Teatro Luciano Pavarotti di Modena

Al via con Il turco in Italia

Le locandine dei singoli spettacoli

La stagione lirica 2016-2017 della Fondazione Teatro Comunale di Modena presenta un cartellone di sette spettacoli per un'offerta al pubblico stimolante e diversificata che abbraccia titoli popolari e meno frequentati dal repertorio classico e romantico oltre alla commissione di una nuova opera contemporanea. Attesa anche la partecipazione di grandi interpreti della scena internazionale, a cominciare dal baritono Leo Nucci, che festeggerà a Modena i cinquant'anni di carriera in una serata con scene celebri da tre diverse opere di Verdi, e da Carlo Colombara, anch'egli illustre rappresentante della tradizione verdiana che celebrerà trent'anni dal debutto interpretando il ruolo eponimo della nuova produzione di Attila curata dal Teatro Comunale di Modena. 
In continuità con l'attività degli anni passati, le opere proposte dal Teatro di Modena sono frutto di un immancabile rapporto di coproduzione e collaborazione, con gli altri teatri della Regione Emilia Romagna, quali Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna e Ferrara, e con i teatri di Savona, Lucca, Trieste, Pavia, Cremona, Brescia, Como e Bergamo. 

La Stagione si aprirà il 28 ottobre con Il Turco in Italia, celebre titolo del repertorio buffo rossiniano che torna sulle scene modenesi dopo trent’anni di assenza. Dopo il debutto a Treviso, l'allestimento ha riscosso successo lo scorso inverno a Piacenza e a Ravenna Festival in una produzione firmata da Federico Bertolani per la direzione di Giuseppe Di Stefano. Ambientata a Napoli, l'opera di Rossini accosta i soggetti della libertà e delle relazioni sentimentali trascinando lo spettatore in un vortice di vitalità e virtuosismo che la regia di Bertolani restituisce attraverso il richiamo ai personaggi del teatro e della canzone napoletana della seconda metà del secolo scorso. “Napoli, così presente nel libretto e nella musica - racconta il regista - , diviene uno spazio suggerito più che descritto, un contenitore vitale e mutevole. Il continuo inseguirsi, perdersi e ritrovarsi dei personaggi si traduce sulla scena in una grande mappa della città che si scompone e ricompone con movimenti dei pannelli scorrevoli sui quali è disegnata”. 

Nei giorni 11 e 13 novembre si vedrà a Modena La Traviata di Giuseppe Verdi, uno dei titoli più popolari e frequentati, che ritorna al Teatro Comunale questa volta in un nuovo allestimento che partirà dai Teatri di Reggio Emilia e firmato da Alice Rohrwacher, giovane regista cinematografica vincitrice nel 2014 del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes per il film Le meraviglie. La regista quest'anno è ospite residente della Film Society del Lincoln Center di New York e del New York Film Festival quale rappresentante fra le più sensibili e interessanti del panorama internazionale. La direzione musicale è affidata a Francesco Lanzillotta, attuale direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini e considerato uno dei più promettenti giovani direttori nel panorama musicale italiano. Negli ultimi anni ha diretto in alcuni fra i più importanti teatri italiani, fra i quali Teatro La Fenice di Venezia,Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Filarmonico di Verona e Teatro Lirico di Cagliari.

Il 2 e 4 dicembre andrà in scena una nuova opera commissionata dal Teatro Comunale al compositore Marco Betta dal titolo Notte per me Luminosa , dedicata ai 500 anni dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Marco Betta, che in Italia ha ricevuto inviti e commissioni da enti e festival come il Teatro alla Scala, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica della RAI e l’Orchestra Regionale della Toscana, ha collaborato con Andrea Camilleri a un ciclo operistico del quale Il Fantasma nella Cabina si è visto a Modena nel 2002. La sua musica, che si è sempre nutrita della memoria storica di antiche culture mediterranee, fondendo tradizione classica e modernità, si unisce in questa occasione alla narrazione poetica che Dario Oliveri ha immaginato attorno agli ultimi istanti della vita dell'Ariosto e alla rievocazione fantastica dei personaggi del più noto poema cavalleresco. “Una notte di prima estate del 1533. La casa di Ludovico Ariosto a Ferrara, in contrada Mirasole. Una stanza con un grande letto, una scrivania ingombra di carte, le pareti ricoperte di scaffali e di libri”: questo l'incipit dell'opera che, spiega Oliveri, “è non soltanto uno spettacolo teatrale – o un lungo madrigale a più voci – sulla morte di Ludovico Ariosto, ma anche un’opera sul mistero della creazione artistica e sul potere della letteratura; un’opera che si alimenta di altre opere, soprattutto musicali e poetiche”. 

