Hrůša dirige La mia patria di Smetana

Giovedì 15/12/2016 - ore 21:15

Leggi la recensione del cocnerto a cura di Stefano Ceccarelli

Giovedì 17 novembre ha debuttato nei concerti dell’Accademia di Santa Cecilia il direttore ceco Jakub Hrůša che, sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia, ha diretto “Mà Vlast” (La mia patria), un ciclo di sei poemi sinfonici composto da Bedřich  Smetana fra il 1874 e il 1879. Un concerto proposto da Rai Cultura giovedì 15 dicembre alle 21.10 su Rai5.

L’opera viene eseguita integralmente per la prima volta a Praga il 5 novembre 1882, due anni prima della morte dell'autore, che era da tempo ormai completamente sordo. L'esito trionfale sanciva la volontà di celebrare con un'epopea sinfonica le tradizioni del proprio Paese, scrivendo una musica fondata sull'idioma nazionale boemo senza perdere di vista la più aggiornata produzione sinfonica europea del secondo Ottocento. Influenzata da Liszt e da Berlioz, la musica di Smetana fa continuo ricorso non solo a motivi popolari, ma anche a figure, immagini, luoghi e ricordi leggendari e storici che danno vita una rappresentazione fastosa di simboli della sua terra d'origine. Non bisogna dimenticare che a quel tempo la Boemia era ancora sotto dominio straniero e la causa del riscatto nazionale era un'aspirazione che trovava particolare risonanza negli artisti. Di questa aspirazione Smetana, irredentista convinto, si fece portatore in una visione ottimistica e a tratti addirittura trionfale dell'affrancamento del suo popolo in nome della grandezza delle sue tradizioni. Per quanto ognuna delle sei pagine abbia un'autonomia e un riferimento a sé stante, è soltanto dal ciclo completo che si ricava compiutamente la vastità e l'unità di fondo della concezione di Smetana.