Fabio Vacchi e gatto, musica, gattino

laVerdi festeggia Fabio Vacchi

 

in Auditorium e al MAC

Stagione Sinfonica 2018/19

Luoghi immaginari nella Milano di Fabio Vacchi
con l’Orchestra Verdi, Nordio e i solisti de laVerdi

diretti da Carlo Boccadoro

M.A.C Piazza Tito Lucrezio Caro, 1

Martedì 5 febbraio ore 20.30

Ensemble da Camera de laVerdi

Direttore Carlo Boccadoro

Giovedì 7 febbraio ore 20.30

Contralto Giovanna Lanza

I Solisti de laVerdi

Auditorium di Milano, largo Mahler

Venerdì 8 febbraio 2019, ore 20.00

Domenica 10 febbraio 2018, ore 16.00

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Violino Domenico Nordio

Direttore Carlo Boccadoro

laVerdi omaggia Fabio Vacchi, uno dei massimi compositori italiani, da cinque anni suo compositore residente con la mini rassegna “Luoghi immaginari nella Milano di Fabio Vacchi”, che comprende due programmi della stagionesinfonica in Auditorium e due concerti da Camera al Mac di piazza Tito Lucrezio Caro,1.

Un doppio festeggiamento che Vacchi commenta così: “Venticinque anni di un’istituzione milanese come laVerdi sono un risultato eccezionale che scalda il cuore in momenti complessi. Come non ricordare l’iniziale slancio utopico di  Vladimir Delman e Luigi Corbani, fatto proprio da un grande come Riccardo Chailly? E poi le lotte per trovare spazio organizzativo ed economico, il sostegno degli sponsor, la tenacia creativa di tutti. I tanti artisti formidabili, ospiti fissi o di passaggio. Un pensiero particolare all’orchestra, tra le migliori d’Italia: duttile, appassionata, con un repertorio di ampiezza rara. E il coro. Con loro ho condiviso tante esperienze. Grazie alla generosità e alla curiosità di Chailly ho avuto prime esecuzioni indimenticabili, dalla Scala al Gewandhaus di Lipsia. Con Ruben Jais, oggi responsabile ma da sempre presente, ho il ricordo di quando riprese il mio “Prospero” già diretto da Chailly in Scala, o quando preparò il coro di dodici solisti in Scala per la mia opera “Teneke”. Ma c’è una cosa che voglio soprattutto sottolineare e che vorrei diventasse il filo conduttore del mio essere composer in residence. Il rapporto con il territorio, i concerti per i ragazzi, l’orchestra di giovani non professionisti, le conferenze, gli incontri. Questa è la via del futuro per un’istituzione di questo prestigio, radicata nel cuore di una Milano solidale e accogliente. Il massimo livello artistico può sposarsi con una programmazione varia, aperta al barocco come al contemporaneo eppure con un cuore solido di tradizione consolidata. E aperta soprattutto alla città, decentrata e insieme centripeta, capace di richiamare dai Navigli alla periferia un pubblico vivo, attivo, che crede nella cultura come motore della società e dell’economia. Per questo il mio impegno futuro con la Verdi, oltre a scrivere un brano dalla forte valenza pedagogica, vuole essere quello di muovermi nel territorio, di sostenere l’orchestra con incontri su temi a me cari come l’integrazione, l’animalismo, la cultura dei e con i giovani, lo stile di vita salutare. Io credo fermamente che la musica e l’arte facciano parte della più ampia sfera dell’umano. Tanto sono stato contrario, da ragazzo a strumentalizzare l’impegno, sia politico che estetico, perché convinto che la maestria e la qualità dell’arte dovessero essere prioritarie, così oggi posso permettermi di ritenere un dovere porre al servizio dei valori in cui credo la musica e la cultura.”

Protagonista dei concerti in Auditorium di venerdì 8 febbraio (ore 20) e domenica 10 febbraio (ore 16.00) sarà il suo Concerto per violino. Composto nel 2016, fu commissionato dal Teatro Petruzzelli di Bari dove venne eseguito per la prima volta; nel 2018 la composizione è stata rimaneggiata e, nella nuova versione “Natura naturans”, è stata presentata con grande successo il 5 novembre 2018 alla Carnegie Hall di New York con l’Orchestra dell’Opera di Budapest diretta da Balázs Kocsár e la solista Nagao Huraka, vincitrice del concorso internazionale Carl Flesch. Quella che ascolteremo in Auditorium sarà dunque la prima italiana di questa nuova versione dedicata anch’essa a Livia Pomodoro, oggi tra l’altro presidente dell’Accademia di Brera e da sempre impegnata sul fronte della giustizia, della tutela dei minori e del teatro. Sul palco, con l’Orchestra Verdi condotta dal suo direttore musicale Claus Peter Flor anche il violino di Domenico Nordio, artista residente de laVerdi, oltre che amico di Fabio Vacchi fin dai tempi del Conservatorio di Venezia.