Il 2, 5 e 7 febbraio il Teatro Comunale presenta Attila di Giuseppe Verdi in una nuova produzione che nasce nel Teatro di Modena e riprende un allestimento curato dal Teatro Verdi di Trieste in occasione del bicentenario verdiano. L'opera è diretta da Aldo Sisillo per la regia di Enrico Stinchelli che, oltre che notissimo autore e conduttore del programma La Barcaccia su rai radio tre, firma da quasi vent'anni spettacoli lirici in Italia e all'estero. Il dramma, intitolato al feroce condottiero unno, è considerato un archetipo del melodramma risorgimentale. Espressione dell’ardore romantico degli anni giovanili di Verdi, l’opera ci riporta ai tempi dell’Impero Romano e si dipana con toni cupi fra trame politiche, giochi di potere, sopraffazione e tradimento. La forza pittorica dell'opera è resa qui in un allestimento di ambientazione storico naturalistica che si avvale di effetti e proiezioni video. “Verdi – commenta Stinchelli - riesce, come suo solito, a dipingere molto bene le atmosfere dei luoghi: nella sua musica si avverte la bruma, la nebbia, l'acqua che circonda l'intera vicenda e ne diventa quasi motivo conduttore. Con l'aiuto di un mago della scenotecnica come Pier Paolo Bisleri e con le preziose proiezioni dinamiche della MadAboutVideo di Malta, abbiamo cercato di rievocare il clima di Aquileia e dei suoi dintorni, le paludi di Rio Alto, i boschi, le radure, puntando sulla realizzazione di un film opera che sfuggisse agli schemi rigidi del primo Verdi. Una tradizione tecnologica o una tecnologia al servizio della tradizione, se si vuole, per far rivivere questi eccezionali feuilletons, vanto del nostro patrimonio culturale.” 

La Wally di Alfredo Catalani andrà in scena il 24 e 26 febbraio in un nuovo allestimento che nasce a Piacenza in coproduzione con Modena, Reggio Emilia e Lucca, città natale del compositore. Il titolo, assente dal Teatro Comunale dalla stagione 75-76, è il più noto del catalogo di Catalani e una pagina celebre della produzione operistica che diede vita, fra Otto e Novecento, ai capolavori di Puccini, Mascagni e Leoncavallo. L'opera è intimamente legata al colore caratteristico delle alpi tirolesi, dov'è ambienta la vicenda. Lo spettacolo, curato nella parte musicale da Francesco Ivan Ciampa, porta la regia di Nicola Berloffa, già apprezzato a Modena ne I Racconti di Hoffmann visti durante la stagione 2014-15. Anna Pirozzi, che canterà nel ruolo del titolo, ha debuttato nel 2013 al Festival di Salisburgo interpretando Abigaille in Nabucco sotto la direzione di Riccardo Muti e intraprendendo una carriera che l'ha portata a cantare in ruoli principali nei maggiori teatri fra i quali La Scala di Milano, il Royal Opera House Covent Garden di Londra (I due Foscari) e Monaco di Baviera (Il trovatore). 

I Puritani, ultimo capolavoro di Vincenzo Bellini, è l'opera prevista in cartellone il 16, 19 e 21 marzo in un nuovo allestimento curato dal Teatro Comunale di Modena e coprodotto dai teatri di Piacenza e Reggio Emilia. La parte musicale dello spettacolo è affidata a Jordi Bernàcer, attuale direttore residente dell'Opera di San Francisco reduce da recenti successi al Teatro Real di Madrid, al San Carlo di Napoli e alla Los Angeles Opera. Firma la regia Francesco Esposito per le scene dell'artista modenese Rinaldo Rinaldi al quale è affidato il laboratorio storico del Teatro Comunale e i cui lavori vengono apprezzati a livello internazionale. “La mia lettura – anticipa Esposito - si cala consapevolmente nella dimensione culturale dell’Inghilterra del Seicento, al tempo di Oliver Cromwell, quando è ambientata la vicenda, senza nessun bisogno di attualizzare la storia. L'amore tra Arturo ed Elvira si intreccia con lo scontro politico fra il partito dei Puritani e quello degli Stuart, dopo la decapitazione di Re Carlo, ma è comunque una storia d’amore tra due giovani appartenenti a due mondi differenti, un rapporto amoroso in parte contrastato, così come potrebbe accadere oggi dall'incontro due ragazzi di etnie o religioni differenti”. Il soprano russo Irina Lungu, alla quale è affidato il ruolo di Elvira, è una voce di prestigio internazionale. Ospite regolare del Teatro alla Scala di Milano, dove ha debuttato nel 2003 sotto la bacchetta di Riccardo Muti, ha interpretato il ruolo di Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi nei maggiori teatri al mondo, fra i quali la Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, Teatro Real di Madrid, Opéra Bastille di Parigi, Teatro La Fenice di Venezia, e Gilda in Rigoletto al San Carlo di Napoli e al Metropolitan di New York. 

