24 ore di opera e concerti

Leggi anche gli altri programmi Rai per La Giornata Europea della musica in tv, radio e web il 21 giugno

Una maratona musicale di 24 ore per la festa dell'arte dei suoni. È quanto Rai Cultura propone domenica 21 giugno – giorno della Festa della Musica – su Rai5 (canale 23), a partire dalle 6 del mattino fino alla stessa ora del giorno seguente. Un giro completo d'orologio che sarà scandito da rintocchi preziosi come la Cavalleria rusticana di Mascagni andata in scena nel 2019 ai Sassi di Matera, con i complessi del Teatro San Carlo diretti da Juraj Valcuha (ore 6.50); la Tosca di Puccini registrata nel 2000 all'Opera di Roma, con la regia di Zeffirelli, la direzione di Placido Domingo e Luciano Pavarotti nel ruolo di Cavaradossi (ore 10.00); l'opera di Marco Tutino La Ciociara, tratta dal capolavoro di Alberto Moravia, andata in scena al Lirico di Cagliari nel 2017 con la regia di Francesca Zambello (ore 14.00); o il Don Giovanni di Mozart diretto da Riccardo Muti e firmato da Giorgio Strehler, andato in scena alla Scala nel 1987 (ore 16.30). 

In prima serata, alle 21.15, va invece in onda un concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai registrato nel 2019 nel quale il grande soprano Anna Caterina Antonacci propone una pagina eletta del suo repertorio più recente: La mort de Cléopâtre di Hector Berlioz, nel quale il furore di Cleopatra, assalita dai sensi di colpa e dal desiderio di morte per aver disonorato l’Egitto asservendolo ai Romani, raggiunge il suo momento più alto nella funebre Méditation che prelude al tragico epilogo.

Sul podio è impegnato Edward Gardner, che in apertura di serata propone Žárlivost (Gelosia), preludio all’opera Jenůfa che Leoš Janáček compose e poi scartò dalla partitura definitiva nel 1894, e la Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler, eseguita per la prima volta a Colonia nel 1904 sotto la direzione dell’autore.

Completano l'offerta della maratona di Rai5 un concerto dell'Orchestra del Teatro Regio di Parma registrato nel 2004 e diretto da Bruno Bartoletti (ore 6.00); la Sinfonia delle Stagioni di Nicola Piovani, eseguita nel 2019 nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila, con la voce narrante di Roberto Herlitzka e l’Orchestra Sinfonica Abruzzese (ore 8.10); due puntate di “Prima della prima”: una dedicata alla Lucia di Lammermoor messa in scena da Dario Argento al Carlo Felice di Genova nel 2015 (ore 9.30) e una sull'Elisir d'amore di Donizetti messo in scena al Macerata Opera Festival nel 2018 con la regia di Damiano Michieletto (ore 20.40); il Concerto di Pasqua dal Duomo di Orvieto con il Requiem di Verdi interpretato dai complessi artistici del San Carlo diretti da Juraj Valcuha (ore 12.00); due puntate speciali di “Save the date”, una sul concerto per la Festa della Musica 2020 con la partecipazione di Paolo Fresu (ore 13.25) e una dedicata ai Pomeriggi Musicali, la storica orchestra da camera di Milano di cui ricorre il 75° anniversario (ore 23.00).

E ancora uno speciale sul Festival “Classiche forme” realizzato dalla pianista Beatrice Rana in Salento (ore 19.45); L'amico Fritz di Mascagni firmato da Simona Marchini alla Fenice di Venezia nel 2016 con la direzione di direttore d'orchestra Fabrizio Maria Carminati e sul palco Carmela Remigio, Alessandro Scotto di Luzio, Teresa Iervolino, Elia Fabbian (ore 23.45); un concerto del Mittelfest 2018 dedicato ai Ragazzi del ’99, i Millennials del Novecento, con l’Orchestra Internazionale di Lubiana, composta per lo più da giovani italiani, sloveni e austriaci, diretta da Živa Plot Peršuh.

E in chiusura, alle 3.30 della notte, dal Teatro Comunale di Firenze, l'opera Mefistofele di Arrigo Boito, registrata nel 1989 con la direzione di Bruno Bartoletti, la regia di Carlo Maestrini e Samuel Ramey nel ruolo del protagonista.