Dice il maestro Vacchi: «Ho lavorato a questa seconda versione riveduta mentre ero immerso nella natura. racconta il compositore. Le aggiunte, i tagli e le modifiche sono nati dall'esigenza di affrontare l'attuale dicotomia nella società, l'alternativa tra rispetto della natura e reato contro la natura: scelte ambientaliste, animaliste, umanistiche che nell'arte e nella musica tendono al rispetto della nostra natura.»

A completare il programma due celebri brani di Felix Mendelssohn: l’Ouverture op. 26 "Le Ebridi" e la Sinfonia n. 3 in La minore op. 56 "Scozzese".

Questi due appuntamenti della Stagione sinfonica saranno preceduti, il 5 e 7 febbraio, da due concerti nella sala del Mac di Piazza Tito Lucrezio Caro, 2, luogo ideale per ascoltare la musica da camera, durante i quali saranno eseguiti 11 brani composti nell’arco di vent’anni. Nella prima delle due serate, martedì 5 febbraio (ore 20.30) l’Ensemble da Camera de laVerdi diretto dal Maestro Carlo Boccadoro che di Fabio Vacchi oltre che amico è anche collega compositore, eseguirà i cinque brani che fanno parte della composizione “Luoghi immaginari”, ovvero spazi evocati da una musica che ha tra le sue fonti di ispirazione il patrimonio etnico. Un folklore studiato, metabolizzato, “sognato” più che citato, linfa vitale e spunto per nuove invenzioni. I Luoghi Immainari sono tra i brani cameristici di Vacchi più eseguiti, a cominciare da Daniel Harding a Salisburgo negli anni Novanta.

Sarà anche l’occasione per ascoltare il celebre “Dai Calanchi di Sabbiuno”, brano composto nel ‘95 in occasione dei cinquant’anni della Resistenza per ricordare i cento partigiani fucilati a poca distanza da Sabbiuno, località delle colline bolognesi alla quale Vacchi è molto legato. Al Mac verrà eseguita la versione da Camera del brano che nelle sue tre versioni (per quattro strumenti, per media e per grande orchestra, quest’ultima commissionata da Claudio Abbado) è ancora oggi tra i più eseguiti al mondo.

Nel programma di Giovedì 7 febbraio (ore 20.30) “Dieci melodie facili” per voce femminile e pianoforte, affidata al contralto Giovanna Lanza, sarà proposta nella versione originale che trae ispirazione da facili melodie di origine popolare variamente manipolate attingendo alle raccolte degli anni ’50 del grande etnomusicologo Alan Lomax. Non mancano gli omaggi ad altri compositori molto amati da Vacchi, come Schubert, (“Wanderer Sextet” e “Wanderer Oktet”) e Scarlatti (Tre post x Scarlatti), mentre “Orna Buio Ciel” è l’anagramma di Luciano Berio, da lui descritto come “stella solitaria che brilla nel buio del cielo.” A testimoniare la produzione di Vacchi per il cinema c’è invece “Presto da Boschi e Prati” che fa parte della colonna sonora del film del 2001 “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi, con la quale Vacchi ha vinto il David di Donatello come miglior musicista, mentre “Respiri per violoncello” è stato composto per il film “Gabrielle” di Patrice Chéreau.

La settimana dedicata a Fabio Vacchi è stata preceduta da un anno denso di appuntamenti per il compositore,già impegnato in importanti nuove commissioni in Italia e all’estero: a febbraio 2018 è stata eseguita la “Prima Sonata” per pianoforte al LAC di Lugano con Andrea Lucchesini, seguita da “Eternapoli”, melologo con Toni Servillo al S.Carlo di Napoli, diretto da Donato Renzetti. Tra l’anteprima di “Natura naturans” a Budapest (12/10) e la prima alla Carnegie Hall, è seguita la prima americana del “Movimento di Quartetto”, sempre a New York con il Quartetto di Cremona alla Frick Collection (11/5); a fine ottobre, al Petruzzelli di Bari, c’è stata la prima esecuzione del “Concerto per violoncello” con Enrico Dindo sotto la direzione di John Axelrod.


