Il Rof guarda al futuro
L’edizione 2020 del Rossini Opera Festival, riadattata a seguito della pandemia Covid-19 per tutelare al massimo la sicurezza di artisti e pubblico, si terrà dall’8 al 20 agosto.
Sarà proposta una nuova produzione, La cambiale di matrimonio, in programma al Teatro Rossini l’8, 11, 13, 17 e 20 agosto. L’orchestra suonerà in platea e il pubblico assisterà allo spettacolo dai palchi, per mantenere un corretto distanziamento.
L’opera sarà diretta da Dmitry Korchak, al suo debutto come direttore d’orchestra al ROF, alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e di un cast composto da Carlo Lepore (Tobia Mill), Giuliana Gianfaldoni (Fanny), Davide Giusti (Edoardo Milfort), Iurii Samoilov (Slook), Pablo Gálvez (Norton) e Martiniana Antonie (Clarina). La regia è curata da Laurence Dale, coadiuvato da Gary McCann per scene e costumi e da Ralph Kopp per le luci. L’opera è in coproduzione con la Royal Opera House di Mascate, dove sarà riproposta nel gennaio 2021. Assieme alla Cambiale di matrimonio, sarà proposta anche la Cantata Giovanna d’Arco, interpretata da Marianna Pizzolato.
La serata inaugurale (8 agosto) sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito web del festival, per dare l’opportunità ai tanti spettatori che quest’anno non potranno essere a Pesaro di mantenere il proprio legame con la manifestazione anche a migliaia di chilometri di distanza. Lo spettacolo sarà proiettato anche in piazza del Popolo.
L’altro luogo utilizzato per gli spettacoli sarà proprio piazza del Popolo, luogo ormai simbolico per il ROF: dopo un passato di grandi concerti (Marilyn Horne, Montserrat Caballé, June Anderson, Luciano Pavarotti) negli ultimi anni è diventato punto di ritrovo per tutta la cittadinanza in occasione della ultima serata in calendario, proiettata su grande schermo. Quest’anno la piazza recupera anche la sua dimensione dal vivo. Sono in programma, il 12 e il 15 agosto, due date del Viaggio a Reims messo in scena ogni anno da Emilio Sagi (costumi di Pepa Ojanguren) e ripreso da Elisabetta Courir nell’ambito dell’attività dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. Stavolta il cast sarà composto da ex-accademici che hanno già avviato una importante carriera: Maria Laura Iacobellis, Chiara Tirotta, Claudia Muschio, Claudia Urru, Matteo Roma, Pietro Adaini, Nicolò Donini, Diego Savini, Michael Borth, Jan Antem, Alejandro Sánchez, Antonio Garés, Carmen Buendía, Valeria Girardello, Francesca Longari, Oscar Oré, Elcin Huseynov. L’Orchestra Sinfonica G. Rossini sarà diretta da Giancarlo Rizzi.
Sempre in piazza del Popolo, si terranno sei concerti con orchestra tenuti da alcuni tra i principali interpreti rossiniani d’oggi: Olga Peretyatko (9 agosto), Nicola Alaimo (10 agosto), Jessica Pratt (14 agosto), Juan Diego Flórez (16 agosto), il trio di buffi Alfonso Antoniozzi, Paolo Bordogna ed Alessandro Corbelli (18 agosto), Karine Deshayes (19 agosto). L’orchestra sarà la Filarmonica Gioachino Rossini, diretta da giovani talenti della direzione d’orchestra quali Michele Spotti, Nikolas Nägele ed Alessandro Bonato.
Altra novità del Festival 2020 sono i Concerti al Museo, tenuti all’interno del Museo Nazionale Rossini da alcuni tra gli ex-accademici presenti a Pesaro: si esibiranno, accompagnati al pianoforte da Giulio Zappa, Nicolò Donini (11 agosto), Manuel Amati (13 agosto), Claudia Muschio (14 agosto) e Maria Laura Iacobellis (16 agosto).
Quale anteprima del ROF 2020, il 6 agosto alle ore 20.30 piazza del Popolo ospiterà la Petite messe solennelle, ultimo capolavoro sacro di Gioachino Rossini, dedicato alla memoria delle vittime del Covid-19: una commossa celebrazione di un lutto che è stato al tempo stesso personale e collettivo. L’ingresso è gratuito, su prenotazione (info: 0721.3800294). La Messa sarà proposta nella sua versione originale per due pianoforti ed harmonium. Alessandro Bonato dirigerà il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini (Maestro del coro Mirca Rosciani), e un cast composto da Mariangela Sicilia (soprano), Cecilia Molinari (mezzosoprano), Manuel Amati (tenore) e Mirco Palazzi (basso). Al pianoforte Giulio Zappa e Ludovico Bramanti, all’harmonium Luca Scandali.
Ma il ROF guarda avanti, e per il 2020 presenta un’assoluta novità: una sezione autunnale della manifestazione, in programma dal 1 al 29 novembre. In calendario il Concerto finale dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, rinviata per ovvie ragioni ad ottobre in luogo del consueto mese di luglio (1 novembre); una selezione dei Péchés de vieillesse eseguita dal pianista Alessandro Marangoni (14 novembre); tre recite dello spumeggiante Barbiere di Siviglia messo in scena da Pier Luigi Pizzi al ROF 2018 (25, 27 e 29 novembre) e diretto da Michele Spotti; infine, due recite del classico Viaggio a Reims di Emilio Sagi ripreso da Elisabetta Courir, con gli allievi dell’Accademia Rossiniana diretti da Alessandro Cadario (26 e 28 novembre).
