Concerti, eventi, una mostra

NELL’ANNIVERSARIO DEI 250 ANNI DALLA VISITA ALLA CITTÀ

Verona si veste a festa per celebrare i 250 anni della visita di Mozart nella città attraverso una serie di iniziative nate dalla collaborazione tra Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena.

È noto che per gli Artisti e i letterati del Settecento il viaggio in Italia fosse di primaria importanza poiché il nostro Paese era una fucina culturale di inestimabile valore e Verona costituiva, all’interno delle rotte dei viaggiatori, una delle tappe fondamentali. Ed è proprio a Verona che il giovane Mozart approda con il padre il 27 dicembre 1769 nel primo dei tre viaggi in Italia; i due entreranno in contatto con l’élite culturale della città e la visita culminerà il 5 gennaio 1770 con l’esibizione del giovane Mozart, non ancora quattordicenne, nella prestigiosa Sala Maffeiana ospite dell’Accademia Filarmonica.

Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena nell’anniversario dei 250 anni da quest’importante visita rendono omaggio al genio di Mozart attraverso alcuni concerti in sedi prestigiose e con una preziosa mostra presso la Biblioteca Civica, nell’ottica di una collaborazione che intende proseguire in futuro con altri progetti congiunti, con l’obiettivo di mettere in rete risorse e competenze delle diverse Istituzioni a servizio dello sviluppo culturale ed economico della città. Per l’occasione è stato creato un logo apposito che accompagna le differenti iniziative proposte per la ricorrenza.

Fondazione Cariverona propone un primo concerto il 5 gennaio alle 18.30 ospitato dall’Accademia Filarmonica nella cornice della Sala Maffeiana, con il soprano Britta Schwarz accompagnato da George Kallwit al violino, Francesco Galligoni al violoncello e Christine Schornsheim al fortepiano. Per il concerto della giornata inaugurale, il Comune di Verona ha predisposto un maxischermo in piazza Bra per trasmettere in diretta l'esecuzione e condividerla con tutta la cittadinanza.

Il 7 gennaio alle 20.30 presso la Chiesa di S. Tomaso Cantauriense, seguirà poi il tradizionale appuntamento musicale per celebrare la storica esecuzione mozartiana del 7 gennaio 1770, con un programma interamente articolato su musiche del compositore di Salisburgo eseguite dalla Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon, con le voci soliste di Margriet Buchberger (soprano), Francesca Ascioti (contralto), Giacomo Schiavo (tenore) e Federico Benetti (basso).

Fondazione Arena ha dedicato al tema del Viaggio in Italia la rassegna autunnale in corso che attraversa l’Italia settecentesca in un percorso lirico e sinfonico, esplora il grande repertorio italiano romantico e approda al primo Novecento in un percorso cronologico e stilistico. La nuova Stagione Artistica 2020 aprirà quindi il 10 gennaio alle 20.00 (con replica l’11 gennaio alle 17.00) con un concerto al Teatro Filarmonico interamente plasmato su musiche di Mozart per celebrare proprio uno dei “viaggi” più significativi per la città di Verona. Nella duplice veste di direttore d’orchestra e pianista sarà protagonista l’artista di fama internazionaleAlexander Lonquich.

Infine, dalla sinergia tra Accademia Filarmonica e Comune di Verona nasce la mostra bibliografico-documentaria1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica curata da Agostino Contò e Michele Magnabosco, che dal 12 dicembre al 26 gennaio offrirà l’opportunità di ripercorre la presenza musicale del salisburghese a Verona dalla fine del Settecento ai nostri giorni con l’esposizione di rari spartiti musicali manoscritti e a stampa, libri e libretti d’opera custoditi presso la Biblioteca Civica.

