Amore e morte: nuovo allestimento di Werther
Un cast stellare, dirige Wellber, regia di Giorgia Guerra
PALERMO. Un colpo di fulmine tra due giovani, un amore che non può sbocciare, la morte di lui tra le braccia di lei. È il dramma lirico romantico per eccellenza Werther di Jules Massenet, tratto da I dolori del giovane Werther di Goethe, l’opera-manifesto del romanticismo letterario intessuto di Sturm und drang, la “tempesta e assalto” dei sentimenti. Venerdì 26 maggio, alle 20.30, al Teatro Massimo di Palermo, debutta il nuovo allestimento dell’opera, un allestimento del Teatro in coproduzione con l’Auditorio di Tenerife che rimanda all’immaginario cinematografico.
Sul podio debutta nella direzione di quest’opera l’israeliano Omer Meir Wellber, 36 anni, uno dei giovani direttori più importanti del panorama internazionale, regia di Giorgia Guerra, un cast stellare: Werther, il giovane innamorato che alla fine si uccide è Francesco Meli, tenore italiano tra i più quotati al mondo, prediletto di Muti con cui debutterà in Aida a Salisburgo; Charlotte, la donna amata, è Veronica Simeoni, mezzosoprano affermata internazionalmente e allieva di Raina Kabaivanska che sarà presente per l'occasione alla prima. Nel secondo cast Werther è Shalva Mukeria e Charlotte è Marina Comparato, due artisti di grande qualità che debuttano i rispettivi ruoli. Orchestra, Coro di voci bianche e Coro femminile del Teatro Massimo. Maestro del Coro Piero Monti, Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo. Scene di Monica Bernardi, costumi di Lorena Marin, luci di Bruno Ciulli.
La storia si sviluppa in quattro atti, ambientata nella città tedesca di Wetzlar, dove vive Charlotte, la giovane figlia del podestà. L’amore con Werther sboccia subito, durante un ballo, ma subito si rivela impossibile, quando lei rivela a lui che ha promesso alla madre morente che avrebbe sposato un altro uomo, Albert. Ma non sarà il matrimonio a fare tacere il cuore di Charlotte e tantomeno quello di Werther il quale alla fine si uccide e muore tra le braccia dell’amata.
“Personaggi reali, esistiti ed esistenti – dice la regista Giorgia Guerra - che potrebbero essere i protagonisti di un romantico film in bianco e nero. Film in cui la cinepresa arriverebbe a distinguere le piccole variazioni di espressione, di gesto e di intenzione che la musica di Massenet amplifica in maniera esemplare”. La regista ha lavorato molto sull’aspetto “cinematografico” dell’opera: “Protagonisti con mille sfaccettature, musica piena di sentimento, verità nelle parole e nei gesti: abbiamo tutti gli elementi per una sceneggiatura cinematografica, manca solamente l'occhio della telecamera e siamo in teatro; è così che rompiamo le regole, facendoci aiutare dal contenitore teatrale in cui tutto è possibile”.
Lo struggente tema romantico dell’incontro antitetico e tragico fra amore e morte fu anticipato nel 1774 da Johann Wolfgang von Goethe nel celebre Die Leiden des jungen Werthers (I dolori del giovane Werther) pubblicato a Lipsia nello stesso anno e poi rivisto nel 1786. Werther, protagonista di questo romanzo epistolare, diventò l’archetipo dell’artista romantico, capace di stimolare anche la curiosità del mondo musicale ottocentesco. L’idea di comporre Werther venne a Massenet nell’ultimo ventennio dell’Ottocento. Il libretto, realizzato da Paul Milliet e Georges Hartmann, inizialmente non entusiasmò Massenet. Fu la successiva revisione di Édouard Blau a soddisfare le sue esigenze. L’opera fu pronta nel 1887.
Una serie di difficoltà, tra cui il rifiuto e il giudizio negativo del direttore dell’Opéra-Comique di Parigi, Léon Carvalho, che giudicò Werther “privo di interesse e condannato in partenza”, fecero slittare la prima rappresentazione di oltre cinque anni. La première del dramma ebbe luogo al Teatro Imperiale (Hofoper) di Vienna. E fu un successo, che spinse Carvalho a rivedere le proprie posizioni, proponendo a Massenet un nuovo allestimento parigino, quello del 1893, che sancì il definitivo trionfo dell’opera.
