bergamo, donizetti

Titoli e novità per il 2017

LA PRIMA EDIZIONE DI DONIZETTI OPERA SI CHIUDE CON RISULTATI LUSINGHIERI: OLTRE IL 40% DI STRANIERI, PUBBLICO, CRITICA E CITTÀ INNAMORATI DI GAETANO E DEL NUOVO FESTIVAL

A giugno tornerà la Donizetti Night e, a novembre, al Sociale, il festival DO

Le opere del 2017

Un festival internazionale a Bergamo dedicato a Donizetti è possibile: lo hanno dimostrato a fine novembre la città, il pubblico e la critica internazionale, il mondo culturale e politico, che hanno risposto all’appello del direttore artistico Francesco Micheli e sono accorsi alla prima edizione del Donizetti Opera per rendere palese il loro amore per il compositore bergamasco e partecipando numerosissimi alle tante iniziative e agli spettacoli in programma (6 le serate festivaliere sold out).

«Donizetti Opera – afferma Francesco Micheli – è la lunga festa di compleanno che la città di Bergamo offre a Gaetano Donizetti e al mondo; ed è da tutto il mondo che il pubblico accorre per celebrare un artista ancora così eloquente: lo dimostrano le produzioni operistiche che ce ne fanno riscoprire gioielli sconosciuti; lo dimostra l’affetto con cui Riccardo Muti è stato accolto dall’abbraccio di tutta Bergamo, felice di festeggiare cinquant’anni di carriera inaugurata proprio qui; lo dimostra la solenne presenza del Presidente Mattarella; lo incarna l’entusiasta e generosa presenza di tanti bergamaschi, a partire dalla Fondazione Meru; lo incoraggia la presenza dei tanti ragazzi che affollano le nostre anteprime. A tutti, uno per uno, il nostro grazie. Buon compleanno, Gaetano!»

Nel 2016, dopo la seconda edizione della Donizetti Night in Città Alta a giugno, la vita e l'arte del Maestro hanno segnato la programmazione culturale cittadina dal 23 novembre al 4 dicembre 2016: 12 intensi giorni di Donizetti Opera, il primo festival internazionale nel segno di Gaetano, che ha toccato il suo apice con la messa in scena in prima moderna di due rarità, Olivo e Pasquale e Rosmonda d'Inghilterra, e con il concerto diretto da Riccardo Muti alla presenza del Presidente della Repubblica nel dies natalis, un'occasione storica per il primo anno di programmazione del festival che ha avuto proprio in Muti e Mattarella due padrini di eccezione.

L’analisi su un campione significativo di pubblico (i due terzi dei possessori di biglietto) conferma le intuizioni programmatiche del Festival: la percentuale di stranieri (al netto degli abbonati) supera infatti il 40%, con presenze significative, oltre che dai maggiori paesi europei, anche dalla Russia, dagli Stati Uniti, dalla Cina e dal Giappone. Da questi dati si evince quindi che la formula di Donizetti Opera è vincente anche nella collocazione in un periodo di bassa stagione per attrarre così su Bergamo il turismo musicale italiano e internazionale, un turismo di prestigio e qualità, aiutato dalla presenza dell’aeroporto di Milano Bergamo, che rimane in città per alcuni giorni interessato alla programmazione artistica e pronto a scoprire una meta con enormi potenzialità culturali, naturali e di alta gastronomia.

La programmazione musicale è stata apprezzata oltre che dal pubblico anche da un foltissimo gruppo di critici musicali internazionali, accreditati per oltre 40 testate giornalistiche e provenienti anche dagli Stati Uniti, dal Giappone, Svezia, Russia, Messico e da tutti i paesi europei, che hanno gradito l'intenso calendario festivaliero pensato da Micheli per far conoscere il repertorio operistico e la figura di Donizetti, coinvolgimento in modo nuovo la città natale di uno degli autori più rappresentati al mondo.

