Svetlana Zhakarova in La dame aux camélias

La dame aux camélias apre la stagione


Tradizione e aperture

Assumere nuovamente la Direzione del Corpo di Ballo scaligero è per me un grande onore e sarà dunque sempre più forte il mio impegno a rispettare la gloriosa storia di questa Compagnia e proiettarne al meglio nel futuro le qualità e il valore artistico. Trovare il giusto equilibrio tra una tradizione che abbiamo il dovere di preservare e tramandare alle generazioni future, e la necessaria apertura alle nuove voci che animano la scena internazionale è stata la mia prima preoccupazione nel programmare questa Stagione, che vede sette appuntamenti ma nove titoli, essendo una serata strutturata a trittico, con importanti riprese e tre nuovi ingressi in repertorio, di cui una creazione in prima assoluta. Le novità: Le Corsaire, il più emozionante tra i grandi classici, ricco di azione, passione, romanticismo e momenti di straordinario virtuosismo. Nella coreografia dell’autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi Anna-Marie Holmes, da Petipa (di cui nel 2018 ricorrono i 200 anni dalla nascita) e Sergeyev, con nuove scene e costumi di Luisa Spinatelli,sarà la prima produzione della Scala da quando, nell’Ottocento, Giovanni Galzerani mise in scena il primo balletto su “The Corsair” di Lord Byron e nel 1857 Domenico Ronzani. Per la prima volta poi interpreteremo il capolavoro di Heinz Spoerli Goldberg-Variationen, produzione sofisticata, profondamente ispirata, che prosegue il ciclo di balletti su musica da camera, inauguratosi nel 2015 con Cello Suites, a testimoniare il profondo legame del coreografo con la musica di Bach. Per la nuova creazione, in prima assoluta, la Scala ospiterà Aszure Barton, coreografa acclamata a livello internazionale, indicata da Mikhail Baryshnikovtra i più innovativi coreografi di questa generazione”. Per il suo primo lavoro con gli artisti scaligeri, Mahler 10, Aszure Barton ha scelto Gustav Mahler, e l’adagio della sua Sinfonia n.10 in Fa diesis (incompiuta). Autori di prima grandezza del Novecento nei titoli che vedremo alla Scala: John Neumeier, con la straordinaria La Dame aux camélias, uno dei più completi esempi di dance drama, dall’intensa e raffinata scrittura coreografica e uno splendido apparato scenico. Inaugurerà la nuova Stagione, vedrà in scena per alcune recite Svetlana Zakharova, mai prima d’ora alla Scala in questo ruolo, accanto a Roberto Bolle. Nel trittico che vedrà il debutto di Mahler 10, torna Jiří Kyliáncon il suo gioiello coreografico Petite Mort, e, in omaggio a Maurice Béjart, Bolero, che vedrà per la prima volta sul mitico tavolo Roberto Bolle a impersonare la Melodia. E ancora Kenneth MacMillan, con L’histoire de Manon e, nelle prime recite le étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, già protagonisti a fine 2015. E Rudolf Nureyev, con un tributo nell’ottantesimo anniversario della nascita e nel venticinquesimo anniversario della scomparsa, e la ripresa di Don Chisciotte. A questi appuntamenti si aggiunge poi nel mese di settembre il prestigioso invito, con due balletti, del Teatro Bol’šoj, con cui la Scala ricambia l’ospitalità che aveva visto lo scorso anno a Mosca Simon Boccanegra diretto da Chung e la Messa da Requiem diretta da Chailly. Grandi titoli nella nostra Stagione, spesso con un interessante legame con la letteratura, che porterà a incuriosire anche gli appassionati dei grandi romanzi, delle storie coinvolgenti, ricche di avventura e di passione. E gli amanti della musica, con partiture di grande fascino da Chopin, Bach, Mozart, Ravel, Massenet, Mahler. Balletti che coinvolgeranno, accanto alle nostre étoiles e ad alcuni guest, il nostro Corpo di Ballo in nuove creazioni, in stili inconfondibili che hanno segnato il balletto del Novecento, in titoli entrati nella storia con cui le nuove forze artistiche si misureranno per la prima volta, confrontandosi con personaggi costruiti con una drammaticità che li metterà alla prova sul versante tecnico e interpretativo.

