Verdi regolarmente in scena e in diretta radio

Domenica 24 novembre 2019 Don Carlo regolarmente in scena

Don Carlo in diretta Radio3

Don Carlo in diretta Radio3

Milano, spettacolo straordinario il 29 novembre alla Scala

 Bergamo, il Festival Donizetti Opera per La Fenice

Verona, L'elisir d'amore per la Fenice

Firenze, concerto straordinario il 30 novembre

A seguito del sopralluogo dei Vigili del Fuoco, delle prove di funzionamento degli impianti antincendio e preso atto del ripristino degli impianti necessari a garantire la sicurezza dell’immobile, il comando ha espresso parere favorevole al proseguo delle attività di pubblico Spettacolo in Fenice.

Un grazie di cuore: è il messaggio che la Fondazione Teatro La Fenice invia con sincera commozione a tutti coloro che hanno dimostrato con gesti e azioni concrete la propria vicinanza e solidarietà nei confronti del Teatro veneziano. Sono stati giorni difficilissimi per la Fenice, giorni nei quali si lavorava forsennatamente per ripristinare l’operatività del Teatro auspicando la possibilità di poter inaugurare domenica 24 novembre con Don Carlo. La fiducia nella possibilità di ‘rinascere’ ancora una volta, superando le difficoltà tecniche e artistiche che l’alta marea dei giorni scorsi ha comportato, non è mai venuta meno nei dirigenti e nei lavoratori della Fondazione e negli artisti impegnati in questa produzione ed è stata ancor più rafforzata e convinta proprio grazie all’affetto e al sostegno dimostrati dagli amici e dai colleghi del comparto lirico-sinfonico, molti i messaggi di solidarietà da tutto il mondo.

Un commosso ringraziamento dunque tutte le istituzioni che hanno contribuito devolvendo parte dei loro incassi di questi giorni alla Fenice (Teatro alla Scala, Fondazione Arena di Verona, festival Donizetti Opera, Maggio Musicale Fiorentino e Conservatorio di Firenze).

Un grandissimo grazie va al Teatro dell’Opera di Firenze, per aver deciso di destinare alla Fenice l’incasso del concerto dell’Orchestra nazionale dei conservatori italiani, in programma il prossimo 30 novembre. Un sentito ringraziamento va al sindaco di Treviso Mario Conte e al presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto per l’ospitalità al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, dove in questi giorni il maestro Myung-Whun Chung ha effettuato le prove musicali di Don Carlo di Giuseppe Verdi con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice.


 

Don Carlo di Giuseppe Verdi

inaugura la Stagione Lirica e Balletto 2019-2020

Don Carlo di Giuseppe Verdi inaugurerà il 24 novembre 2019 la Stagione Lirica eBalletto 2019-2020 della Fondazione Teatro La Fenice: la partitura verdiana torna sul palcoscenico del Teatro veneziano ventotto anni dopo la sua ultima rappresentazione. Dramma lirico su libretto di François-Joseph Méry e Camille Du Locle, Don Carlo sarà proposto nella versione in quattro atti tradotta in italiano da Achille De Lauzières e Angelo Zanardini, presentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 10 gennaio 1884. Robert Carsen tornerà a quindici anni esatti dal debutto della Traviata che inaugurò la Fenice ricostruita, quale regista della prima italiana dell’allestimento con le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Petra Reinhardt, il light design di Robert Carsen e Peter Van Praet e i movimenti coreografici di Marco Berriel, realizzato dall’Opéra National du Rhin di Strasburgo e dall’Aalto-Theater di Essen. Della parte musicale sarà responsabile Myung-Whun Chung, alla testa dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e di un cast per il quale si attendono tre prestigiosi debutti: quello del tenore Piero Pretti nel ruolo eponimo, quello di Alex Esposito nel ruolo del basso Filippo II, e quello del baritono Julian Kim nel ruolo del marchese di Posa. Il soprano Maria Agresta vestirà i panni della protagonista femminile, la regina Elisabetta di Valois; il mezzosoprano Veronica Simeoni canterà il ruolo della principessa Eboli, mentre il grande inquisitore sarà interpretato da Marco Spotti. Lo spettacolo – sostenuto, come da tradizione in occasione dell’apertura della Stagione, dal Freundeskreis des Teatro La Fenice – sarà in scena il 24, 27, 30 novembre, 3 e 7 dicembre 2019. La prima di venerdì 24 novembre 2019 alle ore 19.00 sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3.

Lo spettacolo inaugurale della Stagione 2019-2020 quest’anno coinvolge tutta la città di Venezia: le vetrine, le facciate dei palazzi, gli spazi interni delle migliori attività commerciali sono state ‘contagiate’ dalle suggestioni musicali e artistiche del Don Carlo di Giuseppe Verdi, grazie al progetto LaFeniceinPiazza promosso dalla Fenice in sinergia con l’Associazione Piazza San Marco e con i commercianti del Distretto del Commercio di Mestre. Nell’ambito di questo particolare programma promozionale, Piazza San Marco a Venezia e Piazza Ferretto a Mestre nell’ultimo mese hanno ospitato quattro incontri con scrittori, attori e artisti che, in dialogo con il sovrintendente e direttore artistico della Fenice Fortunato Ortombina, hanno raccontato le molteplici sfaccettature del Don Carlo, facendo luce sugli affascinanti temi trasversali – di natura artistica, letteraria,psicologica e storica – che questa monumentale opera di Vedi porta con sé.

