Le musiche della Grande Guerra e della Shoah

Per il Giorno della Memoria con Antonio Ballista, Lorna Windsor, Peppe Servillo e i solisti dei Berliner Philharmoniker

"Musica sull'abisso" è il titolo del concerto per il Giorno della Memoria di lunedì 26 gennaio alle 20.30 nell'Aula Magna della Sapienza per la stagione della IUC, che affianca al ricordo della Shoah quello di un'altra inenarrabile tragedia del ventesimo secolo, la Grande Guerra, perché proprio cent'anni fa l'Italia entrava in questo conflitto di dimensioni mai viste prima di allora. Anche gli artisti ne furono profondamente colpiti e quegli eventi non restarono senza riflesso nelle loro opere, come dimostrano le musiche in programma, composte al fronte, in trincea e in campo di concentramento o anche solo ispirate a quelle immani tragedie che hanno travolto l'Europa e il mondo. Siano musiche di autori poco noti o capolavori famosi, tutte possiedono una particolare rappresentatività documentaria e sono espressive di una umanità prostrata: pathos, sconforto e talvolta evasione come estrema volontà di sopravvivenza.

Numerosi celebri artisti sono impegnati nella realizzazione di questo programma ricco e formato da musiche che richiedono diversi organici. Peppe Servillo è un artista multiforme - cantante, attore, compositore, sceneggiatore - e questa volta sarà la voce recitante nell' "Histoire du soldat" di Stravinskij.Antonio Ballista - che a quasi ottant'anni ha ancora l'entusiasmo, la vivacità d'idee e la voglia di mettersi alla prova di un giovane - si presenta nelle vesti di pianista e direttore. Lorna Windsor è una cantante straordinariamente versatile, così da poter interpretare le diversissime musiche in programma. L'Ensemble Berlin è costituito da un gruppo di solisti degli impareggiabili Berliner Philharmoniker, probabilmente la migliore orchestra del mondo

Alla Grande Guerra si riferiscono brani di grandi compositori e altri poco noti. Claude Debussy in due liriche per voce e pianoforte esprime la tristezza delle "Notti illuminate solo dal carbone che arde" e del "Natale dei bambini che non hanno più casa". Sono di Igor Stravinsky il satirico "Ricordo di una marcia dei crucchi" e "Sektanskaya", un canto che dissente dall'atmosfera bellicista di quegli anni. André Caplet si domanda angosciato: "Quando rivedrò la mia casa?". Alberto Savinio - il fratello di Giorgio De Chirico, che oggi è noto come pittore e scrittore ma che fu anche musicista di valore - poco prima che scoppiasse la guerra compose a Parigi "L'esecuzione del generale", che esprime una feroce critica del militarismo di quei momenti e scompone in modo sacrilego l'inno nazionale francese. Dell'inglese George Butterworth, che morì nel 1916 nella battaglia della Somme, si ascolteranno due brani tratti dalla raccolta "A Shropshire Lad", una delle poche composizioni che riuscì a portare a termine prima della sua prematura morte. Per contrasto un'aria della celeberrima operetta"La Principessa della czárdás" di Emmerich Kálmán esprime la disperata volontà di dimenticare gli orrori della guerra.

Componendo nel 1914 le "Due melodie ebraiche", Maurice Ravel dichiarava il proprio rifiuto dell'antisemitismo strisciante, ma non poteva prevedere l'orrore di quel che sarebbe successo un quarto di secolo dopo, di cui è una tragica testimonianza "Wiegala", composta nel 1944 in un campo di sterminio da Ilse Weber, che di lì a poco sarebbe stata uccisa in una camera a gas insieme al figlio di pochi anni. In un campo di prigionia tedesco Olivier Messiaen compose uno dei più alti esempi di musica da camera del ventesimo secolo, il "Quatuor pour la fin du temps", eseguito per la prima volta all'aperto nel gennaio del 1941, sotto la neve, di fronte a migliaia di altri prigionieri di guerra.

Tutta la seconda parte del concerto è dedicata all' "Histore du soldat", composta nel 1918 da Stravinskij, che si era rifugiato in Svizzera e, come personale e geniale risposta alle ristrettezze degli anni di guerra, ideò un nuovo genere di teatro musicale, realizzabile con un solo attore e sette musicisti. Il soggetto, tratto da una fiaba popolare russa, racconta la storia di un soldatino e del diavolo e, anche al di là delle intenzioni degli autori, è una spietata metafora della guerra. Insieme ai solisti dei Berliner Phlharmoniker, ne sarà interprete uno straordinario Peppe Servillo, che ne ha preparato una propria versione, rendendo più attuale il testo originario del poeta svizzero Ramuz e dando ai protagonisti inflessioni napoletane.