Informazioni

Comune di Verona –piazza Bra 1, Verona

tel. +39 045 8077358 – 7752 – 7714

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.comune.verona.it

Fondazione Cariverona – Comunicazione e Relazioni esterne – via A. Forti 3/A, 37121 Verona
tel. +39 045 8057379 – 7397
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.fondazionecariverona.org

Accademia Filarmonica di Verona – via dei Mutilati 4-4F, 37121 Verona

tel. +39 045 80056.16 – fax +39 045 8012603

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.accademiafilarmonica.org

Fondazione Arena di Verona 

www.arena.it


PROGRAMMA DEGLI EVENTI:

1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica

Mostra bibliografico-documentaria a cura di Agostino Contò e Michele Magnabosco

Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona(via Cappello, 43)

12 dicembre 2019 - 26 gennaio 2020

Orari di apertura al pubblico: lunedì 14.00-19.00
martedì-sabato 9.00-19.00

INGRESSO LIBERO

CONCERTO 5 GENNAIO 2020 ore 18.30

SALA MAFFEIANA

Britta Schwarz, soprano

George Kallwit, violino

Francesco Galligoni, violoncello

Christine Schornsheim, fortepiano

Programma:

W. A. Mozart Sonata per violino e pianoforte in do maggiore KV28 (1766)

An die Freude KV 53 (1767)

An die Freundschaft KV 148 (1772)

L. Mozart Geheime Liebe (1772)

W. A. Mozart Sonata per pianoforte in fa maggioreKV 280 (1774)

L. Boccherini Trio di pianoforte, violino e violoncello in sol minore Op. 12 n. 6

L. Mozart Die großmütige Gelassenheit (1772)

W. A. Mozart Ridente la calma KV 152 (1775)

Abendempfindung KV 523 (1787)

Sonata per pianoforte e violino in mi minore KV 304 (1778)

W. A. Mozart Ah, caro sposo, oh Dio!

Terzetto da Ascanio in Alba KV 111 (Milano, 1771)

Arrangiamento per mezzosoprano, violino, violoncello e pianoforte

INGRESSO SU INVITO

IL CONCERTO SARÀ TRASMESSO IN DIRETTA STREAMING SU MAXISCHERMO IN PIAZZA BRA E SUI CANALI SOCIAL DI FONDAZIONE CARIVERONA

CONCERTO 7 GENNAIO 2020 ore 20.30

CHIESA DI S. TOMASO CANTUARIENSE

Venice Baroque Orchestra

Margriet Buchberger, soprano
Francesca Ascioti, contralto
Giacomo Schiavo, tenore
Federico Benetti, basso

Andrea Marcon, direttore

Programma:

W. A. Mozart Sinfonia da La Betulia liberata KV 118

Exultate, jubilate KV 165

Tre sonate da chiesa (eseguite sull’organo Bonatti del 1716 sul quale suonò Mozart il 7 gennaio 1770

Messa dell’incoronazione KV 317

INGRESSO LIBERO SINO AD ESAURIMENTO POSTI

IL CONCERTO SARÀ TRASMESSO IN DIRETTA STREAMING SUI CANALI SOCIAL DI FONDAZIONE CARIVERONA

1° CONCERTO STAGIONE SINFONICA 2020

TEATRO FILARMONICO

10 gennaio 2020 ore 20.00

11 gennaio 2020 ore 17.00

Alexander Lonquich, direttore e pianista

Orchestra dell’Arena di Verona

Programma:

W. A. Mozart Ouverture da Le nozze di Figaro KV 492

Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in si bemolle maggiore K 595

Sinfonia n. 41 in do maggiore “Jupiter” K 551

Per informazioni su abbonamenti e biglietti:

Biglietteria Arena di Verona

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Tel. 045 596517 - Fax 045 8013287 - Call center 045 8005151 - Punti di prevendita www.geticket.it

Orari

da lunedì a venerdì 10:15-16:45

sabato 09:15-12:45

Biglietteria Teatro Filarmonico

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Tel. 045 8002880 - Fax 045 8013266

Apertura due ore prima dello spettacolo

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.arena.it


WOLFGANG AMADEUS MOZART

(Salisburgo 1756 - Vienna 1791)

Wolfgang Amadeus Mozart fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono al 1759; nel 1762 scrisse il suo primo minuetto e un Allegro in si bemolle, che è un vero primo tempo di sonata in miniatura. Con il 1762 ebbero inizio anche i viaggi musicali di Mozart: il bambino era dotato di un eccezionale talento e il padre non si lasciò sfuggire l'occasione di condurlo in giro, insieme con la sorella, per farlo conoscere e ammirare. In una di queste occasioni Mozart fu presentato all'arcivescovo di Passau e suonò a Vienna alla presenza delle maestà imperiali.

