Mozart con Fisch e Andò

STAGIONE D’OPERA 2016-2017

IL FLAUTO MAGICO

Il delicato equilibrio tra il Bene e il Male

nel capolavoro dell’Illuminismo musicale creato da Mozart

Teatro Regio, martedì 16 maggio 2017 ore 20

Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart, Singspiel pieno di magia e di mistero, va in scena al Teatro Regio dal 16 al 28 maggio nel fiabesco allestimento del Teatro Regio Torino con la regia di Roberto Andò. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio salirà il maestro Asher Fisch, direttore israeliano già acclamato dal pubblico del Regio per la Carmen del 2016. Nel cast, solisti di prim’ordine affronteranno una delle partiture più complete e perfette mai scritte: Ekaterina Bakanova, Antonio Poli, Olga Pudova, Markus Werba e Kristinn Sigmundsson.

La produzione è realizzata con il contributo di Italgas, socio fondatore del Teatro Regio, che conferma in tal modo la solidità del legame con la città in cui nacque 180 anni fa. La promozione della cultura ha sempre rappresentato un valore primario per una società storica come Italgas, fortemente radicata a Torino e da sempre impegnata in un dialogo costante con le comunità in cui opera.

Il flauto magico è un’opera dai contenuti profondi, quasi mistici, tuttavia Roberto Andò non ha perso di vista quella freschezza alla quale lo stesso Mozart pensava, per rendere il suo lavoro leggero e adatto per il grande pubblico. «Mozart – dice il regista – mise dentro Il flauto magico i suoi interessi scientifici e il grande amore per l’Egitto. Purtroppo, nel corso degli anni l’attenzione teatrale si è spostata troppo verso il senso iniziatico dell’opera, perdendo di vista gli incroci meravigliosi tra gusto popolare e aspetti di pensiero. Ho voluto sgombrare il campo, recuperando la leggerezza e la sorpresa, attingendo a quel modello teatrale che voleva in scena attori-cantanti».

L’allestimento del Teatro Regio ha scene e luci di Giovanni Carluccio, mentre i costumi sono firmati da Nanà Cecchi, la regia è ripresa da Riccardino Massa. Il principe Tamino sarà il tenore Antonio Poli, giovane artista dall’avviata carriera internazionale, al suo debutto al Regio; nell’impervio ruolo della Regina della Notte ci sarà il soprano russo Olga Pudova; il basso Kristinn Sigmundsson, artista di grande rilievo con all’attivo numerose collaborazioni con direttori del calibro di Haitink, Davis, Muti, interpreta Sarastro; il soprano Ekaterina Bakanova interpreta Pamina, ruolo tra i più lirici e complessi mai creati da Mozart; Markus Werba, baritono austriaco di rinomanza internazionale, torna al Regio proprio nelle vesti di Papageno, personaggio a lui congeniale. Completano il cast: Elisabeth Breuer (Papagena), Sabina von Walther (Prima dama), Stefanie Irányi (Seconda dama), Eva Vogel (Terza dama), Cameron Becker (Monostato), Roberto Abbondanza (Oratore e primo sacerdote), Cullen Gandy (Secondo sacerdote e Primo armigero) e Luciano Leoni (Una voce, Secondo armigero). Nel corso delle dieci rappresentazioni, si alternano nei ruoli principali: Antonio Di Matteo (Sarastro), Valentina Farcas (Regina della Notte), Alessandro Scotto di Luzio (Tamino), Ekaterina Sadovnikova (Pamina) e Thomas Tatzl (Papageno).Com’è noto, il Flauto è anche opera per piccoli cantori: per l’occasione, i tre piccoli geni sono interpretati da: Valentina Escobar / Fiammetta Piovano; Lucrezia Piovano / Sara Jahanbaksh, Giorgio Fidelio / Sara Rastello, solisti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”. Maestro del coro è Claudio Fenoglio.

Il 7 ottobre 1791, una settimana dopo il debutto del Flauto magico al Theater auf der Wieden di Vienna, Mozart scriveva alla moglie: «Sono appena tornato dall’Opera, che era più piena che mai. Molti pezzi sono stati bissati ma ciò che più mi fa piacere è l’approvazione silenziosa! Puoi vedere come quest’opera sia sempre più stimata». L’ultima creazione del compositore austriaco aveva ottenuto un successo strepitoso sin dalla prima sera: tale trionfo si sarebbe replicato decine e decine di volte, spingendo l’impresario del teatro e autore del libretto, Emanuel Schikaneder, a preparare addirittura un seguito della vicenda.

