71a Stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti

Il rinascimento e il contemporaneo, la musica sacra e il jazz,

la viola da gamba barocca e le percussioni moderne,

le Cantate di Bach e il musical di Broadway:

nella 71ª stagione della IUC

si susseguono e si fondono le musiche più diverse,

mai però a caso, ma sempre con una linea programmatica chiara,

perché dietro ogni scelta c'è la massima attenzione

alla qualità sia della musica che degli interpreti.

E tra gli interpreti troviamo i grandi

che hanno fatto la storia degli ultimi decenni,

come Jordi Savall e Maria João Pires,

ma anche tantissimi giovani

che hanno già un'indiscussa fama internazionale,

come Alexander Romanovsky e Francesca Dego,

e giovanissimi appena proclamati vincitori di prestigiosi concorsi

e sicuramente destinati a un luminoso futuro,

perché da sempre la IUC è la prima a far conoscere oggi al pubblico romano

quelli che saranno i grandi interpreti di domani.

 

Per la varietà e novità delle proposte, per il numero dei concerti - trentatré dal 17 ottobre al 3 maggio - e per il livello degli artisti ospiti, la stagione di musica da camera della IUC si conferma come una delle più importanti in ambito non solo nazionale ma internazionale.

Le inaugurazioni del ciclo pomeridiano del sabato e di quello serale del martedì sono un vero e proprio fuoco d'artificio di musica barocca. Sabato 17 ottobre l'Akademie für Alte Musik Berlin, vanto della scuola musicale tedesca e unanimemente riconosciuta come un'autorità in campo bachiano, esegue due Cantate - con il soprano Dorothee Mields - e due Concerti del Kantor di Lipsia: un appuntamento imperdibile per ogni appassionato di Johann Sebastian, che è come dire per ogni appassionato della grande musica. Martedì 20 ottobre Jordi Savall, protagonista assoluto della scena musicale internazionale, e il suo storico gruppo HespèrionXXI presentano "Folias & Canarios": antiche danze spagnole, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che, seguendo percorsi difficilmente ricostruibili, si sono diffuse fino all'Italia meridionale, alla Scozia e al Nuovo Mondo. La musica vocale del barocco italiano, sia sacra che profana, è un'inesauribile fonte di nuove interpretazioni e d'impreviste scoperte: è il caso di un Mottetto recentemente ritrovato di Galuppi, che Sara Mingardo -raro esempio di autentico contralto, che ha conquistato anche Abbado, Muti, Pappano e Chailly - mette al centro del suo concerto con l'Accademia degli Astrusi di Federico Ferri, accostandolo a Vivaldi e Pergolesi. Si risale ancora più indietro nel tempo con l'Ensemble Micrologus,che fa rivivere la musica dell'epoca dell'Orlando Furioso, in occasione dei cinquecento anni dalla pubblicazione del poema dell'Ariosto. L'Ensemble Berlin, formato dagli straordinari solisti dei Philharmoniker, rievoca un altro momento importante dei rapporti tra musica e letteratura, eseguendo le musiche di scena di Richard Strauss per Il borghese gentiluomo di Molière, con l'intervento imprescindibile di Peppe Servillo, che interpreta in prima assoluta la sua personalissima riduzione di questa commedia. Tenore di culto in tutto il mondo per la sensibilità e la raffinatezza delle sue interpretazioni, Ian Bostridge esegue Lieder di Schubert e Schumann e laversione completa di The Heart of the Matter di Benjamin Britten, in prima italiana,con Alessio Allegrini al corno e Julius Drake al pianoforte.

Particolarmente ricco il capitolo pianistico, che porta all'Aula Magna sia artisti ben conosciuti e molto amati dal pubblico sia giovani appena usciti dai più prestigiosi concorsi. C'è anche il caso particolarissimo di un virtuoso celebre da anni in tutto il mondo ma debuttante a Roma: è Yundi Li, che, da quando vinse a soli diciotto anni lo "Chopin" di Varsavia, èuno dei più acclamati pianisti in campo internazionale ed è considerato l'anti Lang Lang. Il suo recital s'impernia su capolavori della letteratura pianistica e si conclude con alcune antiche melodie tradizionali cinesi. Proprio nel giorno del compleanno di Chopin - il 1° marzo - debutta a Roma il vincitore del Concorso "Chopin" di Varsavia 2015, il più ambìto dai pianisti,nel cui albo d'oro figurano tra gli altri Maurizio Pollini, Martha Argerich, Krystyan Zimerman e Rafal Blechacz: c'è grande attesa per sapere chi sarà il vincitore, che verrà proclamato ad ottobre. Intorno a questo concerto si svolge una serie di incontri su Chopin, realizzati in collaborazione con l'Istituto Polacco di Roma e gli Amici della Musica di Foligno: Jerzy Miziolek, direttore del Museo dell'Università di Varsavia, parla dei rapporti tra Chopin e l'Italia nell’ambito della serie Colloquia della sezione musicologica della Facoltà di Lettere della Sapienza e Jerzy Radziwilowicz, uno dei più famosi attori polacchi, recita il poema Il pianoforte di Chopin di Cyprian Kamil Norwid.

