Woody Allen alla Scala per Puccini
Il grande regista americano presenta al Piermarini con l’Accademia la sua regia di Gianni Schicchi, in accoppiata con Prima la musica e poi le parole di Salieri con una nuova regia di Grischa Asagaroff.
Protagonista di entrambi i titoli il grande Ambrogio Maestri insieme ai ragazzi del Corso di perfezionamento per cantanti lirici.
L’Orchestra dell’Accademia è diretta da Ádám Fischer.
E il Museo del Cinema propone una grande retrospettiva di 28 titoli dedicata a Allen.
Alla Scala era stato solo da spettatore, per Macbeth di Verdi nel 1997. Ora Woody Allen torna da regista, presentando dal 6 al 19 luglio la sua regia del pucciniano Gianni Schicchi con scene e costumi di Santo Loquasto. La produzione, realizzata con i complessi dell’Accademia diretti da Ádám Fischer, va in scena insieme a un nuovo allestimento di Prima la musica e poi le parole di Antonio Salieri firmato da Grischa Asagaroff. Interprete di entrambi i titoli, insieme agi allievi del Corso di perfezionamento per cantanti lirici, è Ambrogio Maestri.
La produzione costituisce uno dei momenti più importanti del percorso di studi degli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala, polo formativo del Teatro milanese che prepara tutte le figure professionali che operano nell’ambito dello spettacolo dal vivo (artistiche, tecniche e manageriali). Il Progetto Accademia, che impegna non solo gli allievi del Dipartimento Musica, ma anche molti del Dipartimento Palcoscenico, in particolare gli scenografi, costituisce un’occasione ineguagliabile per misurarsi in scena e dietro le quinte, accanto ad artisti di fama assoluta, che si prodigano con entusiasmo per trasmettere loro sapere ed esperienza.
Woody Allen, il cui nuovo film A Rainy Day in New York sarà nelle sale dal prossimo 3 ottobre, è una leggenda del cinema mondiale che nella sua lunga carriera ha saputo spaziare con intelligenza ed eleganza tra la commedia, la comicità e il dramma. Il mondo della musica fa parte da sempre dei suoi riferimenti culturali e rimandi al repertorio sinfonico e operistico ricorrono in tutto il suo cinema, dal secondo movimento della Sinfonia Jupiter di Mozart citato in “Manhattan” tra le ragioni per cui vale la pena di vivere fino alla celebre “I can’t listen to that much Wagner. I start getting the urge to conquer Poland” (“Non posso ascoltare così tanto Wagner o mi viene voglia di invadere la Polonia”) in “Misterioso omicidio a Manhattan”. Occorre poi ricordare l’uso di musica sinfonica e cameristica nelle colonne sonore, da Mendelssohn (ovviamente in “Una commedia sexy in una notte di mezza estate”) al Quartetto op. 161 di Schubert in “Crimini e misfatti” e alla Nona di Mahler in “Mariti e Mogli”, mentre la colonna sonora di “Match Point” è interamente costituita da interpretazioni di Enrico Caruso. L’approdo di Allen a questa che resterà la sua unica incursione nel campo della regia d’opera risale al 2008 alla Los Angeles Opera. Scene e costumi sono di Santo Loquasto, che ha realizzato le scenografie di 14 film di Allen da “Radio Days” (1987) a “Un giorno di pioggia a New York” (2019) ottenendo tre Nomination agli Oscar. L’allestimento è un omaggio al cinema italiano tra neorealismo e commedia, con un protagonista destinato a un finale non lieto, ed è stato ripreso in Italia al Festival dei due mondi di Spoleto.
