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Musica nell'Eden toscano


La Foce ospiterà la 27esima edizione di Incontri in Terra di Siena, il Festival di Musica da Camera che riunisce musicisti di alto calibro da tutto il mondo:
John Eliot Gardiner, Ian Bostridge, Julius Drake, Alessio Bax, Lucille Chung, Borromeo Quartet, Ettore Causa, Domenico Nordio e il direttore artistico Antonio Lysy

Sabato 25 – Venerdí 31 Luglio 2015
La Foce, Val d’Orcia, Toscana
www.itslafoce.org


‘Uno degli avvenimenti più piacevoli dell’estate toscana’
Financial Times

Considerato dal quotidiano inglese “The Telegraph” una delle dieci più belle destinazioni per il turismo culturale, Incontri in Terra di Siena si svolgerà dal 25 al 31 Luglio nella bellissima tenuta di La Foce e in altre cittadine della Val d’Orcia.
Giunto alla sua 27esima edizione, l’annuale Festival musicale costituisce una splendida occasione d’incontro per musicisti provenienti da tutto il mondo per ricordare la memoria di Antonio Origo e di sua moglie Iris, l’autrice angloamericana di Guerra nella Val d’Orcia. Quest’estate ritornano personalità di spicco come Ian Bostridge, Julius Drake, John-Eliot Gardiner, Borromeo String Quartet, Ettore Causa, Domenico Nordio a cui si affiancheranno nuovi ospiti come Alessio Bax e Lucille Chung.
Gli splendidi palazzi e i verdi giardini di una delle più belle tenute toscane, assieme ai meravigliosi castelli e le antiche chiese della Val d’Orcia faranno da cornice al Festival musicale che si svolgerà dal 25 al 31 luglio.
Il programma del Festival, a cura del violoncellista di fama internazionale Antonio Lysy, nipote di Antonio Origo, prevede una lunga serie di concerti di musica dacamera e vocale, accompagnati da imperdibili eventi a cominciare da mostre d’arte e conferenze fino alla degustazione di deliziosi vini nostrani.
Ad aprire l’edizione estiva 2015, John Eliot Gardiner e la sua Accademia Monteverdiana. A conclusione del suo seminario, Gardiner e il suo gruppo di talentuose voci emergenti presenteranno un’attesa performance dei Madrigali di Monteverdi.
La sera seguente, il tenore inglese Ian Bostrdge e il pianista Julius Drake eseguiranno il celebre ciclo di lieder di Schubert: “Winterreise” (Viaggio di Inverno). La loro performance sará accompagnata dal nuovo libro di Ian Bostridge “Schubert, Il viaggio d’inverno: anatomia di un’ossessione”, per il quale il tenore inglese ha finora riscosso ottime recensioni.
I Borromeo String Quartet ritornano in Italia per il loro 25esimo anniversario con un repertorio che spazia dalle fughe di Bach agli ultimi quartetti per archi di Beethoven. Questi ultimi rappresentano non solo i suoi ultimi lavori ma testimoniano anche la sua totale padronanza del genere, sviluppato dai suoi predecessori Haydn e Mozart. Questo programma si pone come continuazione del percorso cominciato l’anno scorso dai Borromeo String Quartet con l’esecuzione completa dei quartetti di Bartók.
Infine, Alessio Bax e Lucille Chung presenteranno una selezione di brani per pianoforte a quattro mani di Mendelssohn, Poulenc, Ravel e Piazzolla. Il programma comprenderá anche la tormentata Fantasia in fa minore di Schubert.

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Incontri in Terra di Siena – Programma 2015


Sabato 25 Luglio, 20.00 - Sarteano, Teatro degli Arrischianti
Concerto d’apertura
John Eliot Gardiner direttore
Accademia Monteverdiana
CLAUDIO MONTEVERDI, Madrigali di guerra e d'amore


Domenica 26 Luglio, 19.30 - Città della Pieve - Teatro degli Avvolaranti
Ian Bostridge tenore
Julius Drake pianoforte
FRANZ SCHUBERT, Viaggio di Inverno, D911


Martedí 28 Luglio, 20.30 - La Foce, Castelluccio
Alessio Bax pianoforte
Lucille Chung pianoforte
FRANZ SCHUBERT, Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani, D 940
FELIX MENDELSSOHN, Ouverture ‘la Grotta di Fingal’, Op. 26FRANCIS POULENC, Sonata per pianoforte a quattro mani
MAURICE RAVEL, Suite ‘Ma Mere l’Oye’ per pianoforte a quattro mani
ASTOR PIAZZOLLA, Tre tango (arr. Bax/Chung)


Mercoledí 29 Luglio, 20.30 - Pienza, Pieve di Corsignano
Borromeo Quartet
Ludwig van Beethoven: Gli Ultimi Quartetti d’archi - Parte I
J.S.BACH, Fuga in do diesis minore
LUDWIG VAN BEETHOVEN, Quartetto No. 14 in do diesis minore, Op. 131
LUDWIG VAN BEETHOVEN, Quartetto No. 15 in la minore, Op. 132


Giovedí 30 Luglio, 20.30 – Montefollonico - chiesa di Triano
Borromeo Quartet
Ludwig van Beethoven: Gli Ultimi Quartetti d’Archi – Parte II
J.S.BACH, Fuga in do minore
LUDWIG VAN BEETHOVEN, Quartetto No. 13 in si bemolle, Op. 130
LUDWIG VAN BEETHOVEN, Quartetto No. 15 in si bemolle, Op. 133 (Grosse Fuge)