Frédéric Olivieri

Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala


15 dicembre 2017:Anteprima dedicata ai Giovani

17, 20 (2 rappr.), 23, 29 (2 rappr.), 30 (2 rappr.), 31 dicembre 2017

3, 4, 10, 13 gennaio 2018

Fryderyk Chopin

La Dame aux camélias

Coreografia e Regia

John Neumeier

dal romanzo di Alexandre Dumas (figlio)

Scene e costumi

Jürgen Rose

Luci

John Neumeier

Étoiles

Svetlana Zakharova

(17, 20s dic.; 10, 13 gen.)

Roberto Bolle

(17, 20s dic.; 10, 13 gen.)

Direttore

Theodor Guschlbauer

Pianoforte Roberto Cominati

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Marguerite Gautier è morta. Il contenuto del suo lussuoso appartamento sta per essere messo all’asta. Entrano visitatori curiosi, acquirenti, conoscenti e amici della defunta, fra i quali il vecchio Monsieur Duval, per esaminare gli arredi. Un giovane - Armand Duval - irrompe disperato nella stanza e perde i sensi. Duval riconosce suo figlio e amorevolmente lo sostiene. Sopraffatto dai ricordi, Armand comincia a raccontare la sua storia. Così inizia La Dame aux camélias di John Neumeier, subito affermando con forza l’originalità e la sensibilità poetica dell’autore, uno dei maggiori coreografi viventi, innovatore e rivitalizzatore del genere del balletto drammatico, distintosi nella sua inesauribile vena creativa per l’acume delle sue intuizioni teatrali, la sensibilità nel tratteggio psicologico e la rielaborazione della struttura drammaturgica. Apre la Stagione una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, esemplare della sua predilezione per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo. Il 2018 vede importanti ricorrenze: quarant’anni dalla creazione per il Balletto di Stoccarda e per Marcia Haydée, alla quale è dedicato, e 170 anni dalla pubblicazione del romanzo di Alexandre Dumas figlio scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della Traviata. Neumeier sceglie di ispirarsi al romanzo e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore e sulle note struggenti di Chopin, con una intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico splendido e accurato, quasi “viscontiano”, e un vocabolario neoclassico, conduce al climax drammatico attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti. Sul podio per la prima volta con il Balletto della Scala Theodor Guschlbauer, direttore esperto del repertorio francese che ha diretto per oltre un decennio la Filarmonica di Strasburgo.

25, 26, 27, 30 gennaio

1, 7 (2 rappr.), 9 febbraio

2, 21, 22 marzo 2018

Johann Sebastian Bach

Goldberg - Variationen

Coreografia

Heinz Spoerli

Scene e costumi

Keso Dekker

Luci

Martin Gebhardt

PianoforteAlexey Botvinov

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

“Ogni volta che ascolto Bach sento il mio cuore che sobbalza. La sua musica è per me un’inesauribile fonte di ispirazione e lo è sin dai miei vent’anni, prima ancora che, in Germania, a Düsseldorf, allestissi una coreografia sulle Variazioni Goldberg, da molti critici considerata, agli inizi degli anni Novanta, una delle creazioni coreografiche più importanti di quel periodo”. Così Heinz Spoerli presentava Cello Suites, entrato nel repertorio della Scala nel 2015 inaugurando le produzioni su musica da camera. Allora era il violoncello solo a dialogare con i corpi dei danzatori scaligeri sulle note di Bach; ora per questo balletto, creato nel 1993, e che arriva alla Scala per la prima volta, sarà il pianoforte a interagire con il movimento, nel dipanarsi nell’architettura, fatta di schemi matematici e simmetrie, delle Variazioni Goldberg di Bach attraverso soli, duetti o momenti di gruppo, in una sofisticata produzione ricca di energia, dinamismo e momenti di grande lirismo. Per Spoerli le Variazioni Goldberg sono come la vita mentre passa, si creano legami, si uniscono coppie e poi via verso l’indifferenza; così nella vita incontriamo persone, poi ci si allontana, e con l’esperienza cambiano valutazioni e certezze: così il coreografo ha voluto offrire una sua riflessione, disegnando un arco coreografico dall’inizio alla fine, in una fluidità incessante, affascinante, senza connotazioni temporali, nel suo scorrere, con luci e ombre, musica e movimento. Una produzione sofisticata profondamente ispirata, una esperienza emotiva ricca e profonda, una architettura coreografica stupefacente; al pianoforte Alexey Botvinov, che vanta un primato di esecuzione dal vivo delle Variazioni Goldberg, oltre le 290, compreso il balletto di Spoerli sin dalla sua creazione.