WERTHER
Dramma lirico in quattro atti e cinque quadri
Libretto di Édouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann
Musica di Jules Massenet
Direttore Omer Meir Wellber
Regia Giorgia Guerra
Scene Monica Bernardi
Costumi Lorena Marin
Luci Bruno Ciulli
PERSONAGGI E INTERPRETI
Werther Francesco Meli (26, 28, 30.5, 1.6) e Shalva Mukeria (27, 31)
Charlotte Veronica Simeoni (26, 28, 30.5, 1.6) e Marina Comparato (27, 31)
Sophie Serena Gamberoni
Albert Christian Senn
Le Bailli Nicolò Ceriani
Schmidt Francesco Pittari
Johann Claudio Levantino
Kätchen Carmen Ghegghi
Brühlmann Gianfranco Giordano
Orchestra, Coro di voci bianche e Coro femminile del Teatro Massimo
Maestro del Coro Piero Monti
Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo
Nuovo allestimento del Teatro Massimo
in coproduzione con Auditorio de Tenerife
Parrucche Audello (Torino) – Calzature C. T. C. Pedrazzoli (Milano)
Materiale audio-video e macchina da neve A. V. L. Produzioni (Villabate)
26, 27, 28, 30, 31 maggio, 1 giugno
Durata dello spettacolo: 3 ore
compresi due intervalli alla fine del I e del II atto
Omer Meir Wellber
Nato a Be’er Sheva, in Israele, nel 1981, si è imposto sulla scena internazionale come uno dei più interessanti tra i giovani direttori. Nelle ultime stagioni ha debuttato con successo con un gran numero di orchestre, tra le quali la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, la Bayerisches Staatsorchester, la Pittsburgh Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Sveriges Radios Symfoniorkester e l’Orchestra RAI di Torino. È regolarmente ospite dell’Opera di Israele, della Semperoper di Dresda, della Bayerisches Staatsoper e del Teatro La Fenice di Venezia. Dal 2009 è stato direttore musicale della Raanana Symphonette Orchestra, fondata nel 1991 per aiutare l’integrazione degli immigrati ebrei in Israele.
Ha aperto la stagione 2016/17 con una nuova produzione di Salome di Strauss alla Semperoper di Dresda. Ha poi debuttato con la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, con l’Orchestre National di Lione, con la Tonhalle Orchestra a Zurigo e con l’Orchestra Sinfonica di São Paolo. Nel gennaio 2017 ha diretto Tannhäuser al Teatro La Fenice di Venezia e a marzo la prima di Andrea Chénier alla Bayerisches Staatsoper di Monaco (regia Philipp Stölzl). Ad aprile ha partecipato ai Mozart Days della Semperoper dirigendo, tra le altre cose, la trilogia dapontina Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni. Con la Staatskapelle di Dresda ha inoltre diretto la prima dell’oratorio di Sofia Gubaidulina About Love and Hate. A febbraio ha pubblicato il suo primo libro, scritto con la scrittrice e giornalista tedesca Inge Kloepfer, Fear, Risk and Love. Moments with Mozart, per la casa editrice austriaca Ecowin.
In occasione della residenza della Israel Philharmonic Orchestra al Dresdner Musikfestspiele nel 2016, ne ha diretto i tre concerti, che comprendevano l’Ottava Sinfonia di Mahler, eseguita nella Kreuzkirche di Dresda.
Dal 2010 al 2014 è stato direttore musicale del Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia. Oltre ai suoi impegni al Teatro alla Scala, al Teatro Massimo di Palermo e alla Staatsoper di Berlino, ha diretto numerosi concerti sinfonici con l’Orchestre de Paris, la Filarmonica della Scala, la NDR Radiophilharmonie ad Hannover, e la hr-Sinfonieorchester a Francoforte.
Tra il 2008 e il 2010 è stato assistente di Daniel Barenboim alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino e al Teatro alla Scala di Milano. Durante la tournée scaligera all’Opera di Israele, ha diretto Aida con grande successo di pubblico e di critica.
Giorgia Guerra
Impresaria lirica iscritta al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nasce a Roma nel 1984, si laurea in Lettere e Filosofia ampliando posteriormente i suoi studi in gestione culturale/artistica e regia lirica presso la Verona Opera Academy. Ha seguito anche corsi di canto e pianoforte.
Ha collaborato con altri registi, in titoli come Rigoletto, La traviata, Un ballo in maschera, Il trovatore, Il barbiere di Siviglia, La gazza ladra, Madama Butterfly, Tosca, Don Pasquale, Don Giovanni, Cavalleria rusticana, Lucia di Lammermoor, Nabucco, Otello, I puritani, Faust, La bohème in teatri come:Flavio Vespasiano di Rieti, Persio Flacco di Volterra, Animosi di Carrara, Teatro La Fenice di Venezia, Arena di Verona, Teatro dell'Opera di Roma, Terme di Caracalla di Roma, Teatro Malibran di Venezia, Auditorio Adan Martinez di Tenerife, Palacio de la Opera di La Coruña, Teatro Perez Galdos di Las Palmas de Gran Canaria, Palacio Eskalduna di Bilbao, Teatro Grande di Brescia.