Venerdí 31 Luglio – 21.00 – La Foce, cortile della fattoria
Alessio Bax – pianoforte
Domenico Nordio – violino
Ettore Causa – viola
Antonio Lysy – violoncello
W.A.MOZART, Quartetto per pianoforte in mi bemolle, K493
E.DOHNANYI, Serenata per trio d’archi, op. 10
J.BRAHMS, quartetto per pianoforte in sol minore, op.25

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Storia de La Foce
Antonio Origo, nobile fiorentino, e Iris sua giovane moglie comprarono l’azienda La Foce nel 1924 e dedicarono la loro vita a portare un progresso sociale e agricolo nella valle, allora molto povera.
Gli Origo restarono a La Foce durante la guerra e diedero asilo a bambini sfollati e a prigionieri di guerra evasi. Iris ci offre un racconto vivace degli eventi che durante quel periodo sommersero La Foce, una terra di nessuno esposta alle invasioni straniere e alla guerra civile, nel suo libro Guerra in Val d’Orcia.Il giardino de La Foce è molto conosciuto sia in Italia che all’estero. Due anni fa è stato raffigurato nel programma della BBC 2, Monty Don’s Italian Gardens.
Disegnato tra il 1924 e il 1939 dall’architetto inglese Cecil Pinsent, che aveva anche lavorato per Bernard Berenson a Villa I Tatti, il giardino è concepito come un’estensione della villa stessa verso la spettacolare veduta sulla Val d’Orcia e il Monte Amiata. Le terrazze si fondono con il paesaggio circostante, proseguendo l’ideale umanistico rinascimentale per cui l’ordine geometrico circonda la casa e
diventa sempre più naturale fino a fondersi con il bosco. Vasi di limoni, rose, essenze mediterranee, glicini, aiuole di bosso, siepi di alloro e cipresso, sentieri e panche di travertino sottolineano le curve naturali delle colline.
Benedetta Origo, figlia di Antonio e Iris, e il loro nipote Antonio Lysy hanno fondato il festival di musica nel 1989. Lysy, violoncellista residente a Los Angeles e professore alla UCLA, ne è il direttore artistico. Il comitato d’onore del festival comprende nomi come Charles Dutoit, Maurizio Pollini, Vladimir Ashkenazy, Hans Werner Henze e Colin Firth.


Antonio Lysy
Violoncellista, insegnante e direttore artistico di Incontri in Terra di Siena sin dal suo inizio 25 anni fa, Antonio Lysy si è esibito come solista in tutto il mondo, in importanti sale da concerto, apparendo con orchestre quali la Royal Philharmonic Orchestra e la Philharmonia di Londra, la Camerata Academica di Salisburgo, la Tonhalle di Zurigo, i Solisti di Zagabria, l' Orchestra di Padova e del Veneto, la Israel Sinfonietta, e in Canada con le Orchestre Sinfoniche di Montreal e di Toronto, e con Les Violons du Roi. Ha collaborato con direttori illustri quali Yuri Temirkanov, Charles Dutoit, Sir Yehudi Menuhin, e Sandor Vegh.
Il retaggio musicale di Lysy è notevole. Suo padre era il grande violinista Alberto Lysy, che fu scoperto da Yehudi Menuhin e che diventò il suo primo e unico pupillo personale. In onore del maestro Alberto collaborò alla creazione della International Menuhin Music Academy a Gstaad, in Svizzera, nel 1977. Antonio Lysy ha proseguito con la tradizione del padre, insegnando all’Accademia e suonando in pubblico con i musicisti.
Nel 2010 Lysy ha registrato un album dedicato a opere argentine per violoncello, Antonio Lysy at The Broad: Music from Argentina (Yarlung Records), al quale è stato riconosciuto un Latin Grammy Award per l’opera Pampas, composta per lui da Lalo Schifrin.
Oltre alla sua carriera da solista, Lysy è un insegnante di grande esperienza. Ha trascorso molti anni come professore alla McGill University di Montreal e come come visiting professor all’ International Menuhin Music Academy in Svizzera. Oggi Lysy risiede a Los Angeles dove è Professor of Cello and Head of Strings alla University of California in Los Angeles (UCLA).Iris Origo Iris Origo descrive i meravigliosi e talvolta difficili anni a La Foce nei suoi due libri autobiografici, Immagini e Ombre e Guerra in Val d’Orcia. Iris (1902-1988) cresce tra Italia, Irlanda e America, fino al suo matrimonio con Antonio Origo, quando i due si stabiliscono a La Foce.


Immagini e Ombre (1970)
L’autobiografia di Iris Origo, in cui racconta dell’infanzia trascorsa in Europa e in America e poi della sua vita in Toscana, nella grande proprietà agricola di La Foce. Qui si dedicò, insieme al marito Antonio, all’arduo compito di bonificare una terra povera e incolta e migliorare le condizioni di vita della popolazione locale.
Guerra in Val d'Orcia. Diario 1943-1944 (1947)
Un classico della seconda guerra mondiale, questo diario è il racconto semplice ed elegante della vita quotidiana a La Foce, in Toscana, diventata una terra di nessuno stretta tra l’invasione straniera e la guerra civile. "Il fedele resoconto della marchesa Origo è uno di quei rari e preziosi documenti che raccontano la verità storica con la maestria artistica dello scrittore: una nobile testimonianza di tempi
ignobili” (Helen Wolff)


Altre opere:
• Il mondo di San Bernardino (1935)
• Leopardi (1935)
• L’ultimo legame (1949)
• Il mercante di Prato. Francesco di Marco Datini (1335-1410) (1957)
• Bisogno di testimoniare (1968)

www.lafoce.com
www.itslafoce.org

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