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Fra università e contemporaneità

 

MICO – Musica Insieme COntemporanea 2016 XI edizione

la cartolina

MIA – Musica Insieme in Ateneo 2016 XIX edizione

la cartolina

26 gennaio 2016 / 5 aprile 2016

 Una questione di ruoli. Nel già ricco panorama culturale in genere, e musicale in particolare, del quale può far vanto la città di Bologna, è estremamente importante che ciascun operatore incarni un ruolo ed occupi spazi ben precisi, determinati dalla domanda e dalle necessità della comunità in cui agisce. Da sempre la Fondazione Musica Insieme ha una vocazione specificamente cameristica, e porta avanti un impegno volto all’ampliamento del pubblico della classica, anche attraverso progetti mirati alla formazione dei giovani e alla divulgazione sul territorio metropolitano.

Questo impegno ha portato Musica Insieme a divenire, nei suoi ormai quasi trent’anni di attività, la stagione cameristica con un numero di abbonati fra i massimi in Italia, attraendo i principali interpreti anche in virtù di un’organizzazione accurata e di un’accoglienza competente e partecipe da parte del pubblico. Tratto distintivo di Musica Insieme del resto è proprio l’attenzione costante per un “altro pubblico”: quello degli appassionati, certamente, ma anche quello di chi per una somma di ragioni logistiche, generazionali, e purtroppo anche economiche, si trova spesso ai margini della vita concertistica della comunità, restando in qualche modo escluso o fortemente penalizzato ad esempio nella partecipazione ai concerti.
Si tratta dei molti giovani e giovanissimi studenti degli istituti scolastici e dell’Università, ma anche di tutti quei residenti nel territorio metropolitano che per motivi di organizzazione e di tempo non possono recarsi nel centro città per assistere alle principali stagioni musicali. Chi ama la musica, se può farlo, la cerca e la segue, ma sta principalmente all’operatore culturale, ed è da sempre un preciso intento di Musica Insieme, cercare quella ‘maggioranza silenziosa’ che potenzialmente amerà la musica e la seguirà, ma va aiutata o semplicemente incentivata a farlo.
Un impegno che d’altronde ha dato a Musica Insieme soddisfazioni sincere e risultati straordinari: basti pensare che ci avviciniamo al traguardo dei 30 anni d’attività, a coronare la vitalità e la costanza della nostra passione, ed in questi trent’anni abbiamo varato iniziative per la promozione del pubblico che hanno portato ai circa 300 abbonati di Musica per le Scuole, studenti degli istituti medi superiori da ormai 11 anni coinvolti nell’ascolto di alcuni concerti in stagione e preparati da apposite lezioni introduttive, o agli altrettanti abbonati di
Invito alla Musica, che da dodici anni vengono accompagnati a concerto da un servizio pullman gratuito che si snoda lungo una ventina di comuni del territorio. Ed è il caso delle rassegne MIA – Musica Insieme in Ateneo e MICO – Musica Insieme COntemporanea, giunte rispettivamente alla loro diciannovesima e undicesima edizione, che presentiamo quest’anno congiuntamente. Per questa nuova edizione infatti, MIA e MICO, l’Ateneo e la contemporanea, si daranno la mano, e a partire dall’edizione 2016 l’Università di Bologna ha concesso il proprio patrocinio anche a MICO. Un gesto che risponde a una volontà e una strategia ben precise: innanzitutto non vi è ascoltatore potenzialmente più ‘aperto’ all’esperienza della contemporanea del giovane, e del giovane studente in particolare. Pur rimanendo ovviamente aperta al pubblico dei ‘grandi’, MICO allargherà quindi ulteriormente la propria offerta concertistica con agevolazioni pensate per gli studenti (che oltre a partecipare gratuitamente ai concerti di MIA potranno accedere ai concerti di MICO al prezzo simbolico di 5 euro anziché ai 10 euro del biglietto intero. Uno sconto esteso ovviamente ai nostri abbonati ed agli Under 26 in genere).
L’intento formativo delle nostre rassegne si arricchisce così di un ulteriore tassello: mentre si riconfermano le conversazioni introduttive che precedono ormai per tradizione tutti i concerti di Musica Insieme in Ateneo, anche i concerti di Musica Insieme COntemporanea saranno aperti da uno strumento di divulgazione e approfondimento (più ‘contemporaneo’, visto il carattere della rassegna, e snello nella sua fruizione): quello delle brevi videoclip nelle quali artisti e autori presenteranno al pubblico il concerto che seguirà. Se infatti sin dalle origini lo spirito accademico e la valenza anche didattica dei momenti musicali erano per così dire inscritti nel DNA di Musica Insieme in Ateneo, a maggior ragione la formula divulgativa risulta tanto più adeguata e utile quando si tratta di introdurre il pubblico all’ascolto di musiche magari in prima esecuzione italiana, o che comunque rappresentano i molteplici linguaggi dell’oggi.
Venendo nel merito più specifico dei programmi musicali, ecco che se da un lato MICO, con l’ospitare da ormai più di un lustro un ensemble di riferimento per la contemporanea come il FontanaMIX, e nella collaborazione con la Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone”, dimostra l’attenzione e la valorizzazione dei talenti del nostro territorio, Musica Insieme in Ateneo corona a sua volta questa visione con la decisione di dedicare la sua XIX edizione alla celebrazione dei 350 anni dalla fondazione dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Un’istituzione dalla storia secolare e gloriosa, che ogni bolognese dovrebbe guardare con orgoglio per quanto essa ha significato e ancora significa per la città; un’istituzione che ha avuto come nume tutelare Padre Martini ed ha accolto nelle sue file i massimi musicisti della storia, da Mozart a Puccini, da Liszt a Ravel, da Brahms a Maxwell-Davies. Per questo Musica Insieme ha voluto dedicare all’Accademia l’intero cartellone della XIX edizione di Musica Insieme in Ateneo, un cartellone costruito proprio su quei nomi, che hanno costellato la storia dell’Accademia Filarmonica di Bologna. E affidato ad interpreti che ne sono spesso specialisti riconosciuti, come vedremo sfogliandone il programma, senza dimenticare il rapporto con altre illustri e attive realtà cittadine, come l’Orchestra del Collegium Musicum Almae Matris, compagine ufficiale dell’Ateneo bolognese, o la collaborazione con il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti, che concluderà come da tradizione il cartellone dei concerti.

MIA – Musica Insieme in Ateneo e MICO – Musica Insieme COntemporanea si realizzano grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, e con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Confcommercio Ascom Bologna e Unicredit SpA, cui si aggiunge la partnership tecnica di SOS Graphics.

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MICO – Musica Insieme Contemporanea 2016

XI edizione
Oratorio di San Filippo Neri (Via Manzoni, 5 Bologna)

26 gennaio / 15 marzo 2016

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Musica Insieme COntemporanea, giunta alla sua XI edizione dopo aver attraversato i territori più diversi, dedica il suo cartellone 2016 al sottile rapporto tra parola e suoni, da Schumann a Boulez, da Liszt a Sciarrino – sempre fecondo il legame fra le radici e il presente della musica. Una sorta di ritorno alle origini, in certo senso. Così ascolteremo la parola cantata. Così ascolteremo la parola recitata e incorniciata nel contesto di una partitura (quella di Feldman su testi di Beckett, il 24 febbraio, in collaborazione con la Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone”, con un omaggio a Pierre Boulez, grande capitano della contemporanea recentemente scomparso), e quindi nel suo riverberarsi sonoro e ritmico con i suoni e i ritmi della musica. Ascolteremo persino un poeta suonare il pianoforte, nel mentre alcuni compositori reciteranno i suoi versi in uno scambio di ruoli che non mancherà di incuriosire ed affascinare. Il tutto giocando su piani diversi, compresi quelli della storia. La scelta dei testi è ampia: spazia (ed ecco la storia come scorrere del tempo e mutare della cultura) da Baldassarre Castiglione a Samuel Beckett. E testi che ci condurranno dentro la storia, come nel caso di Different Trains di Steve Reich, dove le voci (registrate) sono quelle dei sopravvissuti alla Shoah. D’altronde sarebbe impossibile separare la parola e la musica dalla storia. La parola canta la storia e la storia stessa ha finito per essere influenzata da quel canto nel sovrapporsi e nell’intrecciarsi di ciò che è poesia con ciò che è accadimento. Non deve allora stupire che nell’aggrovigliarsi di tali corsi e ricorsi finiscano per prendere corpo gli omaggi, gesto deferente di riconoscenza verso chi alla storia delle arti ha dato il suo contributo con passione e devozione. Il primo già in apertura. Il concerto inaugurale – affidato il 26 gennaio al trio di solisti del FontanaMIXensemble, con il quale si rinnova dunque il sodalizio artistico – è dedicato a György Kurtág, cadendo nel 2016 il suo novantesimo compleanno. Dedica che sarà il fil rouge dell’intera rassegna: ognuno dei cinque concerti in programma comprenderà infatti alcuni lavori del compositore ungherese. Compositore che del resto ha trovato proprio nel rapporto con la parola una costante sorgente di linfa, dalla quale ha attinto per realizzare alcune tra le sue pagine più significative. Sarà Kurtág ad avvicinarci poi alla poesia dello svedese Tomas Tranströmer (appuntamento del 3 marzo con il violoncellista Francesco Dillon e il pianista Emanuele Torquati), e sarà ancora Kurtág con i suoi Hommage (concerto conclusivo del 15 marzo, di scena ancora il FontanaMIX e con loro lo Zero Vocal Ensemble) a tessere nuova trama sull’ordito della memoria, portandoci verso le pagine di quel Luciano Berio (con Cries of London), che ha saputo come pochi far musica con le parole. Voci di poeti, ma anche poeti che cercano voci, come nel caso di Federico García Lorca (4 febbraio, di scena il soprano Valentina Coladonato e il chitarrista Walter Zanetti), poeta che si ingegna nella composizione per farci ascoltare testi e melodie della Spagna popolare. Perché la parola è anche parola di popolo, magari anonima, ma non per questo meno efficace. Fino a Gesualdo da Venosa, in una comparazione iperbolica tra chi le parole amava scriversele da solo (Gesualdo appunto) e chi le parole amava trovarle tra le pagine dei poeti o nel canto di un gitano.

I biglietti di MICO saranno in vendita presso l’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI (via Manzoni, 5) il giorno del concerto a partire dalle 19,30. PREZZI: Posto unico € 10. Abbonati Musica Insieme, studenti Università e Conservatorio, Under 26 € 5

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MIA – Musica Insieme in Ateneo 2016
XIX edizione
Laboratori delle Arti / Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5)

28 gennaio / 5 aprile 2016

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Nel 1666 Vincenzo Maria Carrati fonda l’Accademia Filarmonica di Bologna con uno scopo chiaro: fare buona musica ed educare alla medesima i soci. Un obiettivo tutt’altro che semplice. Ancora oggi far buona musica ed educare alla medesima – nonostante l’istituzionalizzazione del compito – costa molta fatica e molto impegno. Per questo, la XIX edizione di Musica Insieme in Ateneo ricorderà i 350 anni dalla fondazione dell’Accademia Filarmonica di Bologna con un programma che in certo qual modo sancisce una comunanza d’intenti e d’impegno: offrire agli studenti universitari, per i quali l’ingresso è da sempre gratuito, una rassegna il cui cuore è costituito dai compositori che sono stati Accademici Filarmonici, ciascun concerto preparato da apposite conversazioni introduttive. Per arrivare al moderno conoscendo bene il passato. Un passato nel quale non può mancare Mozart, citato più volte dai diversi interpreti che si succederanno sul palco dell’Auditorium dei Laboratori delle Arti, a cominciare dal primo concerto, quello della pianista cinese Ran Feng, il 28 gennaio, fiore all’occhiello di un’altra gloriosa Accademia, quella pianistica “Incontri con il Maestro” di Imola, per proseguire con il recital della violinista Grazia Raimondi, l’11 febbraio, al suo fianco il pianista Giuliano Mazzoccante. Un passato nel quale non possono mancare neppure quei musicisti che hanno dato un contributo importante alla vita musicale bolognese, come Giuseppe Martucci, che fu peraltro alla guida del Liceo Musicale, filiazione appunto dell’attività dell’accademia. Ecco anche Ottorino Respighi, e Giacomo Puccini (lui pure aggregato filarmonico); e poi quel Josef Mysliveček, che nel 1770 incontrerà Mozart proprio a Bologna, e l’anno dopo sarebbe divenuto (con pieno merito!) Accademico filarmonico. E Padre Martini in persona, il tutto nel concerto affidato non per caso al Collegium Musicum (il 18 febbraio), compagine orchestrale dell’Università felsinea, che fin dagli esordi di Musica Insieme in Ateneo è partner della nostra Fondazione, con la direzione di Roberto Pischedda e solista Paolo Grazia, primo oboe dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e solista di importanti compagini italiane. Non mancherà poi chi sotto i portici di Bologna ha passeggiato amenamente. Franz Liszt, ad esempio. E poi Johannes Brahms, accostato dal Trio Ars et Labor ad un più ‘giovane’ Filarmonico, Maurice Ravel, per il concerto finale, il 5 aprile, in collaborazione con il Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti, altro sodalizio ormai tradizionale per Musica Insieme in Ateneo. Di Brahms avremo l’occasione di ascoltare anche un’integrale: quella delle sonate per violoncello, grazie a Vittorio Ceccanti, suo partner al piano Matteo Fossi, che ascolteremo il 10 marzo. Infine, come Padre Martini insegna, lo sguardo non può non posarsi anche sulla musica dei giorni nostri, con Peter Maxwell-Davies (di cui Ceccanti è accreditatissimo interprete, e dedicatario) e Giovanni Sollima, il cui brano è dedicato – anche questo in stile Filarmonica – a Grazia Raimondi, che lo eseguirà.

L’ingresso a tutti i concerti della rassegna è gratuito per gli studenti e il personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università di Bologna. I coupon, che danno diritto al ritiro del biglietto, saranno in distribuzione – previa presentazione del tesserino attestante lo stato di studente o dipendente – presso la sede dell’URP in Largo Trombetti n. 1, dal giovedì della settimana precedente ciascun concerto (Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì dalle 9 alle 12,30; Martedì e Giovedì dalle 14,30 alle16,30). Il giorno del concerto, tutti i cittadini potranno ritirare i coupon ancora disponibili, recandosi all’URP negli orari di apertura. La sera del concerto, a partire dalle 19,30, sarà possibile ritirare i biglietti nel foyer dell’Auditorium dei Laboratori delle Arti: studenti e personale dell’Università, a presentazione del tesserino, avranno diritto al biglietto gratuito, mentre per tutti i cittadini il biglietto avrà un costo di € 5.

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