L’attività della Fondazione Isabella Scelsi a trent’anni dalla scomparsa di Giacinto Scelsi
I nuovi fondi dell’Archivio Storico, i convegni di studi, le visite alla Casa Museo, le serate musicali
Poliedrico artista, visionario, sperimentatore, innovatore, fra i più significativi protagonisti del Novecento musicale italiano e sempre più al centro d’interesse delle giovani generazioni. Giacinto Scelsi se ne andava trent’anni fa, l’8 agosto 1988, nella sua casa di via San Teodoro 8 al Palatino “linea ideale di demarcazione tra Oriente e occidente” come amava ricordarla, e oggi sede della Fondazione Isabella Scelsi, erede universale del lascito artistico e culturale del Maestro. Per la ricorrenza del trentennale della morte, la Fondazione, guidata dal presidente Irmela Heimbächer, organizza in questi mesi una serie di iniziative che avviate nel 2018 proseguiranno nel 2019: seminari, concerti, convegni, pubblicazioni, ma anche la valorizzazione dell’archivio storico inaugurato nel 2009 e recentemente arricchitosi di nuovi lasciti e preziosi documenti.
L’ACQUISIZIONE DI NUOVI FONDI
Sono tre infatti i nuovi Fondi acquisiti di cui si sta provvedendo alla catalogazione, tutti lasciti provenienti da figure artistiche di primissimo piano del Novecento musicale Italiano e legate a Giacinto Scelsi. Sono il soprano giapponese Michiko Hirayama, una delle voci più particolari del ventesimo secolo, scomparsa lo scorso aprile, votata al repertorio contemporaneo e in particolare proprio alla musica di Scelsi di cui fu interprete prediletta (basti pensare alle esecuzioni del ciclo dei Canti del Capricorno), il compositore e violinista Massimo Coen collaboratore di Scelsi e anche lui interprete di tanta sua musica, e Franco Evangelisti fra i fondatori del Gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza, fra i primi sperimentatori in Italia per la musica elettroacustica, che si confrontò più volte con Scelsi in campo compositivo.
Si tratta per tutti e tre di materiale archivistico, carteggi, materiale librario e partiture, edite e inedite, alcune delle quali con interessanti e preziose annotazioni manoscritte. Tutto materiale che va ad arricchire l’Archivio della Fondazione e la Biblioteca, che ogni anno richiamano un numero sempre crescente di studiosi internazionali e appassionati, accolti oggi in nuovi e più ampi spazi grazie ai recenti lavori di ristrutturazione.
Fra le recenti novità si segnala anche quella della biblioteca di Giacinto Scelsi, circa 1300 volumi ora catalogati in OPAC-SBN con agevole consultazione da remoto, appartenuti a Scelsi e alla famiglia, di argomento molto eterogeneo con un consistente nucleo su filosofie orientali, buddismo, induismo, teosofia, spiritualità, yoga, di cui spicca la varietà linguistica (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e svedese).
L’ATTIVITA’ SCIENTIFICA
In continua evoluzione anche l’attività scientifica della Fondazione con pubblicazioni, borse di studio, supporto a studiosi e istituzioni a vario titolo interessate a Scelsi, e a momenti di approfondimento quali seminari, workshop e giornate di studio, organizzati in sede o in altre realtà culturali grazie alla collaborazione e l’interesse di istituti internazionali. Fra questi si segnala il workshop tenutosi nel febbraio 2018 presso la Fondazione in collaborazione con la Cattedra di Composizione del Conservatoire national supérieur de musique de Paris, le iniziative dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles che organizza tre giorni di manifestazioni per il trentennale della scomparsa, fra attività di studio, novità discografiche e concerti nella capitale belga e al Royal Conservatoire di Anversa (5 e 11 dicembre 2018, 17 gennaio 2019) e l’annuale Festival Giacinto Scelsi a Basilea, ideato e promosso da Marianne Schroeder, che giunto alla sua quinta edizione si terrà il prossimo anno dal 9 all’11 gennaio.
In programma per novembre 2019 a Roma, dislocato in diverse sedi, anche il convegno internazionale organizzato e promosso dalla Fondazione Isabella Scelsi, che accoglierà le più recenti ricerche sulla figura e l’opera di Giacinto Scelsi, in relazione ai documenti recentemente acquisiti nei tre nuovi fondi (Evangelisti, Hirayama, Coen) e alle sinergie emerse dall’esame del suo esteso carteggio con musicisti ed intellettuali (fra cui Jani Christou, John Cage, Henri Michaux, il Quartetto Arditti e molti altri). Il convegno sarà accompagnato da una mostra documentaria e da due momenti musicali.
