Unione Musicale stagione 2016-2017

Cento appuntamenti con l'Unione Musicale

 

Il calendario dei concerti

I concerti per serie

Attività per bambini e famiglie

Informazioni di biglietteria

Superati i settant’anni di attività, l’Unione Musicale rilancia con una programmazione ricchissima per la Stagione 2016-2017: un centinaio di appuntamenti (59 concerti, 22 laboratori e spettacoli per bambini e famiglie, 20 titoli per le scuole) che vedranno protagonisti decine di artisti e di gruppi musicali, repertori variegati, dagli autori più classici alle rarità, con un unico denominatore comune: l’eccellenza.

Per quanto riguarda gli interpreti, saranno con noi i nomi più amati: da Katia e Marielle Labèque, András Schiff, Maria João Pires, i King’s Singers, Leonidas Kavakos, Yuja Wang, Salvatore Accardo, Mischa Maisky, Quartetto Emerson, Joshua Bell, Giuliano Carmignola, Mario Brunello, fino a Grygory Sokolov e ancora le voci stellari di Anna Caterina Antonacci, Ian Bostridge, Regula Mühlemann, Stéphanie Varnerin.

Siamo felici inoltre di avere con noi tantissimi altri assi del concertismo internazionale – Natalia Prishepenko, Patricia Kopatchinskaja, Isabelle Faust, Khatia e Gvantsa Buniatishvili – e italiano: tre dei migliori trii italiani con pianoforte (Trio Johannes e Trio di Parma, anche con Alessandro Carbonare, e Trio Debussy), il pianista Benedetto Lupo, i violinisti Sonig Tchakerian, Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, i violisti Simonide Braconi e Francesco Fiore, il violoncellista Enrico Bronzi, il cornista Alessio Allegrini.

Proseguiamo anche la nostra missione di valorizzazione dei giovani talenti ai quali offriamo concrete opportunità lavorative: cameristi, cantanti e pianisti che si esibiranno al Teatro Vittoria, ma anche singoli e formazioni che stanno già solcando le scene internazionali.

Tra tutti citiamo il Quartetto di Cremona – impegnato a completare l’integrale dei Quartetti per archi mozartiani – e Mishka Rushdie Momen, pianista segnalataci direttamente da sir András Schiff.

Varietà ed eccellenza caratterizzano anche le scelte sui repertori: si conclude l’avventura dell’esecuzione integrale dei Quartetti per archi e delle Sonate di Mozart affidate al Quartetto di Cremona e ad alcuni pianisti formatisi nel Conservatorio di Torino, prende invece avvio l’esplorazione dei madrigali di Monteverdi con il Vespro della Beata Vergine e i libri cremonesi.

Beatrice Rana e il Quartetto Modigliani concludono il ciclo dedicato a Quartetti e Quintetti di Schumann; Salvatore Accardo (in sestetto per Souvenir de Florence) quello dedicato a Čajkovskij e ancora le ultime Sonate del Classicismo con Schiff; Shakespeare e la Venezia di Shylock; esotismo e mitologia nel regno francese dei Luigi; otto stagioni (Vivaldi e Piazzolla) e la sfida tra viola da gamba e violoncello, tra Francia e Italia, tra Marais, Geminiani e Vivaldi.

Come di consueto l’intero cartellone viene articolato in serie di abbonamento. Alle serie Pari, Dispari, L’altro suono – dedicata esclusivamente al repertorio preclassico – Didomenica – con concerti realizzati la domenica pomeriggio, per andare incontro a diverse tipologie di pubblico – si aggiungono, novità di quest’anno, quattro serie di concerti realizzati al Teatro Vittoria che il pubblico ha già conosciuto e frequentato nell’ambito del progetto Atelier Giovani e che riteniamo ormai maturi per il grande pubblico. Le serie sono:

Young, pensata per valorizzare giovani interpreti di grande talento, che si stanno affacciando alla ribalta del concertismo internazionale

Mozart, con l’integrale dei Quartetti per archi e delle Sonate per pianoforte;

Voci in scena, dove la magia della voce viene raccontata dalla scena, capace di sottolineare la freschezza e la modernità del repertorio liederistico schubertiano e non solo;

Parigi, dedicato interamente al repertorio francese dell’Otto e Novecento.

Prosegue anche per questa stagione una formula consolidata e gradita al pubblico: i concerti al Teatro Vittoria saranno sempre preceduti da un aperitivo, alle ore 19.30, e da una guida all’ascolto realizzata da musicisti e musicologi per accompagnare il pubblico a un ascolto più consapevole e partecipe del concerto.

Accanto alla programmazione di concerti e al nutrito e consolidato cartellone per le scuole (che conterà ben 20 proposte dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, dalle materne ai licei), sono state potenziate e meglio strutturate le iniziative dedicate ai bambini e alle famiglie, che tanto successo hanno incontrato nella scorsa stagione.

Torna Ateliebebè. Primi suoni con mamma e papà, format con cadenza mensile, pensato per stimolare e sviluppare l’attitudine musicale di ciascun bambino secondo le sue potenzialità, le sue modalità e soprattutto i suoi tempi (per bimbi da 0 a 24 mesi) al quale si aggiunge il nuovo laboratorio Noteingioco. Divertirsi con la musica, per i bambini dai 18 ai 36 mesi, ideale prosecuzione del percorso di avvicinamento alla musica.

Si conferma inoltre il teatro musicale di Raccontami una nota. Favole musicali per famiglie: sei domeniche pomeriggio per conoscere l’universo dei suoni ed emozionarsi con le avventure di baroni, principi e imperatori, personaggi strampalati e compositori immortali.

Siamo orgogliosi di poter dichiarare che si tratta per la maggior parte di spettacoli commissionati dall’Unione Musicale spesso presentati in prima assoluta.

Le sedi sono quelle consuete: il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Teatro Vittoria – nostra dépendance creativa e spazio ideale per la musica classica, che invitiamo a conoscere meglio – ma anche i grandi auditorium cittadini della Rai e del Lingotto, oltre all’Auditorium della Fondazione Ferrero di Alba, dove verranno realizzati alcuni concerti della serie Didomenica.

Attenta alle iniziative musicali cittadine, nel 2017 l’Unione Musicale darà il suo apporto alla realizzazione del Festival che la Città di Torino dedicherà alla figura del compositore Antonio Vivaldi (che prosegue la felice esperienza del Festival Alfredo Casella nel 2016) con il concerto di Giuliano Carmignola e Mario Brunello del 12 aprile 2017.

Incontri, musica, teatro e cinema si intrecceranno in un percorso raffinato e affascinante, reso possibile dalla convergenza delle molte istituzioni culturali che alimentano il Festival.

Il miglior riconoscimento della qualità della nostra proposta nel suo complesso è innanzi tutto l’entusiasmo e la fedeltà con le quali il pubblico ci segue e, non meno importante, il supporto dei nostri sovventori sia pubblici (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte e Città di Torino) sia privati (Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Ferrero e, per i progetti dedicati all’infanzia, il magazine Giovani Genitori e Chicco) che continuano ad assicurarci il loro supporto, identificando nella nostra associazione una realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

La stagione I Concerti 2016-2017 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.

Il calendario dei concerti

I concerti per serie

Attività per bambini e famiglie

Informazioni di biglietteria


Che bocconi da gigante!

(Leporello, Don Giovanni, atto II)

Quando il giovane Giorgio Balmas iniziò a progettare concerti con la firma dell’Unione Musicale (sono settant’anni tondi) non pensava certo, almeno all’inizio, a produrre stagioni vere e proprie.
Lo guidava l’entusiasmo: pochi mesi prima, infatti, aveva sentito nella sala del Conservatorio un Arturo Benedetti Michelangeli venticinquenne che lo aveva incantato. Il fatto è che i torinesi, abituati bene dalla Pro Cultura Femminile, avevano fatto conoscenza con esecutori del calibro non solo del grande Arturo, ma anche di Edwin Fischer, Walter Gieseking, Vladimir Horowitz, Wanda Landowska e così via, per non dire della modernità di compositori come Schönberg e Stravinskij.

Le stagioni anche all’Unione Musicale sarebbero arrivate, dopo gli inizi avventurosi, negli anni Cinquanta, con un Balmas pronto a cogliere al volo - tanto per dire - un giovane pianista che sembrava promettere bene, Maurizio Pollini.

Non è questo, sia chiaro, un ritorno nostalgico al passato. È piuttosto un esercizio di pratica del tempo, la memoria essenziale per capire da dove nascono le costanti di un’istituzione.

Le nostre costanti le troverete declinate anche nella stagione 2016-2017: la fedeltà al pubblico che ci ha gratificati di palpabile entusiasmo e la voglia di sperimentare.

Pubblico vuol dire la comunità intellettuale felice di ritrovarsi in un contesto condiviso, dov’è di casa l’amicizia. Sperimentazione vuol dire voglia di esplorare nuovi itinerari.

Troverete quindi nel grande cartellone principale anzitutto il rispetto della tradizione, ma anche la migrazione dei concerti di Atelier Giovani, ora ampiamente maturi per il grande pubblico.

Con l’invito a meglio conoscere la nostra dépendance creativa del Teatro Vittoria, ormai stabile punto di incontro, che non a caso ospita il lancio della nuova stagione.

Abbiamo inoltre potenziato e meglio strutturato la nostra proposta per i bambini, con i progetti Ateliebebé, Noteingioco e Raccontami una nota.

Nel progettare abbiamo avuto anche la forte spinta innovativa di una nuova forma di partenariato con la Compagnia di San Paolo che ha selezionato l’Unione Musicale quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

Una scommessa che abbiamo accettato con entusiasmo, pronti per il nuovo settantennio.

Angelo Benessia
presidente

Il calendario dei concerti

I concerti per serie

Attività per bambini e famiglie

Informazioni di biglietteria


Che stagione è mai questa?

(Il conte d’Almaviva, Le nozze di Figaro, atto III)

Un centinaio di appuntamenti, decine di artisti e di gruppi musicali, repertori variegati, dagli autori più classici alle rarità: questa è la stagione Unione Musicale per il 2016-2017. Per non perdere l’orientamento rimangono alcune serie ormai più consuete, ma se ne aggiungono anche altre più tematiche e specifiche. Ecco allora un piccola bussola per la navigazione.

Grandi interpreti. Ci sono, sono quelli più amati; molti lo sono diventati nel tempo proprio sul nostro palcoscenico. Qualche nome? Katia e Marielle Labèque, András Schiff, Maria João Pires, i King’s Singers, Leonidas Kavakos, Yuja Wang, Salvatore Accardo, Mischa Maisky, Quartetto Emerson, Joshua Bell, Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Grygory Sokolov.

Grandi interpreti da scoprire. Qualcuno, a dire il vero, la scoperta l’ha già fatta da un po’: due dei tre migliori trii italiani con pianoforte (Trio Johannes e Trio di Parma, anche con Alessandro Carbonare; il terzo è il Trio Debussy, anima dei nostri progetti tematici al Teatro Vittoria); Benedetto Lupo, straordinario talento pianistico italiano; Natalia Prishepenko, Patricia Kopatchinskaja, Isabelle Faust e Sonig Tchakerian, ad arricchire ulteriormente una stagione violinistica stellare; cinque assi (Rizzi, Pieranunzi, Braconi, Fiore e Bronzi) per la gioia pura di far musica da camera; Khatia Buniatishvili, ineditamente con la sorella Gvantsa al pianoforte.

Voci meravigliose. Anna Caterina Antonacci, signora del nostro canto, per una incantevole serata francese; giovani voci del Conservatorio di Milano, per il Mahler di un Corno del fanciullo pieno anche delle meraviglie di Controluce; Ian Bostridge, anche con il corno altrettanto meraviglioso di Alessio Allegrini, per Schubert e il “suo” Britten; Regula Mühlemann, con Umberto Benedetti Michelangeli per una bella carrellata di arie mozartiane; Stéphanie Varnerin, con l’Astrée per un omaggio a Cesarini; la nostra Schubertiade, che fa altri tre passi avanti verso l’esecuzione integrale dei Lieder con Laura Capretti, Christian Chiggiato e Mauro Zanchi, con Kimberley Boettger-Soller e Melissa Gore, con gli stessi Valentina Valente ed Erik Battaglia, alla cui tenacia appunto la Schubertiade dobbiamo; le voci recitanti, Olivia Manescalchi in primis, anima teatrale delle attività al Teatro Vittoria, e un volto noto del teatro e della televisione, Tullio Solenghi.
Tantissimo Mozart. E tantissimi altri cicli, qualcuno che va, qualcuno che viene.

Si conclude l’avventura del Quartetto di Cremona all’interno delle opere mozartiane, e un pugno di eccellenti pianisti formatisi nel Conservatorio di Torino ne continuano l’esplorazione pianistica, anche a quattro mani (Claudio Berra, Michela De Nuccio, Mirko Bertolino, Gianmarco Moneti, Alessandro Boeri, Matteo Catalano, Edoardo Momo, David Irimescu). Due orchestre (Age of Enlightenment, Mantova), due soliste (Faust, Tchakerian), due modi di suonare, due storie interpretative, per il gruppo dei concerti per violino e orchestra.

Monteverdi: il grande capolavoro isolato, il Vespro della Beata Vergine, e l’avvio dell’esplorazione dei madrigali con Les Arts Florissants, partendo dai libri cremonesi.

Beatrice Rana e il Quartetto Modigliani concludono il ciclo dedicato a quartetti e quintetti di Schumann; Salvatore Accardo (in sestetto per Souvenir de Florence) quello dedicato a Čajkovskij. Parigi, o cari, ritroveremo, con un omaggio al genio novecentesco di Pierre Boulez, i salotti di Madame von Meck e della principessa di Polignac, e la funzione centripeta della capitale francese.

Giovani alla ribalta. Tantissimi, nei progetti già citati, ma in particolare il Quartetto Stratos (con pianoforte), Julia Hagen, doppiamente figlia d’arte al violoncello, con la nostra Chiara Opalio, i giovanissimi dell’Orchestra Suzuki, per un ricordo di Gaspar Cassadò nel cinquantesimo dalla morte, il Trio d’archi Quodlibet e i pianisti Mishka Rushdie Momen, Lukas Geniušas e Davide Cabassi.

Tanti concerti a tema. Le ultime sonate del Classicismo con Schiff; Shakespeare, con La maschera di Amleto e la Venezia di Shylock; esotismo e mitologia nel regno francese dei Luigi; otto stagioni (Vivaldi e Piazzolla) e quattro musicisti (Bandini, Chiacchiaretta e Cerrato Brothers) per un unico viaggio temporale e atmosferico; la disfida tra viola da gamba (Vittorio Ghielmi) e violoncello (Enrico Bronzi), tra Francia e Italia, tra Marais, Geminiani e Vivaldi.

Ancora qualche chicca, qua e là. Un gruppo di solisti di una delle più grandi orchestre del mondo (Royal Concertgebouw di Amsterdam), e le giovani prime parti delle più grandi orchestre riunite nella Spira Mirabilis, per eseguire e presentare la Quarta sinfonia di Johannes Brahms; un quartetto di sassofoni (Signum) che suona come un quartetto d’archi.

Sinite parvulos. Per il nostro futuro abbiamo messo in campo un vastissimo spiegamento di forze: oltre a una ventina di proposte per le scuole di ogni ordine e grado, laboratori musicali da 0 a 24 mesi (Ateliebebè. Primi suoni con mamma e papà), da 18 a 36 mesi (Noteingioco. Divertirsi con la musica) e una vera stagioncina di spettacoli musicali per famiglie (Raccontami una nota. Favole musicali per famiglie), confidando che a mamma e papà, o a zia e zio, o a nonna e nonno, punga magari vaghezza di venire anche per conto proprio nella magica meraviglia della nostra stagione musicale.

Giorgio Pugliaro
direttore artistico

Il calendario dei concerti

I concerti per serie

Attività per bambini e famiglie

Informazioni di biglietteria