Come regista ha firmato le regie liriche di Don Pasquale e Tosca nel Teatro Persio Flacco di Volterra, Scanderberg al Teatro dell’Opera di Tirana e The Fairy Queen e Don Quichotte presso l'Auditorio Adan Martinez di Tenerife, Il trittico nel LX Festival Puccianiano di Torre del Lago, Werther presso l'Auditorio Adan Martinez di Tenerife. Inoltre ha seguito la regia di spettacoli musicali come La bella addormentata, Canto di Natale o Peter Pan al Teatro Tullio Serafin di Roma.
Ha lavorato nel campo dell'organizzazione, della produzione e del coordinamento del Concorso Lirico “Mattia Battistini”, nel progetto “Ballando per l'Europa” e gestendo la stagione del Teatro Ragazzi negli anni 2008/09, 2009/10, 2010/11 per il Teatro Tullio Serafin di Roma. Nel settembre 2013 ha coordinato la produzione di Lucia di Lammermoor e nel 2014 La Traviata e una mostra in omaggio al costumista vincitore del premio Oscar Piero Tosi presso il Palazzo de la Opera di La Coruña.
Monica Bernardi
Nata a Viareggio, dopo la maturità artistica nel 2004 si laurea con lode in Architettura all’Università degli Studi di Firenze ed inizia la propria attività come architetto, a cui affianca da sempre una parallela passione per il teatro lirico.
Nel 2011 si iscrive al Master in Scenografia e Progettazione del Costume per l’Opera Lirica della Verona Opera Academy. Come assistente volontaria segue le produzioni de La Gioconda al Teatro dell’Opera di Roma (regia Pier Luigi Pizzi) e Un ballo in maschera al Teatro Regio di Parma (regia Massimo Gasparon).
Nel 2013 lavora come assistente presso l’ufficio allestimenti della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago, come assistente alla scenografia in Lucia di Lammermoor al Festival de Opera di La Coruña (regia di Alfonso Romero Mora) e ne I masnadieri al Teatro Regio di Parma (regia di Leo Muscato).
Nel 2014 è ancora assistente alla scenografia ne La traviata al Festival de Opera de La Coruña (regia di Mario Pontiggia), e – con il Melting Op – vince il concorso per la messa in scena de Il trittico nell’ambito del LX Festival Pucciniano di Torre del Lago, firmando le scenografie dello spettacolo. Nel 2016 firma le scenografie de Il trittico a Osaka (Giappone) per la regia di Marcello Lippi e di Werther all’Auditorium di Tenerife per la regia di Giorgia Guerra.
Lorena Marin
Ha studiato a Treviso, Venezia e infine a Parigi. Ha dapprima lavorato nella moda, diventa poi responsabile di una sartoria teatrale a Venezia, lavorando per alcuni film, tra i quali Farinelli, Elisabeth, Casanova, e spot pubblicitari. Collabora con registi e scenografi quali Pasquale Grossi, Hugo De Ana, Gianfranco De Bosio, Lauro Krisman, Dante Ferretti, Maurizio Balò. Dal 2004 collabora con Pier Luigi Pizzi per la realizzazione dei costumi ed in qualità di sua assistente partecipa a produzioni operistiche nei più grandi teatri d’opera del mondo. Partecipa a Fidelio con la direzione di Claudio Abbado e la regia di Daniele Abbado nel 2009, nel 2012 ad Attila all’Opera di Roma con la direzione di Riccardo Muti. È la costumista in una nuova produzione di Lucia di Lammermoor a La Coruña in Spagna e per Lucrezia Borgia a Padova ed a Astana (Kazakistan) per l’inaugurazione del nuovo teatro dell’opera. Nel 2014 è all’Opera di Roma per Maometto II di Rossini, a cui segue come aiuto di Pizzi Un ballo in maschera di Verdi, inaugurazione del festival dell’Arena di Verona. Nello stesso anno vince il bando del Festival Puccini di Torre del Lago per la realizzazione dell’allestimento del Trittico pucciniano Tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi per il Festival Puccini 2014. Nel settembre 2014 è a La Coruña per un nuovo allestimento di La traviata con Leo Nucci e Celso Albelo, nel 2015 lavora al Teatro della Zarzuela di Madrid, alla Fenice di Venezia nell’Alceste di Gluck, e in Otello di Verdi al Regio di Parma. Nel 2016 ha realizzato i costumi per Werther al teatro di Tenerife e per Francesca da Rimini di Mercadante al Festival della Valle d’Itria, con la regia di Pizzi. Dal 2011 è docente presso l’Accademia per l’Opera Italiana a Verona e dal 2015 anche del ReArt Fashion Institute di Verona.