10, 13 (2 rappr.), 16, 20, 23, 25, 27, 29, 30 marzo

5, 7 aprile 2018

Mahler 10 / Petite Mort / Bolero

 

Gustav Mahler

Mahler 10

Adagio della Sinfonia n. 10 in Fa diesis (incompiuta)

Coreografia

Aszure Barton

Scene e luci

Burke Brown

Nuova produzione Teatro alla Scala

Prima assoluta

Wolfgang Amadeus Mozart

Petite Mort

Concerto per piano e orchestra n. 23 K 488 (adagio)

Concerto per piano e orchestra n. 21 K 467 (andante)

Coreografia

Jiří Kylián

Scene

Jiří Kylián

Costumi

Joke Visser

Luci

Jiří Kylián

realizzate da Joop Caboort

Produzione Teatro alla Scala

Maurice Ravel

Bolero

Coreografia

Maurice Béjart

Étoile

Roberto Bolle

(10, 13s, 16, 20, 23 mar.)

Produzione Teatro alla Scala

Direttore

David Coleman

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

 

Un trittico che celebra due pietre miliari della coreografia e ospita una nuovissima creazione, in prima assoluta. Dopo oltre dieci anni torna ad affascinare Petite Mort di Jiří Kylián, con il suo fluido inanellarsi di momenti di gruppo e splendidi passi a due dalle diverse tonalità, da quella lirica a quella appassionata e aggressiva, creato su commissione del Festival di Salisburgo nel secondo centenario della morte di Mozart (1991) e per il quale scelse le sezioni lente di due tra i concerti per pianoforte più belli e famosi. Un altro “cult”, Bolero, per un altro mostro sacro della coreografia del Novecento, Maurice Béjart. Non ha bisogno di presentazioni questa icona, che torna sul nostro palcoscenico dopo oltre quindici anni di assenza e accoglierà, per la prima volta sul mitico tavolo rotondo, Roberto Bolle nel ruolo della Melodia in cinque rappresentazioni imperdibili. Dopo Mozart e Ravel, Mahler 10, una prima assoluta, affidata a Aszure Barton, coreografa acclamata a livello internazionale, indicata “tra i più innovativi coreografi di questa generazione” da Mikhail Baryshnikov, che l’ha invitata a creare per lui. Estro, creatività, virtuosismo, umanità, musicalità ed energia coreograficasono i termini più ricorrenti associati ai suoi lavori, che siano quelli creati per la sua Aszure Barton & Artists o per le più prestigiose compagnie classiche e moderne e le istituzioni più rinomate al mondo. Sull’adagio della Sinfonia n.10 in Fa diesis (incompiuta) di Mahler, Aszure Barton firmerà il suo primo lavoro per la compagnia scaligera, e coinvolgerà in maniera ampia gli artisti del Ballo. Attraverso la potente partitura di Mahler che si sviluppa con un arco incessante di emozione, parlerà alla bellezza e la fragilità dell’essere.

 

 

20, 22, 27 aprile

9, 11 (2 rappr.), 16 (2 rappr.), 17 maggio 2018

Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo, Prince Oldenbourg

Le Corsaire

Libretto di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges e Joseph Mazilier, nella versione di Anna-Marie Holmes,
basato su The Corsair (1814) di Lord Byron

Coreografia

Anna-Marie Holmes

da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev

Musica riorchestrata da Kevin Galiè

Scene e costumi

Luisa Spinatelli

Luci

Marco Filibeck

Direttore

Patrick Fournillier

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Nuova produzione Teatro alla Scala

