Scimone e la signorilità del far musica

 

Un ricordo di Claudio Scimone nelle parole del sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Cristiano Chiarot.

"Con Claudio Scimone, scompare uno dei più importanti musicisti italiani tanto vasti sono stati i suoi campi di intervento e interessi musicali.

Dalla revisione musicale e conseguentemente alla riscoperta delle partiture del grande repertorio italiano, oggi per la maggiore, ma da lui riportate alla luce, per esempio come le composizioni di Vivaldi e Tartini, alla direzione d’orchestra accompagnata alla divulgazione della cosiddetta musica classica/seria che ha trovato in lui uno dei primi protagonisti.

Con Claudio Scimone scompare anche la signorilità di fare musica. Ricordo  - continua Chiarot - la sua casa padovana sempre aperta dove si incontravano artisti, cantanti, studiosi di musica delle più varie estrazioni, chiamati a partecipare a un continuo e costante dibattito sull’interpretazione musicale. Per me scompare anche un amico il quale  mi è stato vicino nel mio percorso professionale e che rimarrà costantemente presente nei miei ricordi;  penso che a proposito, uno dei modi migliori per ricordare il suo importante contributo alla musica, sarà il fare in modo che continui l’attività dei Solisti Veneti.

Alla cara Clementina Hogendoorn, sua moglie, vanno le mie più sincere condoglianze e con me quelle del Maggio Musicale Fiorentino."