accademia strumentale italiana

La maschera di Amleto

lunedì 14 novembre 2016

Teatro Vittoria - Torino

ore 20

serie l’altro suono

Olivia Manescalchi/ attrice

Accademia Strumentale Italiana

(Alberto Rasi, Claudia Pasetto, Leonardo Bortolotto, Riccardo Coelati Rama/ viole da gamba)

Sbibu/ percussioni

LA MASCHERA DI AMLETO

Testo e regia di Monica Luccisano

Musiche di Hume, Holborne, Dowland, Locke, de Sainte Colombe, Marais, anonimi del XVI secolo

 curricula

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Da non perdere il nuovo spettacolo di teatro musicale La maschera di Amleto che l’Unione Musicale presenta lunedì 14 novembre 2016 al Teatro Vittoria (ore 20) per la serie l’altro suono.

Lo spettacolo si concentra sulla figura del celeberrimo personaggio shakesperiano e ne offre una originale lettura: «La mia riflessione – afferma l’autrice e regista Monica Luccisano – si è focalizzata sull’interpretazione femminile del personaggio, già realizzata a teatro da Sarah Bernhardt e al cinema, nel primo Novecento, da Asta Nielsen nel film di Svend Gade. Poi mi ha folgorata la scoperta del libro di Edward ViningTheMystery of Hamlet apparso a fine Ottocento, secondo cui Amleto era in realtà una bambina travestita ed educata da maschio per ragioni dinastiche».

Alla luce di questa inedita identità di genere tutto assume un nuovo significato e una nuova "maschera" per le inquietudini e le contraddizioni di Amleto, una stratificazione di significati sulla vicenda e sui rapporti con i diversi personaggi: la madre Gertrude, la donna che l'ama fino a impazzire Ofelia, l'amico o forse più che amico Orazio...

Nella concezione dello spettacolo il ruolo della musica è centrale: «una costruzione parallela al soggetto e alla parola, un linguaggio – dichiara Monica Luccisano, pianista e musicologa– che mi permette di raccontare una vicenda con un continuo scambio di codici di comunicazione ma con un medesimo respiro».

Il senso del dialogo si amplia musicalmente con l’incontro tra il repertorio rinascimentale e barocco (Hume, Dowland, Holborne), interpretato dalle quattro viole da gamba dell’Accademia Strumentale Italiana, e gli strumenti ritmici del percussionista Sbibu, che si nutrono di una pulsazione di assoluto presente.

Veste i panni del moderno Amleto l’attrice Olivia Manescalchi (nota anche al pubblico televisivo per aver doppiato i personaggi di Olivia Pope in "Scandal", Audrey Parker in "Haven", Giulia Farnese in "I Borgia", Ava Moore in "Nip/Tuck") che restituisce un personaggio estremamente credibile, complesso e sfaccettato.

poltrone numerate, euro20

in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su

ingressi, euro12

ingressi under 21, euro5

in vendita il giorno del concerto presso il teatro Vittoria dalle ore 18.15

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI:

Unione Musicale - tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.unionemusicale.it

martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30


 

Attrice, regista e doppiatrice Olivia Manescalchi si è diplomata nel 1993 alla scuola del Teatro Stabile di Torino di Luca Ronconi e successivamente ha partecipato a seminari di formazione con Umberto Orsini, Mauro Avogadro, Gabriele Lavia, Ettore Scola. Prende parte negli anni a produzioni del Teatro Stabile di Torino e di Teatro Settimo. Dal 1999 al 2008 ha interpretato la Gnoma Linfa nella Melevisione in onda su Raitre e, sempre per la tv, sono da segnalare le sue partecipazioni alla serie La parola ai giurati e al film TV Due mezzi papà. Per il cinema ha partecipato al film Fuori dal mondo per la regia di Giuseppe Piccioni.

Con Giancarlo Judica Cordiglia e Lorenzo Fontana, ha scritto, interpretato e diretto "114 (centoquattordici)" cortometraggio selezionato al Torino Film Festival del 1997. Sempre con loro interpreta e dirige Almost Blue di Carlo Lucarelli per il Teatro Piccolo Regio di Torino. Nel gennaio 2002 debutta in Un giorno dopo l'altro, sempre di Lucarelli, spettacolo in cartellone al Teatro Stabile di Torino. Recentemente ha doppiato numerosi personaggi della televisione, tra i quali Olivia Pope in "Scandal", Audrey Parker in "Haven", Giulia Farnese in "I Borgia", Ava Moore in "Nip/Tuck".

L’Accademia Strumentale Italiana nasce a Verona con l’intento di ricreare l’atmosfera di antiche ed illustri accademie. Il repertorio è quello della musica vocale e strumentale fra Rinascimento e Barocco, cui gli esecutori si accostano con rigore filologico divenuto oggi irrinunciabile, ma non per questo incompatibile con un modo di comunicare in musica rivolto al presente.