Dramma lirico su libretto originale in francese di François-Joseph Méry e Camille Du Locle, ispirato alla tragedia in cinque atti Don Carlos, Infant von Spanien di Friedrich Schiller, Don Carlos il quarto lavoro che Giuseppe Verdi (1813-1901) compose sulla base di un lavoro del drammaturgo tedesco. Dopo Giovanna d’Arco (1845), I masnadieri (1847) e Luisa Miller (1849), il bussetano scelse di misurarsi con il dramma storico tedesco ambientato nella Spagna del sedicesimo secolo, affascinato dagli estremi contrasti della sua drammaturgia e dall’idea di fondo che anima l’opera: l’dea che assolutismo e ragione di Stato siano inconciliabili con l’aspirazione alla libertà dei popoli, così come con le inclinazioni personali dei singoli individui. Don Carlos fu presentato per la prima volta all’Opéra di Parigi l’11 marzo 1867, in una versione in cinque atti e con i ballabili. Per il debutto in Italia, il libretto fu tradotto in italiano da Achille De Lauzières e Angelo Zanardini, e la partitura fu tagliata e revisionata: Verdi eliminò il primo atto e i ballabili, e con il titolo di Don Carlo la presentò al pubblico del Teatro alla Scala di Milano, il 10 gennaio 1884.

«Don Carlo è un'opera complicata – ha dichiarato il regista Robert Carsen –: combina le più belle pagine di musica che Verdi abbia mai scritto con una drammaturgia confusa. Per questo allestimento abbiamo scelto di mettere in scena la versione di Milano, che ci sembra essere la più adatta perché più intima, più breve, più condensata e quindi più intensa. In questa versione non è la storia che domina, ma la psicologia dei personaggi. Tuttavia, alcuni temi come la religione o il potere sono cruciali e non possono essere ignorati. Così come il contesto politico nel quale si svolge l’azione, segnato dal contrasto tra la Spagna cattolica e la rivoluzione protestante nelle Fiandre. Conosciamo il rapporto di Verdi con la Chiesa, un rapporto pieno di contrasti, e in quest’opera il compositore non manca di denunciare quello ‘strangolamento’ in cui la Chiesa tiene costrette le persone e le domina. Il concetto di ‘controllo’ è molto presente in quest’opera, ad esempio nel conflitto tra la Chiesa cattolica e la violenza inflitta ai protestanti nel Nord. Questo non vuol dire che il senso di questo lavoro sia nel suo racconto storico. È un’opera, con uno sviluppo poetico intorno a certi temi. Se anche il pubblico cercasse una verità storica in questo lavoro, rimarrebbe deluso, perché niente è storicamente corretto. Ci troviamo invece in una narrazione psicologica il cui background è un paesaggio emotivo».

A fianco dei già citati interpreti principali Piero Pretti (Don Carlo), Alex Esposito (Filippo II), Julian Kim (marchese di Posa), Maria Agresta (Elisabetta di Valois), Veronica Simeoni (Eboli) e Marco Spotti (il grande inquisitore), completano il cast Leonard Bernad nel ruolo del frate, Barbara Massaro il quello del paggio di Elisabetta Tebaldo, Luca Casalin in quello del conte di Lerma, Matteo Roma in quello dell’araldo reale, Gilda Fiume in quello della voce dal cielo; i sei deputati fiamminghi saranno interpretati da Szymon Chojnacki, William Corrò, Matteo Ferrara, Armando Gabba, Claudio Levantino e Andrea Patucelli. Maestro del Coro sarà Claudio Marino Moretti.

Don Carlo sarà proposto con sopratitoli in italiano e in inglese e andrà in scena domenica 24novembre 2019 ore 19.00 (turno A, in diretta su Rai Radio3), mercoledì 27 novembre ore 19.00 (turno E), sabato 30 novembre ore 15.30 (turno C), martedì 3 dicembre ore 19.00 (turno D), sabato 7 dicembre ore 15.30 (turno B).

 


Domenica 24 novembre alle 19.00 Rai Radio 3 sarà in diretta dal Teatro la Fenice di Venezia per l’apertura della stagione 2019/2020 con il Don Carlo di Giuseppe Verdi.

Robert Carsen è un regista in grado di conciliare innovazione e tradizione lirica. E l’Italia apprezza, evidentemente, perché il Don Carlo in programma fino al 7 dicembre è stato preceduto dal Giulio Cesare a Milano ad ottobre e dall’Idomeneo all’Opera di Roma.

In questa versione domina il nero, come nerissimo è stato il regno di Filippo II e travagliato il percorso che ha portato alla stesura dell’opera da parte di Verdi: venti lunghi anni, tra il 1865, anno della commissione da parte dell’Opéra di Parigi e il 1884, anno in cui va in scena la versione finale alla Scala di Milano; e in mezzo tribolazioni esistenziali e politiche da parte del maggior rappresentante del Risorgimento italiano (Verdi, appunto) che vede Venezia ceduta alla Francia e tenta invano per questo di rescindere il contratto con Parigi.

A dirigere l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia il sudcoreano Myung-Whun Chung.