Programma:

Martedì 5 febbraio ore 20.30

M.A.C Piazza Tito Lucrezio Caro, 1

Fabio Vacchi Luoghi Immaginari

Fabio Vacchi Wanderer Oktet

Fabio Vacchi Orna Buio Ciel

Fabio Vacchi Dai Calanchi di Sabbiuno (Versione originale)

Ensemble da Camera de laVerdi

Direttore Carlo Boccadoro

Biglietti: euro 20,00/10,00. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org www.vivaticket.it.

Giovedì 7 febbraio ore 20.30

M.A.C Piazza Tito Lucrezio Caro, 1

Fabio Vacchi "Dieci melodie facili" per voce femminile e pianoforte

Fabio Vacchi Wanderer Sextet

Fabio Vacchi "Veglia Seconda" per violoncello e pianoforte

Fabio Vacchi Movimento di Quartetto

Fabio Vacchi "Respiri" per violoncello solo

Fabio Vacchi Tre Post x Scarlatti

Fabio Vacchi Presto da Boschi e Prati

Contralto Giovanna Lanza

I Solisti de laVerdi

Biglietti: euro 20,00/10,00. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org www.vivaticket.it.

Venerdì 8 febbraio 2019, ore 20.00

Domenica 10 febbraio 2018, ore 16.00

Auditorium di Milano, largo Mahler

Felix Mendelssohn Ouverture op. 26 "Le Ebridi"

Fabio Vacchi Concerto per violino

Felix Mendelssohn Sinfonia n. 3 in La minore op. 56 "Scozzese"

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Violino Domenico Nordio

Direttore Claus Peter Flor

Biglietti serie Verdi: euro 36.00/16.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org www.vivaticket.it.


Biografie

Fabio Vacchi, compositore.

Suoi lavori sono stati diretti o commissionati, tra gli altri, da C. Abbado, R. Abbado, J. Axelrod, L. Berio, R.Chailly, M.W.Chung, I.Fischer, D.Harding, P.Järvi, N.Marriner, Z.Mehta, R.Muti, G.Noseda, A. Pappano, G. Sinopoli. Ha lavorato con personalità come G.Aulenti, P.Chereau, A.Oz, R.Piano. Tra le opere teatrali: Girotondo (1982, Maggio Musicale Fiorentino), Il Viaggio, (1990, Teatro Comunale di Bologna), La Station thermale, (1993-95, Opéra National de Lyon, Teatro alla Scala, Opéra Comique de Paris),Les oiseaux de passage (1998-2001, Opéra National de Lyon, Teatro Comunale di Bologna), Il letto della storia (2003, Maggio Musicale Fiorentino), La madre del mostro (2007, Siena), Teneke (2007, Teatro alla Scala), Lo stesso mare (2011, Teatro Petruzzelli, Bari), Lo specchio magico (2016, Maggio Musicale Fiorentino), Eternapoli (2018, per T.Servillo, S.Carlo di Napoli). Tra le composizioni strumentali: Briefe Büchners (1997,commissione C.Abbado, Berliner Festwochen); Dai calanchi di Sabbiuno (1997, C. Abbado, Salzburg); Diario dello sdegno (2002, Filarmonica della Scala, R. Muti);Tre Veglie (2000, Salzburger Festspiele, I.Fischer); Terra comune (2002, commissione L. Berio per l’apertura Auditorium di R.Piano, Roma, M.W.Chung,); La giusta armonia (2006, Salzburger Festspiele, R. Muti,); Voci di notte (2006, Z.Mehta, Maggio Fiorentino); La Giusta Armonia (2006,Salzburger Festspiele, R.Muti; 2016,prima italiana G. Noseda, Torino), Mare che fiumi accoglie (2007, A. Pappano, Roma, Santa Cecilia); Prospero o dell’Armonia (2009, R. Chailly, Filarmonica della Scala); Tagebuch der Empörung (2011, R. Chailly, Lipsia, Gewandhaus Orchestra); D’un tratto nel folto del bosco, testo appositamente scritto da Amos Oz (MITO, 2010); Notte italiana (2011, D.Atherton, London Sinfonietta); Soudain dans la forêt profonde (2013-14, testo appositamente scritto da Amos Oz e M. Serra, Paris, Comédie française, Salle Pleyel, CD pubblicato dal Ministère de l'Éducation Nationale), Der Walddämon, (2015, R. Chailly, Lipsia, Gewandhaus Orchestra), Sull’acqua (2015, Milano, Orchestra Giuseppe Verdi, testo di M.Serra ), Vencidos (2016,Festival Internacional Cervantino, Mexico), Concerto per violino, Teatro Petruzzelli di Bari, Sonata n.1 per pf. (2018, LAC, Lugano), Concerto per violoncello (Teatro Petruzzelli di Bari, 2018), Concerto per violino Natura naturans (seconda versione), Opera di Budapest, Budapest e Carnegie Hall di New York, 2018). Sta scrivendo un’opera per il Maggio Musicale Fiorentino (testo di S.Jacini da Voltaire) e un Teatro Danza per il Teatro alla Scala (testo di E. Villepin), oltre a un nuovo lavoro per il Quartetto di Cremona.