Molto atteso è il ritorno a Roma dopo molti anni di Maria João Pires, la raffinatissima pianista portoghese scelta da Abbado per incidere i Concerti di Mozart e Schumann, che presenta una sua iniziativa a cui è particolarmente legata, il "Partitura Project". Altri grandi pianisti tornano invece alla IUC dopo brevi assenze: Angela Hewitt, la grande interprete di Bach, questa volta accosta al suo autore prediletto anche Scarlatti e Beethoven; Pietro De Maria, la cui incisione integrale della musica di Chopin per Decca è stata accolta con giudizi molto lusinghieri dalla critica internazionale: questa volta esegue non solo l'amato Chopin ma anche la prima, rara versione di Kreisleriana di Schumann e tre Studi di Ligeti; Emanuele Arciuli, vincitore nel 2011 del Premio “Franco Abbiati” della Critica Musicale Italiana come miglior solista dell’anno, riunisce sotto il titolo “Five versions of darkness” musiche ispirate alla notte di cinque compositori dall’Ottocento ad oggi. Tra i più giovani: Alexander Romanovsky, a quindici anni nominato membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna - onore che prima di lui solo Mozart aveva avuto a quella età - e a diciassette vincitore del selettivo concorso "Ferruccio Busoni" di Bolzano.

Con un concerto intitolato “Aprés Tristan… verso la nuova musica” Orazio Sciortino rievoca le atmosfere wagneriane che affascinavano compositori e pubblico tra Ottocento e Novecento. La ventiduenne Beatrice Rana è stata, ad appena diciotto anni, la più giovane vincitrice del Concorso pianistico di Montréal e ha avuto poi la consacrazione definitiva al Concorso "Van Cliburn": esegue il Quintetto di Schumann nel corso dell'integrale dei Quartetti e Quintetti del compositore tedesco, realizzata in collaborazione con l'Accademia Filarmonica Romana e affidata al Quartetto Modigliani, che Le Monde include nel "piccolo gruppo dei grandi". Quanto alla musica per quartetto, giunge al quinto e sesto appuntamento il ciclo pluriennale "Esplorando Beethoven" con il Quartetto di Cremona, che, oltre ad eseguirli, spiega anche con esempi musicali i Quartetti di Ludwig van.

Sul palco dell'Aula Magna si susseguono alcuni dei migliori violinisti dell'ultima generazione. Francesca Dego ha ventisei anni e Deutsche Grammophon le ha affidato l'integrale per violino e pianoforte di Beethoven, un grande riconoscimento per una violinista giovane e italiana da parte della più prestigiosa etichetta classica tedesca: si potrà ascoltarla proprio in Beethoven e anche in Paganini. Un'altra giovane e brillante violinista è la scozzese Nicola Benedetti, che ha debuttato a Roma proprio alla IUC nel 2013 ed ora è già una star internazionale.Ilya Gringolts a sedici anni è stato il più giovane vincitore del Concorso "Paganini" di Genova, il Financial Times l'ha definito "uno dei più ispirati violinisti di oggi" e per molti è il miglior frutto della strepitosa scuola violinistica russa negli ultimi anni. Da non perdere Gilles Apap, che debutta a Romain "Sans orchestre" insieme al suo gruppo TheColors of Invention, formato da cimbalom, fisarmonica e contrabbasso: presenta capolavori classici e musica popolare bretone e irlandese, klezmer e bluegrass, tutti da lui reinventati con virtuosismo e comunicatività in una nuova affascinante veste strumentale.

Ai più alti livelli sono rappresentati anche altri strumenti. Manuel Barrueco èuno dei più grandi chitarristi di oggi in ambito classico, forse il più grande. Emmanuel Pahud è entrato nell'empireo del flauto da quando è stato chiamato, a soli ventidue anni, a ricoprire il ruolo di flauto solista dei Berliner Philharmoniker, allora diretti da Claudio Abbado. Debutta a Roma il ventunenne violoncellista romeno Andrei Ionita, proclamato vincitore del Concorso Internazionale "Čajkovskij" di Mosca 2015 da una prestigiosa giuria, di cui facevano parte Lynn Harrell e Mischa Maisky.Non sono state dimenticate due famiglie di strumenti molto "rumorosi", gli ottoni e le percussioni. Gli ottoni sono gravi e solenni ma anche capaci di allegre capriole, come dimostrerà il London Brass Ensemble, il più famoso gruppo di ottoni al mondo, che dopo molto tempo torna a Roma nel corso della tournée che celebra il suo trentennale. Ars Ludi, vulcanico ensemble italiano di percussioni, dedica un concertoaicinquant'anni dalla morte di Edgard Varèse,uno degli spiriti più liberi e originali della musica del secolo scorso: in parallelo all'esecuzione musicale di Déserts viene proiettato il video creato nel 1994 da Bill Viola, il geniale video artista di New York, per commentare con le immagini la partitura del compositore franco-americano. Aggiunge ulteriore interesse a questo concerto una prima assoluta di Giorgio Battistelli per tre percussionisti.

Lo strumento più antico e perfetto è la voce e più voci riunite in coro aumentano in modo esponenziale il loro potere espressivo. Pertanto si annuncia come uno degli appuntamenti più suggestivi della stagione quello con il glorioso Estonian Philharmonic Chamber Choir, che esegue i Vespri di Rachmaninov, scritti esattamente cento anni fa.

Oltre alle ricorrenze legate ai nomi di Ariosto, Varèse e Rachmaninov, la IUC ricorda il centocinquatesimo anniversario di Erik Satie, musicista fuori dal coro, geniale precorritore di surrealismo, dadaismo, arte povera e musica aleatoria, ma soprattutto un concentrato di ironia al vetriolo: Antonio Ballista insieme al soprano Lorna Windsor e ai Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino gli dedica un concerto intitolato "Satie et ses amis".

Come ogni anno il jazz viene trattato con tutti i riguardi. PaoloFresu alla tromba e Omar Sosa al pianoforte, gettano un ponte tra Mediterraneo e Caraibi per unire jazz, musica afro-americana, elettronica e world music. La Ials Jazz Big Band di Gianni Oddi esegue i temi più celebri del musical di Broadway, alternandoli a testi letti da David Riondino che raccontano la storia di questo genere di spettacolo e dei suoi protagonisti.