Nato a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, nel 1942, Leo Nucci ha debuttato nel 1967 al Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto come Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini avviando un'attività che lo ha portato al debutto al Teatro alla Scala, dieci anni dopo, nello stesso ruolo, e ad affermarsi nel corso di una lunga carriera non solo quale uno dei maggiori cantanti lirici ma come punto di riferimento storico della tradizione interpretativa del repertorio operistico. Imprescindibile, in particolare, il suo contributo all'arte scenica e alla vocalità verdiana, non solo in Rigoletto, il cui ruolo ha cantato in scena in oltre cinquecento recite in tutto il mondo, ma in titoli interpretati in produzioni storiche e in registrazioni audio e video per il Covent Garden di Londra, per la Staatsoper di Vienna, per il Metropolitan Opera di New York, per la Opernhaus di Zurigo e molti altri. Al Teatro Comunale di Modena, il 5 e 7 aprile, il grande baritono festeggerà 50 anni di carriera in un nuovo spettacolo dal titolo Avrò dunque sognato! formato da scene di Luisa Miller, Un ballo in maschera e Rigoletto. Lo spettacolo è diretto da Aldo Sisillo per la regia di Salvo Piro e presentato in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza. Accanto a Leo Nucci si esibiranno, oltre all'Orchestra dell’Opera Italiana e al Coro del Teatro Municipale di Piacenza, i solisti Maria Mudryak e Marco Ciaponi. 


Venerdì 28 ottobre 2016 - ore 20.00
Domenica 30 ottobre 2016 - ore 15.30

Il Turco in Italia 

Gioachino Rossini
Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

Dramma buffo in due atti su libretto di Felice Romani
Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro
in collaborazione con
 Casa Ricordi di Milano

Personaggi e interpreti

Selim Luca Dall’Amico
Donna Fiorilla Leonor Bonilla
Don Narciso Cyrille Dubois
Don Geronio Marco Filippo Romano
Prosdocimo Andrea Vincenzo Bonsignore
Zaida Loriana Castellano
Albazar Manuel Amati

Direttore Giovanni Di Stefano
Regia Federico Bertolani
Scene Giulia Zucchetta
Costumi Federica Miani
Laboratori Accademia di Belle Arti di Venezia
Luci Claudio Schmid
Maestro del coro Corrado Casati

Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro Alighieri di Ravenna
Fondazione Teatro Comunale di Modena

Nuovo allestimento Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro Comunale di Ferrara
Teatro Comunale di Treviso, Opéra-Théâtre de Metz Métropole

Il Turco in Italia, celebre titolo dal repertorio buffo rossiniano, torna sulle scene modenesi dopo tren'tanni di assenza. Dopo il debutto a Treviso, l'allestimento ha riscosso successo lo scorso inverno a Piacenza e a Ravenna Festival in una produzione firmata da Federico Bertolani per la direzione di Giuseppe di Stefano. Ambientata a Napoli, l'opera di Rossini accosta i soggetti della libertà e delle relazioni sentimentali trascinando lo spettatore in un vortice di vitalità e virtuosismo che la regia di Bertolani restituisce attraverso il richiamo ai personaggi del teatro e della canzone napoletana della seconda metà del secolo scorso. “Napoli, così presente nel libretto e nella musica - racconta il regista - , diviene uno spazio suggerito più che descritto, un contenitore vitale e mutevole. Il continuo inseguirsi, perdersi e ritrovarsi dei personaggi si traduce sulla scena in una grande mappa della città che si scompone e ricompone con movimenti dei pannelli scorrevoli sui quali è disegnata”. 

Venerdì 11 novembre 2016 - ore 20.00<br " />Domenica 13 novembre 2016 - ore 15.30

La Traviata 

Giuseppe Verdi

Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

Melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave

Personaggi e interpreti principali

Violetta Valéry Mihaela Marcu / Claudia Pavone
Flora Bervoix Daniela Innamorati
Annina Alessandra Contaldo
Alfredo Germont Antonio Gandia / Ivan Ayon Rivas
Giorgio Germont Marcello Rosiello
Gastone, visconte di Letoréries Giuseppe Distefano
Il barone Douphol Davide Fersini
Il marchese d'Obigny Matteo Mollica
Il dottor Grenvil Shi Zong

Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Alice Rohrwacher
Scene Federica Parolini
Costumi Vera Pierantoni Giua
Luci Roberto Tarasco
Movimenti coreografici Valentina Marini 
Maestro del coro Martino Faggiani

Orchestra dell’Opera Italiana
Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia

Tutti i costumi indossati da Violetta e un costume indossato da Flora sono stati creati in esclusiva da MIU MIU

Coproduzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Comunale di Modena
Teatro Sociale di Como /As.Li.Co, Fondazione Teatro Grande di Brescia
Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona, Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo
Fondazione Teatro Fraschini di Pavia

Nuovo allestimento

La traviata di Giuseppe Verdi, uno dei titoli più popolari e frequentati, ritorna al Teatro Comunale questa volta in un nuovo allestimento che partirà dai Teatri di Reggio Emilia e firmato da Alice Rohrwacher, giovane regista cinematografica vincitrice nel 2014 del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes per il film Le meraviglie. La regista quest'anno è ospite residente della Film Society del Lincoln Center di New York e del New York Film Festival quale rappresentante fra le più sensibili e interessanti del panorama internazionale. La direzione musicale è affidata a Francesco Lanzillotta, attuale direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini e considerato uno dei più promettenti giovani direttori nel panorama musicale italiano. Negli ultimi anni ha diretto in alcuni fra i più importanti teatri italiani, fra i quali Teatro La Fenice di Venezia,Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Filarmonico di Verona e Teatro Lirico di Cagliari.

 

Giovedì 2 febbraio 2017 - ore 20.00

Domenica 5 febbraio 2017 - ore 15.30

Martedì 7 febbraio 2017 - ore 20.00

Attila 

Giuseppe Verdi

Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

L'OPERA

Martedì 7 febbraio ore 20 fuori abbonamento

Dramma lirico in un prologo e tre atti.
Libretto di Temistocle Solera e Francesco Maria Piave
dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner

Personaggi e interpreti

Attila, re degli Unni Carlo Colombara
Ezio, generale romano Vladimir Stoyanov
Odabella, figlia del signore di Aquileja Svetlana Kasyan
Foresto, cavaliere aquilejese Sergio Escobar
Uldino, giovane bretone, schiavo d’Attila da definire
Leone, vecchio romano John Paul Huckle

Direttore Aldo Sisillo
Regia e luci Enrico Stinchelli
Scene e costumi Pier Paolo Bisleri
Maestro del coro Stefano Colò

Orchestra dell’Opera Italiana
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena

Produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena

Allestimento del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste

Il Teatro Comunale presenta Attila di Giuseppe Verdi in una nuova produzione che nasce nel teatro di Modena e riprende un allestimento curato dal Teatro Verdi di Trieste in occasione del bicentenario verdiano. L'opera è diretta da Aldo Sisillo per la regia Enrico Stinchelli che, oltre che notissimo autore e conduttore del programma La Barcaccia su rai radio tre, firma da quasi vent'anni spettacoli lirici in Italia all'estero. Il dramma, intitolato al feroce condottiero unno, è considerato un archetipo del melodramma risorgimentale. Espressione dell’ardore romantico degli anni giovanili di Verdi, l’opera ci riporta ai tempi dell’Impero Romano e si dipana con toni cupi fra trame politiche, giochi di potere, sopraffazione e tradimento. La forza pittorica dell'opera è resa qui in un allestimento di ambientazione storico naturalistica che si avvale di effetti e proiezioni video. “Verdi – commenta Stinchelli - riesce, come suo solito, a dipingere molto bene le atmosfere dei luoghi: nella sua musica si avverte la bruma, la nebbia, l'acqua che circonda l'intera vicenda e ne diventa quasi motivo conduttore. Con l'aiuto di un mago della scenotecnica come Pier Paolo Bisleri e con le preziose proiezioni dinamiche della MadAboutVideo di Malta, abbiamo cercato di rievocare il clima di Aquileia e dei suoi dintorni, le paludi di Rio Alto, i boschi, le radure, puntando sulla realizzazione di un film opera che sfuggisse agli schemi rigidi del primo Verdi. Una tradizione tecnologica o una tecnologia al servizio della tradizione, se si vuole, per far rivivere questi eccezionali feuilletons, vanto del nostro patrimonio culturale.”