Il Flauto magico appartiene al genere della Zauberoper, ovvero “opera magica”: di fatto i protagonisti della vicenda sono sacerdoti, regine e principi le cui vicende trascorrono tra luoghi incantati, misteriosi boschi, obelischi, piramidi e templi inseriti in un Egitto immaginario. La complessa trama ruota attorno alle smanie della Regina della Notte la quale, mossa da una rabbia ancestrale contro il gran sacerdote Sarastro, usa il principe Tamino per le sue personali brame. Il gioco è questo: se Tamino riuscirà a liberare Pamina – figlia della regina – dalle grinfie di Sarastro, sarà sua sposa. Per questo compito Tamino, accompagnato da Papageno, riceve un flauto d’oro, magico appunto, capace di mutare le passioni umane. Il cuore dell’opera, e della personale vicenda di Tamino, è rappresentato dalle scene nelle quali deve affrontare tre prove: quella del silenzio, quella dell’acqua e infine quella del fuoco. Riuscirà a superarle tutte brillantemente e qui si compierà la svolta: Sarastro a sorpresa si rivelerà il buono della situazione, la Regina della Notte invece una malvagia antagonista. L’opera si conclude con un rapido lieto fine: Sarastro festeggia la vittoria del sole sulle tenebre e accoglie i novelli sposi Tamino e Pamina.

Il capolavoro mozartiano oltrepassa i confini della Zauberoper per l’eccezionale ventaglio di stili espressivi utilizzati: qui convivono la sentimentalità di Pamina con i virtuosismi iperbolici della Regina della Notte, la giovialità di Papageno con la sublimità di Sarastro e dei sacerdoti. Mozart, negli ultimi anni della sua vita, aveva scritto pagine per organetto meccanico, per coro di voci bianche, per cerimonie massoniche e religiose, per opere serie e buffe, tutte esperienze che mise a frutto nell’animare la fiaba di Schikaneder e creare un’opera unica che, come spiega Giorgio Pestelli, «pone un sigillo conclusivo alla giornata creativa di Mozart, ben oltre il Requiem lasciato incompiuto».

LLa Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3, martedì 16 maggio alle ore 20, trasmissione condotta da Susanna Franchi e inserita anche all’interno del circuito Euroradio.

Come di consueto, lo spettacolo sarà documentato nelle Pillole di Passionedi Paola Giunti, visibili sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul canale YouTube del Regio: direttamente dal backstage del teatro, reportage esclusivi e curiosità sui protagonisti e l’allestimento.

Per i diciottenni che desiderano utilizzare il Bonus cultura al Regio il costo del biglietto è di € 25 con la possibilità di un ulteriore biglietto a € 1. I biglietti per tutte le recite de Il flauto magico sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242), on line su www.teatroregio.torino.it, i punti vendita Vivaticket e la Biglietteria del Teatro Stabile, e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.


Il flauto magico

[Die Zauberflöte]

Singspiel in due atti di Emanuel Schikaneder

Edizione in lingua originale tedesca con sopratitoli in italiano

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Personaggi Interpreti

Pamina, figlia di Astrifiammantesoprano Ekaterina Bakanova /

Ekaterina Sadovnikova* (17, 20, 23, 27)

Tamino tenoreAntonio Poli /

Alessandro Scotto di Luzio* (17, 20, 23, 27)

Regina della Notte (Astrifiammante) sopranoOlga Pudova /Valentina Farcas* (17, 20, 23, 27)

Sarastro, gran sacerdote bassoKristinn Sigmundsson /

Antonio Di Matteo* (17, 20, 23, 27)

Papageno, uccellatore baritonoMarkus Werba /Thomas Tatzl* (17, 20, 23, 27)