La stagione della IUC non sarebbe completa senza Musica Pourparler, il fortunato ciclo di incontri mattutini in cui i musicisti non si limitano a suonare ma dialogano informalmente con gli studenti e gli appassionati di tutte le età: questi tre appuntamenti vedono come protagonisti rispettivamente il chitarrista Gian Marco Ciampa e lo SteamQuartet, l'Orchestra Giovanile del Conservatorio "Santa Cecilia" diretta da Rinaldo Muratori e, a chiudere la rassegna come ospite d'onore, la pianista Angela Hewitt.

Un appuntamento speciale è quello con il festival "Un organo per Roma" del Conservatorio "Santa Cecilia", a cui quest'anno collabora per la prima volta anche la IUC. Tale iniziativa, ideata da Giorgio Carnini, vuole risvegliare l'interesse del pubblico verso il concertismo organistico, un tempo molto vivo a Roma e poi caduto per anni in uno stato semiletargico. Tra i concerti, che si svolgono nella Sala Accademica del Conservatorio romano, segnaliamo in particolare quelli intitolati "Omaggio a Ferruccio Vignanelli", "L'organo incontra la banda" e "L'organo in Italia al tempo di Verdi”.

INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/2

www.concertiiuc.it

botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it


Tutta la stagione 2015-16 concerto per concerto

Akademie für Alte Musik Berlin

Sabato 17 ottobre, inaugurazione del ciclo pomeridiano

L'Akademie für Alte Musik Berlin è un'eccellenza della musica tedesca e una delle più importanti orchestre del mondo nel campo della musica barocca: lo afferma la critica e lo confermano i milioni di dischi venduti e il successo delle sue tournées in Europa, America e Asia. Inaugurerà la stagione con un concerto interamente dedicato a Bach, che comprende la Cantata nuziale BWV 202 e la Cantata sacra BWV 199. Il soprano solista è Dorothee Mields, una delle migliori interpreti del repertorio barocco tedesco, in particolare di Bach: le sue qualità sono la sicurezza stilistica, la delicatezza dell'espressione e la radiosa personalità. "Nessun cantante di oggi capisce meglio la musica sacra tedesca del diciassettesimo secolo e nessuno la canta meglio" ha scritto di lei l'International Record Review. Sono in programma anche due dei più bei Concerti del grande Johann Sebastian, che avranno come solisti due colonne dell'ensemble berlinese, il primo violino e konzertmeisterGeorg Kallweit e il clavicembalista Raphael Alpermann. La perfezione dell'orchestra tedesca e la sua specializzazione nell'interpretazione della musica di Bach rendono quest'appuntamento imperdibile per ogni appassionato.

https://www.youtube.com/watch?v=mFrjIGBKgcE

Jordi Savall

Martedì 20 ottobre, inaugurazione del ciclo serale

Jordi Savall, protagonista assoluto della scena musicale di oggi, e il suo storico gruppo HespèrionXXI presentano "Folias & Canarios". Sono antiche danze spagnole, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che sono giunte fino a noi sia in semplici versioni popolari, che con le loro ossessive ripetizioni possono raggiungere effetti ipnotici, sia in sofisticate elaborazioni dei compositori dell'epoca rinascimentale e barocca, tra cui gli spagnoli Diego Ortiz e Santiago de Murcia e gli italiani Bernardo Pasquini e Antonio Valente. Per vie misteriose si sono diffuse in mezza Europa, da Napoli alla Scozia, e sono arrivate fino alle colonie americane, rigenerandosi in ogni paese con nuove e diverse caratteristiche. Il carismatico Savall sarà il Virgilio che guiderà l'ascoltatore lungo il suggestivo viaggio che ha portato la Follia e il Canario in paesi così lontani e diversi.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=5Frq7rjEGzs

Alexander Romanovsky

Sabato 24 ottobre

Del giovane Alexander Romanovsky si è cominciato a parlare quando è stato nominato membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna a soli quindici anni, onore che prima di lui solo Mozart aveva avuto a quella età. A diciassette anni ha vinto il difficile e selettivo concorso "Ferruccio Busoni" e da allora sono cominciate le sue tournées in Europa, Asia ed America, cui sono seguite le incisioni per grandi case discografiche come Warner e Decca. Per questo concerto ha scelto un magnifico e difficilissimo programma, che gli permetterà di dimostrare tutte le sue doti di tecnica perfetta e di maturità interpretativa: Beethoven (Sonate op. 109 e op. 110), Liszt (quattro Studi trascendentali) e Brahms (Variazioni su un tema di Paganini). Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=s9Dn6AuIgHI

Musica Pourparler: Gian Marco Ciampa e lo Steam Quartet

Martedì 27 ottobre

Per varietà di colori la chitarra classica e il quartetto d’archi insieme possono essere definiti una “piccola orchestra”. Il chitarrista Gian Marco Ciampa e lo Steam Quartet, fiori all’occhiello del Conservatorio "Santa Cecilia", propongono un programma tra tradizione e innovazione, folclore e gusto classico. Un percorso che parte dal Concerto in re maggiore di Vivaldi, famosissimo anche perché utilizzato da alcune pubblicità televisive, e passa per il Quintetto “Fandango”, forse l’opera più bella e nota di Boccherini, in cui la chitarra arricchisce con gli effetti tipici della musica popolare spagnola, come i rasgueados, la melodia affidata agli archi.

