Arcadi Volodos, grande interprete

Domenica 31 marzo ore 20.30, Teatro Manzoni, la rassegna “Grandi Interpreti” di Bologna Festival prosegue con il recital del pianista russo Arcadi Volodos, da anni acclamato protagonista della scena pianistica internazionale, artista che nelle sue interpretazioni unisce una eccezionale padronanza tecnica ad una vibrante sensibilità musicale. Affascinante esponente del pianismo classico-romantico russo, nel suo programma Volodos accosta Schubert ai russi Rachmaninov e Skrjabin, un modo forse per sentire i “suoi” autori prediletti alla luce delle sorgenti europee.

Dal repertorio schubertiano ha scelto una pagina incompiuta, la Sonata D.157 e i Sei Momenti Musicali, un mutevole teatro di emozioni che affronta con tutta la delicatezza necessaria. Per Rachmaninov  la scelta cade sui Morceaux de fantasie, serie di composizioni caratteristiche di cui fanno parte il Preludio in do diesis minore op.3 n.2 conosciuto come “Le campane di Mosca” e la Serenata op.3 n.5; l’ipervirtuosismo pianistico compare negli Etudes-tableaux op.33 mentre i due Preludi ci riportano ad una quieta atmosfera notturna. Skrjabin è rappresentato da brani giovanili nati sotto l’influenza dell’amato Chopin come la Mazurka op.25 n.3 sino a brani della maturità come Vers la flamme, tributo al significato simbolico del fuoco come forza primordiale, rigenerante e distruttiva al tempo stesso. 

Biglietti in vendita online www.bolognafestival.it e presso la Biglietteria del Teatro Manzoni di Bologna (Via de’ Monari 1/2 tel 051 6569672, martedì-sabato ore 15 – 18.30)

Informazioni Bologna Festival 051 6493397 http://www.bolognafestival.it/

Domenica 31 marzo ore 20.30

Teatro Manzoni

Arcadi Volodos pianoforte

Franz Schubert

Sonata n.1 in mi maggiore D. 157

Six Moments Musicaux op.94 D. 780

Sergej Rachmaninov

Preludio in do diesis minore op.3 n.2

Preludio in sol bemolle maggiore op.23 n.10

Preludio in si minore op.32 n.10

“Zdes’ khorosho” Romanza op.21 n.7 (arr. Volodos)

Serenata op.3 n.5, Etude-tableau in do minore op.33 n.3

Aleksander Skrjabin

Mazurka in mi minore op.25 n.3,

Caresse dansée op.57 n.2, Enigme op.52 n.2

Due danze op.73, Vers la flamme op.72

Arcadi Volodos poeta del pianoforte: il roccioso virtuosismo tecnico, lo spiccato senso ritmico, la ricerca coloristica sul tocco ne fanno un intenso narratore di storie senza confini di epoca né di stile. Erede della tradizione russa assimilata nei Conservatori di Mosca e della natìa Pietroburgo, il suo repertorio include i classici della tradizione da Schubert e Schumann a Brahms e Rachmaninov, ma anche il delicato frammentismo di certo Skrjabin accanto a meno note musiche “ambientali” degli spagnoli Mompou, Lecuona e Manuel de Falla.

ARCADI VOLODOS. Nato a San Pietroburgo nel 1972, Volodos ha iniziato gli studi in canto e direzione nel  Conservatorio della sua città natale, passando allo studio del pianoforte nel 1987;  ha completato la sua formazione musicale al Conservatorio di Mosca sotto la guida di Galina Egizarowa, al Conservatorio di Parigi con Jacques Rouvier e alla Scuola di Musica “Reina Sofia” di Madrid con Dimitri Bashkirov. Celebrato come “genio del pianoforte”, “nuovo Horowitz”, sin dalle sue prime esibizioni, incluso il debutto a New York nel 1996, ha attirato l’attenzione della critica internazionale, che ne elogia il perfetto equilibrio tra rigore tecnico immaginazione e sentimento. Le sue penetranti interpretazioni di autori come Skrjabin, Liszt, Schubert, Schumann o Ravel, attingono a vertici poetici di indiscussa originalità. Recital solistici o concerti con orchestra lo vedonoda anni sui palcoscenici di tutto il mondo. Tra le orchestre con cui ha collaborato si distinguono i Berliner Philharmoniker, la Israel PhilharmonicOrchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, i Münchner Philharmoniker, la Staatskapelle Dresden, la Philharmonia, la New York Philharmonic Orchestra, la Chicago e la Boston Symphony Orchestra, l’Orchestre de Paris. Tra i direttori con cui si è esibito nel corso della sua carriera si segnalano Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Jukka-Pekka Sarasate, Riccardo Chailly, Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach.

Con i Berliner Philharmoniker ha suonato il Terzo Concerto di Rachmaninov e il Concerto n.1 di Čajkovskij, sotto la direzione di Seiji Ozawa e di Neeme Järvi. Sotto la direzione di  Paavo Järvi ha suonato il Terzo Concerto di Beethoven.

Il suo primo CD, Piano Transcriptions, pubblicato per Sony Classical nel 1997 ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come pure il CD Live at the Carnegie Hall con musiche di Liszt, Skrjabin, Rachmaninov e Schumann che nel 1999 ha ottenuto il Gramophone Award. Dopo il CD Volodos. Schubert solo piano work  esce l’antologia Volodos plays Liszt (2007), incisione con cui Volodos si è aggiudicato il premio Diapason d’Or e il Preisder deutschen Schallplattenkritik. Seguono il doppio CD Volodos in Vienna con pagine di Skrjabin, Bach, Liszt, Waldszenen di Schumann e Valses nobles et sentimentales di Ravel, che ha ottenuto il Gramphone Award 2010. Nel 2013 esce l’antologia Volodos plays Mompou, dedicata alle musichedel compositore spagnolo Frederic Mompou, anch’essa insignita del Gramophone Award e dell’Echo Preis. Nel 2017 viene pubblicato il CD Volodos plays Brahms, con i Klavierstücke op.76, i tre Intermezzi op.117 e i sei Klavierstücke op.118.