Di quell'amor ch'è palpito

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli

in un appuntamento con la grande musica

direzione artistica Roberta Pedrotti

arie e duetti di Verdi, Donizetti, Cilea

Sara Rossini soprano

Riccardo Della Sciucca tenore

Marco Borroni pianoforte

Evento promosso da Comune di Lumezzane Assessorato alla Cultura

Sindaco Matteo Zani, Assessore alla Cultura Rossana Bossini

Con il sostegno di Fondazione Asm e Mepra

Coordinamento Nicola Salvinelli

Organizzazione Vittorio Pedrali, Eureteis - con la collaborazione di Francesca Zini

Si ringrazia per la collaborazione: L'ape musicale rivista di musica, arti, cultura

DI QUELL'AMOR CH'È PALPITO

Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli

Il concerto è in programma domenica 28 aprile alle ore 18

Il Teatro Odeon (Via Marconi 5, tel 030.820162) apre alle ore 17,15

Ingresso 10 euro, ridotto 5 euro.

Prevendite

alla biglietteria del teatro, aperta il martedì e il mercoledì dalle 18.30 alle 19.30.

A Brescia da Punto Einaudi, nei giorni e orari di apertura della libreria.

Info

Ufficio Cultura 030.8929250

www.teatro-odeon.it

INFO

Comune di Lumezzane

Ufficio Cultura tel 030.8929250

Teatro Comunale Odeon

Via Marconi, 5 Lumezzane (Bs)

tel 030.820162

Libreria Punto Einaudi

Via Pace, 16/a – 25122 Brescia

tel 030.3757409

Segreteria Organizzativa

Eureteis tel 030.3759792

www.teatro-odeon.it

www.comune.lumezzane.bs.it

FB Giacinto Prandelli e Lumezzane per Giacinto Prandelli


Programma

G. Verdi, Rigoletto

“Questa o quella per me pari son” (tenore)

G. Verdi, La traviata

“Parigi, o cara” (duetto soprano e tenore)

G. Verdi, Luisa Miller

“Tu puniscimi, o Signore” (soprano)

G. Donizetti, L'elisir d'amore

“Una furtiva lagrima” (tenore)

F. Cilea, Adriana Lecouvreur

“Io son l'umile ancella” (soprano)

G. Verdi, Luisa Miller

“Quando le sere al placido” (tenore)

G. Verdi, Aida

“Ritorna vincitor!” (soprano)

G. Verdi, Simon Boccanegra

“Cielo di stelle orbato” (duetto soprano e tenore)


Il titolo del concerto di quest'anno al Teatro Odeon (28 aprile, ore 18.00) è tratto dalla Traviata, opera di cui Giacinto Prandelli fu sublime interprete anche nella storica edizione con Maria Callas e la regia di Luchino Visconti alla Scala. E proprio dalla Scala provengono i giovani artisti che daranno vita a un programma dedicato ai diversi volti dell'amore e della passione nell'opera lirica: Giuseppe Verdi sarà protagonista indiscusso, ma non mancherà spazio per il belcanto romantico di Donizetti per per il raffinato verismo di Cilea.

In Rigoletto il Duca canta il piacere della seduzione che si ride di fedeltà e gelosia, ma gli risponde idealmente Nemorino, che nell'Elisir d'amore si scopre ricambiato dalla bella Adina e, commosso dall'improvvisa felicità, intona “Si può morir d'amor!”. Meno felici saranno le sorti di Violetta e Alfredo nella Traviata, ma nel duetto “Parigi, o cara” sognano ancora una nuova vita insieme, mentre in Luisa Miller la protagonista si dispera (“Tu puniscimi, o signore”) per un ignobile ricatto che le impone, per salvare la vita del padre, di far credere all'amato di averlo illuso per interesse. Così, alla falsa notizia del tradimento, Rodolfo ricorda, affranto e incredulo, i bei momenti vissuti con Luisa (“Quando le sere al placido”).Tormenti per sentimenti contrastanti sono quelli che animano anche Aida, la principessa etiope schiava degli egiziani e in ansia per le sorti del suo popolo, ma anche innamorata di Radames, il generale incaricato dal Faraone di combattere contro suo padre e i suoi fratelli. Fra tante passioni amorose, Adriana Lecouvreur, che pure morirà per un intrigo d'amore e gelosia, canta la sua devozione all'arte; coronerà infine il concerto il travolgente e romantico duetto fra Amelia Grimaldi e Gabriele Adorno in Simon Boccanegra, un amore felice ma inserito in un complesso quadro di lotte politiche e vicende familiari.

