Grandi interpreti: Grigory Sokolov

BOLOGNA FESTIVAL - GRANDI INTERPRETI

Grigory Sokolova Bologna Festival

Giovedì 2 maggio ore 20.30, Teatro Manzoni , Grigory Sokolov, il più grande pianista russo di oggi, torna ospite della rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival. In programma pagine di Beethoven e Brahms: Sonata op.2 n.3 e Nuove Bagatelle op.119 oltre agli intermezzi, le ballate, le rapsodie e le romanze contenute nelle raccolte brahmsiane Klavierstücke op.118 e op.119. L’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dal pianoforte ne fanno un artista unico, capace di conciliare l’analisi miniaturistica con la grandiosità sinfonica.

programma 

Ludwig van Beethoven Sonata in do maggiore op.2 n.3

Ludwig van Beethoven Undici Nuove Bagatelle op.119

Johannes Brahms Klavierstücke op.118

Johannes Brahms Klavierstücke op.119

Biglietti in vendita online www.bolognafestival.it e presso la Biglietteria del Teatro Manzoni di Bologna (Via de’ Monari 1/2 tel 051 6569672, martedì-sabato ore 15 – 18.30). Informazioni Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it

GRIGORY SOKOLOV. Nato a Leningrado nel 1950, Grigory Sokolov intraprende gli studi musicali all’età di cinque anni e due anni più tardi inizia a studiare con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A dodici anni tiene il suo primo concerto in pubblico. Ancora studente, a sedici anni, si impone all’attenzione del mondo musicale vincendo il primo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca. Sokolov è il più giovane vincitore della storia del concorso: la giuria, presieduta dal grande Emil Gilels, colse appieno l’originalità del suo pensiero interpretativo. Negli anni Settanta intraprende lunghe tournées in Giappone e Stati Uniti. In occasione del suo debutto americano Harold Schonberg, autorevole critico del New York Times, ne parlò in termini entusiastici: «Possiede dita eccezionali e una grande tecnica per gli accordi, ha un totale dominio del pianoforte […] senza dubbio sentiremo parlare molto di questo giovane talento». La consacrazione sui palcoscenici europei arriverà dopo alcuni anni: in seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica Sokolov inizia ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei più importanti festival d’Europa.  

Capace di “ammaliare” il pubblico con la forza immaginativa delle sue interpretazioni, ogni volta estrae dallo strumento sonorità inedite, come potesse attingere ad una tavolozza di colori pressoché illimitata. Pianista dotato di una formidabile tecnica d’agilità e un controllo assoluto del pedale, perfezionista attento al minimo dettaglio, finanche alla meccanica del pianoforte cui siede davanti, lo vediamo attraversare la scena con passo misurato ed espressione impassibile. Magia, invenzione, libertà espressiva, sono le parole che più frequentemente ricorrono nelle recensioni dei suoi concerti. Nel 2004 l’Associazione nazionale dei critici musicali italiani gli ha conferito l’ambito Premio Abbiati con la seguente motivazione: «per l’originalità della visione sonora e l’avvincente eloquenza pianistica con cui ricrea un repertorio di significativa ampiezza, dai virginalisti a Prokof’ev, trovando nell’esplorazione del contrappunto bachiano una ricchezza prospettica di grande intensità». 

I programmi dei suoi recital spaziano dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale, dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico – con una particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms – per estendersi sino alle opere di riferimento del XX secolo di autori quali Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij.

Nel corso della sua carriera Sokolov si è esibito con le orchestre più prestigiose per poi dedicarsi esclusivamente al recital solistico. Ogni stagione tiene circa settanta concerti, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali istituzioni musicali europee. Nel 2014, dopo un silenzio discografico durato quasi vent’anni, Sokolov inizia a collaborare con Deutsche Grammophon. Tre i CD pubblicati sino ad oggi, tutti rigorosamente con esecuzioni dal vivo. Il primo, uscito nel 2015, presenta il recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008 con musiche di Mozart e Chopin; l’anno successivo viene pubblicato il secondo CD, con musiche di Schubert e Beethoven. Il terzo CD presenta due straordinarie esecuzioni con orchestra: il Concerto K.488 di Mozart registrato a Salisburgo nel 2005 sotto la direzione di Trevor Pinnock e il Concerto n.3 di Rachmaninov eseguito a Londra nel 1995 con la BBC Philharmonic Orchestra diretta da Yan Pascal Tortelier. Nell’ultimo album è contenuto anche un DVD con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova, che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti.