal 2011 ha partecipato a tutti i concerti al Teatro Odeon in memoria di Giacinto Prandelli.

Laura Mantovi

Attrice

Attrice e performer, coniuga l’uso espressivo del corpo con la parola e la drammaturgia sonora attraverso progetti artistici che spaziano dalle narrazioni alle installazioni sceniche.

Ha partecipato a numerosi festival in Italia e all’estero (Stati Uniti, Canada, Argentina, Ecuador, Egitto, Armenia, Germania, Spagna, Bosnia) ottenendo riconoscimenti con lavori legati all’arte del movimento e alla parola. Ha lavorato stabilmente con la Fabbrica del Vento di Brescia, dopo esperienze significative a Venezia (Teatro Fenice), Milano (Paolo Rossi, Compagnia Atir) e Ferrara (Teatro Nucleo).

È stata protagonista di tre puntate (l’ultima nel novembre 2014) di Amore Criminale, in onda su RaiTre per la regia di Matilde D’Errico.

Nel 2010 inizia la collaborazione con Sara Poli, che le affida l’interpretazione del monologo Annabella. pluripremiato al festival Le voci dell’anima 2011 (vincitore assoluto, premi della critica e del pubblico). Il sodalizio continua con Di sana e robusta Costituzione? e La chiave dell’ascensore (insieme con Beatrice Faedi, presentato anche all’Odeon nel novembre 2011). Con Maddalena si ripete il successo, premi compresi, a Le voci dell’anima 2012. Prosegue con R-Esistenze nel 2012, Sfide in Rosa e Stelle Infrante nel 2013, e ora con la nuova narrazione teatrale Figli di una guerra.

Daniele Squassina

Attore

Si forma teatralmente negli anni settanta alla storica Compagnia della Loggetta di Brescia e partecipa a Brescia 1920: l’occupazione delle fabbriche, regia di Nuccio Ambrosino, e a La terra non gira, o bestie!, di Renzo Bresciani, regia di Costanzo Gatta. Negli anni seguenti prosegue con gli stage tenuti da Marco Sciaccaluga, Mamadou Dioume e Mauro Avogadro.

Collabora da anni con varie realtà teatrali, dalla Cooperativa Teatro laboratorio, al Festival della Brescianità, al Teatro Stabile di Brescia, e con i registi Giacomo Andrico (Breugellande, In alto mare) e Giuseppe Marchetti (Morte Teandrica; Il giuramento di Pontida).

Nel 1998 ha fondato il Teatro dell’Orma con Piero Domenicaccio, con cui ha recitato in Luci di servizio, Decameron; Verbigrazia, Dialoghi impropri.

Con Sara Poli ha partecipato a molti spettacoli, tra cui: Processo alla città (2001) e Qui… al circo, su testi di Paola Carmignani (Carcere di Verziano), Santa Crus di Cerveno 2002, Non qui e non altrove. Cappuccetti rossi in scena per Odeon Milleunascena 2004, Che fine ha fatto Peter Pan? per la Torre delle Favole di Lumezzane 2004; Le serve di Jean Genet.

Tra gli impegni recenti, la partecipazione agli allestimenti del Ctb Teatro Stabile di Brescia Il sogno di una notte di mezza estate e Lisistrata, per la regia di Andrea Battistini.

GIACINTO PRANDELLI

Nasce l’8 febbraio 1914 nella Lumezzane che si sta trasformando nel centro industriale esploso poi nei decenni successivi e soprattutto nel dopoguerra.

Nonostante la famiglia abbia intrapreso una attività già ben avviata, il suo destino sarà diverso.

Il suo talento per il teatro, la sua bella voce e la musicalità innata non restano, infatti, qualità coltivate nel tempo libero, ma una vocazione seguita con passione e determinazione che si rivelano vincenti e ripagano tutti i sacrifici del giovane Giacinto.

Dopo il debutto a Bergamo in Madama Butterfly, si esibisce all’EIAR (la RAI di allora) e ottiene subito un grande successo al fianco di mostri sacri come Maria Caniglia ed Ebe Stignani.

Maria Callas si reca a Como solo per ascoltarlo nel Werther e per complimentarsi con lui.

Arturo Toscanini, ascoltatolo in un'audizione al suo rientro alla Scala dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assicura la sua presenza per molte importantissime produzioni, fra cui il concerto di riapertura del teatro restaurato, il concerto per il trentennale dalla scomparsa di Arrigo Boito, il Requiem di Verdi.

Molti compositori dichiarano la loro ammirazione al tenore lumezzanese: Umberto Giordano lo sceglie per celebrare il cinquantesimo del debutto di uno dei suoi titoli più fortunati, Fedora, alla Scala; Francesco Cilea riconosce in lui un interprete insuperato del ruolo di Maurizio nell'Adriana Lecouvreur; Franco Alfano gli scrive parole entusiastiche e commosse dopo averlo ascoltato nel Faust di Gounod.

Affronta un repertorio vastissimo, da Mozart agli autori del ’900 (è il primo interprete italiano anche del capolavoro di Britten Peter Grimes, grande banco di prova attoriale e vocale per un tenore), canta con i più grandi direttori, dal citato Toscanini a Karajan, da Serafin a De Sabata al fianco di Renata Tebaldi, Maria Callas, Magda Olivero, Clara Petrella… Lavora perfino con Rossellini, Ingrid Bergman e Vittorio Gassman.

Canta in tutti i più importanti teatri d’Italia e del mondo interpretando grandi amori romantici, commedie, drammi psicologici novecenteschi, seduzioni e abbandoni, poesia, furore, ironia: un ventaglio di passioni di cui, con intelligente raffinatezza, coglie sempre l'essenza in un'interpretazione incisiva quanto elegante. Fino a quando, nel 1970, non decide di dare l’addio alle scene con la Francesca da Rimini di Zandonai al teatro Grande di Brescia.

Si spegne serenamente il 14 giugno 2010 nella casa milanese dove viveva con l’amatissima moglie Anna Maria. Secondo il suo desiderio viene sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della sua Lumezzane.

Giacinto Prandelli, per le sue doti umane di signorilità, eleganza e professionalità non meno che per la sua eccellente musicalità, per la duttilità e la dolcezza del suo canto, per la bella presenza scenica e le qualità d’attore, resta uno dei cantanti più amati dagli appassionati d’opera di tutto il mondo.

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