Premi e menzioni: Koussevitzky Prize in Composition (Tanglewood, USA, 1974); primo premio Concorso Gaudeamus (Netherland,1976); David di Donatello (E. Olmi, Il mestiere delle armi, 2002); Lully Award (USA,2002); Premio Abbiati (2003, Il letto della storia); Rdc Awards (Gabrielle di P. Chéreau,2005); nomination David di Donatello (Cento chiodi di E. Olmi,2007).

Attività: Nel 2014 MiTo Festival gli dedica, primo italiano, una monografia. Nel 2015 dirige l’ Opéra en creation Atelier al Festival di Aix-en-Provence, dove, nel 2014 e 2015 gli eseguono brani. Tiene un corso di perfezionamento alla Scuola di Musica di Fiesole. Membro Accademia Filarmonica Bolognese, membro Accademia Nazionale di Santa Cecilia. E’ composer in residence a Milano e a Bari.

Domenico Nordio. Violino

Domenico Nordio è uno dei musicisti più acclamati del nostro tempo. Si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra, Suntory Hall di Tokyo), con le maggiori orchestre, tra le quali la London Symphony, la National de France, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestre de la Suisse Romande, l'Orchestra Borusan di Istanbul, l'Enescu Philharmonic, la Simon Bolivar di Caracas, la Nazionale della RAI, la SWR Sinfonieorchester di Stoccarda, la Moscow State Symphony e con direttori quali Flor, Steinberg, Casadesus, Luisi, Lazarev, Aykal. I suoi ultimi tour internazionali lo hanno visto impegnato, tra l’altro, alla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Filarmonica Enescu di Bucarest, al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, al Teatro Colon di Buenos Aires, alla Sala Tchaikovskij di Mosca, al Zorlu Center di Istanbul, all'Auditorium di Milano, alla Filarmonica di Kiev, nella Sala San Paolo di São Paulo, nella Sala Nezahualcóyotl di Città del Messico, al Teatro Solis di Montevideo, nella Sala Simon Bolivar di Caracas, all’Auditorium RAI di Torino. Domenico Nordio è un artista Sony Classical. I suoi ultimi CD includono Respighi e Dallapiccola con Muhai Tang e la Filarmonica Toscanini di Parma (pubblicato a livello internazionale a Marzo 2013), Castelnuovo Tedesco e Casella con l'Orchestra della Svizzera Italiana e Tito Ceccherini (pubblicato a livello internazionale a Gennaio 2015), Busoni e Malipiero con l’Orchestra Verdi di Milano e Tito Ceccherini (pubblicato a livello internazionale nel 2018). Allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, nato a Venezia nel 1971, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), Domenico Nordio ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale "Viotti" di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin Presidente di Giuria. Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell'Eurovisione ottenuto nel 1988 lo ha lanciato alla carriera internazionale: Nordio è l'unico vincitore italiano nella storia del Concorso. Dal 2017 è Artista Residente dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Carlo Boccadoro, direttore

Carlo Boccadoro ha studiato al Conservatorio "G. Verdi" di Milano dove si è diplomato in Pianoforte e Strumenti a Percussione. Nello stesso istituto ha studiato Composizione con diversi insegnanti, tra i quali Paolo Arata, Bruno Cerchio, Ivan Fedele e Marco Tutino.