Alla Scala Schicchi sarà Ambrogio Maestri, impegnato anche nella parte del Maestro di cappella in Prima la musica e poi le parole, l’atto unico di Antonio Salieri che apre la serata. Questo “divertimento teatrale” su libretto di Giovanni Battista Casti (affascinate figura di letterato e diplomatico che aspirava a subentrare a Pietro Metastasio nella carica di poeta cesareo) fu commissionato dall’imperatore Giuseppe II per essere eseguito nell’orangerie del castello di Schönbrunn insieme al Singspiel Der Schauspieldirektor (l’impresario teatrale), commissionata a Mozart, in una serata pensata per contrapporre il teatro musicale italiano a quello tedesco. Alla prima, il 7 febbraio 1786, la protagonista era il celebre soprano Nancy Storace. Tra gli estimatori del lavoro di Salieri anche Nikolaus Harnoncourt, che ne ha inciso una versione di riferimento alla testa del Concertgebouworkest nel 1987.
La regia di Prima la musica e poi le parole è affidata a Grischa Asagaroff. Cresciuto a Monaco di Baviera, Asagaroff è stato direttore di scena e assistente alla regia di Rudolf Hartmann e Günther Rennert all’Opera di Stato bavarese, e negli anni ’70 alla Deutsche Oper am Rhein ha iniziato una stretta collaborazione con Jean-Pierre Ponnelle che lo ha portato ad affiancare agli spettacoli firmati da lui stesso richiesti da teatri come l’Opera di Vienna e il Metropolitan, una serie di riprese di lavori del maestro. Ha rivestito incarichi presso l’Opera di Vienna e quella di Zurigo, e alla Scala ha curato L’elisir d’amore (al Piermarini e all’aeroporto di Malpensa), diverse opere per bambini e la recente ripresa della regia di Jean-Pierre Ponnelle de La Cenerentola di Rossini.
Ambrogio Maestri è uno dei baritoni più apprezzati del nostro tempo per doti vocali, personalità e carisma scenico, ed è sempre applauditissimo alla Scala, negli ultimi anni come Falstaff con Zubin Mehta e come Don Pasquale con Riccardo Chailly e in precedenza come Dulcamara, Tonio e Amonasro, e con Riccardo Muti in una galleria verdiana che include Don Carlo ne La forza del destino, Falstaff, Renato, Iago e Germont. Numerosi in questo periodo gli impegni pucciniani: tra aprile e giugno Maestri è stato Scarpia a Las Palmas e a Monaco Schicchi e Michele del Tabarro. Nell’estate sarà ancora Scarpia all’Arena prima di tornare alla Scala come Dulcamara ne L’elisir d’amore in settembre.
Sul podio Ádám Fischer, che prima di diventare un celebrato interprete di Mozart e Wagner nei più grandi teatri e nei più prestigiosi festival internazionali ha iniziato la carriera come specialista del repertorio italiano (alla Scala ha recentemente diretto Ernani, mentre la prossima Stagione lo vedrà impegnato in Tannhäuser e La Gioconda). Con i complessi dell’Accademia ha già costruito una felice collaborazione in occasione della nuova produzione de Die Zauberflöte.
In occasione della presenza di Woody Allen a Milano il Teatro alla Scala torna a collaborare con la Fondazione Cineteca Italiana che presenta Welcome Back Mr. Allen, una rassegna cinematografica dedicata al maestro newyorkese. Dal 26 giugno al 28 luglio 2019 presso il Mic - Museo Interattivo del Cinema di Milano, sono in programma 28 lungometraggi in cui Woody Allen riveste contemporaneamente il doppio ruolo di regista e interprete. Alcuni film verranno presentati in edizione originale con i sottotitoli italiani, per apprezzare al meglio le doti attoriali di Allen, mentre altri titoli, proiettati in supporto 35mm, sono proposti in edizione italiana con il doppiaggio di Oreste Lionello, la cui voce ha reso celebre Woody Allen in Italia.
https://cinetecamilano.it/rassegna/welcome-back-mr-allen-
Stagione d’Opera 2018~2019
PROGETTO ACCADEMIA
6, 8, 10, 15, 17, 19 luglio 2019
Prima la musica e poi le parole
Divertimento teatrale in un atto
di ANTONIO SALIERI
Libretto di Giovanni Battista Casti
(Edizione critica a cura di Thomas Betzwieser e Adrian La Salvia.
