ambrogio maestri

Ambrogio Maestri è Simon Boccanegra

Rai5, giovedì 09/11/2017 - 21:15

Rai5, sabato 11/11/2017 - 11:22

Leggi la nostra recensione: Napoli, Simon Boccanegra, 12/10/2017

È nato nel 1979 l'allestimento del Simon Boccanegra di Verdi firmato da Sylvano Bussotti - artista poliedrico, pittore, poeta, romanziere, attore, scenografo, costumista, la cui attività teatrale intreccia da molti anni la composizione musicale alla regia – che il Teatro Regio di Torino ha restaurato nel 2013 e che il Teatro San Carlo di Napoli ha recentemente proposto sul suo palcoscenico. Un’opera che Rai Cultura propone giovedì 9 novembre alle 21.15 su Rai5. A dirigere orchestra e coro del San Carlo è impegnato Stefano Ranzani. Protagonisti sono Ambrogio Mastri nel ruolo del titolo, John Relyea in quello di Jacopo Fiesco, Myrtò Papatanasiu come Amelia e Gianfranco Montresor come Paolo Albiani. 

“Quel che cerco di fare quando mi chiedono di mettere in scena un’opera del passato – ha detto Sylvano Bussotti, autore di regia, scene e costumi - è di immergermi in maniera maniacale nel libretto e nella partitura. Forse la conoscenza musicale mi aiuta a sentire il libretto come fatto musicale. Non faccio mai violenza alle didascalie dei libretti d’opera: le raccomandazioni dell’autore vanno dilatate, rese significanti”.

“Quello di Simon Boccanegra – dice il protagonista Ambrogio Maestri - è un ruolo molto impegnativo dal punto di vista vocale: occorre mantenere un certo controllo e una costante eleganza nel canto, senza lasciarsi troppo andare al pathos di alcune scene, che porterebbero verso un'espressività più veemente. Il canto non può che piegarsi davanti a questa musica raffinatissima e alle mille sfaccettature di questo personaggio, che rispetto ad altri condottieri o uomini di stato verdiani, non perde mai la sua profonda nobiltà d'animo. Anche se proprio la frequentazione di personaggi come Nabucco o Amonasro mi ha aiutato nell'affrontare il ruolo di Simone, che richiede un canto piuttosto maturo”.

La messinscena di Bussotti, ripresa da Paolo Vettori, privilegia come elemento narrativo ed evocativo il mare della Genova del Trecento, sfondo dell’intrigo politico e di potere, nonché dell’intreccio di sentimenti, del melodramma considerato per tinte e atmosfere il più scuro nel repertorio verdiano.

Tratto dall’omonimo dramma di Antonio Garcìa-Gutiérrez, Simon Boccanegra debuttò nel 1857 alla Fenice. L’opera, su libretto di Francesco Maria Piave, fu rivista nel 1881 con Arrigo Boito. Tra i vertici della drammaturgia musicale di Verdi, segnò l’inizio dell’ultima fase creativa del compositore. La regia televisiva è curata da Claudia De Toma.