«Questa stagione ha dato grandi soddisfazioni – sottolinea Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – per gli obiettivi raggiunti: le opere donizettiane sono state recensite con grande favore sulla stampa specialistica a livello nazionale e internazionale, una critica favorevole a cui ha corrisposto una significativa crescita di spettatori. Tra questi sì è registrato un alto numero di stranieri, con una ricaduta positiva per il turismo cittadino. Non da ultimo anche le entrate da sbigliettamento segnalano un incremento da 321.380 euro del 2015 ai quasi 400.000 euro del 2016. Il Donizetti Opera 2016 ha anche mostrato un festival sempre più radicato nel territorio: è stato infatti accompagnato da tantissime iniziative collaterali realizzate in collaborazione con il DUC e con ASCOM. La Fondazione Donizetti, inoltre, parteciperà nel 2017 alla rete di istituzioni europee e locali messa a punto dall’Amministrazione Comunale e da Osservatorio Quarenghi per le celebrazioni dedicate a Giacomo Quarenghi, scegliendo per il Donizetti Opera un titolo che porterà il pubblico ai tempi di Pietro il Grande di Russia».

La città di Bergamo, grazie anche alla collaborazione con il DUC e con ASCOM, ha per la prima volta partecipato attivamente: colori del Festival hanno così caratterizzato le attività commerciali del centro che hanno adottato con entusiasmo l’immagine di “Gaetano 2016”, ospitando con creatività e fantasia nei diversi esercizi commerciali i colori del festival 2016, i programmi, le note – proprio quelle vere della sinfonia di Rosmonda d'Inghilterra – che, riprodotte su speciali vetrofanie, hanno decorato le vetrine di via Tasso e Pignolo accompagnando in musica il passeggio giornaliero, così come in Città Alta, due volte al giorno, si potevano ascoltare in diffusione sulla Corsarola alcune delle più celebri melodie del compositore.

Fra le altre iniziative che hanno segnato questo primo festival, la creazione di un Murales con il volto del compositore sull’edificio del Liceo Linguistico Falcone grazie alla collaborazione con Pigmenti, la produzione da parte del Balzer del cioccolatino “Le melodie di Donizetti” e la realizzazione della “pista di decollo” del festival davanti al Teatro grazie alla collaborazione con SACBO.

Queste e le tante altre attività svoltesi durante le giornate del festival sono rimbalzate sulle bacheche social di tutto il mondo con una altissima visibilità per Bergamo.

Accanto all'apprezzamento raccolto dalla stampa e dal pubblico internazionale per i titoli donizettiani e la programmazione del festival, un importante successo complessivo va attribuito senz’altro all'intera programmazione preparata da Francesco Micheli, comprendente anche alcuni titoli operistici del circuito OperaLombardia (Turandot e La traviata), gli appuntamenti di danza (Les Ballets Trockadero e Lo Schiaccianoci) e quelli concertistici, oltre che una intensa attività per gli studenti.

Grande interesse hanno registrato le attività dedicate al ricordo di Gianandrea Gavazzeni, nel ventennale della scomparsa: la giornata di studi “Vent’anni dopo: Gavazzeni tra paole e suoni” organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Critici Musicali e l’Ordine dei Giornalisti, e poi la mostra “Gavazzeni a Bergamo nel nome di Donizetti” in corso al Teatro Donizetti sino all’8 gennaio.

Qui di seguito alcuni dati esplicativi dei risultati di biglietteria 2016:

  • +49% degli abbonati rispetto al 2015 (considerando sia gli abbonamenti ai turni A e C, sia i carnet con un minimo di due date)

  • +14,66% di presenze totali rispetto al 2015 (seppur con tre date in meno rispetto all’anno scorso e considerando sempre spettacoli per “adulti” e spettacoli per gli studenti)

  • +35,18% di presenze negli spettacoli per le scuole

  • +24,32% di incassi, che hanno raggiunto una quota di quasi 400mila euro

  • Sold out per 10 serate (Olivo e Pasquale, Rosmonda d'Inghilterra, Turandot, La traviata, concerto Muti)

  • Rosmonda (oltre 66mila euro) è lo spettacolo donizettiano che ha incassato di più negli ultimi 6 anni, superando Anna Bolena 2015