Bruno Ciulli
Laureato in Scienze e Tecnologie dello Spettacolo, dal 1981 al 2008 è stato lighting designer del Teatro Massimo di Palermo. Nel corso della sua carriera ha inoltre collaborato sin dagli anni Settanta con, fra gli altri, Lamberto Puggelli, Filippo Crivelli, Alberto Fassini, Graziella Sciutti, Stefano Vizioli, Giorgio Gallione, Pierfrancesco Maestrini, Maurizio Avogadro sia nel teatro di prosa che in quello lirico. Ha inoltre curato le luci di alcuni spettacoli di Antonello Venditti e Claudio Baglioni. Nel 2004 ha collaborato con Irene Papas al Teatro Greco di Siracusa per Antigone. Fra i suoi impegni più recenti, anche numerosi incarichi internazionali alla Washington National Opera, al Saõ Carlos di Lisbona, a Valencia e a Salonicco, al Teatro Regio di Torino, all’Opéra di Nizza e al Teatro Verdi di Pisa, Il trovatore, Il barbiere di Siviglia e Carmen al Luglio Musicale Trapanese e spettacoli come Anna Frank. Parole dall’ombra (Imperfect Dancers) e al Teatro Filarmonico di Verona per Lucia di Lammermoor.
Francesco Meli
Nato a Genova, inizia gli studi di canto a diciassette anni con il soprano Norma Palacios al Conservatorio Paganini di Genova, e li prosegue con Vittorio Terranova. Nel 2002 debutta in Macbeth, Petite messe Solemnelle e Messa di gloria di Puccini, teletrasmessa per la RAI al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha presto debuttato a Lisbona, a Bologna, nel Circuito Lombardo, alla Fenice di Venezia, al Comunale di Firenze, al Carlo Felice di Genova, a Zurigo, Verona, Torino.
Ha debuttato alla Scala ne Les Dialogues des Carmelites diretto da Riccardo Muti, e vi è tornato per Otello, Idomeneo, Don Giovanni, Maria Stuarda e Der Rosenkavalier. Nel 2005 ha aperto la Stagioni del Rossini Opera Festival con una nuova produzione di Bianca e Falliero e quella del Carlo Felice con Don Giovanni. Ha debuttato ne Il barbiere di Siviglia a Zurigo, in Don Giovanni al Théâtre des Champs-Élysées a Parigi, ne La sonnambula a Lione per un’incisione Virgin a fianco di Natalie Dessay, in Così fan tutte diretto da Riccardo Muti a Vienna, dove è poi tornato per una nuova produzione di Anna Bolena, in Maometto II a Tokyo e in Rigoletto al Covent Garden.
Dal 2009 abbandona progressivamente i ruoli del Belcanto del primo Ottocento in favore di ruoli più lirici: dopo i debutti ne I lombardi alla prima crociata,Simon Boccanegra e Werther a Parma, ha cantato I Lombardi alla prima crociata a Macerata, Rigoletto ed Ernani al Metropolitan di New York, Simon Boccanegra a Vienna e alla Fenice, Un ballo in maschera a Parma, Roma, Arena di Verona, Il trovatore alla Fenice e in nuove produzioni a Salisburgo, al Covent Garden e ad Amsterdam, I due Foscari a Los Angeles, al Covent Garden e alla Scala, Ernani al MET e a Roma, Giovanna d'Arco a Salisburgo e alla Scala, Don Carlo alla Scala. Nell’anno verdiano ha aperto la stagione dell’Opera di Roma con una nuova produzione di Simon Boccanegra, diretta da Muti ed ha poi cantato titoli verdiani con Fabio Luisi, James Levine, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano.
Ha cantato in recital solistici a Londra, Tokyo, Oslo, Poznan e nel Requiem di Verdi con Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Gianandrea Noseda e Yuri Temirkanov nei principali teatri europei.
Ha realizzato DVD del Requiem di Verdi, di Anna Bolena, I lombardi alla prima crociata, Giovanna d'Arco.
Tra i suoi impegni futuri Aida al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti, nuove produzioni di Carmen a Madrid e al Covent Garden, Ernani alla Scala, Trovatore e Don Carlo a Madrid, Requiem di Verdi a Monaco e Tokyo con Riccardo Muti, Tosca al Covent Garden.
Shalva Mukeria
Nato in Georgia, figlio di musicisti, ha iniziato lo studio del clarinetto presso il Conservatorio di Tbilisi. Dopo il diploma, ha iniziato a studiare canto presso il Conservatorio in Odessa, Ucraina, dove si è diplomato nel 1998.
Il suo timbro di tenore lirico, di qualità tipicamente italiana, con un’eccezionale estensione, gli ha permesso di vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale di Canto in Praga e Tbilisi, con un successivo ingaggio nel 1996 con l’Odessa Opera, dove ha debuttato come Nemorino in L'elisir d’amore, Alfredo ne La traviata, Il Duca di Mantova in Rigoletto, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Rodolfo ne La bohème, protagonista di Werther, come pure tenore solo nella Messa da Requiem di Verdi e nello Stabat Mater di Rossini.
