Teatro russo e Pappano in concerto

Un pomeriggio per sfatare i falsi miti del Medioevo, ma anche per rileggere altre pagine di storia e ascoltare le voci del teatro, della musica e della letteratura. E’ l’offerta straordinaria di Rai Cultura per mercoledì 25 marzo, dedicata a studenti, insegnanti e appassionati su Rai Storia e Rai5.
Edoardo Camurri e “Rai Storia per gli studenti” aprono la programmazione alle 15.00 con “Viva la Storia!” dedicato al tema del “governare”, mentre alle 15.30 va in onda il documentario “Medioevo da non credere”, con il professor Alessandro Barbero. Un viaggio nel tempo – e in luoghi come il Ricetto Comunitario di Candelo e il Castello di Fènis - per sfatare pregiudizi e falsità che ancora avvolgono i presunti “secoli bui”.

Alle 16.30 è la volta di “1939 – 1945: la Seconda Guerra Mondiale” che torna all’ultima pagina del fascismo: il 18 settembre 1943 quanto Mussolini crea uno “stato” nelle regioni d’Italia occupate dai nazisti. È la Repubblica Sociale Italiana.

La programmazione dedicata di Rai Storia si chiude alle 17.30 con “L’Italia della Repubblica”: in primo piano la stagione del cosiddetto “compromesso storico” tra Dc e Pci.

Il pomeriggio di Rai5 si apre con il grande teatro russo: alle 16.45 è di scena “Il cappotto” di Nicolaj Gogol uno dei racconti più famosi di tutta la letteratura mondiale, rivive grazie all’autore e attore Vittorio Franceschi e al regista Alessandro D’Alatri che raccontano la storia di un innocente, o per meglio dire di un uomo semplice colpito da uno speciale accanimento del destino.

Alle 18.15 è la volta dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del suo Direttore musicale Antonio Pappano, che propongono la rilettura del mito di Orfeo di uno dei compositori contemporanei più celebri: Salvatore Sciarrino. Nella seconda parte del concerto Pappano prosegue la sua esplorazione dei grandi lavori corali di Johann Sebastian Bach con il Magnificat, il Canticum Mariae tratto dal Vangelo secondo Luca. 

Il pomeriggio di Rai5 si chiude alle 19.30 con “L’altro ‘900” he racconta un grande artista poliedrico, dalla pittura alla scrittura teatrale: Giovanni Testori.