  • La traviata (oltre 72mila euro) è il titolo d'opera che ha incassato di più in assoluto negli ultimi 6 anni

Tali risultati raggiunti sono frutto anche di una rete di rapporti che si sta costruendo con numerose realtà territoriali come il Conservatorio, la Mia, la Biblioteca Mai, l’Accademia Carrara, il Patronato San Vincenzo, le associazioni dei commercianti e in particolare gli esercizi commerciali di Città Alta e quelli dell’area del Teatro Donizetti, gli istituti scolastici, nonché il Festival pianistico, l'Accademia SantaGiulia di Brescia, l’Accademia del Teatro alla Scala e il circuito di OperaLombardia.

Anche la comunicazione digitale, e Facebook in particolare, ha registrato un significativo incremento:

  • 4.353 nuovi amici da gennaio a dicembre 2016, con 2.859 mi piace solo negli ultimi 3 mesi;

  • 123% di crescita rispetto alla nascita della pagina;

  • 33.785 interazioni con i post in più rispetto all'anno precedente;

  • 3.025.626 page impression;

  • 53,1% dei fan ha meno di 45 anni

Il post più visto è stato quello con gli applausi che festeggiavano Riccardo Muti il 29 novembre alla fine del suo concerto (che è stato condiviso da 303 persone e visto da 35.128 persone con oltre 1000 like).

Da queste premesse prende vita il progetto artistico del 2017 che fa tesoro dei successi ottenuti e si consolida in due momenti dedicati esclusivamente al Compositore: il prossimo anno la Donizetti Night avrà luogo sabato 17 giugno, mentre il festival Donizetti Opera sarà concentrato intorno al Dies Natalis (29 novembre) con due fine settimana dedicati alle recite operistiche dei titoli donizettiani e negli altri giorni una serie di appuntamenti che comporranno il ricco programma musicale festivaliero.

Nel 2017 le opere andranno in scena tutte nel bellissimo e raccolto spazio del Teatro Sociale, un luogo del quale la città deve ancora riappropriarsi completamente e non considerare come “minore” rispetto al più grande teatro sito in città bassa che sarà chiuso per restauri. Il Teatro Sociale va anzi scoperto, e amato come luogo assai adatto all'ascolto della musica di Donizetti, soprattutto del repertorio giovanile e buffo, che poi è quello meno noto al pubblico e che si potrà vedere in scena soltanto a Bergamo. Per questo luogo così speciale sono state scelte per il 2017 delle opere speciali, rarissime: Il borgomastro di Saardam e Pigmalione, due assolute rarità che coinvolgeranno in prima linea anche la sezione scientifica della Fondazione diretta da Paolo Fabbri e che faranno nuovamente accendere i riflettori sulla città di Bergamo, impegnata verso una sempre maggiore identità con il compositore.

Si comincia con Il borgomastro di Saardam, che è stato scelto per i legami con la storia russa. La Fondazione Donizetti partecipa, infatti, alle celebrazioni per il 200° anniversario della scomparsa di Giacomo Quarenghi, architetto bergamasco autore di imponenti edifici per San Pietroburgo. Per questa importante occasione, l’Amministrazione comunale, tramite l’Assessorato alla Cultura, ha deciso di coordinare, insieme all’Osservatorio Quarenghi, una programmazione di eventi sia a livello internazionale sia con l’attivazione di una rete locale per riscoprire il celebre architetto.

Il secondo titolo donizettiano sarà Pigmalione, primo lavoro teatrale del giovanissimo Donizetti che viene proposto insieme alla farsa di Giovanni Simone Mayr Che originali!: un dittico che nasce da una comunanza di soggetti fra i due lavori che si basano entrambi sull'amore per la musica e l'arte. La scelta di affiancare Mayr e Donizetti, nella prospettiva di una nuova ricognizione del catalogo donizettiano, vuole sottolineare il passaggio di testimone maestro-allievo: si potrà così ascoltare la prima opera di Donizetti (Pigmalione è del 1816) e dar vita al Donizetti200, il cui obiettivo è di eseguire ogni anno un’opera che compie 200 anni.

Il festival Donizetti Opera, è organizzato da Fondazione Donizetti, Comune di Bergamo e Teatro Donizetti.

Con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Meru, Camera di Commercio di Bergamo, Fondazione Mia, Fondazione della Comunità Bergamasca, ASM

In collaborazione con Opera Lombardia, Conservatorio Gaetano Donizetti, Opera Europa, Sacbo, Atb

Si ringraziano Banca Popolare di Bergamo per il fondamentale apporto all'Art Bonus, Fondazione Meru per il contributo alla realizzazione del concerto diretto da Riccardo Muti, ABenergie, la luce della Donizetti Night.

Con i contributo di Classica HD, San Lucio Events, CrispiUP, Pernice Editori, Il Gusto per la lirica, La dolciaria Bergamasca, Riva Argenti Oggetti Antichi, Lagostore Mobilificio Marchetti.


DONIZETTI OPERA 2017: I TITOLI OPERISTICI

novembre-dicembre 2017

Intorno al Dies Natalis (29 novembre), Bergamo tornerà a essere la capitale della musica donizettiana con la nuova edizione del festival Donizetti Opera. Tre titoli operistici e grandi artisti internazionali per una nuova avventura nel segno di Donizetti.

Il borgomastro di Saardam è il titolo che inaugura il festival al Teatro Sociale, venerdì 24 novembre 2017, ore 20.30 con repliche il 26 novembre ore 15.30 e 2 dicembre ore 20.30. Quest’opera buffa, composta nell’estate del 1827, ci restituisce un giovane Donizetti già esperto nel creare situazioni teatrali, semplici ma d’effetto. L’intreccio celebra un atto di generosità dello zar Pietro il Grande in favore di Flimann che, insignito di un altisonante titolo, sposa l’amata Marietta. Il libretto, scritto da Domenico Gilardoni, rimane nel solco della tradizione buffa italiana; Donizetti, tuttavia, vi costruisce un discorso musicale elettrizzante con geniali interventi che si discostano dal canone musicale rossiniano, allora imperante. Proprio in quei sottili scostamenti dalle celebri e celebrate partiture di Rossini, risiedeva la via per crearsi un posto di rilievo nel panorama operistico italiano dell’Ottocento, abitato da impresari più o meno rispettabili e capricciose prime donne molto pericolose. È così che, nell’Introduzione del Borgomastro di Saardam, Donizetti introduce un pulsante ritmo di bolero e, nel Terzetto del primo atto, una miracolosa frase ai violini, distesa e lirica, che sarà una delle sue cifre stilistiche più apprezzate. La partitura serba altre gemme che allo spettatore toccherà scoprire.

Sempre al Teatro Sociale, sabato25 novembre, con repliche venerdì 1º dicembre  alle 20.30 e domenica 3 dicembre alle 15.30 andrà in scena il dittico Che originali! di Mayr e Pigmalione di Donizetti. Mayr compose nel 1798, la farsa per musica Che originali!su libretto di Gaetano Rossi. In questa farsa di Mayr il settecento illuminista viene messo alla berlina, Metastasio viene sbeffeggiato, il tutto con una musica nuova, brillante, libera e leggera. Gli effetti della rivoluzione francese si erano fatti sentire anche sui nuovi prodotti culturali, più critici nei confronti del passato e portatori di nuove istanze di pensiero, “originali” appunto! Nella stessa serata, affianco al lavoro di Mayr viene proposto Pigmalione, composto da Donizetti nel 1816. Questa “scena lirica” in un atto, così come il compositore stesso la definì, rappresenta il suo unico esempio di teatro su soggetto mitologico. Un aneddoto molto significativo ricopre questa partitura di particolare importanza: Donizetti studiava all’epoca a Bologna e, nel settembre del 1816, ricevette la visita di Mayr. Proprio l’incontro tra i due portò alla realizzazione di questo atto unico, come una sorta di piccolo omaggio dell’allievo al maestro. Pigmalione sarà l’occasione per iniziare una nuova ricognizione sul catalogo di Donizetti presentando a ogni edizione del festival un’opera che compie 200 anni.

