Lucia di Lammermoor a Palermo con Elena Mosuc e Nadine Sierra

Lucia di Lammermoor stellare al Teatro Massimo

Protagoniste Elena Mosuc e Nadine Sierra, il direttore Frizza debutta l’opera

PALERMO. Due star della lirica per Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, che debutta al Teatro Massimo mercoledì 30 marzo alle 20.30, per la regia di Gilbert Deflo (il 29 alle 18.30 la prova generale a favore di Ail). Sono la rumena Elena Mosuc e l’americana di origini portoghesi e portoricane Nadine Sierra, l’una nel primo cast, l’altra nel secondo cast, entrambi di grandissimo livello. Elena Mosuc ha alle spalle un’enorme carriera in tutto il mondo e arriva a Palermo per Lucia, il suo cavallo di battaglia. Nadine Sierra, contesa da tutti i teatri internazionali, è un astro nascente che canta in Italia per la prima volta questo ruolo, dopo Rigoletto alla Scala. E anche Riccardo Frizza, che è sul podio, debutta Lucia, così come Giorgio Berrugi è per la prima volta nei panni di Edgardo. La Lucia di Lammermoor dei debutti eccellenti. Scene e costumi di William Orlandi, luci di Roberto Venturi, coreografia di Giuseppe Bonanno, Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo (maestro del Coro Piero Monti). Allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con il Teatro delle Muse di Ancona.

Ma c’è un’altra ragione di eccezionalità di quest’allestimento dell’opera, che Donizetti scrisse in sole cinque settimane e che andò in scena per la prima volta nel 1835: ed è l’uso dell’armonica a bicchieri (o glasharmonika) – strumento dal timbro ipnotico usato molto di rado che un tempo si diceva provocasse crisi nervose in chi lo suonava – nella scena di follia della protagonista. Lucia impazzisce dopo avere ucciso Arturo, l’uomo che è stata costretta a sposare per volere del fratello. Lei ama Edgardo, malgrado le famiglie siano lacerate da un antico odio. Donizetti scelse di accompagnare la celebre scena della follia proprio con l’armonica a bicchieri per rendere l’arcana “armonia celeste” udita da Lucia, ma anche per suggerire agli ascoltatori la connessione con la malattia psichica. A suonarla, Sascha Reckert. In gran parte degli allestimenti lo strumento viene sostituito dal flauto.

Lucia fu l’opera che sancì il sodalizio artistico tra Gaetano Donizetti e il librettista Salvatore Cammarano. Già dalla prima messa in scena si registrarono entusiastici consensi grazie anche ai grandi interpreti. Nei panni di Edgardo, il tenore Gilbert Duprez, passato alla storia come l’inventore del “do di petto”.

“Il soggetto è tratto dal romanzo gotico di Walter Scott The Bride of Lammermoor, che collocò il suo romanzo nella Scozia del 1689. La fama echeggiò anche in ambito letterario, tant’è che venne citata in Madame Bovary di Gustave Flaubert e in Anna Karenina di Tolstoj. Il regista Gilbert Deflo lo colloca nell’epoca della sua creazione, il XIX secolo. “Il ciclo dell’odio e della vendetta – spiega il regista - è un tema ricorrente nel melodramma del XIX secolo, che ne rappresenta l’eterno ritorno. Gli effetti fatali che il mondo maschile esercita sull’anima femminile trovano emblematica incarnazione nella figura di Lucia, che a ciò risponde con l’unico antidoto di cui dispone: l’abbandono del corpo e dell’anima. Situando Lucia di Lammermoor nell’epoca della sua creazione, ho voluto fare vivere questa follia in modo autentico, per trasformare la finzione illusoria dell’opera in un evento assolutamente reale”.


 

LUCIA DI LAMMERMOOR

Dramma tragico in tre atti

Libretto Salvadore Cammarano

Musica Gaetano Donizetti

 

Direttore Riccardo Frizza

Regia Gilbert Deflo

Scene e costumi William Orlandi

Luci Roberto Venturi

Coreografia Giuseppe Bonanno

 

Personaggi e interpreti

Enrico Marco Caria (30 marzo, 1, 3, 5 aprile) Simone Del Savio (31 marzo, 2 aprile)

Lucia Elena Mosuc (30 marzo, 1, 3, 5 aprile) Nadine Sierra (31 marzo, 2 aprile)

Edgardo Giorgio Berrugi (30 marzo, 1, 3, 5 aprile) Jean-François Borras (31 marzo, 2 aprile)

Raimondo Luca Tittoto

Alisa Patrizia Gentile

Arturo Emanuele D’Aguanno

Normanno Francesco Pittari

Glassharmonika Sascha Reckert

Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo

Maestro del Coro Piero Monti

ALLESTIMENTO DEL TEATRO MASSIMO IN COPRODUZIONE CON IL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA

Realizzazione scenografica fondali fotografici Peroni (Milano); Costumi Arrigo (Milano); Parrucche Audello (Torino); Calzature Sacchi (Firenze)
Durata dello spettacolo: 2 ore e 40 minuti con un solo intervallo (tra secondo e terzo atto)

30, 31 marzo, 1, 2, 3, 5 aprile 2016


 

Riccardo Frizza

Nato a Brescia, completa i suoi studi presso il Conservatorio di Musica di Milano e l’Accademia Chigiana di Siena. Dal 1994 al 2000 è Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Brescia. Nonostante la giovane età, è uno dei più accreditati interpreti del melodramma italiano in campo internazionale. È più volte ospite del Rossini Opera Festival di Pesaro, del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del Festival di Martina Franca, del Festival Verdi a Parma, del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

All’estero si esibisce presso il Festival Radio France et Montpellier, il Festival di Wexford, il Festival di Aix-en-Provence, il Festival di Saint-Denis, il Festival Mozart de La Coruña, la Filarmonica di San Pietroburgo, alla Royal Festival Hall di Londra, all’Opéra di Marsiglia, presso il Théâtre de La Monnaie di Bruxelles, all’Opéra di Lione, alla Hercules Saal di Monaco di Baviera, alla Sala Nezahualcóyotl di Città del Messico, al São Carlos di Lisbona, al 42esimo Festival internazionale di Osaka. Negli Stati Uniti si esibisce alla Washington National Opera, Seattle Opera, alla San Francisco Opera e al Metropolitan di New York.

Dirige, tra le altre, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Sachsische Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, i Wiener Symphoniker, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la ORF-Vienna Radio Symphony, l’Orchestre National de Montpellier, la Philarmonia Orchestra di Londra, la Tokyo Philarmonic Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra e Kyoto Symphony Orchestra.

Ha diretto con enorme successo la prima esecuzione di Armida al Metropolitan di New York. Nel 2013, in occasione delle celebrazioni verdiane, ha debuttato al Teatro alla Scala, con una nuova produzione di Oberto, Conte di San Bonifacio per la regia di Mario Martone, e all'Arena di Verona dirigendo il Gala Verdi e Rigoletto. Nel 2015 torna a Verona per inaugurare la stagione con Nabucco, inaugura la stagione anche della Fenice di Venezia con Tosca e Traviata, e nella Piazza Indipendenza di Reggio Calabria dirige mille musicisti tra Orchestre giovanili, sinfoniche, di fiati e cori di tutta la provincia.

Per la Decca ha registrato il recital di Juan Diego Florez dedicato a Bellini e Donizetti con l’Orchestra Sinfonica “G.Verdi” di Milano, vincendo il Cannes Classical Award 2004. Di recente sono stati pubblicati il CD di Matilde di Shabran (Decca) e i DVD di Armida di Rossini e La fille du régiment (Decca), Nabucco e Maria Stuarda (Dynamic) e Tancredi (TDK).

A febbraio ha diretto Maria Stuarda al Metropolitan di New York. Tra i prossimi impegni: I Capuleti e i Montecchi al Liceu di Barcellona, Linda di Chamounix al Teatro dell’Opera di Roma, Otello di Verdi al Macerata Opera Festival e Lucia di Lammermoor all’Opéra Bastille.

Gilbert Deflo

Nato nelle Fiandre, ha compiuto gli studi di regia teatrale a Bruxelles presso l’Istituto superiore d’Arte e Spettacolo. Nel 1965 è approdato al Piccolo Teatro di Milano, dove si è perfezionato sotto la guida di Giorgio Strehler.

La prima regia lirica di respiro internazionale è del 1973 per L’amore delle tre melarance di Prokof’ev all’Opera di Francoforte. Dal 1981 al 1987 lavora come regista stabile al Théâtre Royal de la Monnaie dove firma numerosi allestimenti.

Il suo debutto in Italia sulla scena lirica risale al 1989 a Palermo con Fra Diavolo di Auber, seguito dal Trittico pucciniano a Catania, Rigoletto alla Scala, Carmen, Tosca, Faust e Falstaff a Macerata e Cavalleria rusticana e Pagliacci all’Arena di Verona. Parallelamente ha proseguito la carriera internazionale con la realizzazione di regie nei più grandi teatri: Il barbiere di Siviglia, Pélleas et Melisande, Le grand macabre di Ligeti ad Amburgo; La donna senz’ombra alla Welsh National Opera; Aida alla Scottish Opera; La dama di picche al Liceu di Barcellona; La clemenza di Tito e Così fan tutte a Losanna; La bohème al Teatro Colón di Bueno Aires; Rigoletto e La Gioconda a Zurigo; Manon e Don Quichotte di Massenet, L’amore delle tre melarance (in una nuova versione dopo quella di Catania), Un ballo in maschera, Luisa Miller e La sposa venduta di Smetana all’Opéra di Parigi; Serse di Händel e Semiramide di Rossini al Théâtre des Champs Élysées di Parigi; Manon Lescaut alla Deutsche Oper di Berlino, in un allestimento poi ripreso al Teatro Carlo Felice di Genova.

Si è anche confrontato con successo con l’opera barocca: tra le molte produzioni spiccano L’incoronazione di Poppea e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi a Montpellier (poi riprese a Tokyo), Croesus di Keiser alla Staatsoper di Berlino e L’Orfeo di Monteverdi a Barcellona.

È stato inoltre l’artefice della messa in scena di tre prime assolute: Der Traumgörge di Zemlinsky a Norimberga nel 1980, Thijl di Van Gilse ad Amsterdam e La forêt di Liebermann a Ginevra nel 1982. Di recente ha lavorato soprattutto in Giappone (Manon Lescaut e Cavalleria rusticana e Pagliacci al New National Theatre di Tokyo) e in Cina (Nabucco con Placido Domingo, Der Rosenkavalier e prossimamente Roméo et Juliette al National Centre for the Performing Arts di Pechino).

William Orlandi

Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si è affermato come uno dei più apprezzati scenografi e costumisti soprattutto del teatro d’opera. Nel corso della sua lunga carriera, ha collaborato con numerosi registi di fama internazionale, fra i quali Alberto Fassini, Gino Landi e Lorenzo Mariani. Inoltre ha più volte lavorato al fianco di Giancarlo Menotti e Peter Ustinov.

Dal 1987 collabora stabilmente con Gilbert Deflo, insieme al quale ha firmato spettacoli per i teatri di tutto il mondo, fra cui quelli di Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Ginevra, Losanna, Milano, Montepellier, Parigi e Zurigo. Per il Teatro Massimo ha realizzato, tra gli altri, Tosca, Agrippina, Roméo et Juliette, Lakmé e Aida.

Roberto Venturi

Direttore della fotografia, si stabilisce in Francia nel 1979, dove comincia a occuparsi di teatro di prosa e di opera. Nel primo ambito si segnala per numerose produzioni allestite con la Comédie Française al fianco dei registi Jean Pierre Vincent, Claude Régy e Jorge Lavelli. Lavora inoltre con André Kontchalowski e Jerôme Deschamps.

Per quanto riguarda il teatro d’opera, si propone regolarmente accanto a grandi personalità della scena internazionale, prendendo parte alla messa in scena di molti titoli di repertorio nell’ambito di rassegne importanti e su palcoscenici prestigiosi: ricordiamo Die Zauberflöte e Le comte Ory al Festival d’Aix en Provence, Rigoletto per le Chorégies d’Orange, Il ratto dal serraglio e Serse al Grand Théâtre di Ginevra, Les contes d’Hoffmann, Guillaume Tell e Katia Kabanova all’Opéra Royale de Wallonie; Tristan und Isolde e Carmen all’Opéra di Monte-Carlo, Anna Bolena e Lulu all’Opéra di Metz, Il castello del principe Barbablu e Ariadne auf Naxos all’Opéra du Rhin.

Recentemente ha firmato il disegno luci per Tosca al Teatro Lirico di Cagliari, Die Frau ohne Schatten al Theatre de la Monnaie di Bruxelles, San Piero Corsu (la sola opera in lingua corsa) a Marsiglia, Manon Lescaut, Cavalleria Rusticana e Pagliacci all’Opera di Tokyo, Freischütz all’Opera di Macao. Prossimamente sarà all'Opera di Telaviv per Roméo et Juliette.

Giuseppe Bonanno

Inizia lo studio della danza classica a Catania con Maria Patti e successivamente con Salvo Di Mauro e si specializza come ballerino e coreografo. Vincitore di borsa di studio del Centro Internazionale Danza di Roma, studia con maestri di fama internazionale. Ha danzato al Teatro Massimo Bellini di Catania, al Teatro Regio di Torino, a Cannes, Macao (Cina), Torre del Lago e al Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 1995 lavora costantemente con il Teatro Massimo e dal 2001 è tersicoreo stabile del corpo di ballo, ricoprendo anche ruoli da solista e primo ballerino che spaziano dal repertorio classico a quello moderno, collaborando con coreografi, registi, cantanti, musicisti e danzatori di fama internazionale.

Marco Caria

Si è diplomato presso il Conservatorio di Sassari, dove ha conseguito una borsa di studio per approfondire gli studi di canto presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Dal 2005 ha proseguito gli studi con Mirella Freni. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso Tito Gobbi nel 2004 (premio speciale della giuria), il prestigioso premio Nicolai Ghiaurov, il XX Concorso Vocale Internazionale Iris Adami Corradetti a Padova e due premi al concorso internazionale di Placido Domingo “Operalia” nel luglio 2007 – tra cui il primo premio assegnato dal pubblico.

Ha fatto il suo debutto in Nord America con l'Orchestra Sinfonica di Cincinnati nel maggio 2008 ne La forza del destino diretta da James Conlon. Durante la stagione 2008-09 si è esibito due volte al Teatro La Fenice di Venezia prima con Pagliacci e poi con Maria Stuarda. È tornato negli Stati Uniti nel 2009 per il suo debutto operistico sul palcoscenico con l'Opera di Cincinnati, come Rodrigo in Don Carlo dove ha riscosso un grande successo di critica. Nell’estate del 2012 ha fatto il suo ritorno all’Opera di Cincinnati con La bohème.

Nel 2010 si è esibito in un concerto gala al Verbier Festival in Svizzera e ha debuttato alla Staatsoper di Vienna dove poi ha cantato ne La bohème, Il barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, L’elisir d’amore, Simon Boccanegra, Pagliacci, Falstaff, Werther e Lucia di Lammermoor. Ricordiamo poi Maria Stuarda a Trieste e al Teatro San Carlo di Napoli, Simon Boccanegra all’Opera di Roma, La bohème a Shangai, Seoul e all’inaugurazione del rinnovato Teatro Colón di Buenos Aires. Nell’estate del 2012 è tornato alla Cincinnati Opera, e poi al Savonlinna Opera Festival, con il ruolo di Giorgio Germont ne La traviata.

I suoi impegni recenti e futuri includono: Simon Boccanegra a Roma, sotto la direzione di Riccardo Muti, e a Parma, Falstaff a Los Angeles, Lucia di Lammermoor ad Amsterdam e Barcellona, Roberto Devereux a Vienna, Un ballo in maschera a Bologna e La traviata a Venezia.

Simone Del Savio

Diplomato in canto al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, vince i concorsi internazionali “Toti Dal Monte” e “Riccardo Zandonai”. Nel 2007 gli viene conferita dallo stato austriaco la medaglia EW.

Debutta con Prima la musica e poi le parole di Salieri e ben presto le sue doti vocali vengonno messe in luce con Il Viaggio a Reims per il Rossini Opera Festival (Don Profondo) e per il Teatro alla Scala (Don Alvaro); L'elisir d'amore (Belcore) al Teatro Massimo di Palermo e al Teatro Alighieri di Ravenna; L'elisir d’amore (Dulcamara) e Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) all'Opera di Roma; La bohème (Schaunard) al Covent Garden di Londra, al Comunale di Firenze, al Teatro Regio di Torino, alla Staatsoper di Monaco, a Caracalla, all’Opéra Garnier di Parigi, al Teatro Massimo di Palermo; Rigoletto (Monterone) all'Opéra Bastille di Parigi; La Cenerentola (Alidoro) al Teatro Verdi di Trieste; Don Giovanni (Leporello) al Teatro La Fenice di Venezia, allo Stadttheater Klagenfurt e all’Opéra di Toulon; Le Nozze di Figaro (Figaro) al Teatro Verdi di Sassari; Così fan tutte (Guglielmo) per la Saint Paul Chamber Orchestra negli Stati Uniti sotto la direzione di Roberto Abbado.

La maturità vocale lo porta sempre più verso ruoli di Donizetti, del primo Verdi e di Puccini. Canta ne I puritani al Comunale di Bologna e al Regio di Torino; in Lucrezia Borgia e in Lucia di Lammermoor al Regio di Torino; in Poliuto al Donizetti di Bergamo; nei panni del protagonista in Don Pasquale in tournée nei teatri francesi; ne Il Turco in Italia al Regio di Torino; ne La traviata alla Deutsche Oper di Berlino e al Grand Théâtre di Ginevra; ne La bohème al Comunale di Bologna e alla Vlaamse Oper di Anversa; in Madama Butterfly alla Deutsche Oper di Berlino.

Tra gli impegni futuri Lucia di Lammermoor e La bohème (Marcello) al Teatro Regio di Torino, La traviata al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, La bohème (Schaunard) al Festival di Savolinna, Così fan tutte (Don Alfonso) all’Opéra di Parigi e all’Opéra de Massy.

Elena Mosuc

Nata a Iasi (Romania), prima ancora di concludere gli studi presso il locale conservatorio debutta come solista presso il Teatro dell’Opera della sua città natale. Tra i premi ricevuti, il Bellini d’Oro di Catania (1995), il Premio Zenatello di Verona (2002), la Siola d’oro e la Medaglia dell’Alto Patrocinio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (entrambi nel 2009). Nel 2005 il Presidente della Romania l’ha insignita del titolo di Ufficiale, la più alta onoreficenza che possa essere conferita ad un musicista nel paese. Nel 2009 ha ottenuto il dottorato in musica con “Summa cum Laude” presso l’Università di Bucarest con la tesi: “Il tema della pazzia nell’opera italiana della prima metà dell’Ottocento”.

Ha partecipato alle stagioni dei più importanti teatri d’Europa (Barcellona, Salisburgo, Monaco, Londra, Milano, Verona, Dresda, Amburgo, Berlino, Vienna, Parigi, Londra, Venezia, Roma, Bruxelles, Amsterdam), Stati Uniti (New York, Dallas), Giappone e Cina. Inoltre si esibisce regolarmente come solista in concerti sinfonici, lavorando con direttori come Sir Colin Davis, James Conlon, Fabio Luisi, Bruno Campanella, Bertrand de Billy, Daniel Oren, Gustavo Dudamel, Daniel Harding, Ivor Bolton e Gianandrea Noseda.

L’attività operistica le ha dato l’opportunità di collaborare con registi come Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Nicolas Joël, Cesare Lievi, Jonathan Miller, Giancarlo Del Monaco, Renata Scotto, Andrei Serban, Grischa Asagaroff e Graham Vick e con illustri maestri come Nikolaus Harnoncourt, Franz Welser-Möst, Christoph von Dohnányi, Placido Domingo, Marco Armiliato, Paolo Carignani, Adam Fischer, Marc Minkowski, Michel Plasson, Nello Santi, Carlo Rizzi, Peter Schneider e Marcello Viotti.

Momenti culminanti delle recenti stagioni sono stati i sensazionali successi come Regina della Notte ad Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Roma, Tokyo e Shanghai, nonchè i suoi applauditi debutti in Norma, Faust, La sonnambula, Turandot (Liù), La bohème, Il corsaro e Maria Stuarda a Zurigo e alla Staatsoper di Berlino. Tra le altre opere interpretate nei teatri di tutto il mondo, La traviata, Lucia di Lammermoor, I puritani, Anna Bolena, Carmen, Rigoletto, Don Giovanni (Donna Anna), Arianna a Nasso e tutti i ruoli femminili principali ne Les contes d’Hoffmann alla Staatsoper di Amburgo e al Teatro dell’Opera di Zurigo. Ha debuttato alla Scala in La traviata sotto la direzione di Lorin Maazel e di recente come Micaela in Carmen, al Metropolitan Opera di New York come Olympia e alla Dallas Opera come Lucia. Tra i prossimi impegni: La traviata a Berlino e Roberto Devereux e Lucrezia Borgia a Bilbao.

Nadine Sierra

Nata in Florida da madre portoghese e padre di origine portoricana e italiana, è la più giovane vincitrice delle audizioni del Metropolitan Opera National Council e della Marilyn Horne Foundation. Dopo il debutto ancora adolescente con la Palm Beach Opera, si è poi laureata presso il Mannes College of Music di New York e ha seguito l’Adler Fellowship Program alla San Francisco Opera, dove ha fatto il suo debutto nella compagnia nel 2011, creando il doppio ruolo di Juliet e Barbara insieme a Thomas Hampson nella prima rappresentazione assoluta di Heart of a Soldier di Christopher Theofanidis. Nel 2010 ha vinto i primi premi alla George London Competition, alla Gerda Lissner International Competition e alla Loren Zachary Competition. Nel 2013 è stata prima classificata ai concorsi Neue Stimmen, Caballé e Dunne. Ha inoltre ricevuto borse di studio dalla Richard Tucker Music Foundation.

Nella stagione 2015-2016 debutta all’Opéra di Parigi, al Metropolitan di New York, al Teatro alla Scala di Milano e alla Staatsoper di Berlino. A Parigi debutta nel ruolo di Zerlina in Don Giovanni, canta poi in Rigoletto al Metropolitan a dicembre e alla Scala a gennaio. A marzo debutta alla Staatsoper di Berlino con Daniel Barenboim interpretando per la prima volta Amore in Orfeo ed Euridice di Gluck, in un nuovo allestimento con la regia di Jürgen Flimm e le scene di Frank Gehry.

Tra i principali appuntamenti della prossima stagione ricordiamo il ritorno alla San Francisco Opera come Pamina in Die Zauberflöte e Lucia di Lammermoor nel nuovo allestimento di Michael Cavanagh, e al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia per A Midsummer Night’s Dream di Britten. Ha inoltre cantato in recitals a Washington e Cincinnati e ha preso parte al Concerto dell’Anno Nuovo del Teatro La Fenice di Venezia, trasmesso in diretta televisiva. Nel corso delle stagioni passate ha inoltre cantato al Teatro di San Carlo di Napoli e con la San Francisco Symphony diretta da Michael Tilson Thomas, e concerti in luoghi prestigiosi quali la Carnegie Hall e la Corte Suprema degli Stati Uniti, dove si è esibita con Joseph Calleja e Thomas Hampson.

Giorgio Berrugi

Canta regolarmente nei teatri e festival più rinomati tra cui il Teatro alla Scala, la San Francisco Opera, il Gewandhaus di Lipsia, il Concertgebouw di Amsterdam, la Suntory Hall di Tokyo, la Wigmore Hall a Londra, il Festival di Savonlinna e l'Arena di Verona. Collabora spesso con eminenti direttori quali Zubin Mehta, Christian Thielemann, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel, Daniel Oren, Pinchas Steinberg, Nicola Luisotti, Myung-Whun Chung e Jaap van Zweden.

Iniziata la sua carriera musicale come clarinettista, è vincitore di numerosi premi internazionali sia in qualità di solista che per la musica da camera avendo fatto parte del 'Duo Alban Berg'. È stato inoltre primo clarinetto dell'Orchestra Sinfonica di Roma. Inizia gli studi vocali nel 2007 e dopo pochi mesi debutta al Teatro La Fenice di Venezia come Rodolfo ne La bohème.

Dal 2010 al 2013 fa parte della compagnia della Semperoper di Dresda, dove debutta ruoli importanti quali Don José in Carmen, Riccardo ne Un ballo in maschera, Cavaradossi in Tosca, Nemorino ne L'elisir d'amore, il Duca di Mantova in Rigoletto e Gennarino nella prima mondiale di Gisela di Hans Werner Henze.

Fra gli impegni recenti spiccano Roméo et Juliette di Gounod all'Arena di Verona; Luisa Miller al Teatro di San Carlo di Napoli; il debutto nel ruolo di Hoffmann a Piacenza; La bohème al Teatro Massimo di Palermo; Cavaradossi all'Opéra di Marsiglia; Simon Boccanegra a Dresda. Inoltre si è esibito nel Requiem di Verdi a Palermo, Lucerna, Salerno, Manchester, al Théâtre des Champs-Élysées e a Milano con la Filarmonica della Scala sotto la direzione musicale di Zubin Mehta.

La stagione 2015/2016 lo vede nuovamente come Gabriele Adorno al Teatro alla Scala; come Rodolfo a Salerno, a Oviedo e a Berlino (Deutsche Oper); come Edgardo a Palermo e a Torino; in Macbeth al Palau de les Arts Reina Sofia a Valencia; e nel Requiem di Verdi all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Interpreterà inoltre Gabriele Adorno e il Requiem di Verdi in tournée col Teatro Regio di Torino a Hong Kong. Tra gli impegni futuri si segnalano poi il Tenore italiano in Der Rosenkavalier alla Royal Opera House di Londra e La traviata alla Lyric Opera di Chicago.

Jean-François Borras

Inizia gli studi di canto presso l'Académie de Musique Rainier III de Monaco con Marie-Anne Losco e si perfeziona poi con Michèle Command e Gabriel Bacquier.

Inizia rapidamente la sua carriera cantando Alfredo a Mannheim, Edgardo a Graz, Des Grieux a Roma e al Palau de les Arts di Valencia, il Duca in Rigoletto a Rouen, Caracalla, Atene e Genova. Canta Roméo et Juliette di Gounod a Trieste, Verona e Genova, La bohème a Trieste, Aachen e Graz. Dal 2007 siesibisce su i più importanti palcoscenici internazionali.

È stato diretto, tra gli altri, da Alain Guingal, Evelino Pido, Daniel Oren, Patrick Fournillier, Daniele Callegari, Fabrizio Carminati, Michel Plasson, Alain Altinoglu e Stéphane Denève.

Nelle ultime stagioni ha interpretato le Chevalier Des Grieux in Manon all’Opéra Bastille e alla Staatsoper di Vienna, Robert le Diable al Covent Garden, La traviata a Monte Carlo, Les dialogues des carmélites all’Accademia di Santa Cecilia di Roma e ha debuttato alla Metropolitan Opera di New York sostituendo Jonas Kaufmann in Werther ottenendo un grande successo di pubblico e critica. Recentemente ha eseguito La bohème al Metropolitan di New York, Macbeth al Théâtre des Champs Élysées, Thaïs all’Opera di São Paolo in Brasile.

Tra i prossimi impegni, Werther e Thaïs al Metropolitan, La bohème, Manon e Faust alla Staatsoper di Vienna, Faust all'Opéra di Marsiglia.

Luca Tittoto

Ha iniziato la carriera artistica vincendo il Concorso Lirico Giuseppe Di Stefanonel 2006 a Trapani per il ruolo di Don Alfonso in Così fan tutte.

Tra gli impegni degli ultimi anni, nel 2014 ha cantato alla Bayerische Staatsoper di Monaco la parte di Giove ne La Calisto di Cavalli, diretto da Ivor Bolton, e in concerto ha partecipato alla prima esecuzione in tempi moderni de La Concordia dei Pianeti di Caldara, alla Konzertsaal di Dortmund, con La Cetra diretta da Andrea Marcon, oggi in cd per Deutsche Grammophon. Ha cantato in Guillaume Tell a Torino (versione italiana) e Bologna (versione originale), e ancora al Festival di Edinburgo diretto da Gianandrea Noseda. Ha ottenuto un successo personale a Aix en Provence come Re di Scozia nella produzione di Richard Jones di Ariodante di Händel diretto da Andrea Marcon, ripreso nel gennaio 2016 all'Opera di Amsterdam. Nel dicembre 2014 ha cantato la Messa in Si minore di Bach alla Konzerthaus di Berlino, mentre a Basilea nel 2015 ha cantato Creon in Medée di Charpentier, cui sono seguiti il Requiem di Mozart all'Accademia di Santa Cecilia, Don Alfonso in Così fan tutte alla Bayerische Staatsoper, Alidoro in La Cenerentola di Rossini al Teatro di San Carlo di Napoli. Ha inoltre registrato di recente un nuovo disco monteverdiano con Magdalena Kozena (DG) e Partenope di Händel con Philippe Jaroussky (ERATO). Al Concertgebouw di Amsterdam ha cantato La Fida Ninfa di Vivaldi, mentre nel'ottobre 2015 ha debuttato al Teatro Real di Madrid in Alcina di Handel.

Fra i suoi prossimi impegni Il barbiere di Siviglia (Basilio) al Teatro Comunale di Bologna, Carmen al Teatro Regio di Torino, Colline in La bohème alla Royal Opera House Covent Garden.

Patrizia Gentile

Diplomata in Conservatorio, è stata vincitrice dei concorsi per la Scuola di Perfezionamento per Giovani Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano e per il Corso di Perfezionamento in Canto del  Centro Lirico del Teatro Massimo di Palermo e del Concorso Internazionale Opera Barga. Debutta al Massimo di Palermo nella prima rappresentazione italiana di Don Perlimplin di V. Rieti e continua la propria attività professionale esibendosi nei maggiori teatri lirici italiani quali il Teatro alla Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Bologna, il Lirico di Cagliari, il Massimo Bellini di Catania, La Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari, il Rendano di Cosenza, il Carlo Felice di Genova, nonché altri teatri di tradizione quali il Teatro del Giglio di Lucca, il Pergolesi di Jesi, il Fraschini di Pavia, il Comunale di Livorno, e all’estero a Tokyo, Nagasaki e Kobe, Wiesbaden e Amburgo. Ha cantato con la prestigiosa direzione di maestri quali G. A. Gavazzeni, G. Kuhn, P. Maag, D. Oren, D. Renzetti, B. Bartoletti, H. Soudant, M. Arena, R. Weikert, W. Humburg , A. Licata, S. Ranzani, F. M. Carminati e registi come G. Strehler, G. Deflo, F. Crivelli, A. Fassini, G. Landi, G. Vick, S. Sequi, V. Puecher, G. Albertazzi, P. L. Pizzi, M. Bolognini, V. Hewit, D. Krief, Comencini, S. Vizioli, T. Servillo.

È docente di ruolo di Arte Scenica e di Canto nei Conservatori di Musica di Stato.

Emanuele D’Aguanno

Compie gli studi musicali presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza e si perfeziona con William Matteuzzi e Ramon Vargas. Dopo essersi distinto al concorso “Toti dal Monte” di Treviso (Paolino ne Il matrimonio segreto di Cimarosa), inizia subito un'intensa attività che lo porta rapidamente ad esibirsi in molti prestigiosi teatri in Italia ed all’estero.

Nel 2004 è finalista per il ruolo di Nemorino ne L’elisir d’amore al Concorso As.Li.Co. L’anno successivo debutta al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca ne Lo sposo di tre e marito di nessuna di Cherubini diretto da Dimitri Jurowskj.

Il suo repertorio include opere di Purcell, Paisiello, Mozart, Cimarosa, Rossini, Donizetti, Britten, Wagner, Puccini, Wolf-Ferrari. Tra i ruoli interpretati, ha cantato L'elisir d'amore (Nemorino) diretto da Campanella e Die Frau ohne Schatten diretto da Mehta al Comunale di Firenze, L'elisir d'amore al Bunka Kaikan di Tokyo, Lucrezia Borgia con la regia di Christoph Loy, Der Rosenkavalier (Tenore italiano) e Turandot (Pong) diretto da Zubin Mehta, Così fan tutte (Ferrando) a Monaco di Baviera, Piramo e Tisbe di Hasse con Europa Galante diretto da Fabio Biondi al Festival di Pentecoste di Salisburgo e a Montpellier, Don Pasquale (Ernesto) all‘Olimpico di Vicenza e Don Giovanni (Don Ottavio) a Glyndebourne, la prima mondiale di Senso di Tutino con la regia di Hugo De Ana al Massimo di Palermo.

Francesco Pittari

Dopo gli studi musicali di violino e composizione inizia lo studio del canto e si diploma a pieni voti presso il conservatorio di Salerno. Dopo il debutto in Macbeth nel 2006 a Salerno inizia a lavorare con importanti teatri italiani e stranieri quali Arena di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Verdi di Salerno, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Guangzhou Opera House, Muscat Royal Opera House, Royal Opera House di Londra, Daegu Opera Festival, Fondazione La Verdi di Milano. Collabora con importanti direttori d'orchestra come Oren, Armiliato, Morandi, Jurowski, Acs, Pirolli, Aprea, Bisanti, Wilson, Wellber, Santi. Ha lavorato con registi quali: Zeffirelli, Pontiggia, Proietti, Homoki, Zambello, Ranieri, Scaparro, Gandini, De Tommasi, Giacchieri, Micheletto, De Plano, Mirabella, Stinchelli, Trespidi, Maestrini.

È un caratterista molto richiesto, con più di quaranta ruoli all'attivo. Tra i più significativi ricordiamo Ismaele in Nabucco, Arlecchino in Pagliacci, Tebaldo in I Capuleti e i Montecchi, Pong in Turandot, Un Incredibile in Andrea Chenier, Goro in Madama Butterfly, Spoletta in Tosca.

Partecipa nel 2014 alla tournée nel Sultanato dell'Oman della Fondazione Arena di Verona con I Capuleti e i Montecchi. All’Arena di Verona debutta nel 2011 con Aida per poi tornare nel 2013, 2014 e 2015; nella prossima stagione 2016 sarà impegnato in Aida, Carmen e Turandot. A dicembre 2015 è stato Mastro Trabucco in La forza del destino per la Fondazione Arena di Verona e Un Messaggero in Aida al Teatro Verdi di Salerno. Recentemente è stato Flavio in Norma al Teatro di San Carlo di Napoli.