Carcano suona Beethoven e Manzitti

mercoledì 29 novembre 2017 - ore 21

Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni

serie dispari

Gabriele Carcano pianoforte

Matteo Manzitti (1983)

Sonata

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata in re maggiore op. 28 (Pastorale )

Sonata in si bemolle maggiore op. 106 (Grosse Sonate für das Hammerklavier )

 

« Tornare è sempre un momento di gioia nel ritrovare gli amici e di “verifica” del mio percorso: mi permette di ripercorrerlo dall’inizio e di vedere dove mi sta portando». Con queste parole Gabriele Carcano annuncia il suo ritorno a Torino per la Stagione dell’ Unione Musicale , mercoledì 29 ottobre 2017 , presso il Conservatorio Giuseppe Verdi alle ore 21.

Torinese, classe 1985, Gabriele Carcano ha i niziato lo studio del pianoforte a sette anni e si è diplomato a diciassette, con il massimo dei voti presso il Conservatorio cittadino. Nel 2010 ha vinto il prestigioso Borletti Buitoni Trust Fellowship e nel 2016, dopo le recensioni entusiastiche del suo primo album dedicato a lavori giovanili di Brahms, è stato premiato con il Supersonic Award dalla rivista “Pizzicato”.

L’Unione Musicale lo segue fin dagli anni del suo perfezionamento con Andrea Lucchesini presso l’Accademia di Musica di Pinerolo e poi anche in seguito, quando si è trasferito prima a Parigi, per perfezionarsi con Aldo Ciccolini e Marie Françoise Bucquet, e poi a Berlino. E proprio ad Aldo Ciccolini è legato il commovente ricordo dell’ultima esibizione di Carcano all’Unione Musicale, il 1° febbraio 2015, giorno della scomparsa del leggendario maestro al quale il pianista era unito da un forte sentimento di stima e gratitudine.

Apprezzato ovunque per la sua «maturità interpretativa e per il tocco che delizia, sorprende e realmente illumina», nel recital di novembre Gabriele Carcano propone un impegnativo programma che prevede due Sonate di Beethoven: l’ op. 28 , pubblicata nell’agosto 1802 e nota con il soprannome apocrifo di Pastorale e la Sonata op. 106 , la più ampia e complessa di tutte le Sonate di Beethoven, nata negli anni 1817-18 e pubblicata nel settembre del 1819, un caposaldo della letteratura pianistica, sia per le sue dimensioni titaniche, sia per le difficoltà d’esecuzione presenti in tutta la partitura e, in particolare, nell’intricatissima fuga finale. In apertura un brano dedicato al genio di Bonn del compositore contemporaneo Matteo Manzitti che così descrive il suo lavoro: «Non volendo assolutamente accostarmi a giganti della sperimentazione (come Berg e Duttilieux), desidero però anche io recuperare il termine Sonata nel senso da loro frequentato: come il contenitore di una rigorosa ricerca linguistica, dove colore, armonia e forma possano allineare i loro vettori».

poltrone numerate, euro 30

in vendita online suwww.unionemusicale.itepresso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

< GABRIELE CARCANO

Nato a Torino, < Gabriele Carcano< si diploma con il massimo dei voti a diciassette anni presso il Conservatorio della sua città, proseguendo in seguito gli studi sotto la guida di Andrea Lucchesini all’Accademia di Musica di Pinerolo.

Dal 2006, grazie al sostegno dell’Associazione De Sono, della Fondazione CRT e del premio Banques Populaires-Natixis, si stabilisce prima a Parigi, dove frequenta i corsi di Nicholas Angelich presso il Conservatoire National Supérieur de Musique, perfezionandosi inoltre con Aldo Ciccolini e Marie Françoise Bucquet, e poi a Berlino.

Nel 2004 vince il Premio Casella al Concorso Nazionale Pianistico Premio Venezia e nel gennaio 2010 gli viene assegnato il Borletti Buitoni Trust Fellowship, riconoscimento prestigioso che lo inserisce tra i migliori giovani talenti della scena musicale internazionale, ottenendo un immediato invito da parte di Mitsuko Uchida al Festival di Marlboro nel 2010, 2011 e 2012.

Ha inoltre partecipato nella primavera del 2012 a una prima tournée americana di Musicians from Marlboro toccando le città di New York, Boston, Philadelphia, Washington DC, Toronto ed è stato poi successivamente invitato per altre tournée nel 2013 e nel 2017.

La sua carriera l’ha portato a esibirsi in sale e stagioni quali Tonhalle di Zurigo, Salle Pleyel, Théâtre des Champs-Élysées e Cité de la musique di Parigi, Herkulessaal di Monaco, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro la Pergola di Firenze, Lingotto di Torino, Auditorium du Louvre; ha partecipato inoltre al Festival Radio France Occitanie di Montpellier, Piano aux Jacobins di Toulouse, Caramoor Festival, French May Arts Festival di Hong Kong, Fundación Scherzo di Madrid e Kissinger Sommer Festival.

Gabriele Carcano ha suonato con orchestre quali Orchestre National de Montpellier, Orchestra da Camera di Mantova, Staatskapelle Weimar, Orchestra Verdi, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, collaborando con direttori come Lawrence Foster, Alain Altinoglu, Stephan Solyom, Federico Maria Sardelli.

La stagione 2016-17 lo vede impegnato alla Tonhalle di Zurigo, a Berlino, Francoforte, Tongyeong Concert Hall in Corea del Sud, Amici della Musica di Perugia, Pordenone, Teatro Petruzzelli di Bari oltre a un nuovo Marlboro tour negli Stati Uniti.

Il suo primo album, nel 2016 per l’etichetta Oehms Classics, è interamente dedicato a lavori giovanili di Brahms e ha ricevuto consensi entusiastici, oltre al Supersonic Award dalla rivista Pizzicato.

Dall’autunno 2015 Gabriele Carcano insegna presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2017-2018 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.