Se la pena fa ancora spettacolo

Dalla condanna di Andrea Chénier alla perdurante richiesta di sanzioni esemplari

Giornate di studio interdisciplinari - Bologna, 26-28 marzo 2015 Conservatorio di Bologna, Sala Bossi
A cura di Alessandro Valenti


Processi, condanne ed espiazione hanno spesso costituito momenti centrali nel tessuto drammaturgico dell’opera lirica. Vedere sul palcoscenico la sofferenza della pena rassicura il pubblico che la giustizia abbia avuto il suo corso. Il reo non può sottrarsi al castigo: nessun artificio scenico o narrativo deve poter fermare l’esecuzione della sentenza pronunciata in nome del popolo. E se ciò accade è soltanto perché una giustizia superiore o divina così ha voluto. Vigilare affinché la pena sia concretamente eseguita nei confronti del reo è ancora oggi di particolare attualità. L’opinione pubblica appare infastidita quando l’imputato, perché ha patteggiato o è intervenuta la prescrizione del reato o perché sono applicate misure alternative, si sottrae alla pena astrattamente comminata dalla legge. Insomma, anche nel mondo reale c’è una pressante richiesta che la sofferenza della pena faccia spettacolo esemplare.


Programma


Giovedì 26 marzo

Saluti: Patrizio Trifoni, Presidente del Conservatorio di Bologna
Donatella Pieri, Direttore del Conservatorio di Bologna
Stefano Dalla Verità, Direttore della Fondazione Forense Bolognese
Stefano Mezzetti, Direttore della Scuola Superiore di Studi Giuridici dell’Università di Bologna
Prima sessione (ore 16-19)
Moderatore: Alessandro Valenti, Avvocato, Docente di Diritto dello Spettacolo al Conservatorio di Bologna 
Introduce e presiede: Nicola Mazzacuva, Ordinario di Diritto Penale nell’Università di Bologna, Presidente della Camera Penale di Bologna
Relatori: Alessandro Melchionda, Ordinario di Diritto Penale nell’Università di Trento
Susanna Vezzadini, Docente di Sociologia giuridica nell’Università di Bologna – Sede di Forlì
Filippo Vendemmiati, Giornalista, Rai-TV
Piero Mioli, Docente di Estetica musicale al Conservatorio di Bologna


Esecuzione a cura del Conservatorio di Bologna:


GAETANO DONIZETTI - da Anna Bolena: Al dolce guidami - Cristina Conde Vargas, soprano
UMBERTO GIORDANO - dall’Andrea Chénier: Nemico della patria - Ou Wentao, baritono
- Pasquale de Simone, pianoforte


Venerdì 27 marzo

Seconda sessione (ore 16-19)
Introduce e presiede: Giuseppe Cherubino, Avvocato, Osservatorio Nazionale Carcere UCPI
Relatori:
Alberto Albiani, Presidente del Tribunale della Libertà di Bologna
Valeria Tassinari, Docente all’Accademia di Belle Arti di Brera – Milano
Enrico Amati, Docente di Diritto penale nell’Università di Udine
Silvia Carrozzino, Docente di Storia della musica al Conservatorio di Bologna

Esecuzione a cura del Conservatorio di Bologna:

HANNS EISLER - Deutsche Miserere. Inno della Germania dell'est – Rachael Jane Birthisel, soprano
KURT WEILL - Mackie Messer. Surabaja Jhonny - Eleonora Gronchi, mezzosoprano
- Stefano Malferrari, pianoforte


Sabato 28 marzo

Terza sessione (ore 10-13)
Introduce e presiede: Bruno Guazzaloca, Avvocato, Comitato scientifico della Camera Penale di Bologna
Relatori:
Stefano Canestrari, Ordinario di Diritto Penale nell’Università di Bologna
Marco Monzani, Docente di Psicologia giuridica e criminologia all’Università IUSVE di Venezia
Elena Valentini, Ricercatrice di Diritto processuale penale, Università di Bologna – Sede di Ravenna
Mario Ruffini, Musicologo, Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

Esecuzione a cura del Conservatorio di Bologna:

LUIGI DALLAPICCOLA – Il Prigioniero: Prologo e Primo Intermezzo corale - Akané Ogawa, soprano - Hiroko Takafuji, pianoforte Annamaria Amorosa, soprano; Makiko Fukuda, mezzosoprano; Gregory Bonfatti, tenore; Paolo Marchini, basso; Hiroko Takafuji, pianoforte
Tommaso Ussardi, direttore