Paolo Fresu e Omar Sosa

Martedì 3 novembre

Energia” ma anche “poesia” e “spiritualità”, sono questi i termini più adatti per identificare l'incontro musicale di Paolo Fresu e Omar Sosa, che gettano un ponte tra il Mediterraneo e Cuba,riprendendo il loro progetto Alma, concretizzatosi anche in un cd. Fresu è ormai un’importante icona della musica di oggi che tutti riconoscono e Sosa è un pianista eclettico e stimolante, che allarga sempre di più i propri orizzonti. Insieme "danzano" in modo latino attorno al vincente mix di jazz, musica cubana, elettronica e world music che sono riusciti a creare.

https://www.youtube.com/watch?v=HzBShhNUtqs

Accademia degli Astrusi/Ferri/Mingardo

Sabato 7 novembre

Musiche strumentali e vocali del barocco italiano con l'Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri e con Sara Mingardo, una delle poche autentiche voci di contralto di oggi, interprete dallo stile impeccabile e dalla grande personalità. Claudio Abbado, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Riccardo Chailly e altri grandi direttori si sono innamorati della sua voce e l'hanno scelta per eseguire in concerto e in sala d'incisione autori diversissimi come Mozart e Mahler, Bach e Berlioz. Ma il suo repertorio d'elezione è la musica barocca, che le ha regalato successi e applausi nei più importanti teatri, sale da concerto e festival. Canterà musica sacra e profana di Vivaldi, Pergolesi e Galuppi: di quest'ultimo il Mottetto "Arripe alpestri ad vallem", una recentissima riscoperta che i cultori del barocco saranno felici di ascoltare.

https://www.youtube.com/watch?v=5GO5z0EJXAk&list=RD5GO5z0EJXAk#t=2

Duo Dego/Leonardi

Martedì 10 novembre

La ventiseienne violinista Francesca Dego ha debuttato a sette anni negli USA con un Concerto di Bach e oggi è regolarmente ospite delle orchestre, dei festival e delle sale da concerto più prestigiose. Con Francesca Leonardi (sua abituale partner pianistica, tanto che sono scherzosamente chiamate "le due Francesche") esegue i suoi due autori di riferimento: di Paganini la celebre "Campanella" e di Beethoven l'ancor più celebre Sonata "a Kreutzer" Paganini e Beethoven sono stati anche gli autori scelti per le sue prime incisioni per Deutsche Grammophon. In questo periodo la Dego sta portando a termine proprio l'incisione completa delle Sonate di Beethoven: un grande riconoscimento per una violinista giovane e italiana da parte della più prestigiosa etichetta classica tedesca.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=ac1dDyBoBpQ

Quartetto di Cremona

Sabato 21 novembre

Con l'op. 18 n. 1 e l'op. 130, prosegue il ciclo "Esplorando Beethoven", che ha riscosso grandissimo successo nelle due stagioni precedenti. È affidato al Quartetto di Cremona, che prima di ogni esecuzione introduce il pubblico all'ascolto, anche con l'ausilio di esempi musicali suonati dal vivo. Questo giovane gruppo, che ha riportato la scuola quartettistica italiana ai vertici mondiali come ai tempi del Quartetto Italiano, sta realizzando in questi anni l'incisione completa dei Quartetti di Beethoven, accolta con grande favore dalla critica internazionale.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=2T-zzuejmEg

Ars Ludi/Battista/Viola: Omaggio a Varèse e 1a assoluta di Battistelli

Martedì 24 novembre

Ars Ludi - il più vulcanico gruppo italiano di percussioni, diretto in quest'occasione da Tonino Battista - dedica un concerto ad Edgard Varèse, per ricordare i cinquant'anni dalla morte del compositore franco-americano, uno degli spiriti più liberi e originali della musica del ventesimo secolo. In parallelo all'esecuzione musicale di Dèserts scorrerà il video creato nel 1994 da Bill Viola per accompagnare questa musica: le potenti immagini del famoso videoartista americano si legano in un insieme di grande suggestione alle pause e alle tensioni della musica, passando dai notturni e desolati paesaggi di fuoco ai fondi di laghi e agli interni domestici ripresi al rallentatore. Di Varèse sono in programma anche Ionisation e Intégrales. Aggiunge ulteriore interesse al concerto laprima esecuzione assoluta di Marx Lenin Mao Tse Tung di Giorgio Battistelli, grande ammiratore di Varèse.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=_ihrJ2-8xao

Bostridge / Drake / Allegrini

Sabato 28 novembre

Ian Bostridge è uno dei tenori oggi più famosi in tutto il mondo e un interprete di culto del Lied e della musica vocale da camera. Ha cantato nelle più importanti sale da concerto con le più illustri orchestre e i più celebri direttori, ma dà il meglio di sé quando sul palcoscenico ci sono solo lui e un pianoforte. Con l'inseparabile Julius Drake, da anni suo affiatatissimo collaboratore, eseguirà Lieder di Schubert e Schumann e in prima italiana laversione integrale diThe Heart of the Matter di Benjamin Britten, un ciclo di songs su testi di Edith Sitwell, composto nel 1956. Il pezzo di Britten prevede anche una parte per corno, che sarà sostenuta da AlessioAllegrini, scelto da Claudio Abbado per incidere i Concerti di Mozart: la sua presenza offre l'opportunità di ascoltare anche rare pagine per corno e pianoforte di Schumann e Sinigaglia.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=On--qrsyGXQ

Pietro De Maria

Martedì 1 dicembre

Pietro De Maria - il pianista italiano cui Decca ha affidato l'incisione integrale della musica di Chopin, accolta con giudizi molto lusinghieri dalla critica internazionale - accosta all'amato Chopin un altro grande musicista romantico, Robert Schumann, di cui esegue la rara prima versione di Kreisleriana. Inoltre tre Studi di György Ligeti, tra cui L'escalier du diable, di alto virtuosismo e di grande effetto sul pubblico, uno dei pochi pezzi contemporanei per pianoforte che abbiano queste qualità.