Il gruppo ha al suo attivo numerose apparizioni in importanti Festival internazionali (Bachfest di Heidelberg e di Graz, Tage Alter Musika Regensburg, Festival van Vlaanderenad Anversa, Il Canto delle Pietre nel Ticino, York Early Music Festival, Alte Musik Ulm, Münich, Paradyz, Poznan, Wroclaw, Euroconcert di Barcelona, Resonanzen a Vienna, Itineraire Baroque en Perigord, Perla Baroku Varsavia, Siviglia…), e i suoi componenti suonano abitualmente con i più prestigiosi ensemble europei, tra i quali la Amsterdam Baroque Orchestra, Hesperion XXI, laReverdie, Concerto Palatino, Europa Galante.

L’Accademia Strumentale Italiana incide prevalentemente per Stradivarius e Divox.

Alberto Rasi ha assunto dal 1991 la direzione musicale del gruppo il cui nucleo è costituito oggi da un piccolo complesso di viole da gamba (una delle rare formazioni stabili di questo tipo esistenti), cui si aggiungono di volta in volta artisti ospiti per la realizzazione di programmi più vasti. Le più recenti registrazioni discografiche (Non è tempo d’aspettare, da una raccolta di Frottole di Bossinensis, A voce sola con Sinfonie, Dolcissimo Sospiro) hanno ottenuto importanti riconoscimenti della critica internazionale. Diapason d’Or, 10 de Répertoir, Alte Musik Aktuell, Platte des Monats, fino al prestigioso Midem Classical Awards.

Eclettico percussionista e performer veronese, Francesco "Sbibu" Sguazzabia suona con alcuni tra i più famosi jazzisti italiani ed europei. Ha lavorato come side-man di studio a Milano e insegnato presso le scuole musicali di Cremona e Trento. Ha suonato per Luciano Berio in Orfeo, e negli ultimi anni si dedica alla musica di ricerca e alle contaminazioni etniche, partecipando a festival in Italia, negli Stati Uniti, in Francia, Belgio, Germania, Turchia, Spagna, Austria, Slovenia, Croazia, con gruppi musicali che spaziano dal jazz alla classica, al rock psichedelico.

Ha all'attivo numerose collaborazioni con artisti italiani e stranieri, tra cui Billy Cobham, Tony Oxley, Ernst Reijeseger, Luca Donini Quartet, Farabrutto, Ellade Bandini, Sandro Gibellini, Furio Di Castri, Pietro Tonolo, Accademia Strumentale Italiana, Orchestra I Virtuosi Italiani.

Vincitore nel 2005 del Premio Tenco SIAE per il rock album Alzare la voce, registrato con il gruppo Farabrutto, ha pubblicato 20 album, tra jazz e sperimentazione, rock, musica classica e musiche etniche.

Tra il 2007 e il 2008 ha pubblicato alcuni cd da solista, nei quali suona alcune sculture in bronzo di Gino Bogoni, scomparso nel 1990, con le quali ha creato la performance Concerto in bronzo, dove duetta dal vivo con altri musicisti e una voce recitante.

Monica Luccisano, giornalista, musicologa e drammaturga, vive e lavora a Torino: freelance per testate giornalistiche e istituzioni musicali di ambito nazionale, consulente per case editrici (principalmente la Edt), autrice e regista nel teatro musicale.

Da anni persegue una specifica ricerca che pone in stretta relazione i due linguaggi, della pièce teatrale e del concerto, sotto il profilo espressivo e sintattico. In questo campo ha scritto per il Teatro Regio di Torino, le Settimane Musicali di Stresa, il Collegio Ghislieri di Pavia, il Teatro Juvarra, il Teatro Baretti e l’Associazione Concertante di Torino, l’Istituto “Giorgio Balmas” di Rivoli, e altri enti e teatri. I suoi lavori spaziano dalle reinterpretazioni shakespeariane alle monografie di musicisti ai temi civili e storici. Tra i principali titoli: Tracce di Amleto (2006) per le Settimane Musicali di Stresa; La Memoria del bene. Canti dal Giardino dei Giusti, opera da camera (2010) e Parole inCrociera (2011), per il Piccolo Regio di Torino; Vietato suonare. Viaggio intorno alla musica negata (2012), Gould il Lupo. Radiodramma in concerto (2013), Metamorfosi di Britten (2014) per il Teatro Baretti di Torino.

Tra gli attori con cui ha lavorato figurano: Michela Cescon, Davide Livermore, Mauro Ginestrone, Lina Bernardi, Oliviero Corbetta, Sax Nicosia, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Sonia Bergamasco; tra i musicisti e gli ensemble: l’Orchestra delle Settimane Musicali di Stresa diretta da Gianandrea Noseda, gli Architanghi del Teatro Regio di Torino, l’Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri di Pavia diretto da Giulio Prandi, gli Architorti, Xenia Ensemble, Riccardo Balbinutti, Claudia Ravetto, Diego Mingolla, Manuela Custer, Andrea Chenna, Gianluca Cascioli e l’Accademia Strumentale Italiana.

Nel settembre 2016 è stata ospite delle Settimane Musicali di Stresa con lo spettacolo Cenere su Eleonora Duse.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

La stagione I Concerti 2016-2017 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.