Carlo Colombara, illustre rappresentante della tradizione verdiana, celebra i trent'anni di attività interpretando il ruolo eponimo della nuova produzione di Attila curata dal Teatro Comunale di Modena. Nel corso della sua carriera Carlo Colombara è stato premiato fra l’altro con il Lauri Volpi (1994), l’Orazio Tosi (1995), il Cappelli (1999), il Matassa d’Oro (2002), il Premio Monteverdi (2009) il Premio Bonci d’Oro (2011) ed il Premio Danzuso (2014). I futuri impegni lo vedranno presto protagonista alla Scala di Milano per Rigoletto,Anna Bolena e AidaNorma al teatro San Carlo di Napoli ed altre importanti produzioni di livello mondiale.

Venerdì 24 febbraio 2017 - ore 20.00

Domenica 26 febbraio 2017 - ore 15.30

La Wally 

Alfredo Catalani

Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

Dramma lirico in quattro atti di Luigi Illica
dal racconto Die Geier-Wally di Wilhelmine von Hillern
 

Personaggi e interpreti

Wally Anna Pirozzi
Stromminger, suo padre Giovanni Battista Parodi
Afra Carlotta Vichi
Walter, suonatore di cetra Serena Gamberoni
Giuseppe Hagenbach di Sölden  Zoran Todorovich
Vincenzo  Gellner dell'Hochstoff Claudio Sgura
Il  Pedone di Schnals Mattia Denti

 Direttore Francesco Ivan Ciampa
Regia Nicola Berloffa
Scene Fabio Cherstich
Costumi Valeria Donata Bettella
Luci Marco Giusti

Maestro del coro Corrado Casati

Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza

Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro del Giglio di Lucca

Nuovo allestimento

La Wally di Alfredo Catalani va in scena in un nuovo allestimento che nasce a Piacenza in coproduzione con Modena, Reggio Emilia e Lucca, città natale del compositore. Il titolo, assente dal Teatro Comunale dalla stagione 75-76, è il più noto del catalogo di Catalani e una pagina celebre della produzione operistica che diede vita, fra Otto e Novecento, ai capolavori di Puccini, Mascagni e Leoncavallo. L'opera è intimamente legata al colore caratteristico delle alpi tirolesi, dov'è ambienta la vicenda. Lo spettacolo, curato nella parte musicale da Francesco Ivan Ciampa, porta la regia di Nicola Berloffa, già apprezzato a Modena ne I Racconti di Hoffmann visti la scorsa stagione. Anna Pirozzi, che canterà nel ruolo del titolo, ha debuttato nel 2013 al Festival di Salisburgo interpretando Abigaille inNabucco sotto la direzione di Riccardo Muti e intraprendendo una carriera che l'ha portata a cantare in ruoli principali nei maggiori teatri fra i quali La Scala di Milano, il Royal Opera House Covent Garden di Londra (I due Foscari) e Monaco di Baviera (Il trovatore).

Giovedì 16 marzo 2017 - ore 20.00

Domenica 19 marzo 2017 - ore 15.30

Martedì 21 marzo 2017 - ore 20.00

I Puritani

Vincenzo Bellini

Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

 

Martedì 21 marzo ore 20 fuori abbonamento

Opera seria in tre parti di Carlo Pepoli

Personaggi e interpreti

Elvira Irina Lungu
Arturo Talbo Celso Albelo / Keon Woo Kim
Sir Giorgio Luca Tittoto
Sir Riccardo Forth Fabian Veloz
Enrichetta di Francia Kato Nozomi
Lord Gualtiero da definire
Sir Bruno Roberton Francisco Gonzales / Keon Woo Kim