Azione, passione e romanticismo in una trama che mette in grande evidenza le danze, e momenti virtuosistici che richiedono tecnica straordinaria. In un’ambientazione esotica, tra pirati e schiavi, tempeste e rapimenti, uccisioni e cospirazioni, una grotta, un pascià e il sogno in un bellissimo giardino, le avventure del pirata Conrad per salvare la sua amata Medora riempiono la storia d’amore con un irresistibile spirito d’avventura. Con una nuova scenografia e costumi espressamente realizzati per questo debutto, sarà la prima produzione di Il Corsaro che la Scala avrà nel suo repertorio da quando, nell’Ottocento, su questo palcoscenico venne messo in scena da Giovanni Galzerani il primo balletto basato su “The Corsair” di Lord Byron (nel 1826), e nel 1857 da Domenico Ronzani. Complessa e articolata l’evoluzione di questo balletto, spesso presentato nel suo più celebre pas de deux (portato a fama immortale da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn negli anni Sessanta). Questa produzione, di Anna-Marie Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi, da Marius Petipa (di cui nel 2018 ricorrono le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita) e Konstantin Sergeyev, ha debuttato con il Boston Ballet, la prima compagnia di danza non russa a eseguire questo titolo, e con l‘American Ballet Theatre nel 1998. Da allora la Holmes lo ha rimontato per innumerevoli compagnie; ora alla Scala con una veste tutta nuova, il più emozionante tra i grandi classici, una imperdibile avventura.

 

 

24, 25, 26 maggio 2018

Serata Nureyev

Omaggio per l’ottantesimo anniversario della nascita

e per il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Rudolf Nureyev

Étoile

Svetlana Zakharova

Artisti ospiti

Marianela Nuñez

Vadim Muntagirov

Direttore

David Coleman

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

Dalla sua prima apparizione alla Scala, nel 1965, accanto a Margot Fonteyn in Romeo e Giulietta, la Scala ha avuto innumerevoli occasioni per poter acclamare Rudolf Nureyev, come interprete di balletti memorabili con altrettanto memorabili partnership artistiche, e di poter custodire in repertorio i titoli da lui coreografati. Nell’anno che segna l’ottantesimo anniversario della nascita e il venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, la Scala e il suo Corpo di Ballo, accanto a étoiles internazionali, onorano in Serata Nureyev la memoria del geniale ballerino e coreografo, la carismatica personalità e la inimitabile valenza artistica attraverso un programma che ripercorrerà alcuni dei ruoli che Nureyev ha reso indimenticabili, alternandosi in titoli in cui ognuno ritroverà il ricordo del danzatore e del coreografo più caro e indelebile.

10, 11, 13, 16, 18, 19 luglio 2018

Ludwig Minkus

Don Chisciotte

Coreografia

Rudolf Nureyev

Orchestrazione e adattamento

John Lanchbery

Scene

Raffaele Del Savio

Costumi

Anna Anni

Supervisione ai costumiIrene Monti

LuciMarco Filibeck

Direttore

David Coleman

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Prosegue anche a luglio l’omaggio a Rudolf Nureyev con sei rappresentazioni di Don Chisciotte, uno dei veri cavalli di battaglia della Compagnia recentemente acclamato nel 2016 - anno che coincideva con il 400° anniversario della morte di Cervantes - in Scala e nella tournée a Tokyo, in occasione dei 150 anni dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. Con la sua frizzante energia, con i caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980 con Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, trasporterà il pubblico con freschezza, allegria, virtuosismi e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi. Sulla musica immediata di Minkus le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e per una serata di scoppiettante danza, scintillante e piena di temperamento, con divertenti ruoli comprimari e virtuosistici ruoli principali. Fra fughe, inganni e travestimenti, Don Chisciotte danzerà con la sua Dulcinea, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno.

 

 

17, 19 (2 rappr.), 20, 24, 27ottobre; 2 novembre 2018

Jules Massenet

L’histoire de Manon

Coreografia

Kenneth MacMillan

Arrangiamento e orchestrazione

Martin Yates

Scene e costumi

Nicholas Georgiadis

Étoiles

Svetlana Zakharova

(17, 19s, 24 ott.)

Roberto Bolle

(17, 19s, 24 ott.)