Nel 1763 percorse un itinerario più lungo, con soste a Monaco, Augusta, Ulma, Mannheim, Francoforte, Colonia, Bruxelles, Parigi. Dopo un soggiorno di sei mesi a Parigi, Leopold e i figli passarono in Inghilterra, dove rimasero per più di un anno. A Londra l'esperienza musicale di Mozart ebbe modo di arricchirsi notevolmente: durante il periodo londinese egli compose la sua prima sinfonia, sulle tracce di J. C. Bach che doveva essere il suo primo modello anche nella composizione di concerti. Dall'Inghilterra la famiglia passò in Olanda, da dove, dopo una lunga sosta a Lilla per una grave malattia di Wolfgang, fece ritorno a Salisburgo, passando per Parigi, la Svizzera e la Baviera.

Nella calma della città natia seguì un periodo di studio e raccoglimento interrotto soltanto da qualche breve soggiorno a Vienna: tra i lavori di questo periodo vanno ricordati Die Schuldigkeit des ersten Gebotes, scritto su commissione dell'arcivescovo di Salisburgo ed eseguito nel maggio 1767, le opere Apollo et Hyacinthus (1767), Bastien und Bastienne (1768), La finta semplice, scritta nello stesso anno per invito dell'imperatore, e una Messa (n. 49 del catalogo di von Köchel).

La serie dei viaggi di Mozart si concluse in Italia: vi giunse nel 1768 e vi ritornò in seguito. A Roma, avendo ascoltato nella Cappella Sistina il Miserere di G. Allegri, ne trascrisse a memoria la partitura; a Bologna conobbe padre G. B. Martini, il quale fu preso da così viva simpatia e ammirazione per lui, da caldeggiarne la nomina ad accademico filarmonico; a Milano si incontrò con G. B. Sammartini e con N. Piccinni e in breve tempo scrisse l'opera Mitridate re del Ponto (1770). Lasciata l'Italia nel 1771, vi ritornò nello stesso anno per comporre e farvi eseguire l'Ascanio in Alba, su testo di G. Parini, e nel novembre del 1772 per la rappresentazione del Lucio Silla, su libretto di Giovanni de Gamerra. A quest'epoca, Mozart aveva già dato alla luce 135 lavori musicali d'ogni genere: una quantità sbalorditiva e più che mai promettente per qualità. Tornato a Salisburgo, dovette subire una serie di amarezze; molto contribuì a rendergli la vita difficile l'incomprensione del nuovo arcivescovo di Salisburgo, Geronimo di Colloredo, uomo duro e grossolano che nei Mozart, padre e figlio, non seppe vedere altro che due dipendenti. Mozart si dedicò allora a un lavoro continuo, senza riposo, e trasse notevoli vantaggi dall'influenza che su di lui non mancò di esercitare M. J. Haydn (fratello di Joseph), allora compositore e maestro dei concerti dell'arcivescovo. Tracce dei contatti avuti da Mozart con Haydn sono evidenti nelle opere strumentali e particolarmente nei quartetti composti in quel tempo. Tuttavia il gusto della corte salisburghese tendeva, per inclinazione del nuovo arcivescovo, verso la fatuità e la galanteria e in questo senso si doveva orientare la produzione mozartiana di quel periodo: La finta giardiniera, rappresentata a Monaco di Baviera nel 1775, è un'opera buffa all'italiana, piuttosto leggera e convenzionale. A essa seguì un'altra opera minore, Il re pastore, rappresentata a Salisburgo nel 1776.

Nel settembre 1777, abbandonato provvisoriamente l'ingrato impiego, Mozart prese la via di Parigi, in compagnia della madre. Durante una sosta a Mannheim, si innamorò della cantante Aloysia Weber, ma la relazione fu bruscamente troncata per volere di Leopold. A Parigi, questa volta, la presenza di Mozart fu poco notata; unico incarico offertogli fu quello di comporre per J. G. Noverre il balletto Les petits riens e unico avvenimento artistico veramente notevole fu la composizione della Sinfonia in re K 297, detta appunto La parigina. Morta la madre e scoraggiato per l'andamento delle cose, Mozart, su consiglio del padre, tornò, sia pure a malincuore, al servizio di Colloredo. Nel carnevale del 1781 fu rappresentata con successo a Monaco l'opera Idomeneo, su libretto dell'abate Varesco, composta per incarico dell'elettore di Baviera. Poco dopo ebbe luogo la rottura definitiva con Colloredo e Mozart, abbandonata Salisburgo, si trasferì a Vienna.

Il decennio 1781-91 fu quello dei capolavori, ma anche un periodo triste per la vita del compositore, che già volgeva al tramonto. Nel 1782 sposò Costanza Weber, sorella di Aloysia. Durante il periodo del fidanzamento aveva scritto il Singspiel Die Entführung aus dem Serail, che si può considerare come primo esempio di dramma lirico tedesco, distante sia dall'opera italiana sia dalla concezione drammatica di Gluck. Dal 1782 al 1785 Mozart si dedicò particolarmente alla composizione di musica strumentale, scrivendo tra l'altro la Sinfonia Haffner (1782), quella di Linz e i sei mirabili quartetti dedicati a Joseph Haydn e pubblicati nel 1785. Nel 1786, dopo la breve opera Der Schauspieldirektor, scrisse Le nozze di Figaro, una delle sue opere principali; il bel libretto di Lorenzo Da Ponte, ricavato dalla commedia di Beaumarchais, offrì al temperamento mozartiano la possibilità di espandersi liberamente. La rappresentazione delle Nozze di Figaro, prima a Vienna e poi a Praga, fu un vero trionfo per Mozart, che tuttavia non riuscì a trarne vantaggi economici notevoli. In seguito al successo ottenuto, Bondini, direttore del Teatro di Praga, gli diede incarico di scrivere una nuova opera per la stagione seguente: il Don Giovanni. Nel libretto di Lorenzo Da Ponte il buffo si innesta nel drammatico, il cavalleresco nel fantastico; ma il lavoro acquista la sua reale vitalità soltanto attraverso la musica di Mozart. A differenza delle Nozze di Figaro, in cui la commedia quasi affoga nella musica, personaggi e azione risaltano in una plastica cui la musica dà un'evidenza nuova: Mozart coglie rapidamente quello che di drammatico è nella vicenda e lo scolpisce con un vigore di stile e una profondità di accenti che sembrano annunciare il mondo romantico, mentre tuttavia la commedia, attorno, non ne risulta sacrificata. Il Don Giovanni fu rappresentato per la prima volta a Praga il 29 ottobre 1787 ed ebbe un'accoglienza entusiastica.

Tornato a Vienna, Mozart fu nominato Kammermusikus dell'imperatore Giuseppe II. Nel 1788 scrisse le sue tre ultime e stupende sinfonie: in mi bemolle K 543, in sol minore K 550 e in do maggiore (Jupiter) K 551. Nel 1789 seguì il principe Karl Lichnowsky, suo allievo, in un giro attraverso la Germania, ricevendo lusinghiere offerte da parte di Federico Guglielmo II. Ma preferì tornare a Vienna, dove per incarico di Giuseppe II scrisse una nuova opera, Così fan tutte, anche questa su libretto di Lorenzo Da Ponte, che fu rappresentata nel gennaio 1790. Morto in quel periodo Giuseppe II, il nuovo imperatore Leopoldo II non mostrò per la musica l'interesse del suo predecessore. Bisognoso di denaro, Mozart entrò in rapporti con Emanuel Schikaneder, l'impresario del Theater auf der Wieden, il quale gli fece balenare l'idea di scrivere un'opera di puro carattere tedesco; nacque così la terza delle maggiori opere teatrali di Mozart, Die Zauberflöte su libretto dello stesso Schikaneder, rappresentata il 30 settembre 1791. Nell'agosto era stata composta, in soli dodici giorni, La clemenza di Tito, su un vecchio libretto rimaneggiato di P. Metastasio. La composizione del Requiem, iniziata nel luglio del 1791, fu interrotta, con dolorosa coincidenza, dalla morte del musicista, avvenuta il 6 dicembre 1791. La produzione di Mozart fu di una quantità veramente prodigiosa, specialmente se si confronta con la sua breve vita: il catalogo delle sue opere, compilato da Ludwig von Köchel nel 1862, elenca 626 composizioni. Tutte le forme di ogni genere interessarono l'inesauribile facoltà inventiva di Mozart, dalla musica vocale sacra e profana alla musica teatrale, dalla musica sinfonica a quella da camera.

