La musica per flauto dolce di Telemann

il compositore che oscurò Bach.

E il suono prezioso di un rarissimo flauto

costruito a Norimberga agli inizi del '700

Al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (Piazza S. Croce in Gerusalemme 9/A) prosegue sabato 17 maggio alle 17.00 la Stagione di Musica Antica, nata dalla collaborazione tra il museo stesso e il Conservatorio "Santa Cecilia" e affidata alle cure di un comitato artistico composto da Maria Selene Sconci, Enrico Casularo e Andrea Damiani.

Il concerto è preceduto alleore 16.15 da una visita guidata - a cura di Francesco Livrighi - alla preziosa collezione di flauti dolci del museo.

Alle 17.00 inizia il concerto, interamente dedicato a musiche per flauto dolce di Georg Philipp Telemann.

Telemann fu alla sua epoca molto più famoso e apprezzato del suo illustre coetaneo Bach. Quando si trattò di scegliere il nuovo Kantor di Lipsia, le autorità locali si rivolsero prima a Telemann e solo dopo il rifiuto suo e di un altro candidato si risolsero ad accontentarsi di Bach.La storia si è vendicata di questo "sopruso" nei confronti di Bach condannando Telemann a un lungo oblio, ma oggi la sua musica è nuovamente considerata una delle più felici espressioni del tardo barocco musicale.

Vissuto ottantasei anni, Telemann ha lasciato una produzione sterminata, in cui la musica sacra fiancheggia la musica destinata ai banchetti e all'intrattenimento. Il flauto era uno dei suoi strumenti prediletti e si potrà appunto ascoltare una selezione delle sue musiche per questo strumento. Saranno eseguite le Trio Sonate in re minore e in do maggiore per due flauti dolci e basso continuo, la Fantasia n. 1 per flauto solo e il Concerto in do maggiore per flauto dolce e orchestra in una riduzione per un piccolo gruppo strumentale di Celestino Dionisi.

Ma il momento più interessante ed emozionante sarà l'esecuzione della Partita in mi minore per flauto dolce e basso continuo con una copia del flauto dolce di Hans Schell, costruito a Norimberga agli inizi del '700 e custodito nel museo. Celestino Dionisi farà anche ascoltare brevemente il suono del prezioso strumento originale, che non può essere usato per un intero concerto a causa della sua fragilità.

Gli interpreti sono tre docenti del prestigioso Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio "Santa Cecilia": Celestino Dionisi (flauto dolce), Bruno Re (viola da gamba) e Barbara Vignanelli (clavicembalo). Accanto a loro Paola Giuffré e Silvia Palmieri (flaiuti dolci) e Massima Genna (tiorba), allievi dei corsi di specializzazione del conservatorio romano.

Ingresso alla visita guidata con biglietto del museo (5 euro).

Ingresso al concerto libero fino ad esaurimento dei posti.

Perinfo e prenotazioni tel. 06.7024153.

Info per il pubblico e prenotazioni:

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A – Roma

Tel. 06.7024153