Una vecchia (Papagena) sopranoElisabeth Breuer

Prima dama della regina sopranoSabina von Walther

Seconda dama della regina mezzosopranoStefanie Irányi

Terza dama della regina mezzosopranoEva Vogel

Monostatos, un moro tenoreCameron Becker

Primo fanciullo voce biancaValentina Escobar / Fiammetta Piovano

Secondo fanciullo voce biancaLucrezia Piovano / Sara Jahanbaksh

Terzo fanciullo voce biancaGiorgio Fidelio / Sara Rastello

Oratore e Primo sacerdote bassoRoberto Abbondanza

Secondo sacerdote e Primo armigero tenoreCullen Gandy

Una voce e Secondo armigero bassoLuciano Leoni

Direttore d’orchestra Asher Fisch

Regia Roberto Andò

ripresa da Riccardino Massa

Scene e luci Giovanni Carluccio

Costumi Nanà Cecchi

Maestro del coro Claudio Fenoglio

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO

Allestimento Teatro Regio

CON IL SOSTEGNO DI

Teatro Regio

Martedì 16 Maggio 2017 ore 20

Mercoledì 17 Maggio 2017* ore 20

Giovedì 18 Maggio 2017 ore 20

Sabato 20 Maggio 2017* ore 20

Domenica 21 Maggio 2017 ore 15

Martedì 23 Maggio 2017* ore 15

Mercoledì 24 Maggio 2017 ore 20

Venerdì 26 Maggio 2017 ore 20

Sabato 27 Maggio 2017* ore 20

Domenica 28 Maggio 2017 ore 15


IL FLAUTO MAGICO

di Wolfgang Amadeus Mozart

Principi salvati da regine misteriose, apparizioni magiche, effetti speciali: è la Zauberoper(opera magica), genere musicale particolarmente amato dal pubblico tedesco, dove appunto i temi erano il magico, il comico e il tragico. Il flauto magico di Mozart nasce proprio come Zauberoper; molte sono le fonti che lo ispirarono, ma la più accreditata è Lulu, ovvero il flauto magico di August Jakob Liebeskind. Mozart scrive Il flauto magico per l’amico massone Emanuel Schikaneder, attore e impresario teatrale che gestiva il Theater auf der Wieden di Vienna, il quale ne scriverà il libretto e sarà anche il primo interprete di Papageno. L’opera, che andò in scena il 30 settembre 1791 (la celebre ouverture con il solenne triplice accordo iniziale venne scritta solo due giorni prima), è un Singspiel, genere che alterna dialoghi parlati e musica. Dopo le prime repliche, Mozart scrisse alla moglie Costanza: «Sala sempre piena. Il duetto «Mann und Weib» [quello tra Pamina e Papageno], il Glockenspieldel primo atto sono stati bissati come al solito. E così pure al secondo atto il trio dei paggi. Ma quel che mi fa più piacere è il consenso silenzioso! Si vede come l’opera sale sempre più nella stima generale». Si racconta che Mozart, sul letto di morte, avesse chiesto che gli venissero cantate proprio le arie di Papageno. «Il flauto magico è forse il capolavoro poetico dell’Illuminismo». Parola di Eugenio Montale.

ATTO I

Il principe Tamino fugge inseguito da un serpente e sviene per la paura. Tre dame uccidono il serpente con una lancia d’argento e, dopo aver contemplato il bel volto del giovane, corrono ad avvertire la Regina della Notte. Tamino si risveglia e crede che a salvarlo sia stato quel bizzarro personaggio che entra in scena suonando un piccolo flauto di Pan: è Papageno, l’uccellatore; il suo compito è catturare uccelli per la regina. Papageno non sa rispondere alle domande di Tamino, ma gli fa credere di essere il suo salvatore; allora le tre dame lo rimproverano, e per punirlo gli mettono un lucchetto d’oro sulla bocca. Al principe raccontano di essere state loro a salvarlo e gli consegnano invece, da parte della regina, il ritratto di sua figlia Pamina. Tamino ammira il ritratto e sente già di amare quella fanciulla. Le damigelle gli confidano che un potente demone maligno ha rapito la fanciulla e la tiene prigioniera in un castello. Annunciata da un tuono, arriva la Regina della Notte, la quale promette al principe che se libererà Pamina potrà sposarla. Papageno viene liberato dal lucchetto che gli impediva di parlare e insieme a Tamino partirà per liberare Pamina: a lui le dame consegnano un carillon magico, e a Tamino un flauto d’oro capace di mutare le passioni umane; tre fanciulli li guideranno al castello del malvagio Sarastro. Tamino, davanti alle porte del tempio di Iside, apprende da un sacerdote che Sarastro non è malvagio, ma ha avuto ottimi motivi per salvare Pamina dal pessimo influsso della madre. Sarastro ferma la fuga di Pamina mentre Monostato, suo schiavo, ha appena catturato Tamino: i due giovani si abbracciano, e Sarastro fa frustare Monostato.

ATTO II

Per diventare uno degli iniziati e poter sposare Pamina, Tamino dovrà superare tre prove. La prima è quella del silenzio: le tre dame cercano di far parlare lui e Papageno. Monostato cerca di baciare Pamina, ma la Regina della Notte lo scaccia e consegna alla figlia un pugnale, con il quale le ordina di uccidere Sarastro. Ma l’uomo rivela a Pamina che tra quelle sacre mura non si conosce la vendetta e il nemico viene perdonato. Papageno non riesce a rispettare la prova del silenzio: mangia e incontra una misteriosa vecchia signora che gli dice di essere la sua fidanzata Papagena e di avere diciotto anni, poi sparisce. Pamina non capisce perché Tamino non le parli ed è disperata. Finalmente i due giovani possono affrontare insieme le due ultime prove: l’acqua e il fuoco, e le superano grazie al flauto magico. La Regina della Notte, Monostato e le tre dame, mentre cercano di vendicarsi di Sarastro, vengono inghiottiti dalla terra. Papageno ritrova la sua Papagena (non era vecchia, era solo un trucco), Sarastro festeggia la vittoria del sole sulle tenebre e accoglie Tamino e Pamina: «La fermezza ha vinto, e incorona quale premio la bellezza e la saggezza con lode eterna!».


IL FLAUTO MAGICO

Prezzi dei biglietti

Recita del 16 maggio:€ 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55

Recite del 18, 21, 24, 26 e 28 maggio:€ 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29

Recite del 17, 20 e 27 maggio:€ 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29

Recita del 23 maggio:€ 60 - 55 - 50 - 45 - 40 - 29

Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65

18app: posto unico € 25, e con 1 euro in più si può acquistare un secondo biglietto

Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero (la riduzione non è valida per la recita del 23 maggio)

Biglietteria e Informazioni

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