Nel 2005 diviene solista della Wiener Staatsoper dove debutta come Tenore italiano in Der Rosenkavalier e riscuote un gran successo come Arturo ne I puritani con Edita Gruberova.
Nel 2007 interpreta il Duca di Mantova a Bilbao, a Jesi, al Santander Festival e a Tokyo, come pure Tonio ne La fille du regiment al Teatro alla Scala di Milano con enorme successo.
Seguono Lucia di Lammermoor a Tours, Jesi e Treviso, I Puritani a Bruxelles, Palermo, Amsterdam e Toulon diretto da Giuliano Carella, Rigoletto e La sonnambula a Salerno diretto da Daniel Oren, oltre che numerosi concerti con I Solisti Veneti, il Concertgebouw di Amsterdam, La Monnaie di Bruxelles, l’Orquesta de Castilla y Leòn. Tra i suoi impegni recenti: Arturo ne I puritani al Teatro Massimo Bellini di Catania e Leicester in Maria Stuarda al Teatr Wielki di Varsavia, La figlia del reggimento a Palermo e in Oman. Il 2017 lo vede impegnato tra gli altri in La traviata, Lucia di Lammermoor, La sonnambula alla Fenice di Venezia e nel Gala di Donizetti a Firenze con Jessica Pratt.
Veronica Simeoni
Nata a Roma, dopo gli studi classici si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria, proseguendo la sua formazione musicale sotto la guida di Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena, presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e all’Università di Stato di Sofia.
Dopo il debutto con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con Trovatore e Oberto Conte di San Bonifacio ha subito interpretato Werther al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, lo Stabat Mater di Rossini alla Scala con Chailly e Oedipus Rex a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger. Artista di grande versatilità, ha al suo attivo numerosi debutti e prestigiose collaborazioni con registi e direttori nei teatri di tutto il mondo. Ha cantato nel Requiem di Verdi a San Pietroburgo diretta da Temirkanov, poi a Valencia, a Firenze diretta da Gatti e a Bologna con la direzione di Mariotti, e anche in forma scenica all'Opernhaus di Zurigo diretta da Luisi. Nello stesso teatro ha inoltre debuttato in numerosi titoli: Roberto Devereux, La straniera, Don Carlo, Anna Bolena e Aida.
Il repertorio francese, da sempre suo territorio d'elezione, l'ha vista protagonista fin dal Dom Sébastien, roi du Portugal di Donizetti al Teatro di Norimberga, proseguendo con Les Troyens a Valencia diretta da Gergiev e con la regia de La Fura dels Baus e infine con Giulietta in Les contes d’Hoffmann al Teatro alla Scala con la regia di Carsen. A questi titoli si sono aggiunti Carmen a Città del Messico, allo Sferisterio di Macerata, a Venezia, Bologna e Torino; La favorite e L’africaine entrambe a Venezia; Guillaume Tell diretta da Mariotti e con la regia di Vick al Rossini Opera Festival di Pesaro, dove ha cantato anche la Petite messe solennelle. Ha ripreso Werther a Lisbona con la regia di Vick, poi a Roma, e recentemente per il debutto al Metropolitan di New York conVittorio Grigolo.
I titoli belcantistici, importanti e di grande impegno, annoverano Maria Stuarda a Modena, Piacenza e Bilbao; Norma a Sassari, Torino, Cagliari, Venezia, Madrid e Savonlinna e infine Roberto Devereux a Madrid, Berlino e Monaco di Baviera con Edita Gruberova.
Di recente ha cantato Carmen a Venezia e a Salerno, Werther a New York, Requiem di Verdi in forma scenica a Zurigo; tra i prossimi impegni Messa per Rossini alla Scala di Milano con la direzione di Chailly, La damnation de Faust diretta da Gatti e con la regia di Michieletto come inaugurazione della prossima stagione a Roma, Carmen e La favorite a Firenze e La forza del destino ad Amsterdam con la direzione di Mariotti e la regia di Loy.