Il borgomastro di Saardam, Cheoriginali! e Pigmalione: tre titoli per il festival Donizetti Opera 2017. Un’importante opera donizettiana, una farsa scritta dal maestro di Donizetti e la primissima opera del bergamasco. Un programma articolato nelle proposte musicali e illuminato da artisti di fama internazionale, per portare il pubblico alle radici e alla riscoperta del genio donizettiano.

Francesco Micheli

Direttore artistico della Fondazione Donizetti

 

Il borgomastro di Saardam, musica di Gaetano Donizetti

venerdì 24 novembre ore 20.30

domenica 26 novembre ore 15.30

sabato 2 dicembre ore 20.30

Su libretto di Domenico Gilardoni, andò in scena nel 1827 a Napoli, al Teatro del Fondo, con le parti di basso buffo del Borgomastro in dialetto napoletano e dialoghi recitati, e poi a Milano in una versione senza dialetto e con i recitativi musicati. L’opera consolida tra l’altro un singolare interesse per i “soggetti russi”, già sperimentati da Donizetti nel Falegname di Livonia (1819) e, qualche mese prima del Borgomastro, sempre in coppia con Gilardoni e sempre a Napoli, in Ottomesi in due ore. Personaggio centrale è appunto lo zar Pietro, che trovandosi a lavorare in incognito come carpentiere nella cittadina olandese di Saardam, favorisce l’unione di Flimann con Marietta, figlia del borgomastro. Il libretto è tratto da una commedia in lingua francese del 1818 Le bourgmestre de Sardam, ou Les deux Pierre (Mélésville-Merle-Boirie). Delle due versioni, la Fondazione metterà in scena quella milanese con recitativi musicati, poiché la napoletana non è al momento ricostruibile. Echi rossiniani e collaudate ed efficaci soluzioni musicali, ottenute dalla consuetudine del compositore con la commedia di caratteri, fa di quest’opera un’altra importante riemersione del Donizetti meno conosciuto.

Che originali!, musica di Giovanni Simone Mayr

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Andata in scena per la prima volta nell’autunno 1798 al teatro veneziano di San Benedetto, la farsa Che originali! – su libretto di Gaetano Rossi – costituisce uno dei primi grandi successi di Mayr; vi si prendono amabilmente in giro la sfrenata passione di un dilettante filarmonico, fanatico per la musica, e di sua figlia invasata per Metastasio. Le trame amorose consuete alle commedie s’intrecciano così con la satira di costume, tra sentimentalismi e gustosi effetti caricaturali. Che originali! ben rivela la maestria e l’arte che il compositore tedesco avrebbe trasmesso al giovane Gaetano, che aveva appena un anno quando Mayr compose questa farsa. In questo ideale percorso, che esplora gli albori della carriera di Donizetti, la scelta del titolo di Mayr risulta fondamentale per mettere a fuoco il contesto estetico e il linguaggio musicale con i quali Donizetti stesso verrà in contatto in gioventù.

Pigmalione, musica di Gaetano Donizetti

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Donizetti componePigmalione, in pochi giorni fra la finedi settembree il 1°ottobre1816. È il primo esperimento teatrale del giovane musicista, che prevede due soli personaggi: Pigmalione e Galatea. Allievo all’epoca di padre Mattei nel liceo di Bologna, il compositore mette mano a una partitura senza alcuna finalità di messa in scena, tanto che il lavoro verrà rappresentato la prima volta nel 1960 a Bergamo. Pigmalione, composto appena diciott’anni dopo la farsa Che originali! di Mayr, rivela un musicista con uno stile ben definito e con un’incredibile padronanza nel condurre le voci e uno spiccato senso per la scrittura belcantistica. Il soggetto, di impronta mitologica (nello specifico un episodio delleMetamorfosidi Ovidio), ha un diretto antecedente nelPygmalion di Rousseau (1770), scène lyrique che rientra nell’ambito delmélodrame, ossia teatro di parola con accompagnamento musicale.