LA CASA MUSEO DI GIACINTO SCELSI
Iscritta all’Associazione nazionale Case della Memoria, che mette in rete 63 case museo di personaggi illustri di rilievo internazionale d’Italia, la Casa Museo di Giacinto Scelsi è un piccolo gioiello che affaccia sullo scenario – davvero unico - dei Fori, dove ogni oggetto, ogni quadro, ogni strumento musicale, ogni libro ha la sua storia che riconduce alla vita e all’arte di Scelsi. Qui si trovano il suo pianoforte, le leggendarie ondiole con cui poteva esprimere e modellare il suo concetto di suono, i raffinati oggetti orientali, le antiche trombe tibetane, ricordo dei suoi viaggi in Oriente negli anni giovanili. Inoltre le fotografie della sua infanzia, alcune con l’amata sorella Isabella a cui dedicherà poi la Fondazione. La Casa è oggi visitabile al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì, su prenotazione, e accoglie alcuni appuntamenti musicali organizzati dalla Fondazione nel 2019; concerti in cui la musica di Scelsi dialoga e si incontra con quella di altri autori del Novecento e dei giorni nostri affidati a giovani interpreti. L’8 gennaio suonerà la pianista Agnese Toniutti, seguita poi nei mesi successivi da Silvia D’Augello, Rossella Spinosa, Marco Simonacci e molto altri.
LE OPERE D’ARTE DI ISABELLA DUCROT
La Fondazione Isabella Scelsi si arricchisce anche di due lavori di Isabella Ducrot conosciuta soprattutto per le sue opere realizzate con vari materiali con la tecnica del collage, attratta dalla forza delle tradizioni popolari. La Ducrot fra il 2006 e il 2007 ha realizzato Variazioni, 24 pannelli di olio e pastello su carta intelata, collage di carta, plastica e tessuti turchi ricamati, esposti poi nel 2008 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Vi sono ritratti famosi musicisti, generalmente di cultura russa, ma anche italiani come Marcello Panni e Giacinto Scelsi, che dal patrimonio musicale della propria terra hanno attinto ispirazione e hanno convertito vecchie canzoni contadine e nenie religiose in “musica colta”. Accanto ai ritratti dei compositori, ritroviamo esemplari di tele ricamate da alcune donne provenienti da zone limitrofe fra Turchia e Russia. Così musicisti famosi e donne senza nome compiono un lavoro di conservazione delle memorie musicali e delle arti decorative di culture antichissime. Di questi 24 pannelli, l’Architetto Donatello Cecchini ha voluto donare alla Fondazione il ritratto di Giacinto Scelsi, che aveva precedentemente acquistato. In un secondo momento Isabella Ducrot ha donato alla Fondazione un’opera della serie Paesaggi afgani dal titolo Alba. Entrambi i quadri sono esposti negli ambienti della Fondazione.
Le nuove acquisizioni dell’archivio storico e la Biblioteca della Fondazione Isabella Scelsi
Biblioteca di Giacinto Scelsi, Franco Evangelisti e Massimo Coen
Importante novità è la biblioteca di Giacinto Scelsi, circa 1300 volumi catalogati in OPAC-SBN con agevole consultazione da remoto, appartenuti a Scelsi e alla famiglia, di argomento molto eterogeneo con un consistente nucleo su filosofie orientali, buddismo, induismo, teosofia, spiritualità, yoga; spicca la varietà linguistica (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e svedese).
La Biblioteca della Fondazione Isabella Scelsi è stata istituita nell’aprile del 2016, con adesione al Polo SBN delle Biblioteche Pubbliche Statali di Roma.
Il nucleo iniziale del patrimonio librario è costituito dal Fondo Giacinto Scelsi: monografie, periodici, musica a stampa e dischi appartenuti al Maestro e rinvenuti nei locali di via di San Teodoro. Al nucleo iniziale appartiene altresì il Fondo Fondazione Isabella Scelsi, composto da monografie, periodici e musica a stampa raccolti nel corso delle attività dell’istituzione.
Divenuta in breve tempo punto di riferimento culturale nel panorama nazionale ed internazionale, la Biblioteca ha recentemente accolto in forma di comodato d’uso due ulteriori fondi bibliografici appartenuti a importanti artisti del XX secolo: Franco Evangelisti e Massimo Coen.
La biblioteca di Franco Evangelisti raccoglie circa 700 volumi, prevalentemente monografie e periodici, con una cospicuo numero di libri in tedesco e in inglese. Appassionato lettore di Theodor Adorno, emerge la spiccata propensione di Evangelisti per la fisica, l’acustica, l’ingegneria, tutte discipline volte a supportare la sua peculiare visione della musica e della composizione.
La biblioteca di Massimo Coen proviene dall’abitazione del violinista e compositore romano di Massimo Coen, scomparso nel 2017.
Caratteristiche fondamentali del patrimonio bibliografico della Biblioteca sono la molteplicità degli argomenti e dei contenuti, la pluralità delle lingue, la varia natura del materiale conservato e l’ampio raggio cronologico.
