Prima italiana per Britten, con Schubert, Schumann e Sinigaglia

 

Bostridge, Allegrini e Drake insieme per la prima italiana di un'opera di uno dei più grandi compositori del '900, Benjamin Britten.

Inoltre Schubert, Schumann e una rarità di Sinigaglia

Ian Bostridge è uno dei tenori oggi più famosi in tutto il mondo e un interprete di culto del Lied e della musica vocale da camera. Ha cantato nei più importanti teatri e sale da concerto con le più illustri orchestre e i più celebri direttori, ma dà il meglio di sé nella dimensione più raccolta della musica da camera. Con l'inseparabile pianista Julius Drake, da anni suo affiatatissimo collaboratore, è il protagonista del concerto della IUC di sabato 28 novembre alle 17.30 nell'Aula Magna della Sapienza. A loro si unisce Alessio Allegrini, attualmente primo corno solista dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia e in precedenza dell'Orchestra della Scala (scelto da Riccardo Muti), della Luzern Festival Orchestra e dell'Orchestra Mozart (scelto da Claudio Abbado, che l'ha voluto anche per l'incisione dei quattro Concerti per corno di Mozart).

Insieme questi tre grandi solisti eseguiranno in prima italiana la versione integrale di The Heart of the Matter di Benjamin Britten il terzo dei suoi cinque Canticles su testi di ispirazione religiosa, scritto nel 1956 su poesie di Edith Sitwell. È un'originale alternanza di parti cantate, parti recitate e brevi interludi strumentali ed è considerato uno dei capolavori di Britten, che rivela qui alcuni aspetti intimi e riservati della sua personale concezione religiosa, raggiungendo momenti di forte emozione.

Bostridge e Drake aprono il concerto con Liederkreisop. 24 di Robert Schumann, uno dei momenti più alti della liederistica romantica. Composto nel 1840, poco prima del matrimonio con Clara, si basa su nove poesie di Heinrich Heine, l'autore preferito dal compositore, che canta qui le speranze, le gioie e anche le sofferenze di un giovane innamorato.

Tenore e pianista eseguono poi Frühlingssehnsucht, 
Kriegers Ahnung, Ständchen, Abschied di Franz Schubert: nostalgie, serenate, addii sono gli argomenti di questi quattro commoventi Lieder su poesie di Rellstab e Heine, tratti da Schwanengesang, una raccolta scritta nel 1828, l'ultimo anno di vita del compositore. La presenza di Allegrini permette di ascoltare anche Auf dem Storm, anch'esso composto da Schubert nel 1828 su testo di Rellstab. Questo Lied, pur essendo un capolavoro, è molto raramente eseguito proprio perché oltre alla voce e al pianoforte richiede anche l'intervento del corno, che gli conferisce un colore insolito e suggestivo.

Allegrini e Drake da soli eseguono inoltre Adagio e Allegro in la bemolle maggiore op. 70 di Robert Schumann e Lied e Humoreske op. 28di Leone Sinigaglia, che visse a lungo a Vienna e fu uno dei primi compositori italiani a trascurare il melodramma a favore della musica da concerto, sotto l'influsso di Brahms.

Il concerto fa parte della rassegna "Sapienza in musica" con il sostegno della Regione Lazio.

Venerdì 27 alle 18.00 Ian Bostridge incontra il pubblico presso la libreria La Stanza della Musica (via dei Greci 36) per presentare l'edizione italiana del suo libro  “Il Viaggio d’inverno di Schubert. Anatomia di un’ossessione”. Introduce Franco Piperno, professore di musicologia all'Università La Sapienza. Ingresso libero.