Il talento di Geniet

 

Il 22enne pianista francese Rémi Geniet torna in Italia nella stagione del Teatro Rossini di Lugo mercoledì 4 febbraio alle 20,30. La critica specializzata e molti osservatori vedono già in lui una stella del concertismo internazionale.

In programma Bach e Chopin.

LUGO – Ha solo 22 anni, ma la critica più esigente punta sul suo nome per l’innato talento che sa tradurre in forza vibrante e generosa e in dirompente freschezza quando è alla tastiera. I guru internazionali non esitano a vedere in lui l’erede naturale dei più grandi interpreti del pianismo francese, da Robert Casadesus a Samson François. Nato a Montpellier nel 1992, Rémi Geniet, il giovane leone finalista del Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles, dove ha impressionato il rigido parterre dei giurati, si esibisce di nuovo in Italia (è la sua seconda apparizione) al Teatro Rossini di Lugo mercoledì 4 febbraio alle 20,30, per il quarto appuntamento della Stagione Concertistica 2014-15. Bellissimo il programma, che accosta musiche di Johann Sebastian Bach (Suite inglese n. 1, Capriccio sulla lontananza del fratello dilettissimo, Toccata in sol minore) a Chopin (4 Mazurche e Sonata op. 58).

Ultimo allievo della compianta Brigitte Engerer al Conservatorio di Parigi, Rémi Geniet, molto segnato da questa perdita, ha voluto meditare sull’insegnamento ricevuto e farne tesoro. Come lui stesso afferma: “la sua morte mi ha sconvolto, io sono naturalmente metodico, scientifico nel mio approccio con la musica. Ella era ben di più nella fantasia, assai poetica. Mi ha lasciato molto”. Così Geniet dopo una full immersion nella scuola russa guidato da Rena Shereshevkaya, approda come logica conseguenza al Regina Elisabetta dove brilla come una vera rivelazione. Anche il suo anno di Erasmus ad Amburgo è un investimento per crescere e per ricevere i consigli di Evgeny Koroliov, presso il quale, condividendo l’amore per Bach, Geniet affronta le Variazioni Goldberg senza trascurare però “i grandi concerti che bisogna mettere sotto le dita” con un modello a lungo termine: Grigory Sokolov, che suona sempre il medesimo repertorio al fine di raggiungere la perfezione”. Questo è il giovane Rémi Geniet in arrivo al Rossini, dove il pubblico lo potrà apprezzare in un programma Bach-Chopin molto originale: del compositore tedesco Geniet offre la prima Suite Inglese in la maggiore BWV 806, il Capriccio sulla lontananza del fratello dilettissimo BWV 992 e la Toccata in sol minore BWV 911, tutti brani da lui recentemente registrati per l’autorevole etichetta francese Mirare (il cd esce in marzo), mentre del polacco suonerà le quattro Mazurche op. 17 e la Sonata n. 3 in si minore op. 58. Vale a dire l’apoteosi e la trasfigurazione della forma piccola e di danza che ha reso inimitabile l’arte del “rubato” chopiniano, contrapposta all’impegno d’autore nella forma classica (la Sonata), rivisitata con spirito romantico per antonomasia.

Informazioni e prenotazioni: Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17 - LUGO (RA) – Tel. 0545.38542 www.teatrorossini.it – info@teatrorossini.it