Una prima assoluta apre l'anno nuovo


al Teatro Filarmonico di Verona

Stagione Sinfonica 2014-2015

SABATO 10 GENNAIO 2015 ORE 20.30
DOMENICA 11 GENNAIO ORE 17.00


Sabato 10 gennaio 2015alle ore 20.30riprende la Stagione Sinfonica al Teatro Filarmonico con il primo appuntamento del 2015, che vede il giovane direttore americano Robert Tuohy al suo debutto alla guida dell’Orchestra areniana. In apertura del concerto è presentata una prima esecuzione assoluta: la composizione Matteo 26 di Andrea Mannucci.

La serata prosegue, quindi, con la Sinfonia n. 1 in One Movement op. 9 di Samuel Barber ed il Concerto per violoncello e orchestra op. 104 in si minore di Antonín Dvořák, che vede allo strumento solista Enrico Dindo. Il concerto replica domenica 11 gennaio alle ore 17.00.

La proposta concertistica di inizio anno presenta un brano per grande orchestra commissionato da Fondazione Arena al compositore e direttore d’orchestra toscano Andrea Mannucci: Matteo 26. L’ampio brano sinfonico, in continuità con i precedenti lavori di Mannucci che indagano sul rapporto fra linguaggio verbale e musicale, parte da un racconto, quello precedente la Passione di Gesù così come descritto nel Vangelo di Matteo. Tuttavia il testo evangelico non compare mai esplicitamente ma sottende l’ascolto, suggerendo al pubblico un coinvolgimento emotivo e spunti di riflessione personale sui rapporti umani, come spiega lo stesso musicista: «Il motivo del tradimento fornisce l’archetipo formale e viene utilizzato per rappresentare una doppia drammaturgia, musicale e scenica, attraverso l’architettura della parola che genera suoni, campi armonici, cambi di registro, di timbro, di intensità sonora, di agglomerati ritmici e soluzioni formali. Lo schema ternario è caratterizzato dal tradimento di Giuda, dai discepoli dormienti e dal rinnegamento di Pietro, segni della fragilità umana che purtroppo colpiscono anche l’uomo di oggi».

Il concerto offre poi all’ascolto la Sinfonia n. 1 in One Movement op. 9 di Barber. La sinfonia, composta tra l’estate del 1935 e i primi mesi del ’36, appartiene alla fase “neoromantica” del compositore e si caratterizza per la spiccata vena melodica e la struttura classica in quattro movimenti, che si succedono senza soluzione di continuità in un unico arco temporale, come sottolinea il titolo.

Ultima proposta in programma, il Concerto per violoncello e orchestra op. 104 in si minore di Dvořák. La composizione risale al 1894-’95 ed è l’ultimo concerto scritto dal compositore boemo, allora negli USA con l’incarico di direttore del National Conservatory of Music di New York. Come spesso nella musica di Dvořák, l’impianto generale vede la forma classica associata ad una certa enfasi sentimentale tardoromantica, con alcuni temi che suggeriscono lo spirito della musica popolare. Per l’esecuzione del Concerto al Filarmonico lo strumento solista è affidato al virtuosismo di Enrico Dindo, Primo Premio al Concorso "Rostropovich" di Parigi nel 1997 e acclamato interprete al fianco di importanti direttori con le orchestre più prestigiose a livello internazionale, qui chiamato ad affrontare un intenso dialogo con l’orchestra, di grande impegno tecnico ed espressivo.

Biglietti da € 12,00 a € 24,00

Biglietteria di via Dietro Anfiteatro

Via Dietro Anfiteatro 6/b - 37121 Verona

Tel. 045 596517 - Fax 045 8013287 - biglietteria@arenadiverona.it

Call center 045 8005151 - www.arena.it

Orari

da lunedì a venerdì 9:00-12:00 15:15-17:45

sabato 9:00-12:00

Biglietteria del Teatro Filarmonico

Via dei Mutilati 4/k - 37122 Verona

Tel. 045 8002880 - Fax 045 8013266

Orari

da lunedì a venerdì 12:00-17:45

sabato 10:00-12:45

nei giorni di spettacolo 12:00-fino a inizio spettacolo

sabato 10:00-12:45 17:00-fino a inizio spettacolo

domenica 10:00-fino a inizio spettacolo


 

ROBERT TUOHY

Direttore d’orchestra

Direttore musicale dell'Opéra-Théâtre di Limoges e dell'Orchestre de Limoges et du Limousin dalla stagione 2013-14, Robert Tuohy è un giovane direttore americano, a suo agio sia nel repertorio operistico che in quello concertistico; nella sua prima stagione a Limoges dirige con successo una produzione della Carmen di Bizet.