Direttore

Patrick Fournillier

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

Manon, seducente giovane dal fascino pericolosamente innocente, cede alle lusinghe della ricchezza e si fa calcolatrice e corrotta. Per il fratello Lescaut è “merce di scambio”, per il vecchio Monsieur G.M. è l’oggetto del desiderio; per lo studente Des Grieux è il vero e puro amore. É L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan, che ha dato nuova vita al personaggio creato da Prévost e diventato popolare grazie al melodramma, delineando il fascino e la tragedia della protagonista, disegnando splendidi ruoli maschili in un balletto appassionante e coinvolgente sul piano drammatico, psicologico e coreografico. Un titolo classico ma assolutamente moderno nella sua teatralità, il giusto punto d’incontro tra musica, passione, verità interpretativa e fonte letteraria. “Affascinante e corrotta, amorale e calcolatrice, vittima del mondo e di se stessa, Manon - sottolinea MacMillan -  ama la vita e non sa resistere al piacere che le offre.  È charmante, ma amorale. La sua innocenza si perde tra le tentazioni di una vita lussuosa. L’amore sincero per Des Grieux non le impedisce di portarlo alla degradazione e renderlo vile, ladro e assassino”. Un balletto coinvolgente, e assecondato da un tessuto musicale creato ad hoc: MacMillan decise infatti di non rifarsi a Puccini e alla sua Manon Lescaut e assieme ai suoi collaboratori si rivolse ad altre pagine di Massenet, arrangiate e orchestrate; evitando di tradurre il melodramma in balletto, non usò nemmeno una misura dall’omonima opera: fra le altre, pagine tratte da Le Cid e da Thaïs, da Don Quichotte e da Cleopatra, da Ariane a Cenerentola.


 

Frédéric Olivieri

Nato a Nizza, frequenta e si diploma al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi.Nel 1978 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy e successivamente di Rosella Hightower. Viene nominato Solista nel 1981, quando alla direzione artistica del complesso parigino vi è Rudolf Nureyev.

All’Opéra di Parigi danza i più importanti ruoli del repertorio classico e contemporaneo, lavora con numerosi coreografi ospiti, quali Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit.

Nel 1985 partecipa come Primo Ballerino alla creazione dei Ballets de Monte Carlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, e dopo pochi mesi, alla presenza di S.A.S la Principessa Carolina di Monaco, gli viene conferito il titolo di Étoile. Con i Ballets de Monte Carlo interpreta, sino al 1993, tutti i ruoli più importanti del repertorio classico, neoclassico e contemporaneo ed è protagonista di creazioni che gli vengono espressamente dedicate da coreografi quali Uwe Scholz, Jean-Christophe Maillot, John Neumeier, Roland Petit.

Nel 1986 riceve il Premio “Leonide Massine” e nel 1992 gli viene conferito dal Principe Ranieri di Monaco la nomina di Cavaliere dell’Ordine dei Meriti Culturali.

Nel 1993 diviene Principal dell’Hamburg Ballet Company diretta dal coreografo John Neumeier, con il quale terminerà la sua brillante carriera di danzatore.

Inizia nel 1996, la sua nuova esperienza professionale al Maggio Musicale Fiorentino, dove fino al 1998 assume l’incarico di Maître de Ballet e assistente coreografo della compagnia MaggioDanza per la quale crea anche le coreografie dell’Orfeo di Claudio Monteverdi per la regia di Luca Ronconi e la coreografia di Aida di Giuseppe Verdi, per la regia di Mariani. Diviene successivamente Maître de Ballet al Zürcher Ballett diretto da Heinz Spoerli.

Nel 2000 viene nominato Direttore Artistico di MaggioDanza al Teatro Comunale Fiorentino.

Dal settembre dello stesso anno è Maître de Ballet principale del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Nel 2002 verrà nominato Direttore Artistico del Ballo e ricoprirà questo ruolo fino al 2007. Durante la sua direzione il repertorio del Balletto scaligero si amplia e si rinnova con nuove produzioni come Il lago dei cigni di Vladimir Bourmeister, La Dame aux camélias di John Neumeier, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, The Cage di Jerome Robbins, Symphony of Psalms e Petite Mort di Jiří Kylián, Marguerite and Armand di Frederick Ashton, Annonciation e La Stravaganza di Angelin Preljocaj, Polyphonia di Christopher Wheeldon. Non sono mancate le creazioni di coreografi italiani tra i più rinomati come Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani accanto alla stretta collaborazione con i grandi coreografi Maurice Béjart e Roland Petit.

Durante il suo mandato il Corpo di Ballo presenta il suo repertorio sui più grandi palcoscenici del mondo in numerose tournée internazionali.

Dal 2003 è Direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala e dall’ottobre 2006 diviene anche Direttore della storica Scuola di Ballo scaligera.

