Martha Argerich e PierCarlo Orizio

Martha Argerich artista in residence

FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE

DI BRESCIA E BERGAMO

18 aprile -­‐ 16 giugno 2018

55ª edizione

UNA STRAORDINARIA PRIMAVERA MUSICALE A BRESCIA e a BERGAMO mete CULT della grande musica con un festival che regala emozioni e meraviglia

Un programma nel segno di Čajkovskij e Debussy

serata di chiusura a Milano al Teatro degli Arcimboldi

Martha Argerich artista in residence

La brochure A

La brochure B


Čajkovskij Mon Amour

Čajkovskij Mon Amour è il tema della 55ª edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, il festival che ha fatto parlare di sé come uno deipiù belli e prestigio si in Europa imponendosi tra le manifestazioni più importanti al mondo dedicate al pianoforte, e non solo.

Fin dagli esordi, quando per cinque anni vide esibirsi Arturo Benedetti Michelangeli, protagonista indiscusso il pianoforte che al festival, oltre che dominare la scena come strumento solista, è molto spesso anche il prestigioso interlocutore di grandi orchestre internazionali dirette da nomi di spicco.

Il Festival, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente del Parlamento Europeo, negli anni ha fatto delle due città lombarde la culla

della grande musica dal respiro internazionale entro scenari di bellezza modellata nei secoli dall'arte e dalla cultura diffuse.

Fondato nel 1964 dal M° Agostino Orizio,il Festival è diretto dal M° Pier Carlo Orizioche anche quest'anno nelle splendide cornici del Teatro Grande di Brescia e del Teatro

Sociale di Bergamo Alta, gioielli architettonici di fine Settecento dal fascino sontuoso, presenta l'élite della grande musica mondiale.

Una delle caratteristiche che distinguono il Festival Pianistico Internazionale, oltre l'eccezionale livello qualitativo mantenuto per l'intero lungo arco di tempo, è la sua fisionomia a tema, con un filo conduttore che, di volta in volta, ispira il programma e determina la scelta degli interpreti.

Dopo le monografie dedicate a Beethoven e Mozart,quest'anno è la Russia e Čajkovskij in particolare a dominare la scena a partire dalla sera dell'inaugurazione conRomeo e Giulietta, ouverture-­‐fantasia considerata il primo capolavoro del compositore russo.

"Quanto a Čajkovskij -­‐ spiega il Maestro Orizio -­‐ col ben noto Concerto n°1 sarà interessante riscoprire alcune pagine pianistiche di rara o rarissima esecuzione, oltre a Le Stagioni e alla Gran Sonata in sol maggiore."

E proprio un sottile e raffinato legame artistico, oltre che biografico, con Čajkovskij sta dietro la scelta di dedicare a Debussy, autore chiave per il pianoforte, nel centenario della morte, la Rassegna "cammeo" ospitata a Brescia nello splendido chiostro del Monastero di San Giuseppe, spazio dall'acustica perfetta in grado di offrire una cornice open air di rara suggestione, complice anche un ciliegio secolare in piena fioritura al centro del chiostro.

La Rassegna collaterale, il cui titolo quest'anno è Au clair de la lune, Omaggio a Claude Debussy, tra il 1 e l’8 giugno, rappresenta una novità delle ultime edizioni del Festival che trova in questa sorta di "appendice", o "Festival nel Festival", il format per presentare giovani talenti che molto velocemente hanno conquistato la scena internazionale.

È un ruolo di vero e propriotalent scout quello che il Festival ha avuto nel corso degli anni lanciando e ospitando spesso per primo astri nascenti, successivamente affermatisi nella ribalta internazionale come star carismatiche. È il caso per esempio di Andrea Battistoni (classe 1987) assistente di Pier Carlo Orizio a Verona che nel giugno 2008 debutta al 45° Festival con il suo primo concerto (in assoluto) come direttore e nel 2012 diventa, a soli 24 anni, il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala. Oppure Yuja Wang, ora stella della scena internazionale, si è esibita al Festival nel 2009 (46ª edizione). O ancora Federico Colli, uno dei talenti a cui il Festival è più affezionato, pianista bresciano vincitore del Concorso di Leeds nel 2012 che aveva debuttato al Festival già l’anno prima. Tra gli ultimi talenti Alexander Malofeev, che ha inaugurato la 54ª edizione e che tornerà anche quest’anno, a cui il Festival è arrivato secondo solo dopo la Scala.