Tra il 2009 e il 2013 è assistente del direttore dell'Opéra et Orchestre National de Montpellier Languedoc-Roussillon, con la quale è impegnato in Die Fledermaus di Strauss, Rusalka di Dvořák,Manon Lescaut di Puccini e Lakmé di Delibes; con l’Orchestre National de Montpellier dirige inoltre i concerti di Capodanno 2012 e 2013, oltre a diverse première in Francia e nel mondo.

Sempre con l’Orchestre National de Montpellier, è assistente direttore nelle produzioni di Aida, Otello e Rigoletto di Verdi, Il Barbiere di Siviglia e Semiramide di Rossini, La Bohème di Puccini,L'Étranger d’Indy, La Fille du régiment di Donizetti, Mefistofele di Boito,Le Nozze di Figaro di Mozart, Samson et Dalila di Saint-Saëns, e Wuthering Heights di Herrmann.

Collabora come assistente a fianco di Lawrence Foster per Les Troyens di Berlioz all'Opéra di Marsiglia e con René Koering per Die Marquise von O all'Opéra di Monte-Carlo.

Studia al Cleveland Institute of Music e successivamente alla the Royal Academy of Music con Colin Metters, Sir Colin Davis e George Hurst; terminati gli studi con eccellenza, vince il premio “Ernest Read”, ed il prestigioso “DipRAM”. Ancora studente all’Academy, co-dirige un ciclo delle sinfonie di Schumann e partecipa ai Festival RAM/South Bank Centre, celebrando la musica di Peter Maxwell Davies e Luciano Berio.

Nel 2007 viene scelto dai musicisti della London Symphony Orchestra per un masterclass con Sir Colin Davis. Nel 2008 e 2009 viene invitato da Kurt Masur per una serie di masterclasses e concerti con la Manhattan School of Music Symphony Orchestra. Inoltre partecipa all’Orkney Conducting Course, dove studia con Martyn Brabbins e dirige la BBC Scottish Symphony Orchestra, la Scottish Chamber Orchestra e la Royal Scottish National Orchestra.

Tra il 2007 e il 2009 è principale direttore al King’s College London Symphony Orchestra, ed è anche assistente alla Cheltenham Music Festival Academy e alla National Repertory Orchestra a Breckenridge, Colorado.

Debutta con Fondazione Arena dirigendo il secondo concerto al Teatro Filarmonico per la Stagione Sinfonica 2014-2015.

ENRICO DINDO

Violoncellista

Nel 1997 la conquista del Primo Premio al Concorso "Rostropovich" di Parigi lo lancia sulla scena internazionale: da quel momento Enrico Dindo si esibisce in moltissimi paesi, con le orchestre più prestigiose al fianco di importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Paavo Järvj, Valery Gergiev, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich.

Ospite regolare dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, dopo il grande successo ottenuto nel 2010, torna nel 2013 in tournée con la Leipziger Gewandhaus Orchester, diretta da Riccardo Chailly con concerti a Lipsia, Parigi, Londra e Vienna, ottenendo ovunque un grande successo personale per la raffinatezza e l’ampiezza del suono.

Tra i prossimi impegni ricordiamo i concerti con l’Orchestre Nationale de France, con la Danish National Orchestra, la Israel Symphony Orchestra e l’Orcehstra di Santa Cecilia.

Direttore stabile dell’Orchestra da camera I Solisti di Pavia, insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy ed ai corsi estivi dell’Accademia Varga di Sion. Nel 2012 viene nominato Accademico di Santa Cecilia.

Incide nel 2011 l’integrale delle Suites di Bach e importanti riconoscimenti ottiene la registrazione dei concerti di Šostakovič con la Danish National Orchestra, diretta da Gianandrea Noseda.

Suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.

Debutta al Filarmonico di Verona nel 2003, torna nel 2010 e nel 2013.

Torna al Teatro Filarmonico in occasione della Stagione Sinfonica 2014-2015 interpretando il Concerto per violoncello e orchestra op. 104 in si minore di Dvořák.