Interpreti di un programma tanto intenso, emozionante e impegnativo saranno due fra i migliori talenti emersi nell'Accademia del Teatro alla Scala negli ultimi anni: il soprano Sara Rossini e il tenore Riccardo Della Sciucca, ormai presenze stabili e apprezzate sul massimo palcoscenico milanese, tempio della lirica internazionale. Già dai primi piccoli ruoli affrontati per la giovane età hanno saputo convincere e attirare l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori per il talento, la qualità vocale, la passione e l'intelligenza.

Il concerto annuale Lumezzane ricorda Giacinto Prandelli si conferma così un'occasione per celebrare il più celebre concittadino (molti dei brani in programma sono legati al suo repertorio e non mancherà l'occasione di far risuonare ancora una volta la sua voce in sala), ma anche per valorizzare alcuni fra i migliori artisti delle nuove generazioni.

Un appuntamento imperdibile, che saprà conquistare anche i meno esperti con splendide voci e grande musica. Al termine tutto il pubblico, come di consueto, è invitato a brindare insieme agli artisti.


IL CAST

Sara Rossini - soprano

Sara Rossini nasce a Magenta (Milano). Compie i suoi studi presso il Conservatorio G. Verdi di Milano laureandosi col massimo dei voti e lode. Studia e si perfeziona col soprano Daniela Dessì. È stata allieva dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano per il Biennio 2016/2018 presso cui ha approfondito tecnica vocale e repertorio con docenti quali Luciana D’Intino, Eva Mei, Renato Bruson, Vincenzo Scalera e Michele D’Elia Ha debuttato Fiordiligi nel Così fan tutte con la storica regia di Ettore Scola presso il Teatro Carlo Felice di Genova, Gretel in Hansel und Gretel (in lingua originale) di E. Humperdinck diretto da Marc Albrecht e con la regia di Sven-Eric Bechtolf presso il Teatro alla Scala, Biancofiore in Francesca da Rimini di R. Zandonai presso il Teatro alla Scala diretta da Fabio Luisi. Tra i progetti dell’Accademia alla Scala annovera il debutto di Adina in una versione ridotta dell’Elisir d’amore con la regia di Grischa Asagaroff e precedentemente Clorinda in Cenerentola per bambini. Tra gli altri debutti debutti Mimì in La Bohème, i ragazzi e l'amore al Teatro Regio di Torino e nel circuito As.Li.Co., Lauretta in Gianni Schicchi presso il Sarzana Opera Festival diretta da V. Galli, Contessa in Le nozze di Figaro presso il Conservatorio G. Verdi di Milano (diretta da M. Beltrami) e presso il festival “All Together Opera”a Sanpietroburgo (diretta da F. Mastrangelo). È stata cover di Giovanna in Giovanna d’Arco presso il Festival Verdi di Parma. Tra la vasta attività concertistica svolta durante il biennio dell’Accademia Scaligera esegue la Petite Messe Solennelle come Soprano solista nella tournée delle chiese lombarde del Coro del Teatro alla Scala, diretto da Bruno Casoni. È stata ospite del New National Theatre di Tokyo per rappresentare l’Accademia all’interno di concerti lirici con accompagnamento orchestrale diretti da D. Bostock. Ha altresì preso parte al Festival Internazionale di Cartagena (Colombia) per alcuni concerti lirici con orchestra, incentrati sulla trilogia mozartiana. Tra i concorsi è stata vincitrice della sezione “Esordienti” del Concorso As.Li.Co. (2016), 1° Premio assoluto presso il Concorso Internazionale “Spiros Argiris” di Sarzana (2015), 3° Premio e Premio Speciale della Critica “Carlo Bologna” al Concorso Internazionale Scaligero “Maria Callas” di Verona (2014), 1° Premio del XVI Concorso Lirico Internazionale “Umberto Giordano” (2014 - Miglior Voce Italiana, Premio “Young Singer” voce femminile), poi 2° Premio presso il Concorso Lirico Internazionale “S. Licitra” (2014), 2° Premio al Concorso Internazionale “Spazio Musica” (2015) e, presso il Conservatorio di Milano G. Verdi ,il 3° Premio Assami (2013).