Egli scrisse 21 opere, 49 sinfonie, 25 concerti per pianoforte e orchestra, 5 concerti per violino e orchestra, 23 quartetti per archi, 17 sonate per pianoforte, 35 sonate per violino e pianoforte, e inoltre messe, cantate, litanie, vespri, composizioni liturgiche minori, sonate da chiesa, arie con orchestra, Lieder, canoni, trii, quartetti per vari strumenti, quintetti, marce e danze per orchestra, divertimenti, serenate, cassazioni, concerti per diversi strumenti e orchestra.

L'arte di Mozart è complessa e molteplice, opera geniale di un indiscusso protagonista dei mutamenti culturali europei del tardo Settecento. L'apparente facilità della sua musica ha consentito letture critiche spesso persino contrastanti; all'interpretazione "classica" di O. Jahn (contenuta nella documentata biografia di Mozart pubblicata tra il 1856 e il 1859) e a quella "storica" (1911-46) di Th. de Wyzewa e G. de Saint-Foix si contrappongono quella "preromantica" di A. Einstein (1945) o quella "espressiva" di E. Hanslick (1854). La molteplicità delle critiche testimonia l'universalità del genio mozartiano, ricco di elementi diversi, di influenze (soprattutto italiane e tedesche) mirabilmente assimilate e lasciate alle spalle, capace di un raro equilibrio tra la facilità dell'invenzione e la necessità della strutturazione formale, tra contenuti spirituali e configurazioni morfologiche. Nel trapasso epocale dall'ancien régime all'età rivoluzionaria Mozart fu perno nodale: la sua musica, pur non rinunciando a tratti di serenità e compostezza sempre interiori, è difatti permeata di una sensibilità ormai indiscutibilmente moderna.

©Enciclopedia on line Treccani


1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica

In occasione del 250° anniversario del primo concerto italiano del «portentoso giovane» Wolfgang Amadeus Mozart, tenutosi a Verona nella Sala Maffeiana il 5 gennaio 1770, l'Accademia Filarmonica e la Biblioteca Civica presentano la mostra bibliografico-documentaria 1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica.

La mostra, curata dai bibliotecari delle due istituzioni Agostino Contò e Michele Magnabosco, ripercorre la presenza musicale del salisburghese a Verona dalla fine del Settecento ai nostri giorni attraverso l'esposizione di rare musiche manoscritte e a stampa, libretti d'opera, libri di argomento mozartiano e musicale, stampe della città scaligera e del Teatro Filarmonico, conservati dalle ricche raccolte della Biblioteca Civica.

Fra i molti documenti esposti vi è il libretto originale de Il Ruggiero di Pietro Guglielmi (1770), opera che Mozart ascoltò al Teatro Filarmonico ospite nel palchetto del Marchese Carlotti e della quale ci ha lasciato una gustosa "recensione" in una lettera inviata alla sorella Nannerl il 7 gennaio 1770. Insieme a questo si potranno ammirare anche le edizioni originali dei libretti dei melodrammi che hanno segnato i momenti salienti della storia settecentesca del nostro teatro cittadino, dall'inaugurazione (La fida ninfa di Vivaldi, 1732) all'incendio del 1749 (Demetrio di Maggiori), fino alla ricostruzione e alla seconda apertura del 1754 (Lucio Vero di Pereze Alessandro nelle Indie di Hasse).

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile presso la Protomoteca della Biblioteca Civica (via Cappello, 43) dal 12 dicembre 2019 al 26 gennaio 2020, negli orari di apertura della biblioteca.

1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica rientra nelle attività organizzate congiuntamente da Accademia Filarmonica di Verona, Comune di Verona, Fondazione Arena di Verona e Fondazione Cariverona per i festeggiamenti mozartiani del 2020.

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1770-2020: 250 anni di Mozart a Verona nelle collezioni della Biblioteca Civica

Mostra bibliografico-documentaria a cura di Agostino Contò e Michele Magnabosco

Enti organizzatori: Biblioteca Civica di Verona e Accademia Filarmonica di Verona

Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona (via Cappello, 43)

12 dicembre 2019 - 26 gennaio 2020

Orari di apertura al pubblico: lunedì 14.00-19.00 / martedì-sabato 9.00-19.00

INGRESSO LIBERO