Franco Sgrignoli presenta Visnoviz, Milhaud e Corigliano

Prosegue al Paganini il ciclo voluto dalla Toscanini

Impariamo il concerto: Racconti ed ascolti dal grande repertorio sinfonico, il ciclo di appuntamenti voluto dalla Fondazione Toscanini, prosegue lunedì sera, 21 dicembre, presso la Sala Prove dell’Auditorium Paganini, con inizio fissato come di consueto alle 18 e accesso dall’ingresso artisti, sul lato del parcheggio pubblico. Franco Sgrignoli introdurrà al pubblico gli autori dei brani in programma, che costituiscono un raro momento di approfondimento di un repertorio sicuramente non usuale per le sale da concerto italiane. Eugenio Visnoviz (Trieste, 1906- 1931), compositore di febbrile talento, morì suicida a 25 anni, nel giorno delle nozze della sua amata.In un momento di grande decadenza e di impetuosa creatività, taedium vitae e annichilimento ebbero la meglio sul giovane Visnoviz, malaticcio e sensibile. Della sua Hochzeitsmusik 1931 sarà possibile ascoltare l’adattamento per orchestra d’archi a cura di Massimo Favento. Ben più conosciuto è invece Darius Milhaud (Aix-en-Provence, 1892 – Ginevra, 1974), membro fondatore del celebre Gruppo dei Sei della musica francese del Novecento, qui analizzato attraverso uno dei brani più celebri, Le boeuf sur le toit (il bue sul tetto) le musiche per il balletto op.58, su libretto di Jean Cocteau, che egli compose nel 1918, affascinato dai popolari ritmi sudamericani, soprattutto il tango, che aveva conosciuto dopo essere stato due anni all’ambasciata di Francia in Brasile. Tale fu il successo che il locale di Parigi, ideato e frequentato da Jean Cocteau, dai dadaisti e dagli artisti di Montparnasse, finì per prenderne il nome. Milhaud, oltre che compositore prolifico (ben 443 opere incluse diciotto sinfonie), fu docente di enorme valore, capace di aver cresciuto allievi del calibro di Burt Bacharach, Dave Brubeck, Philip Glass, György Kurtág, Steve Reich, Karlheinz Stockhausen e Iannis Xenakis. Assolutamente contemporaneo è invece il newyorkese John Corigliano, nato nel 1938, che nel 2003 ha creato il Concerto per violino e orchestra The Red Violin (il violino rosso), traendolo dalle musiche che egli aveva composto nel 1998 per il film omonimo realizzato da François Girard, la storia di tre secoli di vita di un meraviglioso strumento, un magnifico violino cremonese portatore di un tremendo segreto, che affascina e colpisce chiunque finisca per suonarlo, pervaso dalla sua perfezione, ma che sarà presente nel momento fatale della vita di cinque diversi uomini.

Il pubblico della conferenza potrà seguire in anteprima le prove del concerto nella sessione di martedì 22 dicembre, dalle 15.30 alle 18.00, sempre all’Auditorium. Impariamo il concerto: racconti e ascolti dal grande repertorio sinfonico è il ciclo con cui la Fondazione Toscanini presenta agli appassionati di Parma i brani che, da ora a fine maggio 2016, costituiranno la parte principale del repertorio sinfonico che la Filarmonica Arturo Toscanini e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna eseguiranno nei loro concerti pubblici, la maggior parte dei quali ospitati dall’Auditorium Paganini.

L’accesso alla conferenza ed all’anteprime del concerto è possibile attraverso il pagamento della cifra simbolica di 1 euro, costo del singolo biglietto. Gli ingressi possono essere prenotati all’URP della Fondazione Toscanini, situato all’Auditorium Paganini (0521-200145, oppure 0521-391322, biglietteria@fondazionetoscanini.it), a disposizione anche per ulteriori informazioni, o acquistati nelle sedi delle manifestazioni. Il programma completo è sul sito www.fondazionetoscanini.it L’iniziativa è sostenuta da Dallara Automobili e da Cedacri Group.