Riccardo Della Sciucca - tenore

Nato ad Atri (TE), muove i primi passi nella Schola Cantorum “Giovanni D’onofrio”, Cappella musicale della Cattedrale di Atri. Ha poi intrapreso lo studio del canto lirico con il soprano Daniela Schillaci, con il tenore Romano Emili, e successivamente con i tenori Luciano Ganci e Vito Martino. Agli studi musicali ha affiancato quelli umanistici conseguendo, con lode, la Laurea in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove peraltro, insieme ad alcuni amici, ha fondato l’associazione studentesca L’Intermezzo, con l’intento di promuovere la cultura operistica agli studenti dell’Ateneo. Dopo alcune esperienze come corista d’opera dal 2014 intraprende l’attività di solista collaborando con il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, con il quale ha eseguito il Te Deum di Bruckner diretto dal M° Pasquale Veleno. Collabora costantemente con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese con la quale si è esibito in diversi concerti tra cui il Requiem K. 626 di Mozart, la Messa di Gloria di Puccini e la Sinfonia IX in re minore di Beethoven. Nel giugno 2017 ha vinto il primo premio al Concorso Lirico Internazionale “Adriana Maliponte” di Milano e nello stesso mese gli è stata conferita una borsa di studio al Concorso Lirico Internazionale “Toti Dal Monte” di Treviso. A Novembre 2017 ha vinto il primo premio al Concorso Lirico Internazionale “Angelo Loforese” di Milano e gli è stata conferita una borsa di studio al Concorso “Magda Olivero”. Attualmente studia all’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala, dove ricopre ruoli di comprimariato nella stagione del Teatro e ha debuttato nel ruolo di Nadir nell’opera Alì Babà e i quaranta ladroni di L. Cherubini, Progetto Accademia 2018, con la regia di Liliana Cavani e la direzione di Paolo Carignani. Ha inoltre preso parte, nel ruolo di Nemorino, allo spettacolo L’Elisir d’amore per i bambini, progetto “Grandi Spettacoli per Piccoli” edizione 2018 del Teatro alla Scala.

Marco Borroni ha iniziato lo studio della musica all’età di sette anni. Si è diplomato in pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano con il massimo dei voti, ha studiato composizione per cinque anni con il M° Fabio Vacchi e come maestro accompagnatore con il M° Umberto Finazzi. Ha continuato i suoi studi musicali presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Ha studiato direzione d’orchestra con il M° Dante Mazzola e il M° Edoardo Müller.

È stato pianista di sala e assistente direttore per diverse produzioni: The Little Sweep di B. Britten, Il signor Bruschino di G. Rossini e La traviata di G. Verdi (Conservatorio di Milano); di Donizetti Don Pasquale”, di Rossini L'italiana in Algeri, La scala di seta" e L'occasione fa il ladro, tutte presso il Teatro alla Scala di Milano. Ha lavorato anche alla produzione di Il barbiere di Siviglia (tournée dell’Accademia della Scala) e La scala di seta (TicinoMusica, Lugano).

Altre produzioni alle quali ha collaborato come pianista sono: G. Verdi Il finto Stanislao (Teatro Filarmonico di Verona), Ernani, Otello e La traviata, G. Puccini Madama Butterfly (Vilnius National Opera Theatre, dove ha lavorato anche come suggeritore e assistente direttore per il repertorio italiano). Presso la VCO (Vilnius City Opera) è stato pianista di sala per leproduzioni di Il trovatore di G. Verdi e di Tosca di G. Puccini. Presso la Estonian national Opera di Tallin ha preparato la produzione di Le nozze di Figaro con la regia di Marco Gandini.

È stato anche cembalista per la nuova produzione di Il barbiere di Siviglia di G. Rossini con la regia di Emilio Sagi (Vilnius National Opera Theatre). Ha diretto L'elisir d'amore di G. Donizetti presso il Klaipedas State Theatre (Lituania).

Altre sue recenti attività lo vedono impegnato come pianista e suggeritore al "Viva Verdi" gala di Zurigo sotto la direzione di Edoardo Müller. È pianista ufficiale per i masterclass di "Studio Lirico" a Talinn (Estonia), Sanpietroburgo (Russia), Praga (Czech-Republic) e Firenze.

Collabora con lo studio di Luciana Sera a Lugano ed è pianista presso L’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e Maestro collaboratore presso lo stesso teatro.


GIACINTO PRANDELLI

Nasce l’8 febbraio 1914 nella Lumezzane che si sta trasformando nel centro industriale esploso poi nei decenni successivi e soprattutto nel dopoguerra.

Nonostante la famiglia abbia intrapreso una attività già ben avviata, il suo destino sarà diverso.

Il suo talento per il teatro, la sua bella voce e la musicalità innata non restano, infatti, qualità coltivate nel tempo libero, ma una vocazione seguita con passione e determinazione che si rivelano vincenti e ripagano tutti i sacrifici del giovane Giacinto.

Dopo il debutto a Bergamo in Madama Butterfly, si esibisce all’EIAR (la RAI di allora) e ottiene subito un grande successo al fianco di mostri sacri come Maria Caniglia ed Ebe Stignani.

Arturo Toscanini, ascoltatolo in un'audizione al suo rientro alla Scala dopo la Seconda Guerra Mondiale, si assicura la sua presenza per molte importantissime produzioni, fra cui il concerto di riapertura del teatro restaurato, il concerto per il trentennale dalla scomparsa di Arrigo Boito, il Requiem di Verdi.

Molti compositori dichiarano la loro ammirazione al tenore lumezzanese: Umberto Giordano lo sceglie per celebrare il cinquantesimo del debutto di uno dei suoi titoli più fortunati, Fedora, alla Scala; Francesco Cilea riconosce in lui un interprete insuperato del ruolo di Maurizio nell'Adriana Lecouvreur; Franco Alfano gli scrive parole entusiastiche e commosse dopo averlo ascoltato nel Faust di Gounod.

Affronta un repertorio vastissimo, da Mozart agli autori del ’900 (è il primo interprete italiano anche del capolavoro di Britten Peter Grimes, grande banco di prova attoriale e vocale per un tenore), canta con i più grandi direttori, dal citato Toscanini a Karajan, da Serafin a De Sabata al fianco di Renata Tebaldi, Maria Callas, Magda Olivero, Clara Petrella… Lavora perfino con Rossellini, Ingrid Bergman e Vittorio Gassman.

Canta in tutti i più importanti teatri d’Italia e del mondo interpretando grandi amori romantici, commedie, drammi psicologici novecenteschi, seduzioni e abbandoni, poesia, furore, ironia: un ventaglio di passioni di cui, con intelligente raffinatezza, coglie sempre l'essenza in un'interpretazione incisiva quanto elegante. Fino a quando, nel 1970, non decide di dare l’addio alle scene con laFrancesca da Riminidi Zandonai al teatro Grande di Brescia.

Si spegne serenamente il 14 giugno 2010 nella casa milanese dove viveva con l’amatissima moglie Anna Maria. Secondo il suo desiderio viene sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della sua Lumezzane.

Giacinto Prandelli, per le sue doti umane di signorilità, eleganza e professionalità non meno che per la sua eccellente musicalità, per la duttilità e la dolcezza del suo canto, per la bella presenza scenica e le qualità d’attore, resta uno dei cantanti più amati dagli appassionati d’opera di tutto il mondo.