Copyright ed edizione Alkor-Bärenreiter, Kassel; rappr. per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano)
Nuova produzione Teatro alla Scala
Direttore ÁDÁM FISCHER
Regia GRISCHA ASAGAROFF
Scene e costumi LUIGI PEREGO
Luci MARCO FILIBECK
Personaggi e interpreti
Maestro di cappellaAmbrogio Maestri
PoetaRamiro Maturana / Maharram Huseynov
Donna EleonoraAnna-Doris Capitelli / Marika Spadafino
ToninaEnkeleda Kamani / Francesca Pia Vitale
SOLISTI DELL’ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI
DEL TEATRO ALLA SCALA
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Stagione d’Opera 2018~2019
PROGETTO ACCADEMIA
6, 8, 10, 15, 17, 19 luglio 2019
Gianni Schicchi
Opera in un atto
di GIACOMO PUCCINI
Libretto di Giovacchino Forzano
(Editore Casa Ricordi, Milano)
Produzione Los Angeles Opera
Direttore ÁDÁM FISCHER
Regia WOODY ALLEN
Regia ripresa daKATHLEEN SMITH BELCHER
Scene e costumi SANTO LOQUASTO
Luci YORK KENNEDY
Personaggi e interpreti
Gianni Schicchi Ambrogio Maestri
Lauretta Francesca Manzo / Tsisana Giorgadze
Zita Valeria Girardello / Daria Cherniy
Rinuccio Chuan Wang / Hun Kim
Gherardo Hun Kim / Chuan Wang
Nella Marika Spadafino / Francesca Pia Vitale
Betto Lasha Sesitashvili
Simone Eugenio Di Lieto
Marco Giorgi Lomiseli
Ciesca Caterina Piva
Spinelloccio Ramiro Maturana
Amantio Jorge Martinez
Pinellino Hwan An
Guccio Maharram Huseynov
SOLISTI DELL’ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI
DEL TEATRO ALLA SCALA
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Date
Sabato 6 luglio 2019 ore 20 ~ abbonamento Prime Opera
Lunedì 8 luglio 2019 ore 20 ~ turno M
Mercoledì 10 luglio 2019 ore 20 ~ turno O
Lunedì 15 luglio 2019 ore 20 ~ fuori abbonamento
Mercoledì 17 luglio 2019 ore 20 ~ fuori abbonamento
Venerdì 19 luglio 2019 ore 20 ~ ScalAperta
Prezzi: da 180 a 11 euro più prevendita
Prezzi recita ScalAperta (19 luglio 2019): da 90 a 5,50 più prevendita
Infotel 02 72 00 37 44
FONDAZIONE ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Si deve risalire al 1813, anno della creazione dell’Imperial Regia Accademia di Ballo, l’odierna Scuola di Ballo, per trovare le prime radici di quella vocazione che il Teatro alla Scala ha sempre dimostrato verso le nuove generazioni, con la precisa volontà di tramandare e vivificare un patrimonio inestimabile di conoscenze e di sapere dei maestri scaligeri, non solo la tradizione lirica e coreutica, ma anche l’abilità creativa e manuale.
Dopo la nascita nel 1950 della scuola dei “Cadetti della Scala”, di cui l’attuale Accademia diperfezionamento per cantanti lirici è l’autorevole erede, e nel 1970 del Corsoper scenografi realizzatori, l’attività formativa legata al Teatro milanese ha conosciuto uno sviluppo costante.
La progressiva diversificazione delle proposte didattiche ha portato, sotto la sovrintendenza di Carlo Fontana, nel 1991 alla nascita della Direzione Scuole, Formazione e Sviluppo, e nel 2001 alla creazione di un’istituzione autonoma, la Fondazione Accademia Teatro alla Scala.