Marina Comparato
Nata a Perugia, laureata in scienze politiche a Firenze, vi si diploma in canto nel 1996 e lo stesso anno debutta come Rosina nel Barbiere di Siviglia a Londra e in Elektra al Maggio Musicale Fiorentino con Claudio Abbado. Vincitrice nel 1997 del Concorso dello Sperimentale di Spoleto, dove debutta il ruolo di Sesto nella Clemenza di Tito, inizia una brillante carriera, ospite regolare dei principali teatri e festival italiani ed europei: La Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice a Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro di San Carlo a Napoli, Opéra National de Paris, Opéra di Montpellier, La Monnaie a Bruxelles, Opéra Royal de Wallonie di Liegi, Vlaamse Opera di Anversa, Teatro Real di Madrid, Festival di Glyndebourne e Salisburgo, Teatro Colon di Buenos Aires. Collabora con direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, James Conlon, Ottavio Dantone, John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, René Jacobs, Zubin Mehta, Marc Minkowski, Kent Nagano, Daniel Oren, Trevor Pinnock, Christophe Rousset, Pinchas Steinberg, Jeffrey Tate. Il suo repertorio spazia dai ruoli barocchi al Novecento, con una speciale predilezione per Mozart, il belcanto italiano e il repertorio francese. Ha inciso per Decca, Deutsche Grammophon, Philips, Naive.
Recenti impegni l’hanno vista protagonista ne Le nozze di Figaro (Cherubino) e nello Stabat Mater di Paisiello al Teatro di San Carlo di Napoli, ne Il barbiere di Siviglia a Bucarest. Ha debuttato come Carmen al Teatro La Fenice di Venezia con la direzione di Myung-Whun Chung. I progetti venturi includono: Lucio Silla a Madrid; Pia de’ Tolomei a Pisa e in tournée in Italia; I puritani a Monte Carlo; Le Comte Ory a Rennes.
Serena Gamberoni
Dopo gli studi di violino sotto la guida di Zoran Milenkovic, ha iniziato lo studio del Canto al conservatorio di musica “F. A. Bomporti” di Trento nel 1996, dove si è diplomata in Canto Lirico nel 1999 sotto la guida di Paola Fornasari. Ha frequentato inoltre corsi di perfezionamento con Franca Mattiucci, Luigi Alva, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Maria Chiara, Ghena Dimitrova e Gabriella Tucci. Allieva del soprano Alida Ferrarini, attualmente studia con Raina Kabaivanska.
Nel 2000 ha tenuto il suo primo concerto ed ha debuttato in Don Giovanni (Zerlina), Rigoletto ed in numerosi concerti a Torino. Nel 2002 ha vinto vari Concorsi italiani e nel 2004 è poi risultata vincitrice del Concorso Europeo As.li.co. per i ruoli di Adina in L’elisir d’amore e Sophiein Werther.
Ha debuttato al Carlo Felice di Genova nel 2004 come Giannettain L’elisir d’amore, ed è poi tornata per Susanna ne Le nozze di Figaro nel 2005, quindi come Oscar in Un ballo in maschera e per Don Pasquale, Labohème, Carmen, Don Giovanni (Donna Anna).
È stata Nannetta in Falstaff per l’inaugurazione della Stagione 2006/07 del Teatro San Carlo di Napoli, diretta da Jeffrey Tate, ed ha successivamente debuttato nei maggiori Teatri italiani (Torino, Bologna, Parma, Arena di Verona, Macerata, Circuito Lombardo) in opere come L’elisir d’amore, Così fan tutte, Don Pasquale, Die Zauberflöte, Un ballo in maschera, La bohème, Falstaff, Roméo et Juliette, Gianni Schicchi; ha cantato a Bologna in una nuova produzione di Orphée et Eurydice al fianco di Roberto Alagna, incisa per Deutsche Grammophon.
Ha debuttato alla Scala e al Covent Garden in nuove produzioni di Un ballo in maschera, che canterà anche all'Opera di Roma e alla Fenice per l'apertura della Stagione 2017 diretta da Myung-Whun Chung, prima di tornare al Covent Garden per un nuovo Così fan tutte.
Tra gli impegni recenti e futuri, Le nozze di Figaro al Festival di Cartagena, La Wally a Piacenza, L’elisir d’amore al Carlo Felice di Genova, Turandot a Genova, il debutto come Contessa ne Le nozze di Figaro, Un ballo in maschera a Venezia.
Christian Senn
Cileno d’origine e italiano di adozione, dopo aver conseguito la laurea in biochimica vince una borsa di studio per continuare lo studio del canto in Italia perfezionandosi all’Accademia per solisti del Teatro alla Scala con L. Gencer, L. Alva e V. Manno. Invitato poi in numerose produzioni del Teatro milanese, tra i successi scaligeri ricordiamo il ruolo di Figaro nel Barbieredi Siviglia, Malatestain Don Pasquale, ilMaestro di Musica ne Le convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti e Il Conte ne Le nozze di Figaro di Mozart.
Ha collaborato con i direttori quali R. Chailly, D. Fasolis, M. Benini, C. Rizzi, T. Severini, F. Carminati, C. Rovaris, R Muti, M. Barbacini, E. Mazzola, O. Dantone, J. Webb, F. Biondi, cantando in prestigiosi teatri, tra i quali il Teatro alla Scala di Milano, il Théâtre du Châtelet di Parigi, la Konzerthaus di Vienna, Theater an der Wien, Palau de la musica di Valencia, il Liceu di Barcellona, Deutscheoper di Berlino, Palau de Las Arts di Valencia, La Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari, il Teatro Regio di Torino, Staatsoper di Berlino.