 

RAI: OMAGGIO A ZEFFIRELLI A UN ANNO DALLA SCOMPARSA

È dedicato a Franco Zeffirelli a un anno dalla scomparsa il ciclo di opere che Rai Cultura propone su Rai5 durante tutto il mese di giugno, nel tradizionale spazio della domenica mattina, alle ore 10.

Placido Domingo dirige anche la Tosca in onda domenica 21 giugno, andata in scena nel 2000 dal Teatro dell'Opera di Roma, in occasione del centenario della prima rappresentazione del capolavoro di Puccini. Protagonisti dell'allestimento, firmato da Zeffirelli per regia, scene e costumi, sono Luciano Pavarotti nella parte di Cavaradossi, Ines Salazar come Tosca e Juan Pons nei panni del perfido Scarpia. 

Il ciclo si chiude domenica 28 giugno, sempre su Rai5, con una storica edizione del Don Giovanni di Mozart andata in scena nel 1958 al Teatro di Corte di Napoli. Zeffirelli firma regia, scene e costumi. La direzione musicale è affidata a Sanzogno, mentre nel cast ci sono Mario Petri, Sesto Bruscantini, Orietta Moscucci, Ilva Ligabue, Luigi Alva, Graziella Sciutti e Franco Calabrese. 


Speciale Save the date - Aspettando la Festa della Musica

Ore 13.25

Save the date svelerà in anteprima quali sono i complessi musicali presenti durante la giornata della Festa della musica del 21 giugno con la preziosa partecipazione di Paolo Fresu. Ripercorrerà inoltre i momenti più importanti degli anni passati con la testimonianza del direttore Marco Staccioli, motore principale di tutto l’evento.

Altissima Luce - Laudario da Cortona

Diretta dalla valle dei templi di Agrigento

Ore 19.45

Dalla Valle dei templi di Agrigento un concerto jazz con incursioni classiche, unico evento live a porte chiuse, promosso dal Mibact per la Festa della Musica 2020. Con Paolo Fresu e Daniele Bonaventura accompagnati da Marco Bardoscia e Michele Rabbia e dall'Orchestra da Camera di Perugia.

Paolo Fresu in quartetto con un'orchestra di ottoni e archi e un coro, in collaborazione con i musicisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Arturo Toscanini di Agrigento.


Concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretto da Edward Gardner (2019)

Anna Caterina Antonacci è la Cleopatra di Berlioz

Ore 21.15

Dall’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino il Concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. In programma Žárlivost, preludio all'opera Jenufa, di Leoš Janáček, La mort de Cléopâtre di Hector Berlioz e la Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler. Protagonista il grande soprano Anna Caterina Antonacci, sul podio il Maestro Edward Gardner. Regia televisiva a cura di Rossella De Bonis.

Artista di fama internazionale, nota per l’espressività drammatica e l’estrema versatilità con cui passa dal barocco all’opera contemporanea, Anna Caterina Antonacci si è esibita nei teatri e nei festival più prestigiosi con direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly e Sir John Eliot Gardiner. Vincitrice dei Concorsi Internazionali “Voci Verdiane” di Busseto nel 1987, “Maria Callas” nel 1988 e “Luciano Pavarotti” nel 1992, è stata insignita della Legion d’onore francese nel 2009 per meriti artistici ottenuti in oltre trent’anni di carriera. Per il suo ritorno con l’Orchestra Rai propone una pagina eletta del suo repertorio più recente, con cui nel 2016 ha riscosso grande successo al Teatro alla Scala: La mort de Cléopâtre di Hector Berlioz.

Quando nel 1829 il giovane Berlioz partecipò per la terza volta al Prix de Rome, gli fu chiesto di comporre una cantata su un soggetto altamente drammatico: il suicidio della mitica regina d’Egitto. Ma il lavoro fu bocciato perché giudicato troppo “dinamico” nei suoi repentini passaggi di colore e nelle arditezze armoniche inaudite per l’epoca. Il furore di Cleopatra, assalita dai sensi di colpa e dal desiderio di morte per aver disonorato l’Egitto asservendolo ai Romani, raggiunge il suo momento più alto nella funebre Méditation che prelude al tragico epilogo.