Dal 1990 la sua musica è presente in importanti stagioni concertistiche e sale da concerto tra cui: Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Bang On A Can Marathon di New York, Orchestra Filarmonica della Scala, Gewandhaus di Lipsia, Aspen Music Festival, Monday Evening Concerts (Los Angeles), Detroit Symphony Orchestra, Musikverein di Vienna, Salle Pleyel di Parigi, Teatro La Fenice di Venezia, Barbican Centre di Londra, Alte Oper di Francoforte, Festival di Lucerna, Concertgebouw di Amsterdam, National Concert Hall Dublin, Royal Academy di Glasgow, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Filarmonica '900 del Regio di Torino, Pomeriggi Musicali, Orchestra "G. Verdi" di Milano, Arena di Verona, Festival MITO, Unione Musicale di Torino, Mittelfest di Cividale del Friul, TirolerFestpiel, Società del Quartetto di Milano, Festival BolzanoDanza, Settimane Musicali di Stresa, Teatro Comunale di Bologna, Ferrara Musica, Aterforum, Orchestra "A. Toscanini" dell'Emilia Romagna, Teatro Regio di Parma, Orchestra della Toscana, Cantiere Internazionale D’Arte di Montepulciano, Accademia Filarmonica Romana, RomaEuropa Festival, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Comunale di Cagliari, e molti altri.

Ha collaborato con artisti provenienti da mondi molto diversi, tra i quali Riccardo Chailly, Omer Meir Wellber, Gianandrea Noseda, John Axelrod,Tim Berne, Matt Mitchell, Ches Smith, Oscar Noriega, Franco Battiato, Luca Ronconi, Gavin Bryars, David Lang ,Enrico Dindo, Lu Ja, Antonio Ballista, Donald Crockett, James MacMillan, Vicky Ray, Evan Ziporyn, Bruno Canino, Marcello Panni, Eugenio Finardi, Domenico Nordio, Mario Brunello, Enzo Cucchi,Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia, Federico Maria Sardelli, Giovanni Mancuso, Giuseppe Albanese, Pepicelli Duo, Roberto Prosseda,Claudio Bisio, Moni Ovadia, Andrea Lucchesini, Ars Ludi, Bruno Casoni, Danilo Rossi, Emanuele Segre, Fabrizio Meloni, Valerio Magrelli, Giovanni Sollima, Pietro De Maria, Lina Sastri, Abdullah Ibrahim, Jim Hall, Paolo Fresu,bMaria Pia De Vito,Mauro Negri, Paolo Birro, Bebo Ferra, Glauco Venier, Roberto Dani, Andrea Dulbecco, Paolino Dalla Porta, Emanuele Cisi, Furio Di Castri, Chris Collins. Nel 2001 è stato selezionato dalla Rai per partecipare alla Tribuna Internazionale dei Compositori dell’UNESCO a Parigi. Nel 2004 Luciano Berio gli ha commissionato, per l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'opera per ragazzi La Nave a Tre Piani, eseguita all'Auditorium di Roma diretta dall'Autore stesso nel 2005 e successivamente ripresa lo stesso anno dal Teatro Regio di Torino. Ha inoltre scritto altre quattro Opere da camera: A Qualcuno piace Tango ( seguita a Torino, Milano, Palermo, Montepulciano, Narni, Terni, Amelia) Robinson (eseguita a Terni, Narni, Amelia, Torino e Napoli), Cappuccetto Rosso (Modena) e Boletus (Terni). E' tra i fondatori del progetto culturale Sentieri selvaggi, che comprende un Festival al Teatro Elfo Puccini di Milano e un Ensemble di cui è direttore artistico e musicale. Svolge anche attività come direttore d'orchestra: ha diretto l'Orchestra del Teatro alla Scala, L' Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Royal Philarmonic Orchestra, i Pomeriggi Musicali di Milano, L'Orchestra “G. Verdi” di Milano, l'Orchestra Della Toscana, L'Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra della Fondazione Arena di Verona e altre ancora. Presso l'editore Einaudi ha pubblicato quattro libri di carattere musicale: Musica Coelestis (1999), Jazz! (2001), Lunario della musica (2003), Racconti Musicali (2009) Collabora con Radio3 e la RSI/ Rete DUE della Svizzera Italiana, con programmi radiofonici di carattere musicale.

Diverse sue composizioni sono state registrate su etichette discografiche come EMI Classics, Sony Classical, Ricordi,Warner Classics, Canteloupe Music, Agorà ,Velut Luna, Materiali Sonori, Sensible Records, Phoenix Classics.