L'Arena piange il baritono

Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia e tutta la Fondazione Arena di Verona esprimono profondo dolore per l’improvvisa scomparsa di Silvano Carroli, celeberrimo baritono conosciuto e applaudito in tutto il mondo.

L’artista veneziano ha debuttato in Arena nel 1974 con Sansone e Dalila nell’allestimento firmato da Franco Enriquez. Da allora è stato presente in molte edizioni del Festival, esibendosi in numerosissimi titoli tra cui Tosca - resterà indimenticabile il suo Scarpia - Cavalleria rusticana, Pagliacci, La Gioconda, Attila, Aida, Nabucco, Rigoletto, Otello, Un ballo in maschera e molte altre.

Memorabili anche le sue ultime presenze areniane: nel 2007, dove ha aggiunto con successo alle interpretazioni da baritono quella come basso nel ruolo verdiano di Zaccaria, per finire con il 2009 dove è stato Amonasro in Aida.

Cecilia Gasdia lo ricorda così: «Nella mia carriera ho avuto l'onore di cantare con lui e lo ricordo come un grande professionista e un collega di una dolcezza davvero eccezionale. La sua perdita è un dispiacere e un dolore personale enorme. Il pubblico areniano ricorderà per sempre la sua voce - una delle più grandi degli ultimi 40 anni - e la nobiltà delle sue interpretazioni».