olivier cave

Ci vuole un piano barocco

Al festival PURTIMIRO giovedì 15 dicembre il pianista svizzero Olivier Cavé 
si divide fra Bach, Haydn, Clementi e Scarlatti


LUGO (RA) – Che c'azzecca un recital pianistico nel bel mezzo di un festival barocco come Purtimiro, cioè quello del pianista Olivier Cavé in programma giovedì 15 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Rossini di Lugo? Questo avrebbe il diritto di chiedersi il già fedele pubblico del neonato festival ideato e diretto da Rinaldo Alessandrini in occasione del trentesimo anniversario della rinascita del gioiello architettonico lughese. Il sonoro pianoforte gran coda di fabbricazione tedesca che il pianista utilizzerà questa volta, a ben vedere non c'entra nulla con i clavicembali, le tiorbe e gli archi barocchi con corde di budello che vi si ascoltano abitualmente: primo perché è stato costruito nel 1989 ad Amburgo, secondo perché è sostanzialmente identico al pianoforte del 1884, cioè del modello più moderno brevettato dalla grande casa costruttrice americana Steinway & Sons rimasto sostanzialmente inalterato fino ai nostri giorni, con il preciso scopo di scatenare enormi volumi sonori in grado di risuonare in teatri e sale da tre-quattromila persone come il Carnegie Hall di New York o la Royal Albert Hall di Londra. 

Che c'entra dunque il gran coda col barocco? C'entra eccome, se si va a leggere il programma e il curriculum dell'interprete, Olivier Cavé, raffinato pianista svizzero con radici napoletane (la madre) dalla rilevante carriera (incisioni per Deutsche Grammophon, Aeon e Alpha-Classics), allievo fra gli altri di Maria Tipo e Aldo Ciccolini. Da alcuni anni Cavé si dedica all'approfondimento del repertorio sei-settecentesco eseguito sul pianoforte moderno, tanto che le sue notevoli incisioni di opere di Bach, Scarlatti e Clementi hanno ottenuto eccezionali recensioni dalle maggiori riviste internazionali. Come ad esempio il suo ultimo album, registrato assieme a Rinaldo Alessandrini alla testa dell'ensemble “Divertissement” con strumenti originali, contenente tre Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart (K 415, 175 e 503). Pubblicato nel settembre scorso, il CD ha subito ottenuto il punteggio più alto dalle maggiori riviste internazionali (fra cui il Diapason d'or) e il CD del Mese (cioè il massimo riconoscimento) del mensile Classic Voice.

Messo dunque a punto un programma dal titolo “Il pianoforte nel Settecento: dall'Italia all'Europa”, Olivier Cavé lo ha portato in tournée nei più grandi festival europei (fra gli altri quello della Roque d'Antheron in Provenza) e in America. Eccolo ora approdare a Purtimiro dopo un rodaggio prestigiosissimo. Dentro ci sono ben otto Sonate del compositore barocco Domenico Scarlatti, scelte accuratamente fra le oltre 555 disponibili, che fanno da collante fra opere ben più sostanziose di Franz Joseph Haydn (la Sonata in re maggiore n. 37), Muzio Clementi (la drammatica Sonata in fa minore op. 13 n. 6) e di Johann Sebastian Bach, il quale si diverte a trascrivere il celebre Concerto per oboe in re minore di Alessandro Marcello e un vivido Concerto di Vivaldi, stavolta in sol maggiore.

Biglietti 7-22 euro, info 0545 38542, www.purtimiro.itwww.vivaticket.it.