Clicca qui per ascoltare

https://www.youtube.com/watch?v=RnQgSRzGwac&list=PLOXsNChVfqSYZHi2tmMlrLlaW3zYONJs4

Gilles Apap & The Colors of Invention

Sabato 12 dicembre

Debutto romano per il violinista francese d'origine algerina Gilles Apap e il suo gruppo The Colors of Invention, formato da cimbalom, fisarmonica e contrabbasso. Definito dal grande e ormai leggendario virtuoso Yehudi Menuhin "Il vero violinista per il ventunesimo secolo", Apap è un musicista di grande rigore esecutivo e al tempo stesso popolare, tra i più cliccati sul web. Passa senza sforzo dal repertorio classico, che esegue alla perfezione, a stili di musica diversissimi, dal country americano alla musica gitana e alle suggestioni irlandesi e indiane, coerente con il suo credo musicale: “all music is created equal”. Ha annunciato che all'Aula Magna suonerà Kreisler/Paganini, De Falla, Sarasate, Vivaldi, Mozart, Saint-Saëns, Ravel e musica tradizionale bluegrass, gitana, klezmer, irlandese e scozzese, alternando e mescolando il classico e il popolare. Ma il programma annunciato è soggetto a variazioni, perché Apap improvvisa sul momento in base al rapporto che si crea col pubblico.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=5M3mbnPpw0g

Musica Pourparler: Orchestra giovanile del Conservatorio S. Cecilia

Lunedì 14 dicembre

Beethoven e Rossini: simili o opposti? L’Orchestra giovanile del Conservatorio Santa Cecilia diretta da Rinaldo Muratori sottopone all’attenzione degli ascoltatori un confronto tra i due compositori. La Sinfonia n. 8 di Beethoven è un esempio ideale di forma e stile classici, di affascinanti trame armoniche e di evoluto linguaggio strumentale. Ma proprio il lavoro di strumentazione è uno degli aspetti che ha reso celebre Rossini, di cui viene proposta la Sinfonia dell’opera Semiramide. Forse allora si può concludere che Beethoven e Rossini sono due compositori per molti aspetti diversi eppure uniti anche da tanti elementi comuni.

Riondino / Natali / Oddi / Ials Jazz Big Band

Martedì 15 dicembre

È intitolato "Broadway" questo concerto in cui la Ials Jazz Big Band di Gianni Oddi e la vocalist Nadia Natali eseguono musiche di Cole Porter, Gershwin, Rodgers, Weill, Chaplin e altri grandi autori di musical. Molti i brani in programma, tra cui classici intramontabili come Singing in the rain, Night and day, Hallo Dolly, Cabaret, Stardust, Chicago, Bye Bye Baby, The man I love, Cheek to cheek e Summertime.Intercalandoli alla musica, David Riondino legge brani sulla storia di questo genere musicale e sulla vita dei suoi protagonisti.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=uc1p7-5zkZg

Orazio Sciortino

Martedì 12 gennaio

In un concerto intitolato “Aprés Tristan… verso la nuova musica” Orazio Sciortino rievoca le atmosfere wagneriane che affascinavano compositori e ascoltatori tra Ottocento e Novecento. Aprono e chiudono lo stimolante programma i brani iniziale (il Preludio) e finale (La morte di Isotta) del Tristano e Isotta di Wagner, nella rielaborazione pianistica di Sciortino stesso e di Liszt. Tra queste due pagine si ascoltano musiche di Berg, Prokof'ev, Strauss, Ravel, Debussy, Skrijabin e Messiaen, in pratica tutti - o quasi - i principali compositori degli inizi del ventesimo secolo, a dimostrazione dell'enorme influsso di Wagner sulle generazioni successive. La varietà di interessi musicali del trentunenne Sciortino è testimoniata dai luoghi diversissimi in cui ha suonato, dalla Scala al Montreux Jazz Festival, dall'Arabia Saudita al Canada, dal Kenya all'Austria. La sua recente incisione discografica “Wagner & Verdi piano transcriptions" per Sony ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti da parte della critica specializzata, tra cui le Cinque Stelle della rivista Musica.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=7wKZPCb_QfA

Duo Gringolts/Laul

Sabato 16 gennaio

Il trentatreenne Ilya Gringolts è stato a sedici anni il più giovane vincitore nella storia del Concorso "Paganini" di Genova. Il Financial Times l'ha definito "Uno dei più ispirati violinisti di oggi" e per molti è il miglior frutto della strepitosa scuola violinistica russa negli ultimi anni. Incide per importanti case discografiche, come Deutsche Grammophon (tra l'altro un cd beethoveniano con Claudio Abbado), e suona con orchestre prestigiose, quali le Filarmoniche di Londra, San Pietroburgo, Los Angeles, le Sinfoniche di Chicago, Tokyo, Melbourne e Berlino. Ma in questo concerto si dedica alla sua vera passione, la musica da camera, insieme al pianista Peter Laul. In programma Schumann, Dvořák, Richard Strauss e Webern.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=-yhPt3N92j0