Molto vasto è il suo repertorio operistico e concertistico prevalentemente orientato sul bel canto ma anche sul periodo classico e barocco. Ha collaborato con prestigiose orchestre a strumenti originali quali l’Europa Galante di Fabio Biondi, l’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone, Il Giardino Armonico di Giovanni Antonini, l’Orchestra La Verdi barocca di Ruben Jais, la Cappella della Pietà de Turchini di Antonio Florio e l’Ensemble Matheus di J. C. Spinosi.
Tra le sue registrazioni recenti citiamo Tito Manlio con Accademia Bizantina e il DVD della Pietra del paragone registrato al Théâtre du Châtelet di Parigi.
Tra gli impegni recenti Il Conte ne Le nozze di Figaro a Wroclaw, in concerto, diretto da Giovanni Antonini; Dandini ne La Cenerentola a Tel Aviv; Serse di Händel al Liceu di Barcelona; Orlando finto pazzo di Vivaldi al National Opera di Seul; Le Nozze di Figaro al Teatro San Carlo; Carmen a Tenerife. Tra i prossimi impegni Die Zauberflöte e Il barbiere di Siviglia a Firenze; Lucia di Lammermoor al Teatro Peruzzelli di Bari; Messiah all’Auditorio Nacional de Musica di Madrid; Così fan tutte in tournée europea conRené Jacobs; Il signor Bruschino (Filiberto) al Théâtre des Champs Elysées a Parigi.
Nicolò Ceriani
Compiuti gli studi musicali di violino e pianoforte a Trieste, studia canto alla fine degli anni ’80 e nel 1992 fonda al Teatro Verdi di Trieste il gruppo “Giovani in Opera”, con il quale recupera ed esegue opere liriche uscite dal repertorio tradizionale. Svolge da allora un’intensa attività come baritono nei principali teatri italiani ed europei, partecipando a più di 150 produzioni liriche, sotto la guida di direttori quali Oren, Zedda, De Bernart, Lu Jia, David, Guingal, Gatti, Santi, Rizzi, Tate, Mariotti, e registi come De Ana, Pier’Alli, Zeffirelli, Pizzi, Martone, Landi, Michieletto.
Alterna le principali parti del baritono buffo, con i tradizionali ruoli del baritono lirico. Recentemente ha interpretato Don Geronio ne Il turco in Italia e Taddeo ne L’italiana in Algeri, il Barone Zeta ne La vedova allegra, Capulet Père nel Romèo et Juliette di Gounod, Dulcamara ne L’elisir d’amore, Sam in Trouble in Tahiti di Bernstein, Il dottor Stone in Help, help, the Globolinks di Menotti, Fabrizio dei Ritorti in Il Campiello. Si è ultimamente distinto in importanti produzioni di Da una casa di morti di Janacek, The greek Passion di Martinu, Der König Kandaules di Zemlinsky, PeterGrimes di Britten, Der Kaiser von Atlantis di Ullmann, Divorzio all’italiana di Battistelli, Feuersnot di R. Strauss e I Shardana di Porrino; ed inoltre è attivo nel campo dell’operetta sia come interprete che regista.
Francesco Pittari
Dopo gli studi musicali di violino e composizione inizia lo studio del canto e si diploma a pieni voti presso il conservatorio di Salerno. Dopo il debutto in Macbeth nel 2006 a Salerno inizia a lavorare con importanti teatri italiani e stranieri quali Arena di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Verdi di Salerno, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Guangzhou Opera House, Muscat Royal Opera House, ROH, Daegu Opera Festival, Fondazione La Verdi di Milano. Collabora con importanti direttori d'orchestra come Oren, Armiliato, Morandi, Jurowski, Acs, Pirolli, Aprea, Bisanti, Wilson, Wellber, Santi, Galli, Ranzani e con registi quali Zeffirelli, Pontiggia, Proietti, Homoki, Zambello, Ranieri, Scaparro, Gandini, De Tommasi, Giacchieri, Micheletto, De Plano, Mirabella, Stinchelli, Trespidi, Maestrini. È un caratterista molto richiesto con più di quaranta ruoli all'attivo; tra i più significativi Ismaele (Nabucco), Arlecchino (Pagliacci), Tebaldo (I Capuleti e i Montecchi), Pong (Turandot), Un Incredibile (Andrea Chénier), Goro (Madama Butterfly), Spoletta (Tosca). Partecipa nel 2014 con I Capuleti e i Montecchi alla tournée nel Sultanato dell'Oman della Fondazione Arena, con la quale debutta nel 2011 con Aida per poi tornare per Aida, Carmen e Turandot. Di recente è stato Mastro Trabuco in La forza del destino per la Fondazione Arena di Verona e al Teatro Verdi di Salerno, Flavio in Norma al Teatro San Carlo di Napoli, Normanno in Lucia di Lammermoor al Teatro Massimo di Palermo, Arlecchino in Pagliacci e Spoletta in Tosca al Teatro Verdi di Salerno. Al Teatro Massimo di Palermo è stato impegnato anche in Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe di Lucio Gregoretti. Nel 2017 è stato Beppe in Pagliacci per la Fondazione Arena di Verona, Normanno in Lucia di Lammermoor al Teatro San Carlo di Napoli, Remendado in Carmen al Teatro Verdi di Salerno. Per la stagione dell’Arena di Verona sarà Goro in Madama Butterfly e Borsa in Rigoletto; successivamente Poisson in Adriana Lecouvreur al Teatro Massimo di Palermo.