Sul podio dirige Edward Gardner, con cui Anna Caterina Antonacci ha eseguito più volte La mort de Cléopâtre. Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Bergen dal 2015, è ospite frequente di orchestre come il Gewandhaus di Lipsia, la Chicago Symphony Orchestra e la BBC Symphony Orchestra. Direttore musicale della English National Opera dal 2006 al 2015 e Direttore ospite principale della City of Birmingham Symphony Orchestra dal 2010 al 2016, si è distinto per l’impegno a sostegno dei giovani fondando nel 2002 la Hallé Youth Orchestra.

In apertura di serata Gardner propone Žárlivost (Gelosia), preludio all’opera Jenůfa che Leoš Janáček compose e poi scartò dalla partitura definitiva nel 1894. Ispirato a una ballata popolare morava intitolata Žárlivec (L’uomo geloso), è contraddistinto da un’energia nervosa e ossessiva che evoca i contorni di una fiaba nera.

Chiude il programma la Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler, eseguita per la prima volta a Colonia nel 1904 sotto la direzione dell’autore. Opera di svolta nel sinfonismo mahleriano, fu ritirata nel 1910 dal compositore e sottoposta a continue revisioni fino agli ultimi mesi di vita. Dolorosa e appassionata, descrive il dramma interiore dell’io e delle forze selvagge che lo attraversano.


I 75 ANNI DEI POMERIGGI MUSICALI IN UN DOCUMENTARIO SU RAI 5

Domenica 21 giugno, alle ore 23, per la trasmissione “Save the Date” in prima visione lo speciale sull’orchestra milanese

Si conclude con uno speciale in onda su RAI 5, domenica 21 giugno alle ore 23, l’intensa settimana di attività dei Pomeriggi Musicali che hanno siglato il ritorno della musica dal vivo in Italia con nove concerti celebrativi fra il Teatro Dal Verme di Milano, Nembro e Casalpusterlengo, diretti da Stefano Montanari.

Nel 2020 l’Istituzione musicale milanese festeggia il 75° anniversario della fondazione e proprio per questo la trasmissione di RAI5 “Save the date” le ha dedicato una puntata speciale di circa 30 minuti che andrà in onda appunto il 21 giugno (ore 23), nella giornata internazionale dedicata alla Festa della Musica.

Il documentario, costruito in questi mesi, si presenta come una riflessione sull’istituzione che, fin dalla sua nascita nel 1945, è stata impegnata a riportare la musica a Milano in pieno dopoguerra e ha contribuito alla diffusione del repertorio musicale classico, moderno e contemporaneo.
La storia dei Pomeriggi Musicali è rispecchia quella della città di Milano e della crescita economica e culturale dell’intero Paese: il dopoguerra e la ricostruzione, il boom economico, gli anni di piombo, la moda e la Milano da bere, il calcio e i Mondiali del ’90, il design e il restyling di tanti quartieri, l’Expo e il nuovo skyline.
I protagonisti di questa storia di ieri e di oggi sono direttori d’orchestra, compositori, musicisti in genere nati e cresciuti professionalmente durante le stagioni dei Pomeriggi Musicali, in un clima di amicizia e appartenenza che il documentario si propone di ricostruire attraverso le parole del giornalista e critico musicale Angelo Foletto, del Direttore artistico Maurizio Salerno, di direttori d’orchestra come Aldo Ceccato, John Neschling, Alessandro Cadario, dei violinisti Sergej Krylov e Giuseppe Gibboni, dei pianisti Louis Lortie e Davide Cabassi.
Il racconto è alternato alle note dei concerti dell’ultima stagione dei Pomeriggi Musicali, interrotta bruscamente, per la prima volta nei 75 anni di vita dell’Orchestra, a causa del Covid-19 e della chiusura dei teatri in tutta Italia, e riaperta il 15 giugno alle 00:30 con le Quattro stagioni di Vivaldi dirette da Stefano Montanari.

Il documentario sarà visibile su Raiplay per una settimana, quindi sulla pagina degli speciali di “Save the date”.