FONDI RECENTEMENTE ACQUISITI
(aggregati all’originario Fondo Giacinto Scelsi):
Fondo Michiko Hirayama
Attesta della poliedrica personalità di Michiko Hirayama (1923-2018), interprete versatile sia del repertorio occidentale (contemporaneo in particolare) che della tradizione musicale giapponese.
Il 1° luglio 2015 la Fondazione Isabella Scelsi ha ricevuto in donazione il fondo documentario di Michiko Hirayama, la grande soprano giapponese che a lungo ha lavorato assieme al Maestro Giacinto Scelsi, diventandone una delle maggiori esecutrici.
Il fondo copre un arco temporale che va all’incirca dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’90. È composto da partiture di vario formato (a stampa, manoscritte, copie con annotazioni autografe), strumenti musicali provenienti dall’Oriente e da altri paesi del mondo, appunti in lingua giapponese, materiali dattiloscritti, brochure e programmi di sala, rassegna stampa, fotografie e altri materiali riconducibili alla lunga attività dell’artista.
Nel rispetto dell’originaria sedimentazione della documentazione, sono state individuate le seguenti serie provvisorie: Partiture, Partiture di Giacinto Scelsi, Attività concertistica, Attività didattica, Multimedia, Strumenti musicali.
Il fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante il 22 gennaio 2018.
Fondo Franco Evangelisti
Nel novembre 2017 la Fondazione Isabella Scelsi ha ricevuto dagli eredi in forma di comodato d’uso il fondo documentario del compositore romano Franco Evangelisti (1926-1980), compreso in arco temporale che si estende dall’inizio degli Anni ’30 alla morte prematura del compositore, avvenuta il 28 gennaio 1980 a Roma.
Il fondo è composto da diverse tipologie di materiali: documenti e oggetti personali, appunti manoscritti e dattiloscritti di varia natura, testi di altri autori, corrispondenze, fotografie, nastri, dischi, partiture a stampa di altri autori e partiture manoscritte e a stampa di Evangelisti.
La ricchezza del materiale conservato permette di affrontare una analisi approfondita della parabola biografica e artistica di Evangelisti, a partire dagli anni della formazione (in Italia e all’estero) fino agli anni della sua massima espressione come intellettuale, compositore e artista in ambito nazionale ed internazionale. Nucleo centrale del fondo sono le sue partiture, di grande formato, a matita, fragili, in particolare quella di Die Schachtel, cui si aggiungono le versioni preparatorie del suo volume “Dal silenzio a un nuovo mondo sonoro”, dattiloscritti e appunti per i suoi numerosi scritti, corrispondenza con una esteso numero di musicisti e intellettuali, prevalentemente in Italia e in Germania. Il fondo è in comodato d’uso e conserva inoltre nastri, programmi di sala, fotografie, locandine.
Fondo Massimo Coen
Il fondo Massimo Coen attesta dell’attività artistica e della vitalità intellettuale del violinista italiano, compositore e primo violino del Quartetto Nuova Musica. Il fondo è in comodato d’uso, ancora in fase preliminare di riordino, e conserva partiture di Massimo Coen e di altri autori, appunti, agende, programmi attestanti l’attività concertistica, collezione fotografica, vhs, dvd, vinili, cd, insieme con un contenuto numero di volumi, con una documentazione che va dal 1901 (anno notato in calce ad una raccolta di materiali di repertorio per il violino appartenuta a Riccardo Tagliacozzo, maestro di Coen) al 2006 (anno di pubblicazione del cd Mon Coeur Qui Bat dello stesso Coen).
All’interno del fondo sono state individuate sei serie provvisorie: Partiture Massimo Coen, Partiture altri autori, Appunti e frammenti, Attività concertistica, Collezione fotografica, Multimedia (vhs, dvd, vinili, cd).
Tra i materiali conservati ci sono: manoscritti autografi, originali, materiali a stampa, copie conformi e semplici copie, fotografie, partiture a stampa di altri autori, partiture a stampa e manoscritte di opere di Massimo Coen. Questa ricca documentazione è testimone dell’intensa attività di Coen, in particolare relativamente a quella svolta con l’Orchestra Michelangelo, i Solisti i Roma e il Quartetto Nuova Musica.
