Wellber dirige Bloch e Čajkovskij con il violoncello di Jan Vogler

Stagione Sinfonica 2014-2015

SABATO 28 MARZO ORE 20.30
DOMENICA 29 MARZO ORE 17.00


Sabato 28 marzo alle ore 20.30 settimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2014-2015 al Teatro Filarmonico con l’Orchestra dell’Arena di Verona diretta dal giovane e affermato Omer Meir Wellber.

Il concerto propone Schelomo di Ernest Bloch eleVariazioni Rococò op. 33 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che vedono per la prima volta al Teatro Filarmonico Jan Vogler al violoncello, seguite dalla Sinfonia n. 6 op. 74 in si minore “Patetica” sempre di Čajkovskij.

Il concerto replica domenica 29 marzo alle ore 17.00.


Per questo appuntamento sinfonico torna sul podio del Teatro Filarmonico il maestro Omer Meir Wellber, che apre la serata dirigendo la partitura più nota ed eseguita di Ernest Bloch,Schelomo. La composizione nasce tra il 1915 e il 1916 e, come suggerisce anche il sottotitolo «rapsodia ebraica», è ispirata a temi derivanti dalle tradizioni giudaiche che indicano le origini del musicista. Come egli stesso ha affermato: «È piuttosto lo spirito ebraico che mi interessa, quell’anima complessa, ardente, agitata, che sento vibrare nella Bibbia [...] Tutto questo è in noi, tutto questo è in me, ed è la parte migliore di me». Schelomo, nome ebraico di Salomone, vede protagonista il violoncello, impegnato a sostituire la voce umana per «raccontare lo splendore della corte del re Salomone, declamare le metafore conturbanti del Cantico dei cantici, farsi eroe o profeta come quelli di cui narrano gli altri testi biblici attribuiti a Salomone» (L. Och). Al Teatro Filarmonico il violoncello di Jan Vogler è quindi chiamato a dare prova delle sue notevoli doti tecniche e qualità espressive, impegnato com’è nell’inseguire un rapporto ideale con il testo biblico, trasposto in musica.

La serata prosegue conle Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33 di Čajkovskij, che propongono ancora protagonista Jan Vogler. Composte nel 1876, le Variazioni Rococò vedono negli anni l’ingerenza sempre più importante del celebre virtuoso tedesco Wilhelm Fitzenhagen, a cui il musicista russo si era rivolto per una consulenza, e soltanto nel 1956 viene pubblicato il manoscritto autografo di Čajkovskij. Nella partitura ciaikovskiana emerge un ideale richiamo alla musica del secondo Settecento, che vuole il violoncello accompagnato da un’orchestra nella formazione classica; e dopo una colorita introduzione orchestrale, il tema principale, subito seguito da sette variazioni, viene intonato dal violoncello solista che manterrà sempre un ruolo da protagonista, sostenuto dall’orchestra.

Il concerto conclude con una seconda proposta di Čajkovskij: la Sinfonia n. 6 op. 74 in si minore “Patetica”. Composto durante l’ultimo anno di vita del musicista russotra il 16 febbraio e il 2 agosto 1893, questo lavoro sinfonico, il cui tema dominante della morte sembra presagire l’imminente scomparsa di Čajkovskij avvenuta a soli nove giorni dalla prima esecuzione, rivela un profondo carattere autobiografico. Afferma infatti lo stesso compositore: «Il motivo sotterraneo è la Vita, con la sua antitesi in essa connaturata: il primo movimento è soltanto passione, fiducia, slancio vitale; il secondo movimento raffigura l’amore; il terzo la fine delle illusioni per l’incalzare minaccioso delle forze del male; il quarto è la Morte, cioè l’annientamento della Vita». La Sesta Sinfonia, denominata “Patetica” su suggerimento del fratello Modest e pervasa di altissima tensione emotiva e forte pathos, che nasce dal susseguirsi di stati d’animo contrastanti, rappresenta quindi una sorta di congedo dalla vita, che culmina nell’Adagio lamentoso dell’ultimo movimento con un pianissimo appena sussurrato in cui si spegne il respiro vitale.

Informazioni

www.arena.it


Biglietti da € 12,00 a € 24,00

Biglietteria di via Dietro Anfiteatro

Via Dietro Anfiteatro 6/b - 37121 Verona

Tel. 045 596517 - Fax 045 8013287 - biglietteria@arenadiverona.it

Call center 045 8005151 - www.arena.it

Orari

da lunedì a venerdì 9:00-12:00 15:15-17:45

sabato 9:00-12:00

Biglietteria del Teatro Filarmonico

Via dei Mutilati 4/k - 37122 Verona

Tel. 045 8002880 - Fax 045 8013266

Orari

da lunedì a venerdì 12:00-17:45

sabato 10:00-12:45

nei giorni di spettacolo 12:00-fino a inizio spettacolo

sabato 10:00-12:45 17:00-fino a inizio spettacolo

domenica 10:00-fino a inizio spettacolo


OMER MEIR WELLBER

Direttore d’orchestra

Nato a Be’er Sheva nel 1981, Omer Meir Wellber è oggi considerato uno fra i più talentuosi giovani direttori d’orchestra sulla scena internazionale.

Nelle ultime stagioni debutta con successo con numerose orchestre, tra le quali l`Orchestra RAI di Torino, la Israel Philharmonic e la Deutsche Symphonie-Orchester di Berlino. È ospite regolare della Israeli Opera, della Semperoper Dresden e della Fenice di Venezia.

Dal 2009 è direttore musicale della Raanana Symphonette Orchestra, fondata nel 1991 per favorire l’integrazione degli ebrei immigrati in Israele; nel 2014 partecipa al Glyndebourne Festival.

Dal 2010 al 2014 è direttore musicale al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia dove dirige concerti sinfonici e opere quali Eugen Onegin di Čajkovskij, Boris Godunov di Mussorgsky, La Vida Breve e El Amor Bujo di De Falla e I Due Foscari di Verdi con Plácido Domingo. Il suo debutto alla Semperoper di Dresda con Daphne di Strauss nel 2010, porta ad una sempre più stretta collaborazione con l’Opernhaus e la Staatskapelle di Dresda: nel 2014 dirige Ariadneauf Naxos e una versione concertante del Guntram di Strauss; inoltre da il via al ciclo Mozart/Da Ponte con Cosí fan Tutte con la regia di Andreas Kriegenburg. Al Wiener Festwochen prende parte a un progetto triennale in cui dirige la Trilogia Popolare verdiana: Rigoletto nel 2011, La Traviata nel 2012 e Il Trovatore nel 2013. Oltre agli incarichi alla Scala di Milano, al Teatro Massimo di Palermo, e alla Staatsoper di Berlino, è impegnato con l´Orchestre de Paris, la Filarmonica della Scala, la NDR Radiophilharmonie di Hannover e la Radio-Sinfonieorchester di Francoforte.

La sua formazione musicale inizia all’età di cinque anni con la fisarmonica e il  pianoforte; si diploma al Conservatorio di Be’er Sheva nel 1999 e in seguito vince una borsa di studio della American-Israel Cultural Foundation; consegue la laurea all´Accademia di Musica di Gerusalemme.

Dal 2005 collabora regolarmente alla Israeli Opera di Tel Aviv dove dirige La Traviata, La Forza del Destino, Il Trovatore, Rigoletto e Un Ballo in Maschera di Verdi; Turandot e Madama Butterfly di Puccini; La Gioconda di Ponchielli; L’Elisir d’Amore di Donizetti; Così fan tutte e Die Zauberflöte di Mozart; Mefistofele di Boito; Faust di Gounod e La Piccola volpe astuta di Janáček.

Tra il 2008 e il 2010 è assistente di Daniel Barenboim alla Berliner Staatsoper Unter den Linden e alla Scala di Milano. Riscuote successo per la direzione di Aida di Verdi, con l´orchestra della Scala all’Israeli Opera; dirige Carmen di Bizet alla Staatsoper di Berlino, il suo primo concerto al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, un concerto al Maggio Musicale Fiorentino; la Salome di Strauss al Saito Kinen Festival di Matsumoto; Tosca di Puccini alla Staatsoper di Berlino, e i concerti sinfonici alla Fenice di Venezia.

È impegnato nell’attività educativa dei giovani musicisti ed è Ambasciatore dell’organizzazione umanitaria internazionale non-profit Save a child’s heart, con sede in Israele.

All’Arena di Verona debutta nel 2013 dirigendo Aida messa in scena dalla Fura dels Baus.

Dopo il debutto al Teatro Filarmonico per la Stagione Sinfonica del 2009, torna nel 2012 con Macbeth di Verdi e il Concerto di Gala Aspettando il 2013; nel 2013 dirige Don Pasquale di Donizetti e il Concerto di Gala del 31 dicembre Goodbye 2013.

Torna per la Stagione Sinfonica 2014-2015 per dirigere il primo appuntamento al Teatro Ristori e il settimo concerto al Teatro Filarmonico.

JAN VOGLER

Violoncellista

Violoncellista celebre per il suo modo di suonare “entusiasmante e sincero” (Washington Post), Jan Vogler collabora con alcune fra le più importanti orchestre internazionali quali la New York Philharmonic, la Chicago, Boston, Pittsburgh, Montreal e Cincinnati Symphony Orchestra, la Staatskapelle Dresden, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e i Wiener Symphoniker.

Appassionato solista e camerista, si esibisce regolarmente con la pianista Hélène Grimaud e con la moglie, la violinista Mira Wang.

Prodigio del violoncello già all’età di sei anni, studia prima con il padre Peter Vogler e successivamente a Berlino con Josef Schwab, Heinrich Schiff e Siegfried Palm. All’età di vent’anni ottiene il ruolo di violoncello principale alla Staatskapelle Dresden diventando anche il più giovane concertmaster nella storia di questa orchestra.

Nel 1997 intraprende la carriera solistica e si trasferisce a New York, dove attualmente vive con la sua famiglia.

Nel 2006 vince il premio “European Cultural Award” e per la terza volta riceverà l’“Echo Award” quale strumentista dell’anno 2014 per la sua registrazione delle Suites per violoncello solo di Bach, realizzata nel 2013.

Nella stagione2012/13, si esibisce ancora con la New York Philharmonic, debutta con la Bayerisches Staatsorchester e tiene concerti con la Deutsches Symphonie Orchester di Berlino e l'Orchestre symphonique de Montréal diretta da Kent Nagano.

Nella stagione2013/14, Jan collabora con la Bamberger Symphoniker, MDR Sinfonieorchester di Lipsia, Orchestra Filarmonica di Taiwan, l’Orchestra Filarmonica di Copenhagen, la Konzerthausorchester di Berlino e l’Orchestra Sinfonica di Singapore. Il 2014/15, lo vede impegnato al Gewandhausdi Lipsia con la WDR Symphony Orchestra diretta da Kristjan Järvi, alla Philharmonie Köln con la WDR Symphony Orchestra diretta da Eliahu Inbale in concerto con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano al Festival di Primavera di Praga, alla Semperoper di Dresda e alla Konzerthaus di Vienna.

Artista pluripremiato, vanta una ricca discografia.

È Direttore Generale del Dresdner Musikfestspiele, fondatore edirettore artistico del Moritzburg Chamber Music Festival.

Suonaun violoncello Stradivari del 1707 e un violoncello Domenico Montagnana 'Ex-Hekking' del1721.

Debutta nella Stagione Sinfonica 2014-15 al Teatro Filarmonico di Verona eseguendo le Variazioni Rococò per violoncello e orchestraop. 33 di Čajkovskij.