Ne sono soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, l’Università Commerciale Luigi Bocconi, il Politecnico di Milano, la Fondazione Bracco, la Fondazione Milano per la Scala, Intesa Sanpaolo e Starbucks Reserve Roastery di Milano. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, fra fondazioni, associazioni, aziende e privati, oltre ad istituzioni come il Ministero per gli Affari Esteri che eroga borse di studio agli allievi stranieri.
Oggi, sotto la Presidenza di Alexander Pereira e la Direzione di Luisa Vinci, l’Accademia conta milleseicento allievi e una trentina di corsi distribuiti in quattro dipartimenti - Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management.
A garantire la preparazione dei nuovi talenti (cantanti lirici, professori d’orchestra, maestri collaboratori, ballerini, scenografi, attrezzisti, meccanici, macchinisti, sarti, truccatori e parrucchieri, parruccai, lighting designer, fotografi di scena, tecnici audio, videomaker, manager) oltre trecento docenti: i maggiori artisti e le più qualificate maestranze del Teatro alla Scala cui si affiancano affermati professionisti dello spettacolo dal vivo.
Il contatto diretto con il mondo del lavoro costituisce la base della metodologia didattica, al fine di garantire un valido inserimento professionale grazie ad un’intensa attività di tirocinio e formazione “sul campo”: concerti, spettacoli, esposizioni, oltre al tradizionale appuntamento annuale con il “Progetto Accademia”, titolo inserito nella stagione della Scala, sono i banchi di prova a cui costantemente sono chiamati tutti gli allievi, non solo sul territorio nazionale.
Negli anni più recenti, infatti, sono state incrementate le attività di spettacolo che arricchiscono e completano il percorso formativo degli studenti, in Italia e all’estero. Lo testimoniano i numerosi eventi realizzati in oltre venti paesi europei ed extraeuropei, fra i quali Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, India, Norvegia, Olanda, Oman, Russia, Serbia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Svizzera.
Innumerevoli i grandi artisti che qui si sono formati: Roberto Bolle, Massimo Murru, Marta Romagna, Nicoletta Manni, Virna Toppi, Martina Arduino, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Fabio Capitanucci, Giuseppe Filianoti, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Nino Machaidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, Aya Wakizono, Pretty Yende, solo per ricordarne alcuni. Senza contare tutti coloro che operano dietro le quinte dei teatri più prestigiosi del mondo.
ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA
Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto. Il programma didattico prevede lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni, tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala a cui si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo.
Gli allievi hanno l’opportunità di esibirsi in primis al Teatro alla Scala, che non solo li ospita annualmente per un titolo operistico inserito nel cartellone, ma li impegna anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti.
Fra le opere e i balletti più recenti in scena al Teatro milanese si annoverano Così fan tutte, Le nozze di Figaro,L’occasione fa il ladro, L’italiana in Algeri, Don Pasquale, La scala diseta, Sogno di una notte di mezzaestate, Giselle, Onegin, Histoire de Manon, Il barbiere di Siviglia, Die Zauberflöte, Hänsel und Gretel, Alì Babae i quaranta ladroni, Gianni Schicchi, Prima la musica e poi le parole e Rigoletto. Nel 2018 l’Orchestra ha accompagnato alla Scala la Compagnia di Ballo del Bol’šoj ne La Bayadère.
Numerosi i teatri, le società concertistiche e i festival di rilievo internazionale ove si è esibita l’Orchestra dell’Accademia: si ricordano il Teatro Bol’šoj di Mosca, Philarmonia di San Pietroburgo, Royal Opera House di Muscat, Harris Theatre di Chicago, Strathmore Hall di Washington, il Peter Norton Symphony Space di New York, il Clarice Smith Performing Arts Center dell’Università del Maryland, il Richardson Auditorium dell’Università di Princeton, La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Auditorium Rai di Torino, Ravello Festival, Kissinger Sommer Festival e Wolfegger Festspiele.
