Il regista fiorentino aveva 96 anni

Si è spento oggi, 15 giugno 2019, Franco Zeffirelli.

Approfondimento, il comunicato della Fondazione Zeffirelli: Roma, Addio a Franco Zeffirelli

Nato a Firenze il 12 febbraio 1923, da genitori non sposati, per la legge dell'epoca non poteva essere registrato con il cognome del padre o della madre, ma con uno scelto con un'iniziale, a rotazione. In quei giorni di febbraio l'iniziale stabilita era la Z e la madre pensò all'aria favorita "Zeffiretti lusinghieri" da Idomeneo di Mozart. Un errore di trascrizione lo trasforò in Zeffirelli, ma la musica, l'opera rimase nel destino del ragazzo, che divenne prima scenografo e costumista, poi regista teatrale e cinematografico.

Già assistente di Luchino Visconti, seguì le sue orme ricercando sempre una ricostruzione storica accurata quanto sfarzosa e sviluppando un gusto peculiare che lo ha visto trionfare su grandi palcoscenici come l'Arena di Verona e il Metropolitan di New York. Ormai, per definire un allestimento particolarmente ricco e magniloquente, l'aggettivo "zeffirelliano" è entrato nell'uso comune. Tuttavia, Zeffirelli è anche celebre per spettacoli raccolti in spazi ridotti come quello del Teatro Verdi di Busseto, in particolare l'Aida con il Trionfo immaginato mostrando solo la folla accalcata per osservarlo.

Esordiente come regista negli anni '50, avrebbe dovuto firmare il suo ultimo spettacolo proprio nell'estate 2019 con La traviata all'Arena di Verona.

La filmografia di Zeffirelli comprende, oltre che a numerosi film storici o d'ispirazione letteraria (da Gesù di Nazareth a Fratello Sole, sorella Luna, da La bisbetica domata a Romeo e Giulietta ad Amleto), anche film-opera e due pellicole che sono fantasiosi e personali omaggi a grandi artisti: Il giovane Toscanini e Callas Forever.