Difficile, nell'edizione di quest'anno con un programma di così alto profilo complessivo, individuare date più importanti di altre, considerando per esempio nomi come quello leggendario di Martha Argerich o quello di Grigory Sokolov vero oggetto di culto, o del prodigio sedicenne Alexander Malofeev. E ancora, Yuja Wang e molti altri tra cui Alexander Romanovsky o Daniil Trifonov, o l'unico italiano (escludendo la rassegna Debussy), Filippo Gorini, ex stelle emergenti e ormai entrati nel gotha del pianismo mondiale, nomi che compongono un cartellone di rara preziosità e che non conosce battute d'arresto.

 

Veri e propri miti del pianismo internazionale come Mikhail Pletnev, uno dei maggiori pianisti viventi ma anche poliedrico musicista, impostisi ormai all'attenzione anche di un pubblico più allargato. Un fuoco di fila di star che sembra impossibile vedere riunite in una sola manifestazione e che non si limitano esclusivamente al pianoforte.

Il Festival, con un doppio debutto, inaugura infatti il 18 aprile a Bergamo e il 19 a Brescia proprio con Viktoria Mullova, tra i violinisti più celebrati al mondo (medaglia d'oro giovanissima al Concorso Čajkovskij a Mosca), un'artista dalla personalità dirompente e il cui repertorio spazia con una straordinaria duttilità dal classico al contemporaneo. E prosegue con altri due tra i più talentuosi violinisti del nostro tempo, Sergej Krilov, anche Direttore della Lithuanian Chamber Orchestra, e Nicola Benedetti, la popolare e precocissima violinista italo scozzese.

Tra le orchestre spiccano le presenze della Royal Philarmonic Orchestra, della Royal Scottish National Orchestra o della Mariinsky Theatre Orchestra che chiude al Teatro degli Arcimboldi a Milano diretta da Valery Gergiev. Senza dimenticare la Filarmonica del Festival, la compagine resident formata da musicisti che, a dispetto della giovane età,

hanno già maturato importanti esperienze internazionali sotto la guida di Pier Carlo Orizio. Ed è proprio il direttore a sottolineare "il valore quasi di sfida e di scommessa che c'è nel far nascere un'orchestra di giovani all'interno di un festival, un investimento per il futuro al quale garantire sempre più risorse e spazi".

Giovani anche al centro della sezione"Concerti con i Giovani talenti del Conservatorio di Brescia e Bergamo" durante il mese di maggio e infinedal 10 al 16 giugno che prevede il coinvolgimento dei Conservatori con nove concerti sul tema Čajkovskij Debussy.

Nell'ottica di aprire non solo a pubblici diversi ma anche a spazi alternativi ai teatri, quest'anno il Festival diversifica integrando luoghi diversi come l'Auditorium di San Barnaba accanto al Conservatorio, il Chiostro del Museo Diocesano e lo splendido Teatro Romano per quanto riguarda Brescia e ilSalone Fellegara nel Conservatorio di Bergamo.

Si esce invece dall'ambito cittadino monumentale di Bergamo Alta con Festival e Dintorni che prevede cinque date fuori città. Inseriti in cartellone a Bergamo, due appuntamenti rilevanti: il 10 maggio il concerto con la Filarmonica del Festival e i Piccoli Musici per celebrare il 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo. Il 7 giugno infine, all’interno della Cattedrale della Città Alta, un concerto in collaborazione con il Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” a ingresso libero.

In programma anche un appuntamento cinematografico. Per il secondo anno, il Festival in collaborazione con Musicom.it, proporrà la proiezione di un film documentario della collana Vox Imago, un progetto realizzato da Intesa Sanpaolo. Nel 1893, anno della morte di Čajkovskij, debuttò il primo grande successo di Puccini, Manon Lescaut. “Ma l’amor mio  non muore” è il racconto dei registi Elvio Annese e Roberto San Pietro, che prende spunto dalla messa in scena del Teatro Regio di Torino del 2017, ripresa da RAI perla regia di Ariella Beddini. Sempre grazie alla collaborazione con Musicom.it, sette concerti in calendario verranno trasmessi da Rai Radio 3 e uno sarà visibile in differita su Rai 5.

Insomma, due mesi e un cartellone che fanno di Brescia e Bergamo le capitali della grande musica internazionale e della bellezza.

STORIA

Nato nel 1964 per iniziativa delM° Agostino Orizio, in omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli, il Festival misura il polso del pianismo internazionale ospitando da cinquantacinque anni le orchestre e i solisti più famosi. Al Festival sono apparsi non solo i più grandi pianisti, da Michelangeli, protagonista delle prime cinque edizioni, a Magaloff, da Richter ad Arrau, Pollini, Ashkenazy, Radu Lupu, Zimerman, Brendel, Martha Argerich, Evgenij Kissin, Grigory Sokolov, ma anche strumentisti, cantanti e direttori del calibro di Mstislav Rostropovich, Mischa Maisky, Uto Ughi, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Gergiev, Giulini, Sawallisch, Solti, Maazel, Chung. Tra le orchestre spiccano i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Chicago Symphony Orchestra, la London Symphony, l’Orchestra di Philadelphia, la Filarmonica d’Israele, la Filarmonica di San Pietroburgo, la National de France, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala.