Quanto al ROF 2021, che si terrà dal 9 al 21 agosto, il programma proporrà tre nuove produzioni: Moïse et Pharaon, diretto da Giacomo Sagripanti e messo in scena da Pier Luigi Pizzi; Il signor Bruschino, con la direzione di Michele Spotti e la regia del duo Barbe & Doucet; Elisabetta regina d’Inghilterra, affidata al direttore Evelino Pidò e al regista Davide Livermore (scene di Giò Forma e costumi di Gianluca Falaschi). In più, una versione in forma scenica dello Stabat Mater, curata da Massimo Gasparon e diretta da Jader Bignamini.
Il presidente del ROF Daniele Vimini: “È la più partecipata conferenza stampa che io ricordi e mi piace interpretarlo come segno di vicinanza e presenza per un festival particolarmente atteso e necessario per la ripartenza della cultura in Italia. Un elemento di ripresa e continuità di un sistema di lavoro che ha veramente sofferto, dagli artisti ai tecnici, che dal 29 di febbraio hanno vissuto un vero incubo. Ringrazio il Cda uscente e i nuovi membri per essere riusciti ad adempiere ad un lavoro non facile durante questi mesi. Il Sovrintendente Ernesto Palacio ha svolto un lavoro incredibile: dalle prime riunioni con le forti incertezze sulla realizzazione di tutto o parte del programma, giorno per giorno, abbiamo lavorato per trovare le giuste soluzioni per un festival responsabile. La cambiale di matrimonio, coprodotta con la Royal Opera House di Mascate (Oman), andrà in scena al teatro Rossini, riadattato per l’occasione con l’orchestra in una pedana rialzata che copre la platea: una struttura che avremmo voluto realizzare già da un po’, e per la quale ringrazio per il sostegno la Fondazione Cassa di Risparmio. Nei prossimi mesi la Fondazione contribuirà anche al restauro del sipario. Quanto a piazza del Popolo, il Festival ha messo in campo una poderosa programmazione di cui i cittadini non potranno che essere impressionati e di cui sarà difficile fare a meno il prossimo anno. I concerti, a partire dalla Petite Messe Solennelle, saranno un elemento di impatto molto importante in attesa dell’arrivo del nuovo Palafestival. Non si sono potute svolgere in luglio le lezioni dell’Accademia, ma contiamo di riproporre l’importante sessione a novembre, durante l’edizione straordinaria del festival che sarà una nuova bella opportunità per il pubblico italiano, e non solo, nella speranza di riuscire a tornare al più presto, con la giusta gradualità, alle condizioni ottimali.
Ernesto Palacio, Sovrintendente del ROF: “Questo Festival nasce in un periodo particolare, e come tale sarà pieno di problematiche nuove da affrontare. Il programma prevede due produzioni liriche, il consueto Viaggio a Reims e la nuova Cambiale di matrimonio coprodotta con il teatro di Mascate, dove sarà poi messa in scena all’inizio del 2021, quale inaugurazione della stagione lirica. Si tratta della quarta tappa della collaborazione con l’Oman. La prima della Cambiale di matrimonio (8 agosto) sarà trasmessa in streaming sul sito web del Festival, oltre che in diretta su Rai RadioTre.
Avremo concerti di altissimo livello, con alcune tra le migliori voci rossiniane. In aggiunta, quattro piccoli concerti mattutini al Museo Nazionale Rossini, nonché la Petite messe solennelle dedicata alla vittime del Covid-19, quale anteprima del Festival in piazza del Popolo. Ma questa è l’occasione per annunciare i nostri programmi futuri. Prima tra essi una sezione autunnale del ROF 2020, con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” che abbiamo dovuto rinviare da luglio a metà ottobre e che terrà il concerto finale il 1 novembre. In aggiunta, il concerto del 14 novembre di Alessandro Marangoni (una selezione dei Péchés de vieillesse), Il barbiere di Siviglia messo in scena da Pier Luigi Pizzi nel 2018 (25, 27 e 29 novembre) e il Viaggio a Reims di Sagi interpretato dagli allievi dell’Accademia (26 e 28 novembre).
Quanto al 2021, il ROF proporrà le tre nuove produzioni rinviate dal 2020 (Moïse et Pharaon, Elisabetta regina d’Inghilterra e lo Stabat mater), nonché un nuovo Signor Bruschino, coprodotto con la Royal Opera House di Mascate”.
Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro: “Il Rossini Opera Festival è la vetrina di Pesaro nel mondo. E questo è l’anno in cui sono più orgoglioso di quello che si sta facendo. In un momento in cui il teatro, la musica e i concerti stanno subendo una crisi storica impensabile, avere avuto la capacità di riorganizzare e ripensare in poche settimane un evento del genere, che ha bisogno di una programmazione pluriennale, è davvero qualcosa di straordinario.
Con il ROF diciamo al mondo che siamo vivi. Con grandi novità: il teatro riallestito nel segno della sicurezza, l’arena per l’opera all’aperto in piazza del Popolo e una sezione autunnale della manifestazione (dal 1 al 29 novembre), inedita, che può esercitare grande richiamo. Non vogliamo rinunciare alla bellezza della musica di Rossini.
Per il Festival questa è un’edizione straordinaria per continuare a rinascere nel segno della cultura, grazie ad un grande sforzo organizzativo, formule inedite e orgoglio per quello che siamo”.