Alla direzione si sono avvicendati artisti come Marc Albrecht, Giovanni Antonini, John Axelrod, Roland Böer, Paolo Carignani, David Coleman, Ottavio Dantone, Óliver Diaz, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Vladimir Ivanovič Fedoseev, Iván Fischer, Ádám Fischer, Lawrence Foster, Marco Guidarini, Theodor Guschlbauer, Michael Halász, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Susanna Mälkki, Michele Mariotti, Zubin Mehta, Pietro Mianiti, Gianandrea Noseda, Stefano Ranzani, Daniele Rustioni, Mikhail Tatarnikov, Yuri Temirkanov, Lorenzo Viotti, Massimo Zanetti e hanno collaborato solisti del calibro di Lang Lang, Herbie Hancock, Alexei Volodin, Simon Trpčeski, David Fray, Olga Kern, Miriam Prandi, Alessandro Taverna, Giovanni Andrea Zanon.
ACCADEMIA DI PERFEZIONAMENTO PER CANTANTI LIRICI
DEL TEATRO ALLA SCALA
Fondata da Riccardo Muti nel 1997 sotto la direzione artistica di Leyla Gencer, l’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici raccoglie l'eredità della scuola dei "Cadetti della Scala", voluta da Arturo Toscanini nel 1950 per garantire la trasmissione della tradizione lirica italiana.
Grazie alla docenza di artisti e maestri come Luciana D’Intino (docente principale), Renato Bruson, Luciana Serra, Eva Mei, Umberto Finazzi, Vincenzo Scalera, James Vaughan, Marina Bianchi e Marco Gandini, l’Accademia prepara alla carriera professionale giovani cantanti dotati di una solida formazione vocale e musicale, affinandone in un percorso biennale le capacità tecniche e interpretative.
Il percorso didattico prevede lezioni di Interpretazione del repertorio operistico e cameristico, tecnica vocale, studio dello spartito, tecniche dell’espressione corporea, movimento scenico, lingua italiana per stranieri. Lo studio quotidiano s’intreccia costantemente con la partecipazione degli allievi alle produzioni in scena al Teatro alla Scala, accanto a interpreti, direttori d’orchestra e registi di fama assoluta.
Le masterclass tenute nel corso degli anni da Luis Alva, Teresa Berganza, Enzo Dara, Juan Diego Flórez, Mirella Freni, Gregory Kunde, Christa Ludwig, Giorgio Merighi, Leo Nucci, Lubica Orgonasova, Ruggero Raimondi, Renata Scotto e Shirley Verrett hanno ulteriormente arricchito l’esperienza formativa.
Sin dalla prima edizione del corso, ai solisti sono state offerte diverse opportunità di poter calcare il palcoscenico, grazie a un’intensa attività concertistica e alla partecipazione a titoli d’opera, in Italia e all'estero. Fra le produzioni realizzate in prestigiosi teatri si ricordano Giulio Sabino di Sarti al Teatro Alighieri di Ravenna (1999), Cecchina, o sia la buona figliola di Piccinni al Teatro Franco Parenti di Milano (1999), al Fraschini di Pavia (1999) e al Teatro Piccinni di Bari (2000), Nina, o sia la pazza per amore di Paisiello al Teatro Strehler di Milano (1999), Parisina al Teatro Donizetti di Bergamo (2004), Un giorno di regno (2012) e Cenerentola (2016) al Teatro Filarmonico di Verona, Falstaff al Teatro Verdi di Busseto (2013), Il barbiere di Siviglia in tournée nel 2013 in Italia (Teatro Valli di Reggio Emilia e Teatro Comunale di Modena) e all’estero (al Teatro dell’Opera di Kaliningrad), Falstaff, in scena alla Royal Opera House di Muscat in Oman (2015), e Così fan tutte al Teatro Carlo Felice di Genova (2017).
Inoltre, ha sempre rivestito particolare importanza il “Progetto Accademia”, una produzione operistica realizzata dal Teatro alla Scala, interamente affidata agli allievi e dal 2000 inserita a pieno titolo nel cartellone della Stagione del Piermarini.
Queste le opere allestite fino al 2015: La bohème di Puccini (2000), Un giorno di regno (2001) e Oberto, conte di San Bonifacio di Verdi (2002, anche al Teatro Carlo Felice di Genova), tre opere del catalogo mozartiano, Ascanio in Alba (2006), Così fan tutte (2007) e Le nozze di Figaro (2008), tre titoli di Donizetti, Ugo, conte di Parigi (2003, anche al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Bellini di Catania nel 2004),Le convenienze ed inconvenienze teatrali (2009, anche al Kongres & Kultur Center di Aalborg in Danimarca) e Don Pasquale (2012) e quattro di Rossini L’occasione fa il ladro (2010, in tournée nel 2011), L’Italiana in Algeri (2011), La scala di seta (2013) e Il barbiere di Siviglia (2005 e 2015).
Nel 2016 il Teatro alla Scala ha voluto fortemente incentivare il Progetto, chiamando ogni anno un autorevole direttore e un grande regista a realizzare una nuova produzione, con l’obiettivo di favorire esperienze di altissimo livello professionale.
La messa in scena di Die Zauberflöte di Mozart, affidata alla regia di Peter Stein sotto la direzione di Ádám Fischer, è stata la prima tappa di tale indirizzo.Nel 2017 è andato in scena Hänsel und Gretel di Humperdinck per la regia di Sven-Eric Bechtolf e la direzione musicale di Marc Albrecht. Nel 2018 Alì Baba e i 40 ladroni di Cherubini, in un allestimento firmato da Liliana Cavani e diretto da Paolo Carignani.
Nel 2019 gli allievi hanno partecipato a due produzioni: un dittico in scena a luglio, sotto la guida di Ádám Fischer, che comprendeva Gianni Schicchi di Puccini firmato da Woody Allen e una nuova produzione di Prima la musica e poi le parole di Antonio Salieri per la regia di Grischa Asagaroff e a settembre Rigoletto di Giuseppe Verdi, diretto da Nello Santi nello storico allestimento di Gilbert Deflo, accanto a Leo Nucci.
Inoltre, nella stagione 2014/15 il Teatro alla Scala ha inaugurato con la Cenerentola per bambini (per la direzione di Maxime Pascal e la regia di Ulrich Peter) tratta dall’opera di Rossini,“Grandi Spettacoli per Piccoli”,iniziativa destinata ad avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica attraverso la messa in scena di noti titoli del repertorio, affidati all’orchestra e alle voci dei solisti dell’Accademia, in versioni appositamente riviste e pensate per bambini in età scolare.
Nella stagione 2015/16 è andato in scena Il flauto magico diretto da Min Chung e Paolo Spadaro, per la regia di Ulrich Peter, nel 2016/17 Il ratto dal serraglio firmato da Johannes Schmid per la direzione di Michele Gamba, nella stagione 2017/18 Il barbiere di Siviglia e L’elisir d’amore, entrambi diretti da Pietro Mianiti in allestimenti firmati da Grischa Asagaroff. L’opera di Donizetti è tornata in scena anche nella stagione 2018/’19.
Numerosi i paesi in cui si sono esibiti i solisti: Austria, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Corea, Oman, Russia, Sri Lanka, Stati Uniti, Ungheria.
Molti degli ex allievi oggi calcano le scene dei maggiori teatri nazionali ed esteri, fra cui le soprano Serena Farnocchia, Carmen Giannattasio, Anja Kampe, Irina Lungu, Nino Machaidze, Sae Kyung Rim, Pretty Yende, le mezzosoprano Ketevan Kemoklidze, Anita Rachvelishvili, Nino Surguladze, Aya Wakizono, il contralto Sonia Prina, i tenori Thiago Arancam, Leonardo Cortellazzi, Giuseppe Filianoti, i baritoni Simon Bailey, Fabio Capitanucci, Massimo Cavalletti, Christian Senn, Vincenzo Taormina, e i bassi Simon Lim, Jong Min Park, Giovanni Battista Parodi, Dejan Vatchkov.