 

Il Festival sorprende ancor prima di cominciare con un FUORI PROGRAMMA prezioso e annuncia una nuova data in calendario con uno degli ospiti più attesi

MARTHA ARGERICH ONE MORE

24 aprile -­‐ Brescia

È Martha Argerich, icona del pianismo mondiale, a regalare al Festival un concerto in più del tutto inatteso.

All'esibizione non attesa del 24 aprile a Brescia, annunciata come "Martha Argerich in residence", si aggiunge l'eccezionalità del fatto che negli ultimi 10 anni la Argerich nonha tenuto nessun concerto come resident in Italia. Dopo 10 anni sceglie quindi il Festival Pianistico Internazionale per questa rarità.

"Siamo ancora più lusingati e felici quindi -­‐ afferma il direttore Pier Carlo Orizio -­‐ che Martha Argerich abbia scelto il Festival Pianistico per regalare al suo pubblico e a tutti noi qualcosa di veramente speciale. Erano dieci anni che non si concedeva in residence, cioè scegliendo una stagione e una manifestazione, frequentandoli per più giorni e con diversi eventi. Martha si fermerà a Bergamo e Brescia, sarà una presenza carismatica in città."

La leggendaria pianista argentina, dallo straordinario talento e carisma, dopo la data del 21 aprile si esibirà infatti al Teatro Grande di Brescia anche martedì 24 suonando insieme alla Franz Liszt Chamber Orchestra, Gábor Takács-­‐Nagy direttore. In programma Šostakovič: Concerto per pianoforte e orchestra n.1.

Due concerti invece, quelli in calendario tre giorni prima, il 21 e 22 aprile con la Filarmonica del Festival diretta dal Maestro Orizio, che vedono Martha Argerich interpretare il Concerto per pianoforte e orchestra n.1, op.15 di Beethoven.

Chi non riuscisse quindi ad assicurarsi il biglietto per i primi due concerti, ha così un'altra possibilità del tutto inaspettata per ascoltare una delle più grandi pianiste del ventesimo secolo, artista altamente carismatica e dal tocco folgorante.

Esibizioni potenti e una personalità misteriosa fanno di questa artista dall'umanità profonda una delle figure più atipiche sulla scena mondiale della musica classica.

La Argerich, nata a Buenos Aires nel 1941, iniziò a studiare con la madre, insegnante di pianoforte. L'esordio in concerto avvenne precocemente, all'età di 5 anni. Fu insomma una vera e propria enfant prodige che non tradì però le aspettative ma anzi le superò alla grande. Trasferitasi in Europa divenne allieva di artisti del calibro di Friedrich Gulda, Nikita Magaloff e Arturo Benedetti Michelangeli. E proprio in virtù del suo rapporto con il maestro arrivò al Festival Pianistico Internazionale la prima volta già nel 1967. E poi ancora nel 1973, (1983), (1988), 1996, 1999, (2000), 2001-­‐04, 2017.

Molto apprezzata per le sue esecuzioni della letteratura virtuosistica per pianoforte del XIX e XX secolo, ha un repertorio molto ampio che spazia da Bach a Bartok, da Beethoven a Messiaen, e comprende anche Chopin, Schumann, Liszt, Debussy, Ravel, Franck, Prokofiev, Stravinsky, Shostakovitch e Čajkovskij. Amplissima è la sua discografia che include i principali capolavori della letteratura pianistica.

Le sere del 21 e 22 aprile il pubblico avrà modo di apprezzare anche la pianista greca Theodosia Ntokou che si esibisce nelle sale da concerto più prestigiose del mondo dall’età di dodici anni. Ha debuttato alla Carnegie Hall di New York nel 2006, alla Berliner Philharmonie nel 2007, e suona regolarmente in tutta Europa, in America e in Asia collaborando come solista con numerose orchestre tra cui i Berliner Symphoniker, i Berliner Sinfonietta, l’Orchestra Nazionale Greca.

Dal 2009, si è perfezionata proprio sotto l’ala protettrice di Martha Argerich, il cui ruolo di talent scout e la vocazione per la formazione dei giovani pianisti sono ben noti.

Al Festival Pianistico Theodosia Ntokou si esibirà con la Filarmonica del Festival diretta dal Maestro Orizio, in programma Šostakovicˇ: Concerto per pianoforte e orchestra n.2.