*****

Il pomeriggio alle 15.00 presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università “Sapienza”, ad ingresso libero, si avranno alcuni interventi sul tema di musica e Shoah, nell'ambito del convegno "Attraverso le Arti" a cura di Giuseppe Di Giacomo: Leonardo Distaso parlerà di “Moses und Aron” di Arnold Schönberg, Franco Piperno di Musica e musicisti nei campi di sterminio, Aurelio Canonici di Esecuzione e analisi del “Quatuor pour la fin du Temps” di Olivier Messiaen.


Lunedì 26 gennaio 2015 – ore 20,30

Aula Magna – Sapienza Università di Roma

Piazzale Aldo Moro 5

LORNA WINDSOR – soprano

PEPPE SERVILLO – voce recitante

ENSEMBLE BERLIN

I Solisti dei Berliner Philarmoniker:

Christoph Streuliviolino, Clemens Weigel – violoncello

Ulrich Wolff – contrabbasso, Ishay Lantner - clarinetto

Mor Biron – fagotto, Guillaume Jehl - tromba

Thomas Leyendecker – trombone, Lorenz Behringer- percussioni

ANTONIO BALLISTA – pianoforte e direzione

MUSICA SULL’ABISSO

Dalla prima guerra mondiale alla Shoah

Prima parte

OLIVIER MESSIAENda “Quatuor pour la fin du temps” (1941):

(1908-1992) Liturgie de cristal

ALBERTO SAVINIO L' exécution du Général (1914)

(1891-1952)

GEORGE BUTTERWORTH The lads in their hundreds (1911)

(1885-1916) (testo di A.E.Housman) (prima esecuzione italiana)

With rue my heart is laden (1911)

(testo di A.E.Housman)

IGOR STRAVINSKIJ Souvenir d'une marche boche (1915)

(1882-1971)

MAURICE RAVELda“Deux mélodies hébraïques”(1914):

(1875-1937) Kaddish (testo tradizionale aramaico)

OLIVIER MESSIAENda“Quatuor pour la fin du temps”:

Intermède

ANDRÉ CAPLETQuand reverrai-je, hélas, ma maison? (1916)

(1878-1925) (testo di J.de Bellay)(prima esecuzione italiana)

EMMERICH KÁLMÁN Weißt du es noch?

(1882-1953)(da LaPrincipessa della czárdás 1918)

CLAUDE DEBUSSY Les soirs illuminés par l’ardeur du charbon (1917)

(1862-1918)

CLAUDE DEBUSSY Noël des enfants qui n' ont plus de maisons (1915) (testo dell’autore)

IGOR STRAVINSKIJda “Quatre chants russes”:

Sektanskaya (Canto dissidente) (testo dell’autore)

ILSE WEBER Wiegala (1944)(prima esecuzione a Roma)

(1903-1944)

OLIVIER MESSIAENda “Quatuor pour la fin du temps”:

Fouilles d'arc-en-ciel pour l'Ange qui annonce la fin du temps

Seconda parte

IGOR STRAVINSKIJ L’Histoire du Soldat (1918)(testo di Ch. F.Ramuz)

Adattamento di Peppe Servillo

Marche du soldat - Petit air au bord du ruisseau - Pastorale - Marche royale - Petit concert - Tango - Valse - Ragtime - Danse du diable - Grand chorale - Marche triomphale du diable.


BIGLIETTI: Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)

under 30: 8 euro

under 14: 5 euro

INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/2

www.concertiiuc.it

botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it


 

LORNA WINDSOR - soprano

Ha iniziato i suoi studi musicali da piccola, studiando il pianoforte e la viola; dall’età di 8 anni, per un decennio, ha cantato, anche come solista, con il coro femminile di fama internazionale, the Orpington Junior Singers, diretto dai più prestigiosi direttori del mondo (Sir Adrian Boult, Istvan Kertesz, André Previn, ecc), ricevendo così, una educazione musicale ed una impagabile esperienza. In seguito ha studiato canto e pianoforte alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con Ellis Keeler e Johanna Peters. A Londra ha partecipato ai masterclass di Elisabeth Schwarzkopf, e ha poi continuato i suoi studi di Lieder e del repertorio tedesco a Vienna con Hans Hotter. In Francia ha studiato con Gérard Souzay, mentre si è perfezionato nel repertorio mozartiano e italiano con Graziella Sciutti. A Lontra ha vinto il Premio ‘Miriam Licette’ per la mélodie française, e il ‘Lieder Prize’ della Royal Society of Arts per il Lied tedesco. In virtù del suo approccio aperto e di approfondimento rigoroso di una larga prospettiva stilistica musicale, la sua carriera sin dall’ inizio segue diverse strade parallele, quella dell ‘ opera lirica, il teatro di prosa, il recital e musica da camera, il barocco e la musica contemporanea.

L’operetta: il suo debutto sul palcoscenico è avvenuto a Lontra nel ruolo di Rosalinda in ‘Die Fledermaus’ (Johann Strauss) diretto da Eric Shilling; poi, di Offenbach, nel ‘Les Brigands’ per Radio France, e nel ‘La Périchole’ diretto da Manuel Rosenthal e J. Savary al Théâtre des Champs Elysées, nel ‘Orphée aux enfers’ (dir. J. Lavelli) nel ruolo di L’ Amour, come Valencienne nel ‘La Vedova Allegra’ di Lehár all’ Opera de Marseille, ecc. Ha anche cantato in ‘West Side Story’ di Bernstein diretto da G. Gelmetti, e ‘Trouble in Tahiti’ di Bernstein per Radio France al Théâtre des Champs Elysées.

L’opera: Lorna Windsor è stata la protagonista nell’ opera ‘Euridice’ di Jacopo Peri al TMP Châtelet a Parigi, e nel ‘ Il Combattimento di Tancredi e Clorinda’ di Monteverdi con la direzione di C. Gallico e la regia di W. Pagliaro a Mantova, Praga, Budapest, Vienna, e Landshut (Germania), nell’opera ‘La Secchia Rapita’ di Salieri al Teatro Comunale di Modena, dir. Frans Bruggen, reg. G. De Bosio... Mozart e dell’ opera del ‘700: i suoi ruoli includono Venere (‘Ascanio in Alba’ in CD, Naxos), Pamina, (‘Die Zauberflöte’), Donna Anna (‘Don Giovanni’) nella produzione del Glyndebourne Festival con la regia di D. Warner, Despina (‘Così fan tutte’) in numerose edizioni, tra le quali a Ferrara diretto da C. Abbado, e nella versione del Piccolo Teatro di Milano con la regia di G. Strehler/Battistoni a Roma al Teatro Quirino, ed in tournée in Cina a Pechino, e in Russia a San Pietroburgo e a Mosca.

In Italia per il Teatro Massimo di Palermo Lorna Windsor ha cantato alcune opere della tradizione napoletana dell’ opera buffa del ‘700 : ‘L’Idolo Cinese’ di Paisiello, ‘L’ Osteria di Marechiaro’, ‘Le Astuzie Femminili’ di Cimarosa, con la regia di Graziella Sciutti. Ha inciso i ‘Motets de Versailles’ del compositore di corte di Louis XV, Blanchard, con l’ Università della Sorbonne a Parigi e ha cantato le messe di Dussek e di Gossec alla Sorbonne, Parigi e a Settembre Musica’ Torino.

Altre opere che ha interpretato sono ‘Un ballo in maschera’ di Verdi nel ruolodi Oscar, ‘Socrate’ di Satie, ‘Manon’ di Massenet, ‘La Cambiale di matrimonio’ e ‘Ermione’ di Rossini, ‘Don Pasquale’ di Donizetti, ‘Der Rosenkavalier’ di R. Strauss, ‘L’ Enfant et les Sortilèges’ di Ravel, ‘Mosè in Egitto’ di Scanavini, ‘The Banquet’ e ‘Garibadli en Sicile’ di M. Panni, ‘The Raft of Medusa’ di Henze, ‘El Retablo del maese Pedro’ di De Falla, ecc, nei teatri d’ opera di Roma, Napoli, Genova, Firenze, Bologna, Palermo, Nizza, Marsiglia, Ancona, Reggio Emilia, Modena, ecc.

Teatro in prosa e cinema: ha recitato nel ‘Prosper Mérimée’ al Théâtre du Palais Royal, con la regia di Paul-Emile Dieber, ‘Il Convitato di Pietra di Pushkin’ re.A Vassiliev, e a Londra co-protagonista in ‘Tropic of the Senses’ con Susannah York.

Recital, Musica da camera e Musica Contemporanea: come concertista la sua attività è intensa e variata, dalle cantate di Bach sotto la direzione di G. Leonhardt, ai Lieder di Mozart con fortepiano con J. Demus, T. Vesselinova, Vivaldi, Hasse, Boccherini, ecc, con strumenti d’ epoca, al canto con liuto, chitarra, percussioni, ensemble di vari tipi, da Schubert all’ epoca del romanticismo a Shostakovitch – le poesie di Blok con I solisti di Mosca, il ‘Pierrot Lunaire’ di Schoenberg, ‘Kafka-Fragments’ di Kurtág, e musiche di Berio, Cage, Crumb, Castiglioni, Denissov, Messiaen, fino al musical, blues e jazz. Ha esordito con le canzoni di Cole Porter negli arrangiamenti di Lucchetti con orchestra, big band e jazz group ripresa dalla Rai 3 TV. E’ una frequente ospite dei maggiori festival di musica contemporanea spesso scelta come interprete ideale dai compositori della nuova generazione di oggi. Collabora con B.Canino, M.Brunello, D.Ceccanti, M.Bianchi, il Divertimento Ensmemble, l' Orchestra da camera di Mantova, ecc. Ospite del festival PlayIt dell' ORT, e' solista cantante-recitante con l' orchestra di opere di Corghi, Ghisi, Abbate.

Lorna Windsor ha fatto numerosi incisioni – liriche di Amy Beach (Dynamic), le mélodies françaises dell'ottocento (Lyrinx), le mélodies delle sorelle Nadia e Lili Boulanger (Vocalia), liriche di Respighi (Tactus), canciones di Granados, Obradors, Garcia Lorca, Lieder di Schumann, di Rossini, Villa-Lobos. Ha cantato per la Rai 3 Radio le canzoni di Brecht/Weill nei concerti del Quirinale a Roma. Il suo cd ‘Four Walls’ – songs di John Cage (Brilliant)già lodatissimo dalla critica internazionale, e opere del novecento italiano, Ghedini, Malipiero, Casella (Bottega Discantica), e C. Togni (Naxos), A.Casella (Tactus).

E' docente al Conservatorio G.Verdi di Milano.

PEPPE SERVILLO – voce recitante

Debutta nella musica con gli Avion Travel nel 1980. La sua storia coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, in circa trent’anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album conquistando importanti riconoscimenti. Nel 1998 con gli Avion Travel partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Dormi e sogna, vincendo il premio della critica e il premio della giuria di qualità come miglior musica e miglior arrangiamento. Nel 2000 il gruppo vince a Sanremo con il brano Sentimento oltre ad aggiudicarsi il premio della giuria di qualità per la musica e l’arrangiamento. Inizia nel 2003 una proficua collaborazione artistica con due musicisti argentini, Javier Girotto e Natalio Mangalavite che si concreta negli anni a seguire nella realizzazione di due album. Nel 2007 esce l’album degli Avion Travel Danson Metropoli – Canzoni di Paolo Conte vincitore di un disco d’oro. Nel 2010 vengono presentati al Festival di Venezia due film nei quali Peppe è presente in veste d’interprete: Into paradiso di Paola Randi e Passione di John Turturro. Lo stesso anno collabora come attore in teatro col fratello Toni allo spettacolo Sconcerto.

Nel 2011, accompagnato dall’orchestra Roma Sinfonietta, è voce recitante dell’Histoire du soldat di Igor Stravinskij della quale cura anche l’adattamento in napoletano. Lo spettacolo viene rappresentato in numerose città italiane fra le quali Napoli al Teatro San Carlo. Nel mese di ottobre 2012 esce l'album Peppe Servillo & Solis String Quartet “Spassiunatamente” omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. Nel 2013 è in tournè teatrale assieme al fratello Toni

con la commedia di Eduardo De Filippo “Le voci di dentro”. Vince lo stesso anno come migliore attore

non protagonista per il succitato spettacolo, il premio “Le maschere del teatro italiano” ed il premio “Ubu”. Nel 2014, oltre a continuare la propria attività di cantante ed attore teatrale, partecipa nel ruolo di Ciro Serracane al film dei fratelli Manetti “Song 'e Napule” vincitore di numerosi premi quali David di Donatello, Nastro D'argento, Globo d'oro, ...

ENSEMBLE BERLIN

I Solisti dei Berliner Philarmoniker

L’Ensemble Berlin nasce nel 1999 per iniziativa dell’oboista Christoph Hartmann, oboe solista dei Berliner Philharmoniker, e di un gruppo di solisti della grande orchestra tedesca. Il debutto avviene in occasione del Landsberger Sommermusiken, un festival musicale estivo creato e diretto a tutt’oggi dagli stessi musicisti dell’ensemble e che ospita regolarmente alcune fra le migliori formazioni cameristiche tedesche ed europee. Dopo il grande successo di pubblico e di critica fatto riscontrare al festival Landsberger Sommermusiken i musicisti della Filarmonica di Berlino hanno deciso di esibirsi come Ensemble Berlin anche al di fuori della loro rassegna. Così, dal 1999 ad oggi l’ensemble ha effettuato numerosi concerti, esibendosi nei più importanti festival e sale da concerto d’Europa. L’Ensemble Berlin è una formazione aperta e flessibile che può includere archi, fiati e talvolta il pianoforte, fino a contemplare numerose altre possibilità d’assieme strumentali, espressioni del vasto repertorio cameristico dal periodo classico in poi. Il repertorio del gruppo, vista la duttilità e l’eccellenza tecnica dei musicisti, è quanto di più aperto si possa immaginare e prevede, oltre al repertorio cameristico classico e alla musica del periodo barocco, l’esecuzione di adattamenti musicali, pot-pourris strumentali, romanze da salotto, divertissements ottocenteschi su temi tratti dall’opera, ricongiungendosi direttamente, in questo modo, alla fiorente e ricca tradizione dell’opera da salotto affermatasi nel XIX secolo. L’Ensemble Berlin ha inciso vari dischi: ricordiamo le efficaci trascrizioni di due grandi classici della storia della musica: una versione per nonetto dalla “Wandererphantasie” di Franz Schubert e una versione per quintetto di fiati del quartetto d’archi di Giuseppe Verdi (accolto calorosamente dalla critica); il cd EMI dedicato alla musica di Antonio Pasculli (Editor choice per la rivista Gramophone); le recenti trascrizioni di altri due capolavori, i Quadri d’una esposizione di Musorgsky e Le Tombeau de Couperin di Ravel (record of the week per la RBB Kultur).

ANTONIO BALLISTA – pianoforte e direzione

E’ pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra; fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic. E’ stato spesso invitato in prestigiosi festival tra cui Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino…Hanno scritto per lui Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Giuliano, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Togni e Ugoletti. Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti monografici. Ha diretto le Sinfonie per 21 pianoforti di Daniele Lombardi e nel 2003 a New York ( Winter Garden, Ground Zero) la prima assoluta della sua “Threnodia ”dedicata alle vittime dell’ 11 settembre. Come direttore d’opera ha debuttato al teatro dell’Opera di Roma con “Gilgamesch” di Franco Battiato. E’ fondatore e direttore dell’ensemble “Novecento e Oltre”, formazione stabile che ha esordito nel 1995 in occasione dell’esecuzione integrale dell’opera di Webern tenuta a Palermo per l’EAOSS e gli Amici della Musica, e il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze. Con Alessandro Lucchetti e Federico Mondelci ha costituito nel 2003 il trio “Fata Morgana”, che esegue musica “cross-over”.

La sua passione per la letteratura liederistica lo ha portato a collaborare con i cantanti Roberto Abbondanza, Magdalena Aparta, Anna Caterina Antonacci, Monica Bacelli, Marco Beasley, Gemma Bertagnolli, Cathy Berberian, Phillys Bryn-Julson, Alda Caiello, Luisa Castellani, Laura Cherici, Gloria Davy, Claudio Desderi, Manuela Giuliano, Mirko Guadagnini, Kim Kriswell, Sarah Leonard , Anna Moffo, Alide Maria Salvetta, Susanna Rigacci, Luciana Serra, Lucia Valentini Terrani, Lorna Windsor. Legato in un sodalizio trentennale con Paolo Poli, Antonio Ballista ha lavorato inoltre con gli attori Gianni Agus, Arnoldo Foà, Monica Guerritore, Ottavia Piccolo, Toni Servillo, Franca Valeri, Milena Vukotic e Peter Ustinov e le danzatrici Marga Nativo ed Elisabetta Terabust. Incide per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo. Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola.