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il cortile dell'archiginnasio a bologna

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Pianofortissimo dalla Norvegia alla Cina

pianofortissimo2016

FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE

BOLOGNA

promosso da

INEDITA per la cultura

IV edizione 2016

16 giugno - 7luglio

Cortile dell’Archiginnasio

ore 21

<Pianofortissimo fa parte di bè bolognaestate 2016, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna

con il patrocinio di

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Regione Emilia Romagna

Comune di Bologna

Reale Consolato di Norvegia in Bologna

Consolato Onorario della Federazione Russa in Bologna

Camera di Commercio di Bologna

ConfCommercio Ascom Bologna

Accademia Nazionale di Agricoltura

Conservatorio G.B di Bologna

Sull’onda di un anniversario straordinario che vede Bologna celebrare i novecento anni della sua fondazione, Inedita rende omaggio a questa ricorrenza molto significativa per la nostra collettività, offrendo una special edition di pianofortissimo 2016.

Confermando l’obiettivo primario della rassegna che intende rinnovare la poderosa tradizione pianistica della città, i sei concerti in cartellone rappresentano momenti esclusivi e in gran parte anteprime e debutti assoluti, del miglior pianismo che verrà, offrendo l’ascolto dal vivo di giovani interpreti, riconosciuti nei concorsi internazionali come eredi legittimi dei grandi virtuosi del nostro tempo.

Mai come in questa IV edizione, si realizza l’intento che ha ispirato il nascere del Festival, fare dipianofortissimo la vetrina privilegiata e aperta alle nuove generazioni del pianismo italiano e straniero, europeo e non solo, spesso neppure approdate sulle sponde italiche, ma non per questo sconosciute all’estero.

La rassegna di Ineditaè da considerarsi un work in progress che di anno in anno prepara un programma di proposte nuove e diviene occasione preziosa, tutta bolognese, anche per esperti e specialisti, agenti e critici pronti a cogliere l’opportunità di ascoltare in anteprima giovani di sicuro avvenire.

Arriva dai gelidi fiordi del Nord, ma saprà scaldare il cuore del pubblico presente alla serata inaugurale, con le sue indiscusse doti di artista, Christian Ihle Hadland, trentatreenne norvegese, al suo debutto italiano assoluto e universalmente riconosciuto come uno dei più grandi pianisti scandinavi.

Sarà lui ad aprire il sipario dipianofortissimo, giovedì 16 giugno alle ore 21 nel Cortile dell’Archiginnasio e a galvanizzare il pubblico con il suo formidabile tocco e la musicalità fuori norma che connota la personalità dell’artista. Haydn, Schubert, Schumann e Scriabin gli autori da lui scelti per il suo debutto a Bologna, in esclusiva per l'Italia.

Si prosegue con un altro debutto assoluto, martedì 21 giugno, con la prima apparizione italiana di Anna Tsybuleva, una nuova stella del firmamento pianistico internazionale che ha brillato in tutto il suo fulgore nel settembre scorso, al Concorso di Leeds in Inghilterra, la prestigiosa competizione che in passato ha rivelato al mondo il talento di Radu Lupu e Murray Perahia. Venticinque anni, la russa Anna Tsybuleva ha convinto l'esigente giuria con la semplicità e la bellezza del suo suono e con la grinta che ha sfoderato fin dalle prime esibizioni. Fantasia e freschezza interpretativa sono le componenti che fanno di lei una sicura promessa. Carl Philipp Emanuel Bach, Beethoven, Schubert, Brahms e Liszt gli autori che l'artista farà ascoltare per la sua prima volta in Italia.

Ancora un debutto sotto le Due Torri il 23 giugno. Ha solo 21 anni il polacco Andrzej Wierciński ma sa già incantare milioni di telespettatori come è successo l’ottobre scorso durante la diretta della 17esima edizione del Concorso Fryderyk Chopin di Varsavia. Si tratta di uno dei più interessanti pianisti dell’ultima generazione. Colto, elegante, dotato di grande equilibrio interiore e tecnica perfetta, affronta la lettura dei più grandi compositori con naturalezza disarmante e grande maturità. Lo ascolteremo in Bach-Siloti, Mozart (la Sonata KV 331 contenente la celebre Marcia Turca), Liszt, Bach-Busoni (Ciaccona), Rachmaninov, Mussorgsky (Quadri di un'esposizione).

Eccezionale ritorno a Bologna, giovedì 30 giugno, per Anna Kravtchenko, la grande pianista di origine ucraina vincitrice del Premio Busoni a soli sedici anni nel 1992, oggi considerata una delle maggiori interpreti al mondo di Chopin e Liszt, due autori di cui ha inciso due album per la prestigiosa etichetta inglese Decca nel 2005 e 2009, poi ripresi da Deutsche Grammophon nel 2010. Artista tanto grande quanto schiva, Anna Kravtchenko per scelta personale tiene pochissimi concerti all'anno, ma sono tutti eventi imperdibili che attirano regolarmente fan da tutto il mondo. Anna Kravtchenko ha scelto il palcoscenico di pianofortissimo per presentare la sua ultima fatica concertistica. Un programma molto intenso, cioè, che farà la gioia di chi ama la musica, il pianoforte, la letteratura romantica e in particolare Chopin: l'integrale dei suoi 19 Notturni, che la Kravtchenko suonerà nell'originale sequenza proposta da Alexis Weissenberg negli anni '60, in omaggio al grande pianista bulgaro scomparso nel 2012.

Unico italiano nel programma di pianofortissimo 2016, e sarà lui a dare l’ideale benvenuto a tutti gli ospiti del Festival, mercoledì 6 luglio, è Danilo Rea.

Un fuoriclasse e tra i più raffinati esponenti del jazz nazionale, presenterà Something in our way, omaggio ai Beatles e ai Rolling Stones, un concerto per piano solo predestinato al sold out.

I Fab Four e i ragazzacci di Mick Jagger “fanno pace sulle note del pianoforte di Danilo Rea” ricomponendo una sfida eterna tra due mitici gruppi attraverso la magistrale interpretazione delle loro composizioni intramontabili, care a ogni generazione.

Chiuderà la rassegna, giovedì 7 luglio, con un concerto di grande impatto emozionale, le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, la pianista cinese Zhu Xiao-Mei, per la prima volta a Bologna in una delle sue rarissime apparizioni italiane. Classe 1949, nel 1990 stupì la critica di tutto il mondo proprio con una registrazione di straordinaria bellezza delle Gold Berg . L'artista cinese, occupa un posto speciale nel mondo musicale d'oggi: appare in pubblico solo per eseguire lavori particolarmente impegnativi che lei stessa definisce “montagne dell’anima” e le cui interpretazioni sono maturate attraverso un approfondito lavoro di analisi e studio. La sua carriera ha conosciuto uno sviluppo molto particolare: nata a Shanghai, introdotta alla musica dalla madre in tenera età, era già apparsa in radio e televisione quando aveva solo otto anni; i suoi studi vennero interrotti nel periodo della Rivoluzione Culturale. Dopo cinque anni trascorsi in un campo di rieducazione al confine con la Mongolia, in cui si doveva “cancellare in lei ogni desiderio tranne quello di morire per Mao”, tornata a Pechino si è diplomata presso il Conservatorio, quindi ha lasciato la Cina non appena il regime ha dato i primi segnali di apertura verso il mondo. Ora insegna presso il Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris. Alla sua autobiografia La rivière et son secret, pubblicata da Robert Laffont nel 2007,è stato assegnato il Grand Prix des Muses nel 2008.

Zhu Xiao-Mei, per questa sua personale esperienza sarà anche testimonial d’eccezione della conferenza aperta al pubblico, Diritti umani, in un mondo senza diritti, organizzata in collaborazione con Ordine e Fondazione Forense Bolognese, Auditorium Biagi-Sala Borsa, 7 luglio alle ore 18 un momento di riflessione su un tema di straordinaria attualità, nella città che firmò il Liber Paradisus, aprendo una nuova pagina nella storia europea.

pianofortissimo 2016 prodotto e organizzato da Inedita, è realizzato grazie al contributo delle più importanti realtà istituzionali e imprenditoriali e in particolare con il Comune di Bologna.

Si avvale della collaborazione dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna/Direzione della Biblioteca dell’Archiginnasio, il sostegno di, Fondazione Forense Bolognese, Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, e alcune significative realtà del territorio quali ACF Trading, Bologna Art Hotels, Zero51, Grafiche dell’Artiere, Libreria Coop Zanichelli.

Prevendita biglietti

Bologna Welcome, Piazza Maggiore 1/e

tel. 051.231454, tutti i giorni dalle 9 alle 19 - Domenica dalle 10 alle 17.

Biglietto euro 15 (esclusi i diritti di prevendita).

Sede alternativa in caso di maltempo

In caso di maltempo i concerti di pianofortissimo 2016 saranno ospitati nell’area porticata del Cortile dell’Archiginnasio.

pianofortissimoè anche presente:

www.info.comune.bologna.it

www.archiginnasio.it

www.bologna.welcome.com

www.cultura.regione.emilia-romagna.it

www.bolognarthotels.it

in collaborazione con

ACF TRADING

BOLOGNA ART HOTELS

CONFCOMMERCIO ASCOM BOLOGNA

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BOLOGNA

FONDAZIONE FORENSE BOLOGNESE

GRAFICHE DELL’ARTIERE

LIBRERIA COOP ZANICHELLI

ZERO51

si ringrazia

ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA

CONSOLATO ONORARIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA IN BOLOGNA

REALE CONSOLATO DI NORVEGIA -BOLOGNA

ROTARY BOLOGNA VALLE DEL SAVENA

per informazioni

Inedita per la Cultura

Flavia Ciacci Arone di Bertolino phone 335.6253995

Alberto Spano phone 349.0896204

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LA VERSIONE DI ALEXIS

I Notturni di Chopin non sono un ciclo di composizioni ordinate e composte dall'autore come potrebbero essere i suoi Preludi op. 28 e gli Studi op. 10 e op. 25, i Fantasiestücke op. 12 e le Kinderszenen op. 15 di Schumann o le Consolazioni di Liszt, dove cioè la prassi compositiva è volta a unire i brevi brani in un'unica arcata formale. Al contrario i Notturni di Chopin sono pezzi più estesi e autonomi, legati tra loro da una profonda coerenza di scrittura e da una profilatura stilistica di apollinea chiarezza, anche se scritti in epoche differenti e concepiti per essere suonati singolarmente o per piccoli gruppi. La proposta di eseguirli in un'unica serata è dunque un evento straordinario di rarissima esecuzione.

In questa integrale, non essendoci un preciso arco formale-compositivo imposto dall'autore, l'interprete è legittimato a scegliere una successione la più musicalmente omogenea possibile, volta alla migliore fruizione da parte del pubblico. L'ordine strettamente cronologico infatti non rende giustizia alla bellezza dei brani in un'esecuzione integrale in concerto, mentre è perfetto per l'edizione a stampa, per la compilazione discografica, ovvero per un ascolto di carattere “storicistico”.

Nel 1969 Alexis Weissenberg volle pubblicare la sua incisione dei Notturni seguendo un ordine originale per cui la sequenza dei brani risulta molto coesa e piacevole. Grazie a un'attenta analisi compositiva e armonica, egli ottiene una coerenza formale che riesce a supplire alla mancanza di un preciso piano di Chopin, il quale probabilmente non prese mai in considerazione l'esecuzione integrale dei suoi Notturni. Con particolare sapienza e sensibilità invece Weissenberg trovò un'efficace chiave di lettura da proporre in sala di concerto.

Dopo quasi cinquant'anni Anna Kravtchenko rende omaggio al grande pianista bulgaro scomparso nel gennaio 2012 eseguendo la “Versione di Alexis” dei Notturni di Chopin. I tratti fondamentali che rendono questa successione musicalmente molto funzionale a unificare in un unico pensiero i vari brani scritti in anni così diversi, sono di varia natura e articolati su più livelli musicali quali ad esempio il suono, il tempo, particolari assonanze melodico-armoniche, implicite relazioni funzionali dell'armonia e andamenti agogici e caratteriali dei brani. Si potrebbe definirlo una sorta di “encausto sonoro” reso possibile dalla scrittura stilisticamente coesa di Chopin.

L'analisi di questa sequenza unita all'ascolto della celebre incisione di Weissenberg mi ha colpito per la lucidità analitica e compositiva e per la straordinaria finezza degli accostamenti, che offrono sempre una visione profonda del pensiero compositivo e della costruzione formale. Per questi motivi ritengo che la riproposizione in concerto di questa versione non solo sia un'ottima scelta, ma una vera e propria esigenza musicale.

Luigi Sammarchi compositore

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PIANOFORTISSIMO IV edizione 2016


prodotto da Inedita per la Cultura
Direttore artistico: Alberto Spano

Cortile dell’Archiginnasio Bologna
16 giugno – 7 luglio 2016

p r o g r a m m a


giovedì 16 giugno 2016 ore 21
CHRISTIAN IHLE HADLAND
Haydn, Schumann, Scriabin, Schubert


martedì 21 giugno 2016 ore 21
ANNA TSYBULEVA
Primo Premio Concorso Leeds 2015
C. P. E. Bach, Beethoven, Schubert, Brahms, Liszt


giovedì 23 giugno 2016 ore 21
ANDRZEJ WIERCIŃSKI
Bach-Siloti, Mozart, Bach-Busoni, Liszt, Rachmaninov, Mussorgsky


giovedì 30 giugno 2016 ore 21
ANNA KRAVTCHENKO
Fryderyk Chopin: Integrale dei Notturni


mercoledì 6 luglio 2016 ore 21
DANILO REA
Piano Solo
Something in our way
Omaggio ai Beatles & Rolling Stones


giovedì 7 luglio 2016 ore 21
ZHU XIAO-MEI
Johann Sebastian Bach: Variazioni Goldberg BWV 988

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note al programma

“Il pianista norvegese Christian Ihle Hadland si presenta come un geniale e spettinato Billy Bunter, ma l'impressione si dissolve all'istante appena mette le mani alla tastiera. Nessun altro possiede la sua combinazione di poesia e di scatto felino: ha un tocco magico unico”. Così scrive Michael Church sull'Indipendent di Londra in occasione di un suo recente recital alla Wigmore Hall. pianofortissimo, che ama scoprire i grandi talenti provenienti da tutto il mondo, il 16 giugno ospita il suo debutto italiano assoluto. Trentatre anni, nativo di Stavanger, Hadland ha cominciato a suonare a otto anni. A undici fu ammesso al Conservatorio di Rogaland e nel 1999 cominciò a studiare con Jiri Hlinka, l'insegnante di Leif Ove Andnes. Ha debuttato con l'Orchestra della Radio Norvegese a quindici anni e successivamente si è esibito con tutte le orchestre scandinave. Nel 2011 ha vinto il premio BBC New Generation e da allora ha sempre regolarmente suonato in Gran Bretagna con le maggiori orchestre inglesi. La sue ultime incisioni per l'etichetta Simax sono state nominate per lo Spelleman Prize, l'equivalente norvegese dei Grammy.

pianofortissimo 2016 prosegue il 21 giugno con la prima apparizione italiana di Anna Tsybuleva, una nuova stella del firmamento pianistico internazionale che ha brillato in tutto il suo fulgore nel settembre scorso al Concorso di Leeds in Inghilterra, la prestigiosa competizione che ha rivelato al mondo il talento di Radu Lupu e Murray Perahia. Venticinque anni, Anna Tsybuleva ha convinto l'esigente giuria con la semplicità, la bellezza del suo suono e con la grinta sfoderata fin dalle prime esibizioni. Il suo pianismo è particolare: ha molte carte da giocare in termini di fantasia, idee e freschezza interpretativa, ma è quasi unico il suo approccio alla tastiera e il rapporto del suo corpo con la musica. I fortunati spettatori che potranno vedere il suo viso mentre suona, non potranno dimenticare che nel suo caso la musica diventa un tutt'uno con le espressioni del suo volto.

Altro debutto sotto le Due Torri e sua seconda apparizione in Italia il 23 giugno per il ventunenne pianista polacco Andrzej Wierciński, uno dei più interessanti pianisti dell'ultima generazione che nell'ottobre scorso ha incantato milioni di telespettatori durante la XVII edizione del Concorso Chopin di Varsavia. Intrapresi gli studi a sei anni, dal 2010 ha studiato con Anna Jastrzebska-Quinn alla Scuola Zenon Brzewski di Varsavia e dal 2014 nella classe di Wojciech Świtala all'Accademia di Musica di Katowice. Si è imposto in molti concorsi, fra cui il Budapest International Chopin Piano Competititon, il Concorso Halina Czerny-Stefanska di Poznam, il Concorso Polacco Chopin di Varsavia, il Concorso Chopin di Darmstadt, il Karol Szymanowski di Konin e il Moritz Moszkowski di Kielce. Wierciński è un interprete colto, elegante, riflessivo, dotato di una grande calma interiore e di una tecnica perfetta.

Eccezionale ritorno a Bologna il 30 giugno per Anna Kravtchenko, la pianista di origine ucraina vincitrice nel 1992 del Premio Busoni a soli sedici anni, oggi considerata una delle maggiori interpreti al mondo di Chopin e Liszt, di cui ha inciso due album per l'etichetta inglese Decca, ripresi di recente da Deutsche Grammophon. Artista tanto grande quanto schiva, Anna Kravtchenko per scelta personale tiene pochissimi concerti all'anno ma che sono tutti eventi imperdibili che attirano numerosi fan da ogni parte d'Italia. Anna Kravtchenko ha scelto il palcoscenico di pianofortissimo 2016 per presentare la sua ultima fatica concertistica: un programma molto intenso, l'integrale dei Notturni di Chopin, che eseguirà secondo l'originale sequenza scelta da Alexis Weissenberg negli anni '60.

Debutto sul palco di pianofortissimo 2016 il 6 luglio per l'eclettico pianista Danilo Rea, uno dei più raffinati esponenti del jazz italiano, impegnato nel concerto “Something fo our way”, omaggio ai Beatles e ai Rolling Stones. “I Beatles e i Rolling Stones fanno pace sulle note del pianoforte di Danilo Rea: per il suo nuovo progetto musicale di "piano solo", infatti, il musicista è capace di veleggiare con eleganza sospesa fra il jazz e il primo amore, il rock. Così nel nuovo album “Something in our way” (Warner), Rea ricompone l’eterna rivalità fra i Fab Four e i ragazzacci di Mick Jagger”. Una vera sfida: «Non è la prima volta che affronto il repertorio dei Beatles perché con le loro canzoni sono cresciuto e dal vivo le suono spesso – spiega Danilo Rea –. La cosa sorprendente è che lavorando a questo progetto mi sono avvicinato tantissimo ai Rolling Stones e mi sono reso conto di quanto siano potenti».

pianofortissimo 2016 ospita in chiusura, per la prima volta a Bologna, un recital della pianista cinese Zhu Xiao- Mei, classe 1949, che nel 1990 stupì la critica internazionale con una registrazione fra le più riuscite della storia delle Variazioni Goldberg di Bach. L'artista occupa un posto speciale nel mondo attuale: appare in pubblico solo per eseguire lavori particolarmente impegnativi che lei stessa definisce “montagne dell’anima” e le cui interpretazioni sono maturate attraverso un approfondito lavoro di analisi e studio. La sua carriera ha conosciuto uno sviluppo singolare: nata a Shanghai, introdotta alla musica dalla madre in tenera età, era già apparsa in radio e televisione quando aveva solo otto anni; i suoi studi vennero interrotti nel periodo della Rivoluzione Culturale. Dopo cinque anni trascorsi in un campo di rieducazione al confine con la Mongolia, in cui si doveva “cancellare in lei ogni desiderio tranne quello di morire per Mao”, tornata a Pechino si è diplomata presso il Conservatorio, quindi ha lasciato la Cina non appena il regime ha dato i primi segnali di apertura verso il mondo. Alla sua autobiografia La rivière et son secret è stato assegnato il Grand Prix des Muses nel 2008.

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