 

Il Festival parla russo. Čajkovskij, mon amour.

Giovedì 19 aprile
Bergen Philharmonic Orchestra
Edward Gardner
direttore / Viktorija Mullova violinista

Sabato 21 aprile
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio
direttore / Martha Argerich pianista
Theodosia Ntokou pianista

Martedì 24 aprile
Franz Liszt Chamber Orchestra
Gábor Takács-Nagy
direttore / Martha Argerich pianista

Sabato 28 aprile
Alexander Romanovsky
pianista

Sabato 5 maggio
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio
direttore / Mikhail Pletnev pianista

Lunedì 7 maggio
Royal Stockholm Philharmonic Orchestra
Sakari Oramo
direttore / Nikolay Lugansky pianista

Giovedì 10 maggio [Auditorium San Barnaba]
Dmitry Shishkin
pianista

Sabato 12 maggio [Auditorium San Barnaba]
François-Joël Thiollier
pianista

Lunedì 14 maggio
Filippo Gorini
pianista

Domenica 20 maggio
Royal Philharmonic Orchestra
Krzysztof Urbanski
direttore / Kirill Gernstein pianista

Venerdì 25 maggio
Daniil Trifonov
pianista

Domenica 27 maggio
Alexander Malofeev
pianista

Lunedì 28 maggio [Chiesa di San Francesco]
Concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia
Filarmonica del Festival
I Piccoli Musici
Robert Bokor
direttore

Giovedì 31 maggio
Grigory Sokolov
pianista

Mercoledì 18 aprile
Bergen Philharmonic Orchestra
Edward Gardner
direttore / Viktorija Mullova violinista

Domenica 22 aprile
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio
direttore / Martha Argerich pianista
Theodosia Ntokou pianista

Venerdì 27 aprile
Alexander Romanovksy
pianista

Venerdì 4 maggio
Filarmonica del Festival
Pier Carlo Orizio
direttore / Mikhail Pletnev pianista

Martedì 8 maggio
Lithuanian Chamber Orchestra
Sergej Krylov
direttore e violinista

Giovedì 10 maggio [Aula Magna Sant’Agostino]
Concerto celebrativo del 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo
Filarmonica del Festival
I Piccoli Musici
Alessandro Bonato
direttore

Venerdì 11 maggio
Dmitry Shishkin
pianista

Lunedì 14 maggio
François-Joël Thiollier
pianista

Venerdì 18 maggio
Royal Scottish National Orchestra
Peter Oundjian
direttore / Nicola Benedetti violinista

Giovedì 24 maggio
Alexander Malofeev
pianista

Sabato 26 maggio
Yuja Wang
pianista

Martedì 29 maggio
Grigory Sokolov
pianista

Giovedì 7 giugno [Cattedrale – Città Alta]
In collaborazione con Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”
Orchestra i Pomeriggi Musicali
Yusuke Kumehara
direttore / Eugenio Maria Fagiani organista

Teatro degli Arcimboldi, Milano

Domenica 10 giugno – ore 19.00
Mariinsky Orchestra
Valery Gergiev
direttore/ Federico Colli pianista

“AU CLAIR DE LA LUNE”, OMAGGIO A DEBUSSY (1918-2018)

Fuori abbonamento
Chiostro del Museo Diocesano, Brescia, ore 21.00

Venerdì 1 giugno – ore 21.00
Ilia Kim
pianista / Piero Rattalino relatore

Lunedì 4 giugno – ore 21.00
Mauro Bertoli
pianista

Mercoledì 6 giugno- ore 21.00
Mariangela Vacatello
pianista

Venerdì 8 giugno – ore 21.00
Alessandro Taverna
pianista

FESTIVAL E DINTORNI

Fuori abbonamento
Concerti nelle sale della provincia di Bergamo

Venerdì 20 aprile – ore 21.00 • Seriate, Teatro Aurora
Leonora Armellini pianista Musiche di Debussy, Liszt e Brahms

Lunedì 7 maggio – ore 21.00 • Vertova, Sala Testori
Gloria Campaner pianista
Musiche di Beethoven, Debussy, Skrjabin et al.

Mercoledì 9 maggio – ore 21.00 • Mozzo, CineTeatro Agorà
Andrea Bacchetti pianista Musiche di Bach, Debussy, Mozart et al.

Martedì 22 maggio – ore 21.00 • Nembro, Auditorium Modernissimo
Massimiliano Motterle pianista Musiche di Cˇ ajkovskij, Debussy e Musorgskij

Giovedì 31 maggio – ore 21.00 • Nembro, Auditorium Modernissimo
Ilia Kim pianista / Piero Rattalino relatore Musiche di Debussy