Prossime attività della Fondazione Isabella Scelsi
2018-19
Bruxelles e Anversa • 5, 11 dicembre 2018, 17 gennaio 2019
ciclo di manifestazioni per il trentennale della scomparsa di Giacinto Scelsi
realizzate in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura
5 dicembre 2018
Concerto di Giusy Caruso pianoforte con l’esecuzione di:
Giacinto Scelsi, Suite n. 9 “Ttai” (1953)
sarà presentato il CD Nella sfera del suono, crocevia di mondi (Tactus, 2017)
11 dicembre 2018
Concerto dell’Ensemble degli Intrigati
musica di Giacinto Scelsi, Salvatore Sciarrino, Alessandro Solbiati, Matteo Belli, Iannis Xenakis, Davide Vannuccini , Aldo Clementi
Anversa, Royal Conservatoire • 17 gennaio 2019
Giacinto Scelsi: a composer’s path towards improvisation
seminario e concerto
seminario con i seguenti interventi :
Marco Fusi, Giacinto Scelsi’s compositional process and the creative role of the performer
Alessandra Carlotta Pellegrini, Scelsi’s sources for performers and researchers
Marco Fusi, Anna D’Errico,The rediscovery of Divertimento N.1 - interpretative issues and perspectives
Anna D’Errico, Daniela Fantechi, Inside the resonance: Giacinto Scelsi at the piano
Wim Henderickx, East and West, a composer’s approach
Esaias Järnegard, Liminal practice
Concerto
Giacinto Scelsi, Divertimento n.1 per violino e pianoforte (prima esecuzione assoluta)
con altre composizioni di Scelsi, Wim Henderickx et Daniela Fantechi
Anna D’Errico, pianoforte
Marco Fusi, violino e viola d’amour
Daniela Fantechi, live electronics
Basilea, Gare du Nord • 9-11 gennaio 2019
Festival Giacinto Scelsi
ideato e promosso da Marianne Schroeder
con la collaborazione della Fondazione Isabella Scelsi
Roma, Fondazione Isabella Scelsi e altri luoghi • novembre 2019
Convegno internazionale di studi
organizzato dalla Fondazione Scelsi
Il convegno accoglierà interventi in relazione ai documenti recentemente acquisiti nei tre nuovi fondi (Evangelisti, Hirayama, Coen) e alle sinergie emerse dall’esame dell’esteso carteggio di Scelsi con musicisti ed intellettuali
Con una mostra documentaria e due momenti musicali.
Biografia di Giacinto Scelsi
Giacinto Scelsi (1905 -1988) inizia a frequentare il mondo artistico, musicale e letterario negli anni Venti - durante i suoi frequenti viaggi all’estero - stabilendo amicizie che lo introducono ai movimenti culturali internazionali dell’epoca. Agli anni Trenta risalgono i suoi interessi per linguaggi e tecniche compositive quali la dodecafonia, le teorie di Skrjabin e di Steiner. Nel 1930 porta a compimento la composizione per orchestra Rotativa (Parigi, Salle Pleyel 1931 con la direzione di Pierre Monteux), opera che lo rivela al mondo musicale internazionale. Trascorre il secondo conflitto mondiale in Svizzera, dove vengono eseguiti il Trio per archi (1942) e varie altre opere per pianoforte; sono anni molto travagliati, in cui prevale l’interesse per la poesia, le arti visive, il misticismo orientale e l’esoterismo. È di questo periodo l’accettazione attiva delle filosofie orientali, delle dottrine Zen, dello Yoga e della problematica dell’Inconscio, che si riflette anche nella sperimentazione in campo musicale. Si stabilisce poi a Roma (dove rimarrà fino alla morte, avvenuta l’8 agosto 1988), ultimando alcune opere già iniziate: il Quartetto per archi e La Nascita del Verbo (eseguiti entrambi a Parigi nel 1949). La strumentazione di figure determinate dal caso, l’improvvisazione su strumenti tradizionali usati in modo nuovo, l’uso dell’ondiola, (primo strumento - elettronico capace di riprodurre i quarti e gli ottavi di tono) ma soprattutto la maniera di improvvisare in uno stato privo di condizionamenti molto vicino al vuoto Zen, improntano le sue opere più significative. Il metodo di composizione di Scelsi era alquanto originale: registrava infatti su nastro magnetico le proprie improvvisazioni, affidando poi la trascrizione a collaboratori che operavano sotto la sua guida. Il lavoro si arricchiva successivamente con dettagliate indicazioni per l’esecuzione e con accorgimenti per la realizzazione di quel particolare suono minuziosamente ricercato da Scelsi (sordine appositamente costruite per gli archi, strumenti a corde trattati come percussioni, filtri sonori per deformare il suono dei fiati, basi di registrazione preesistenti quale traccia all’esecuzione). Originalissimo anche il metodo di orchestrazione, che consisteva nell’accoppiare strumenti simili sfasati di un quarto di tono, con imprevedibili effetti di battimento.La rivelazione di questa nuova, importante fase ha inizio con l’esecuzione della composizione per orchestra Quattro pezzi su una nota sola (1959); a questo periodo risale anche la pubblicazione della sua opera teorica e letteraria. Negli anni Ottanta ha inizio la pubblicazione della sua imponente produzione musicale presso le Editions Salabert di Parigi.