Emanuele Arciuli

Sabato 23 gennaio

Emanuele Arciuli - vincitore nel 2011 del Premio “Franco Abbiati” della Critica Musicale Italiana come miglior solista dell’anno - accosta sotto il titolo “Five versions of darkness” musiche di cinque compositori dall’Ottocento ad oggi ispirate alla notte. Il primo è Schumann, i cui Canti dell’alba op. 133 non emergono dalla notte alla luce, nonostante il titolo, ma sono anzi irresistibilmente attratti dalle tenebre, in questo caso le tenebre della follia, che cominciavano ad avvolgere il compositore. Passando per le suggestioni iperromantiche di Hymne à la nuit e Hymne du matin di Liszt e per il senso della natura misteriosa di InFreien di Bartók, si giunge ai nostri giorni con due Notturni di Salvatore Sciarrino e Eine kleine Mitternacht Musik dell’ottantesettenne Georg Crumb, uno dei padri fondatori della musica contemporanea americana, di cui Arciuli è considerato uno dei maggiori interpreti, non solo in Europa ma negli Usa stessi, come dimostra la nomination ai Grammy Awards del suo cd dedicato proprio a Crumb.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=f3abjsYUkk4

Peppe Servillo / I Solisti dei Berliner Philharmoniker

Martedì 26 gennaio

Peppe Servillo - qui in veste non di cantante ma di attore, un ruolo che da qualche tempo frequenta sempre più spesso e in cui sta rivelando uno straordinario talento - interpreta Il Borghese gentiluomo di Molière, con le musiche di scena composte da Richard Strauss nel 1912. Servillo stesso ha rielaborato questo classico della commedia, riducendolo ma preservando tutte le scene per cui Strauss ha scritto la musica. È la prima assoluta di questa sua personale e originalissima versione, commissionatagli dalla IUC. Accanto a lui, l'Ensemble Berlin, formato da un gruppo di splendidi musicisti degli impareggiabili Berliner Philharmoniker, che esegue la musica di Strauss in una trascrizione per dieci strumenti. Nella prima parte del concerto un Divertimento di Mozart e Till Eulenspiegel di Strauss, rielaborato per piccola orchestra.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=ABhz2W24nvo

 

Angela Hewitt

Martedì 2 febbraio

Grande attesa per Angela Hewitt, beniamina del pubblico di Roma e in particolare dell'Aula Magna. Considerata in tutto il mondo una delle migliori interpreti di Bach al pianoforte, ha il dono di rendere facile e immediato l'ascolto di questo sommo e complesso compositore, grazie alla chiarezza che dà a ogni singola nota del contrappunto e alla quasi danzante vivacità ritmica. Inutile dire che Bach è ben rappresentato nel suo concerto. Ma la pianista canadese eccelle in un repertorio molto più ampio, di cui dà un saggio in alcune Sonate di Domenico Scarlatti e nella Sonata "Les Adieux" di Beethoven.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=OCnENbenhzw

Musica Pourparler: Angela Hewitt

Mercoledì 3 febbraio

Gli stessi autori - Bach, Scarlatti e Beethoven – che saranno eseguiti al suo concerto della sera precedente sono al centro di questo incontro informale di Angela Hewitt con il pubblico. La grande pianista canadese ha già partecipato qualche anno fa a "Musica Pourparler" e in quell'occasione ha affascinato i giovanissimi ascoltatori non solo suonando ma anche rispondendo amichevolmente e spigliatamente alle domande che le venivano poste. Questo mix assicura che il successo di allora si ripeterà anche questa volta.

Micrologus

Sabato 6 febbraio

Micrologus, ensemble italiano specializzato nell'esecuzione della musica medioevale e rinascimentale, porta all'Aula Magna un suo nuovo progetto intitolato "Le cortesie e le audaci imprese io canto": un'immersione nella musica del tempo dell'Orlando Furioso, in occasione dei cinquecento anni dalla prima edizione del poema di Ariosto. Fondato nel 1984, Micrologus è stato tra i primi in Italia a contribuire alla riscoperta della musica dei secoli XI-XVI e dello spirito autentico con cui eseguirla, basandosi sugli studi e le idee dei più importanti musicologi italiani e internazionali. Si è fatto conoscere attraverso la partecipazione a numerosi festival di musica antica e le sue incisioni, premiate con due “Diapason d’Or de l’Année”, “The Best of 2000 Award” di Goldberg e “Biggest Surprise” dal Boston Globe.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=dBJ0h3hyY_U

Quartetto di Cremona

Sabato 13 febbraio

Per il sesto appuntamento del ciclo "Esplorando Beethoven” il Quartetto di Cremona esegue l'op. 18 n. 2 e l'op. 59 n. 1 del grande Maestro di Bonn. Questo gruppo italiano è ormai uno dei più affermati quartetti in campo internazionale. Ecco quel che ne dice la stampa specializzata: "Emana un'energia e uno slancio fenomenali...un'interpretazione irresistibile" BBC Music Magazine, "Un ensemble formidabile" International Record Review.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=2T-zzuejmEg

Ballista / Windsor / Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino

Martedì 16 febbraio

Centocinquant'anni fa, nel 1866, nasceva Erik Satie, musicista irriverente e paradossale, che piuttosto che farsi contaminare dal conformismo e dall'accademismo preferì guadagnarsi da vivere suonando il pianoforte nei locali notturni. I suoi pezzi, spesso di brevità fulminante, sembravano quasi degli scherzi o delle battute di spirito, ma in realtà precorrevano la modernità e anticipavano le poetiche del surrealismo, del dadaismo, dell'arte povera e dell'aleatorietà. Antonio Ballista ha ideato un programma imperniato sulla sua musica ma anche su quella dei suoi amici Stravinsky e Debussy e dei più giovani Poulenc, Milhaud e Tailleferre, a testimonianza dell'enorme ascendente che Satie ebbe sulle generazioni successive. Accanto a Ballista, il soprano Lorna Windsor e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=Qldi9YkiXnA

Duo Benedetti / Grynyuk

Sabato 27 febbraio

Giovane, famosa e brillante, Nicola Benedetti è una violinista scozzese di origine italiana, come indica inequivocabilmente il nome. È diventata molto popolare per aver eseguito En Aranjuez con tu amor insieme ad Andrea Bocelli in un grande concerto al Central Park di New York, pubblicato anche in cd e dvd. Da allora ha avuto altre grandi affermazioni: ha suonato con la New York Philharmonic, con la London Symphony diretta da Gergiev, con la Israel Philharmonic diretta da Mehta e ha vinto per due volte il “Classical British Awards” come miglior artista donna. Ha debuttato a Roma nel 2013 all'Aula Magna, dove ora torna per suonare musiche di Beethoven, Szymanowski ed Elgar insieme al suo abituale partner al pianoforte, il bravissimo Alexei Grynyuk.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=2X96YaspfK0

Vincitore del "Fryderyk Chopin"

Martedì 1 marzo

Nel giorno del compleanno di Chopin debutta a Roma il vincitore del XVII Concorso Pianistico Internazionale "Fryderyk Chopin" di Varsavia, il cui nome non è ancora noto, perché verrà proclamato il 20 ottobre. Scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di questo concorso, che si svolge ogni cinque anni ed è particolarmente ambìto dai giovani musicisti, è un sicuro viatico per un brillante futuro, come è stato per Maurizo Pollini, Martha Argerich, Krystyan Zimerman, Yundi Li e Rafal Blechacz. Intorno a questo concerto si svolge una serie di incontri su Chopin, realizzati in collaborazione con l'Istituto Polacco di Roma e gli Amici della Musica di Foligno: Jerzy Miziolek, direttore del Museo dell'Università di Varsavia, parla dei rapporti tra Chopin e l'Italia nell’ambito della serie Colloquia della sezione musicologica della Facoltà di Lettere della Sapienza e Jerzy Radziwilowicz, uno dei più famosi attori polacchi, recita il poema Il pianoforte di Chopin di Cyprian Kamil Norwid.

Yundi Li

Sabato 12 marzo

Debutta a RomaYundi Li, uno dei più famosi pianisti in campo internazionale da quando nel 2000 vinse a soli diciotto anni lo "Chopin" di Varsavia". È di casa nelle principali sale da concerto del mondo ma incredibilmente Roma non ha ancora avuto l'occasione di ascoltare questo pianista cinese famosissimo in tutto il mondo e considerato in patria il contraltare di Lang Lang. Al di là di una certa rivalità personale, che ha avuto modo di manifestarsi anche in dichiarazioni alla stampa, si può senz’altro dire che i due pianisti hanno un approccio esecutivo ed interpretativo completamente diverso. Yundi Li, che recentemente ha arricchito il suo catalogo di incisioni per Deutsche Grammophon con Concerti di Beethoven, Schumann e Liszt eseguiti insieme ai Berliner Philharmoniker, apre il suo recital con l'amato Chopin (due Notturni) e prosegue con grandi pagine pianistiche di Schumann (Fantasia op. 17) e Beethoven (le Sonate "Al chiaro di luna" e "Appassionata"), per finire con antiche musiche tradizionali cinesi.

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Duo Pahud / Le Sage

Martedì 15 marzo

Emmanuel Pahud, nato a Ginevra quarantacinque anni fa, ha iniziato gli studi musicali a Roma (all'epoca, come ricorda egli stesso, veniva spesso a sentire i concerti della IUC) e li ha proseguiti a Parigi. In seguito ha vinto numerosi concorsi internazionali e a soli ventidue anni è stato chiamato a ricoprire il ruolo di flauto solista dei Berliner Philharmoniker, quando Claudio Abbado ne era il direttore. Da allora è entrato di diritto tra i più importanti flautisti a livello mondiale. Erede della prestigiosa scuola flautistica francese, ha scelto un programma prevalentemente di musica transalpina (Fauré, Poulenc, Dutilleux) con l' "intrusione" di Prokof’ev. Con lui il pianista Éric Le Sage.

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Quartetto Modigliani / Beatrice Rana

Martedì 22 marzo

Per l'integrale dei Quartetti e Quintetti di Schumann - realizzata in collaborazione con l'Accademia Filarmonica Romana - il Quartetto Modigliani esegue il Quartetto op. 51 n. 3 e il Quintetto op. 44. Questo gruppo, fondato nel 2003 a Parigi, si è affermato come uno dei migliori quartetti a livello mondiale: "Indubitabilmente fa parte del piccolo gruppo dei grandi", ha scritto Le Monde. A loro si aggiunge nel Quintetto la pianista Beatrice Rana, che a diciotto anni è stata la più giovane vincitrice del Concorso di Montréal e ha avuto poi la consacrazione definitiva con la bella affermazione al "Van Cliburn" del 2013, da cui ha preso il via una carriera internazionale che in nemmeno due anni l'ha portata a suonare con alcune delle maggiori orchestre del mondo, quali le Filarmoniche di Londra, di Los Angeles e della Scala e l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=YRqunkmhkKE

Andrei Ionita – vincitore concorso Čajkovskij

Sabato 2 aprile

Debutta a Roma il ventunenne violoncellista romeno Andrei Ionita, vincitore del Concorso Internazionale "Čajkovskij" di Mosca del 2015, che una giuria di cui facevano parte Lynn Harrell e Mischa Maisky, ha prescelto tra i quarantotto selezionati concorrenti. Ha scelto un programma che è una vera e propria vetrina delle possibilità del violoncello e un severo banco di prova per il violoncellista, passando da Locatelli a Debussy, da Brahms a Paganini e, naturalmente, a Čajkovskij.Con lui suona Naoko Sonoda, giovane pianista giapponese a sua volta vincitrice di vari premi internazionali.