Direttore Jordi Bernacer
Regia e costumi Francesco Esposito
Scene Rinaldo Rinaldi
Luci Andrea Ricci

Maestro del coro Stefano Colò

Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena

Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Nuovo allestimento

I Puritani, ultimo capolavoro di Vincenzo Bellini, va in scena in un nuovo allestimento curato dal Teatro Comunale di Modena, dove il titolo non viene rappresentato da vent'anni, e coprodotto dai teatri di Piacenza e Reggio Emilia. La parte musicale dello spettacolo è affidata a Jordi Bernàcer, attuale direttore residente dell'Opera di San Francisco reduce da recenti successi al Teatro Real di Madrid, al San Carlo di Napoli e alla Los Angeles Opera. Firma la regia Francesco Esposito per le scene dell'artista modenese Rinaldo Rinaldi al quale è affidato il laboratorio storico del Teatro Comunale e i cui lavori vengono apprezzati a livello internazionale. “La mia lettura – anticipa Esposito - si cala consapevolmente nella dimensione culturale dell’Inghilterra del Seicento, al tempo di Oliver Cromwell, quando è ambientata la vicenda, senza nessun bisogno di attualizzare la storia. L'amore tra Arturo ed Elvira si intreccia con lo scontro politico fra il partito dei Puritani e quello degli Stuart, dopo la decapitazione di Re Carlo, ma è comunque una storia d’amore tra due giovani appartenenti a due mondi differenti, un rapporto amoroso in parte contrastato, così come potrebbe accadere oggi dall'incontro due ragazzi di etnie o religioni differenti”. Il soprano russo Irina Lungu, alla quale è affidato il ruolo di Elvira, è una voce di prestigio internazionale. Ospite regolare del Teatro alla Scala di Milano, dove ha debuttato nel 2003 sotto la bacchetta di Riccardo Muti, ha interpretato il ruolo di Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi nei maggiori teatri al mondo, fra i quali la Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, Teatro Real di Madrid, Opéra Bastille di Parigi, Teatro La Fenice di Venezia, e Gilda in Rigoletto al San Carlo di Napoli e al Metropolitan di New York.

Mercoledì 5 aprile 2017 - ore 20.00

Venerdì 7 aprile 2017 - ore 20.00

Avrò dunque sognato!

musiche di Giuseppe Verdi

Teatro Comunale "Luciano Pavarotti"

In occasione dei 50 anni di carriera del baritono Leo Nucci

Scene da Luisa Miller, Un ballo in maschera, Rigoletto

Interpreti principali
Leo Nucci, Maria Mudryak
Marco Ciaponi, Clarissa Costanzo

Direttore Aldo Sisillo
Regia e ideazione scenica Salvo Piro
Costumi Artemio Cabassi

Luci Michele Cremona

Maestro del coro Corrado Casati

Orchestra dell’Opera Italiana
Coro del Teatro Municipale di Piacenza


Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione Teatro Comunale di Modena


Nuovo allestimento

Nato a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, nel 1942, Leo Nucci ha debuttato nel 1967 al Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto come Figaro nel Barbiere di Siviglia di Rossini avviando un'attività che lo ha portato al debutto al Teatro alla Scala, dieci anni dopo, nello stesso ruolo, e ad affermarsi nel corso di una lunga carriera non solo quale uno dei maggiori cantanti lirici ma come punto di riferimento storico della tradizione interpretativa del repertorio operistico. Imprescindibile, in particolare, il suo contributo all'arte scenica e alla vocalità verdiana, non solo in Rigoletto, il cui ruolo ha cantato in scena in oltre cinquecento recite in tutto il mondo, ma in titoli interpretati in produzioni storiche e in registrazioni audio e video per il Covent Garden di Londra, per la Staatsoper di Vienna, per il Metropolitan Opera di New York, per la Opernhaus di Zurigo e molti altri. Al Teatro Comunale di Modena il grande baritono festeggerà 50 anni di carriera in un nuovo spettacolo dal titolo Avrò dunque sognato! formato da scene di Luisa Miller, Un ballo in maschera e Rigoletto. Lo spettacolo èdiretto da Aldo Sisillo per la regia di Salvo Piro e presentato in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza. Accantoa a Leo Nucci si esibiranno, oltre all'Orchestra dell’Opera Italiana e al Coro del Teatro Municipale di Piacenza, i solisti Maria Mudryak e Marco Ciaponi.