Claudio Levantino
Nato a Palermo, ha intrapreso gli studi presso l’Accademia Lirica del Mediterraneo diretta da Pietro Ballo. Partecipa a masterclass con Marco Balderi e con Enzo Dara. Vincitore di alcuni concorsi di canto internazionali quali “Claudio Barbieri” di Casalgrande, “Il belcanto” (miglior giovane talento lirico) indetto da Simone Alaimo; 13° “Tito Schipa” di Lecce; finalista al “Marcello Giordani” di Fano (riceve il premio dell’Orchestra Verdi di Milano) e al “Toti dal Monte” di Treviso. Ha partecipato alla XXVI edizione dell’Accademia Rossiniana diretta da Alberto Zedda a Pesaro.
Ha iniziato una brillante carriera con La traviata al Teatro Bellini di Adrano, al Ravenna Festival, Piacenza, Ferrara, nel Barhein, al Teatro Lirico di Cagliari, alla Royal Opera di Muscat in Oman; Rigoletto al Teatro Bellini di Adrano, al Teatro Massimo di Palermo, al Ravenna Festival, Piacenza, Ferrara, nel Barhein; L’elisir d’amore al Politeama di Palermo e al Teatro Duemila di Ragusa; Amahl and the night visitors di Menotti al Politeama di Palermo; La gazza ladra (Fernando) al Teatro Filarmonico di Verona; Madama Butterfly (Commissario Imperiale) al Teatro Massimo di Palermo; Le nozze di Figaro (Bartolo) all’Olimpico di Vicenza; Otello (Lodovico) al Ravenna Festival; Il viaggio a Reims (Lord Sydney) a Pesaro e a Osaka con il Rossini Opera Festival, La fille du régiment al Teatro Massimo di Palermo e alla Royal Opera di Muscat in Oman; La scala di seta, Il signor Bruschino, La cambiale di matrimonio, Gina al Teatro La Fenice di Venezia; recentemente La Gazza Ladra (Giorgio) al Teatro alla Scala di Milano.
Ha lavorato con direttori quali: Mottadelli, Paszkowski, Finzi, Rigon, De Marchi, Lòpez Reynoso, Renzetti, Ommassini, Pasqualetti, Viotti, Salvaggio, Keri-Lynn Wilson, Korsten, Casellati, Malinverno, e registi quali: Cigni, C. Muti, Brockhaus, Petris, Morassi, Sagi/Courir, Hermann, Michieletto, Dara, Lollo Franco, Crivelli.
Svolge un’intensa attività concertistica.
Carmen Ghegghi
Nata a Palermo, consegue la licenza di solfeggio e teoria musicale presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, dove porta a termine anche il relativo compimento inferiore di canto. Debutta nell’ambito del progetto Opera-Laboratorio nell’opera Mavra di Stravinsky sotto la direzione di Carmelo Caruso, interpretando il ruolo de “La Madre”. Dal gennaio 1999 ricopre il ruolo di mezzosoprano nel Coro della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dove riveste anche ruoli solistici in varie opere e concerti delle stagioni liriche e concertistiche del Teatro, tra i quali Clotilde in Norma, la madre di Butterfly in Madama Butterfly, Flora in La traviata e in Cinderella, coreografia di Fabrizio Monteverde su musiche di Händel.
Gianfranco Giordano
Ha conseguito i diplomi di pianoforte e canto presso il Conservatorio “Bellini” di Palermo. Nel 1990 ha vinto il premio "Valentini" nell'ambito del concorso internazionale Mario Del Monaco e successivamente risulta vincitore assoluto del concorso "F. Cilea". Ha eseguito numerosi concerti in Italia, Austria, Irlanda con importanti orchestre tra cui l'Orchestra da Camera della Scala.
Da dieci anni dirige il coro polifonico "Cantate Omnes".