Durante la sua direzione ha dato l’opportunità ai suoi allievi di frequentare masterclass con danzatori e coreografi di fama internazionale.

Inoltre, anche qui arricchisce il repertorio della Scuola con importanti coreografie quali Napoli di August Bournonville, Serenade, Who cares?, Theme and Variations, Tarantella di George Balanchine, La Bella addormentata di Mats Ek, Gaîté parisienne suite, La luna di Maurice Béjart, The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe, Symphony in D, Evening Songs e Un ballo di Jiří Kylián, The Unsung di José Limón, Gymnopédie di Roland Petit, Larmes Blanches e La Stravaganza di Angelin Preljocaj.

Per la Scuola ha firmato anche le coreografie di nuove edizioni di celebri titoli del repertorio, come Lo Schiaccianoci su musiche di Čajkovskij e Cenerentola, su musiche di Prokof’ev.

Nel luglio 2005 viene insignito del titolo di “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal Ministro della Cultura Francese.


RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”

Prima delle prime

Balletto

Venerdì 15 dicembre 2017, ore 18

La Dame aux camélias

di John Neumeier

Silvia Poletti: Neumeier, Marguerite e la poetica della nostalgia.

(con video)

Giovedì 18 gennaio 2018, ore 18

Goldberg-Variationen

di Heinz Spoerli

Alfio Agostini: Spoerli, variazioni sul classico.

Mercoledì 7 marzo 2018, ore 18

Mahler 10 / Petite Mort / Bolero

di Aszure Barton - Jiří Kylián - Maurice Béjart

Marinella Guatterini: Dal 1961 a oggi: elettriche conferme, attese novità.

(con video)

Mercoledì 18 aprile 2018, ore 18

Le Corsaire

di Anna-Marie Holmes da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev

Sergio Trombetta:Amore e avventure secondo Petipa.

(con video)

Mercoledì 23 maggio 2018, ore 18

Serata Nureyev

Gianluca Bauzano: Rudolf Nureyev, l’uomo che re-inventò la danza.

(con video)

Giovedì 5 luglio 2018, ore 18

Don Chisciotte

di Rudolf Nureyev

Valentina Bonelli: Carattere ed esotismo di un classico imperiale.

(con video)

Giovedì 11 ottobre 2018, ore 18

L’histoire de Manon

di Kenneth MacMillan

Francesca Pedroni: Tra purezza e inganno, un destino al femminile.
(con video)

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Teatro alla Scala con Amici della Scala


INTESA SANPAOLO PARTNER DEL TEATRO ALLA SCALA

PER LA STAGIONE 2017/2018

Anche per la stagione 2017/2018 Intesa Sanpaolo si conferma partner privilegiato del Teatro alla Scala, assicurando ancora una volta il proprio sostegno alla Stagione di Lirica, Balletto e Sinfonica.

La collaborazione, più che decennale, tra Intesa Sanpaolo e il Teatro alla Scala rappresenta un riuscito connubio tra due grandi istituzioni capaci di esprimere, nei rispettivi ambiti, una vocazione nazionale e internazionale. Si tratta di una partnership che trova la sua caratterizzazione nel rispetto dei reciproci ruoli, ma anche nella costante ricerca di modalità di interazione e confronto finalizzate a rendere la musica un patrimonio universale e condiviso.

Questa collaborazione rientra nel vasto impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo nel settore culturale e artistico, un modo concreto per testimoniare la propria attenzione alla responsabilità sociale e la costante fiducia nei confronti delle nuove generazioni. Infatti, con l’obiettivo di avvicinare un pubblico giovane e più vasto alla cultura musicale, prosegue per il decimo anno consecutivo anche il sostegno a La Scala UNDER30, progetto che prevede un’articolata proposta di spettacoli e agevolazioni per ragazzi tra i 6 e i 30 anni, fra cui due

Anteprime dedicate per l’opera inaugurale e la Stagione di balletto.

Intesa Sanpaolo interpreta da sempre il proprio impegno in campo culturale e artistico quale vera e propria assunzione di “responsabilità sociale”, ritenendo che una impresa bancaria di rilevanza nazionale debba concorrere alla crescita del proprio Paese sia da un punto di vista economico che culturale e civile.

Per informazioni

Intesa Sanpaolo

Ufficio Media Attività Istituzionali, Sociali e Culturali

02 87962641

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