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Estonian Philharmonic Chamber Choir

Martedì 5 aprile

L'Estonian Philharmonic Chamber Choir nei suoi trentacinque anni di vita si è imposto per l'impeccabile accuratezza delle sue esecuzioni, per la dolcezza delle sue voci, per l'intonazione infallibile ed è da anni il coro prediletto da Arvo Pärt. Con la direzione di Kaspars Putninš esegue i Vespri op. 37 di Rachmaninov, scritti nel 1915 e ispirati alla antica musica sacra russa: il coro si adegua con semplicità e chiarezza al sentimento racchiuso nel testo liturgico e dalle voci si elevano una severità e una nobiltà di concezione di penetrante efficacia emotiva. Indubbiamente è una delle composizioni più belle, raccolte e suggestive di Rachmaninov in cui si rivelano lo spirito profondamente russo e l'animo mistico che costituiscono il lato più segreto e più autentico di questo musicista, che non fu solo un virtuoso del pianoforte di fama planetaria.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=nX-pkUTO2q4&list=PLPt7zqMDQ-wmqHIT5PDUrh1HsyccdYCa-

Manuel Barrueco

Martedì 12 aprile

Torna all'Aula Magna Manuel Barrueco,uno dei più grandi chitarristi di oggi in ambito classico, forse il più grande. La sua chitarra esalterà l'eleganza settecentesca di Weiss, la sublime bellezza di Bach e i colori e i ritmi spagnoli di Albéniz, Turina e Torroba. Musicista colto e popolare allo stesso tempo, il chitarrista cubano si fa amare per l'immediata e spontanea comunicativa ma anche ammirare per il gusto, l'eleganza e lo stile.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=IxxH-FNxqxQ

London Brass Ensemble

Sabato 16 aprile

Nell'ambito della tournée per festeggiare trent'anni di gloriosa attività, giunge a Roma il London Brass Ensemble, il più famoso gruppo di ottoni al mondo. "Il segreto dei London Brass sta nella perfezione" scrive la Nürnberg Zeitung. Il loroconcerto,, intitolato "Classical jazz", si divide tra classico, folk, popular e jazz, partendo da Dowland, Gabrieli, Bach e Vivaldi per arrivare alla celeberrima canzone inglese Greensleaves, a La carioca di Vincent Youmans e a Duke Ellington.

Clicca qui per ascoltarehttps://www.youtube.com/watch?v=AVUnFg2lg_c

Maria João Pires / Kaito Kobayashi

Martedì 3 maggio, fuori abbonamento

Nata a Lisbona nel 1944, Maria João Pires ha dato il suo primo concerto a quattro anni, tuttavia la sua biografia non è quella di una bambina prodigio ma di un'artista cresciuta progressivamente fino alla piena maturazione artistica. Il suo vero e proprio debutto fu a ventisei anni e da allora la sua attività è proceduta in modo ponderato, con calma e sicurezza, senza smania di successo e di protagonismo, e l'ha portata ai massimi livelli, fino a suonare con le principali orchestre europee (Filarmoniche di Berlino, Vienna, Londra, Royal Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris) e americane e con i più grandi direttori (il suo preferito era Claudio Abbado, con cui ha anche inciso vari cd, dedicati particolarmente ai Concerti di Mozart). Da circa 40 anni si dedica agli aspetti educativi dell'arte, principalmente nello sviluppo di nuovi percorsi pedagogici all'interno del contesto sociale. Predilige forme di comunicazione che rispettino lo sviluppo individuale, in contrapposizione alla logica materialistica e distruttiva della globalizzazione. Nel 2005 ha creato Art Impressions, una compagnia sperimentale di teatro, danza e musica con cui elabora progetti performativi interdisciplinari. Torna a Roma dopo molti anni per portarvi il suo più recente progetto, il cui nome, "Partitura Project", si riferisce alla partitura musicale ma anche alla condivisione di esperienze artistiche: la Pires individua giovani musicisti di talento, ne segue la maturazione artistica e infine li invita a condividere con lei i propri concerti. A Roma si presenta insieme al giovane pianista giapponese Kaito Kobayashi: suoneranno sia separatamente sia a quattro mani musiche di Mozart e Beethoven.

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Festival "Un organo per Roma"

20 febbraio, 5 marzo, 19 marzo. Sala Accademica del Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma

Un appuntamento speciale è quello con il festival "Un organo per Roma" del Conservatorio "Santa Cecilia", a cui quest'anno collabora per la prima volta anche la IUC. Tale iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata ideata da Giorgio Carnini con l'intento di risvegliare l'interesse del pubblico verso il concertismo organistico, un tempo molto vivo a Roma e poi caduto per troppi anni in uno stato semiletargico. Tra i concerti, che si svolgono nella Sala Accademica del Conservatorio romano, segnaliamo in particolare quelli intitolati "Omaggio a Ferruccio Vignanelli. La scuola romana: padri e figli nel nome del grande Maestro" (20 febbraio), "L'organo incontra la banda: dialogo fra le canne" (5 marzo) " e "L'organo in Italia al tempo di Verdi. Le musiche operistiche nella liturgia prima della riforma ceciliana" (19 marzo).

INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/2

www.concertiiuc.it

botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it


 

 

 

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